CAPITOLO 4
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Ciao a tutti! ^^ Rieccomi col decimo
capitolo! Visto questa volta non ho tardato proprio tanto, forse non promettere
niente porta fortuna ^^’’
Non sarà un capitolo particolarmente
ricco d’azione, ma spero comunque che non vi deluda ^^
CAPITOLO 10: E’ l’amore ad
essere scemo.
Come era stato detto, Falcon e Miki chiamarono
immediatamente Doc per farlo precipitare da loro, liberarono la camera da letto
e cercarono di renderla il più sterile possibile.
- Da quel che mi hanno detto, lo hanno colpito al
fianco. – spiegò Falcon senza tradire emozioni.
- Ok, se dicono che la pallottola non ha colpito nessun
organo vitale, dobbiamo solo preoccuparci di fermargli l’emorragia! Presto
ragazzi procuratemi tanti stracci e dell’acqua bollente! – Doc si stava
preparando per accogliere e salvare Ryo. Con il lavoro che facevano non potevano
proprio permettersi il lusso dell’ospedale, ma in fondo a loro bastava Doc. Era
un bravo uomo, un ottimo medico e inoltre aveva salvato Ryo e Mick da morte
certa, quando erano stati costretti a fare uso della polvere degli angeli.
- Sono arrivati! – annunciò Falcon sentendo la frenata
brusca dell’auto di Mick.
In un batter d’occhio scesero per aiutare l’amico a
portare Ryo in camera, lo sistemarono e il Doc decise di intervenire
immediatamente. Aveva bisogno di un po’ di aiuto così chiese ai due sweeper
restanti di rimanere in camera con lui.
Kaori insieme a Miki e Saeko, non aveva altra scelta che
aspettare nel corridoio.
- Calmati, andrà tutto bene! – Miki cercava di
incoraggiarla, vedendo che dagl’occhi dell’amica cascavano tranquille gocce
salate.
- Non posso stare calma Miki. Saeko era presente, può
dirti anche lei come ha fatto Ryo a finire in questo modo! – rispose la donna
mantenendosi la fronte con una mano.
- Sì è vero. Ryo si è ferito per salvarti, ma l’avrebbe
fatto per chiunque. Ora non serve a niente darsi colpe, dobbiamo solo pregare
che tutto vada bene! – Saeko le appoggiò una mano su una spalla come segno di
sostegno e questo Kaori lo apprezzò, così annuendo congiunse le mani e continuò
a pregare per la vita del suo ex socio.
Dopo circa un’ora il Doc, Mick e Falcon uscirono dalla
camera sorridendo e guardando Kaori, l’americano commentò: “Mi stupisco, a volte
quell’uomo sembra immortale!”
- Aaaallora… Allora è andato tutto bene? E’ vivo? .
domandò Kaori con gli occhi colmi di lacrime per la gioia.
- Tu dovresti conoscerlo, in passato ha riportato ferite
peggiori. Questa non era niente al confronto. Certo ha perso un po’ di sangue,
ma non abbastanza da stordirlo. Evidentemente era molto stanco e al momento
dello sparo, il suo corpo non ha sopportato oltre e ha perso i sensi. Ho tolto
la pallottola e fermato l’emorragia. Domani mattina starà sicuramente meglio! –
spiegò Doc pulendosi le mani.
- Visto il tuo uomo è più duro di una roccia! – commentò
Miki dando una pacca sulla spalla di Kaori che prontamente col broncio rispose:
“Ehi lui non è il mio uomo! Ero solo preoccupata perché si è ferito per colpa
mia!”
Tutti scoppiarono in un’allegra risata.
- Cosa fate? Mi prendete in giro? – poi incrociando le
braccia e arrossendo maggiormente, Kaori chiese: “Pppposso
vederlo?”
- Cara per me puoi anche vegliarlo tutta la notte,
l’importante è che non faccia sforzi! – rispose il Doc con un pizzico di
malizia.
- Ma che sforzi vuole che faccia? – chiese Kaori
ingenuamente. Miki e Saeko risero allegramente prima di rispondere un lascia
stare.
- A parte gli scherzi, non preoccuparti. Resta con lui,
noi dobbiamo escogitare una tattica per sconfiggere Paul e i suoi scagnozzi. –
enunciò Mick.
- Non preoccuparti neanche per Jeff. Dorme tranquillo
nella camera accanto al poligono… Quella stanza è praticamente indistruttibile.
C’è Reika con lui, non è solo tranquilla. E noi staremo nella stanza accanto.
- Ok, ma dovesse succedere qualsiasi
cosa…
- Ti chiamiamo! – risposero
all’unisono.
Kaori così prendendo un po’ di coraggio, entrò nella
camera dove Ryo riposava. Il lenzuolo bianco lo copriva fino a metà busto. Si
avvicinò lentamente e notò la perfetta fasciatura che gli era stata praticata.
