{Just like ordinary people;



  Anche se l'infermiera ti ha detto che è andato tutto bene e che devi solo aspettare qualche altro minuto, non appena ti dà il via libera salti in piedi come una molla e schizzi nella stanzetta bianca senza aspettare gli altri.
  Una volta varcata la soglia, rimani un attimo fermo ad osservarla, piegando la testa di lato. Sembra molto stanca. Non si è accorta del tuo arrivo, concentrata com'è sul fagottino che ha in grembo.
  Cominci ad avvicinarti con passi felpati, continuando a tenere gli occhi fissi su di lei, ma come al solito inciampi e vai a scontrarti su un tavolino a rotelle lasciato in mezzo alla stanza. Sentendo il rumore, tua moglie alza la testa e ti vede mentre imprechi silenziosamente reggendoti un ginocchio, sorride e scuote piano la testa divertita. Non cambierai mai. La vedi sorridere e la stanchezza, la paura, l'ansia che ti hanno accompagnato per tutte quelle ore scoppiano leggere e silenziose come bolle di sapone. E non rimane altro da fare che rispondere a quel sorriso che ami da morire e che oggi, se possibile, è ancora più bello e luminoso del solito.
  Ti fa segno di avvicinarti e tu obbedisci senza trovare altri ostacoli sul tuo cammino, e quando le sei accanto ti siedi sul bordo del letto e le circondi le spalle con un braccio stringendola, dandole un bacio fra i capelli biondi. La senti che si appoggia a te, poi solleva il viso e, guardandoti negli occhi, mormora senza riuscire a smettere di sorridere: « Jack… è una bambina ».
  Hai la sensazione che nel tuo cervello sia scoppiato un intero negozio di fuochi d'artificio e rimani un attimo imbambolato a guardarla, poi la baci di slancio prendendola alla sprovvista sussurrando sulle sue labbra quanto la ami e quanto tu sia felice, che sarai sempre accanto ad entrambe e che non le lascerai mai, le tue donne.
  Proprio in quel momento (probabilmente perché si è sentita chiamata in causa) senti un piccolo vagito e una manina rosa e paffuta si tende per afferrare in una presa poco salda un lembo della tua giacca. Guardi quell'esserino dal visetto rotondo degno di una bambola di porcellana e allunghi cautamente una mano accarezzandole la testolina già ricoperta di tanti capelli castani.  
  Sam ti dice dolcemente di prenderla in braccio ma tu esiti un momento, incerto.
  « Non è che si rompe, vero? ».
  Ti sorride incoraggiante e ti porge con delicatezza vostra figlia, che finalmente accogli tra le tue braccia… è ancora più minuscola di quanto ti sembrasse a prima vista. La piccolina apre gli occhi – azzurri, luminosi e grandi proprio come quelli della mamma – e vi osserva entrambi con estrema curiosità infilandosi un pugnetto tutto fossette nella boccuccia tentando di mordicchiarla con le gengive morbide.
  « Ciao scimmietta! » la saluti allegro cullandola « Benvenuta nella squadra! ».
  Samantha ride piano e la bambina si distrae, protendendosi verso la mamma, attirata da quel suono delicato e poi torna nuovamente a rivolgersi a te, studiandovi con attenzione, gli occhioni attenti. Dovrebbe essere stanchissima, invece è sveglia e vigile.
  « Sai, prevedo molte notti insonni » mormora Samantha accarezzandole piano la testolina bruna, guardando estasiata la figlia.
  Un bussare gentile fa alzare gli occhi ad entrambi. Sono tutti sulla porta: Daniel, Teal'c, Cassandra, Mitchell, Vala e perfino Hammond, mentre Landry non ha potuto proprio lasciare l'SGC.
  Sam gli sorride e fa cenno con la mano di venire, riprendendo la bambina in braccio, così Teal'c si ferma al tuo fianco e Daniel ti dà una leggera pacca sulla spalla, mentre Vala, Cassie e Mitchell sono già stati rapiti dalla nuova arrivata. Hammond sorride con fare paterno e posa una mano sulla spalla di tua moglie complimentandosi: « È davvero bellissima, Samantha ».
  « Grazie, signore ».
  Daniel interviene rivolgendosi a te: « Allora, ci svelate il nome? ».
  Lei ti guarda e tu annuisci, confermandole il patto che avevate fatto: se fosse stato un maschietto avresti deciso tu, se una femminuccia lei.
  Sam accarezza piano la guancia morbida della vostra bambina prima di rispondere.
  « Catherine… Catherine Janet ».

