Watashi no hi
Il mio sole
“Dobe”un
richiamo basso, quasi inudibile, ma non te ne preoccupi.
Sai che lui lo
sentirà.
Sente ogni tuo richiamo.
Soprattutto quelli muti.
“Sì,
teme?”si stende accanto a te, riempiendo quel vuoto che hai creato con la
sua voce acuta.
Ti chiedi se esisteva
davvero il tempo in cui non la sopportavi, ma poi ti ricordi che è tutto
cambiato da allora.
“Ricordami
perché sono qui”ordini.
“A te non piace,
teme”lo dice, quasi a dovertelo ricordare.
“Dobe”quello che
la gente comunque chiamerebbe per favore,
probabilmente.
“Ti ho trovato svenuto
e ferito davanti al cadavere di Itachi, così ti ho trascinato qui, un
mesetto fa”non respira nemmeno, mentre rispondi, e ti chiedi se per lui
sia davvero così difficile parlare dello stato in cui eri.
Poi, ti ricordi che tu sei
Sasuke Uchiha, a cui importa solo di se stesso.
“Veramente”ammetti,
apatico”Mi chiedevo perché sono a qui, nel villaggio della foglia, vivo”non hai bisogno di voltarti verso di lui, per sapere che
è arrossito.
“Ma come,
teme!”sorride giulivo”Perché io sono Naruto Uzumaki, il futuro Hokage”inarchi un
sopracciglio”Mantengo sempre le promesse, io”sottolinea di nuovo”E avevo promesso di riportarti
qui, vivo”ti sorride, quasi non
avesse notato che fissi il cielo e non lui”Dopo tre anni a correrti
dietro, non permetterò più a nessuno di portarti
via!”vorresti sollevarti, fissare i suoi occhi azzurri e fargli
aggiungere solo due parole.
‘Non permetterò
più a nessuno di portarti via da
me’cambiamento insignificante, ma vitale per
la tua psiche.
Perché infondo se non
sei di nuovo scappato, per raggiungere Itachi, è solo per quello
scapestrato dobe biondo che hai accanto.
Cerchi di scacciare quel
pensiero, ma è già diventato voce.
“Dobe, cosa sono per te?”
“Sei come
un…”la frase spezzata dal tuo ghigno.
“Un fratello, dobe?Devo ricordarti che il
mio Ani-san”sputi la parola fratellone nemmeno fosse
veleno”L’ho ammazzato?”e ora ti aspetti di tutto.
Che urli, che ti prenda a
pugni, che tremi.
Oh, beh, tutto, tranne
quello che Naruto Uzumaki fa.
Scoppia a ridere.
“Non serve
ricordarmelo, teme”chiarisce,
calmandosi”Tu non mi ucciderai mai, Sasuke”sorride
smagliante”Mai”vorresti colpirlo, per la sua arroganza, ma rimani
impassibile.
Sai che è
così.
Non puoi uccidere il sole.
Il tuo sole.
“Dobe”un
mormorio basso, come quello iniziale.
Uno sfioramento, le labbra
di Naruto a un palmo dalle tue.
“Teme”un sorriso
e si rialza.
E tu, con un sospiro,
rientri a Konoha accanto a lui.
Ed il sole sembra
tramontare, vergognandosi.
Perché
la felicità negl’occhi di Naruto, lo
supera senza dubbio in bellezza.