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Buon Natale! Buon Anno! Buona Befana!
Ho recuperato tutto? Bene? Bene!

In verità questa è la settima fanfiction su Stargate che ho scritto, ma l’ho rivisitata completamente, tagliata, allungata, riscritta, etc. Risultato? Mi sa che è troppo sdolcinata! Uffa. Volevo solo che avessero il momento più bello che due persone che si amano possa vivere… o sono io che la vedo così perché adoro i bambini. E desideravo che avessero una femmina.
Ah, la citazione è da “La Cura” di Franco Battiato, una delle più belle canzoni che io abbia mai ascoltato! Sono Jack e Sam che la dedicano alla bambina.
“Catherine” perché è stata Catherine Langford ad avviare nuovamente il Progetto Stargate dopo suo padre ed ha così permesso a tutti loro di incontrarsi e vivere avventure straordinarie; “Janet” perché era la migliore amica di Sam ed era una donna coraggiosa. E perché anche lei era una Jarter, senza contare che lei ad assistere insieme a Teal’c alla prima vera “dichiarazione” durante il quinto episodio della quarta stagione “Divide and Conquer” – io amo quell’episodio, e amo i capelli di Sam.
Vi ringrazio infinitamente per tutte le vostre recensioni, mi scaldate il cuore <3

Risposte per “Be careful…”:
- Jolinar: oddio, troppi complimenti! Sono molto contenta che ti sia piaciuta così tanto la parte assolutamente demenziale di me. Ma ancora non hai conosciuto la parte *ehm* molto poco casta. Uh uh uh.
- borboletta: defibrillatore! Carica a 100! 150! 200! 300! Yeah, l’abbiamo salvata dottore! « Alla faccia tua! » *J.D. style*
- Najara: ma se il cervello rimane senza ossigeno troppo a lungo poi non funziona più a dovere! No! Non posso farti questo, sei una delle mie autrici preferite!! La prossima volta portati una bombola d’ossigeno…
- kloe2004: anche tu che rischi la morte?! Basta, d’ora in poi solo fic romantiche e/o drammatiche: non posso avervi tutte sulla coscienza… Comunque sappi che ero da principio ero indecisa se far arrivare Jacob direttamente sulla porta di casa, con Jack che veniva ad aprire la porta in boxer… Ma poi, dal momento che non riuscivo a concentrarmi sul resto, ho optato per il telefono!!
- sam93: tranquilla, quando leggo e/o vedo cose divertenti demenziali anch’io continuo a sogghignare per un bel po’. Senza contare gli scoppi improvvisi di risa incontrollate in momenti poco opportuni.
- 23jo: a-uhm, 10.000 anni forse no. Ma 9.999 probabilmente sì! *lol* Ma non esagerare con i complimenti: credimi, in giro c’è di molto meglio ;)
- thia: oh, i piccioncini recupereranno ;P Grazie!
- Dragon88: oddio. Hai detto che sono IC e che ho « padronanza del character ». Qualcuno mi dia uno schiaffo!! *slam!* Okay, è tutto vero. Omg. Grazie, di cuore. Non sai quanto mi hai fatto felice!! Effettivamente, Sam e Jack non sono il tipo da “fiaba felice”, più che altro sono il tipo “soffrire fino alla morte e non aprire la bocca causa stupide regole e orgoglio cretino”. Tocca a noi pensare alla loro felicità!

Grazie infinite per il vostro affetto (immeritato) e la vostra fedeltà (immeritata anche quella).
Vi voglio bene!

Giulia <3