Senza accorgersene si sedette al suo fianco ai bordi del letto. Era così bello
mentre dormiva! Certo anche sveglio era tutto un programma, ma quando dormiva
sembrava essere un uomo docile e tranquillo, un angelo. Un angelo?? Si sentì
subito sciocca ad averlo definito tale, visto quello che le aveva fatto gli
aveva dato la definizione di diavolo, demone sceso sulla terra per sfasciarle la
vita e il cuore. Poi lo guardò nuovamente e dopo qualche secondo si corresse di
nuovo pensando alla realtà dei fatti… Ma quale essere demoniaco? L’unica cosa di
peccaminoso che aveva era la sua passione spudorata verso il sesso e le donne…
Che poi con il fisico che si trovava, avrebbe sfidato qualsiasi donna capace di
non cadere ai suoi piedi. Certo aveva uno strano modo di conquistare le
fanciulle, ma il risultato era assicurato. Anche con lei per esempio, non ci era
voluto molto per farla innamorare. Certo che quando ci ripensava le veniva
voglia di schiaffeggiarsi da sola! Ma con tutti gli uomini che esistono sulla
faccia della terra, proprio di quel don Giovanni si doveva innamorare?! Che
destino crudele…
Continuava ad osservarlo e involontariamente, quasi come
se le sue mani si muovessero da sole, prese ad accarezzargli i capelli. Gli
scosto un ciuffo ribelle dalla fronte, poi si abbassò su di lui e con
delicatezza appoggiò la sua fronte su quella di lui.
- Avevi ragione tu quando dicevi che vivevo ogni giorno
con il cuore in gola, nella paura che tu non tornassi… Ma io sapevo che alla
fine saresti tornato a casa. Mi fidavo di te scemo! L’unico dolore che avevo era
causato dal fatto che non sapevo mai con certezza cosa tu provassi nei miei
confronti… E quando quella notte hai deciso di restare con me io… Avrei voluto
gridarlo ai quattro venti quanto fossi felice… Credevo che la storia del patto
per una notte, fosse solo una farsa per convincerti… E invece il giorno dopo…
Sei uno scemo! E dopo tutti questi anni vieni a dirmi che vuoi stare con me
perché io e Jeff siamo la tua famiglia, sei uno scemo! Cerchi di confondere di
nuovo la mia mente e il mio cuore, mentre il mio corpo già ti appartiene, e
pensi che ormai è fatta. Lei è di nuovo mia, sei uno scemo Ryo! Uno scemo se
pensi che io sia disposta a tornare con te… Ma forse la scema sono io che ti amo
ancora! – Una lacrima concluse il discorso di Kaori che continuava a restare con
la fronte poggiata su quella di Ryo.
- Hai ragione sono uno scemo… - La calda voce di Ryo la
fece sobbalzare e colorare di porpora il suo volto.
- Ssssei sssveglio? – domandò Kaori balbettando.
- Sì.
- E … Da quando?
- Abbastanza.
- Bene… - Kaori si sentì completamente imbarazzata,
avrebbe voluto sparire. Quell’idiota di Ryo gliel’aveva fatta un’altra volta.
Ogni volta che credeva dormisse, alla fine la sorprendeva facendole credere
esattamente il contrario. Non sopportando oltre quel momento scattò in piedi con
l’intenzione di andarsene, ma qualcosa la trattenne e la fece ricadere sul
letto, in modo da trovarsi spiaccicata sul suo torace. Era stata la mano di Ryo
che ovviamente era molto più forte da non permetterle di lasciare la stanza.
- Non penserai che io ti lasci andare! – Ryo appoggiò la
testa su quella di lei odorandone i capelli.
- Ti fa male la ferita? – chiese improvvisamente Kaori
senza accennare ad alzare la testa.
- Quale ferita? - Kaori fece finta di non aver colto il
doppio senso.
- Quella causata per colpa mia… - rispose arrossendo per
l’imbarazzo.
- Allora devo proprio chiedertelo, quale ferita? –
Questa volta la donna senza pensarci, alzò lo sguardo e incrociando gli occhi di
lui continuò: “Ma allora è vero che sei scemo?! Non puoi assolutamente ritenermi
responsabile per la tua ferita al cuore! Quella on è per niente colpa mia! Ti
sei fatto male da solo, mi spiace!”
- Finalmente hai alzato lo sguardo su di me! – commentò
Ryo bloccandole dolcemente il mento.
Kaori rimase immobile senza dire una sola parola. Era
completamente avvolta dall’onda che quell’uomo emanava ogni volta che le stava
accanto.
- Hai ragione sulla mia ferita al cuore… Quella me la
sono procurata da solo…
- Io intendevo la ferita al fianco. Quella te la sei
procurata per colpa mia, mi dispiace tanto. – rispose secca lei, tentando di
cambiare argomento.
- Sono sicuro che Doc mi ha curato per benino! – la
tranquillizzò Ryo sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi.
“Così rischio di
restarci secca prima che arrivi Paul ad ammazzarmi! Questo suo sorrisetto se lo
poteva benissimo risparmiare! Razza di scemo, lo so perché l’ha fatto! Sa
benissimo che così non so resistergli ed io odio dargliene conferma! Andiamo
Kaori, resisti!!”
- Sì, ti ha tolto la pallottola e fermato l’emorragia.
Ha detto che dovresti riposarti. – riferì Kaori cercando di tenere segregati
nell’angolo più remoto della sua testa, tutti i pensieri che tentavano
incessantemente di uscire.
- Staranno pensando ad un modo per annientare
Paul…
- Già, a questo proposito Ryo sul serio… Mi dispiace. So
di aver sbagliato. Non avrei mai dovuto perdere la calma in un momento tanto
importante e non avrei neanche dovuto mettermi davanti a quella maledetta
finestra… E’ solo colpa mia se hai rischiato di morire… - Involontariamente,
Kaori permise ad una sua lacrima di passeggiare sulla sua guancia.
Ryo l’attiro a sé, ignorando il dolore della ferita,
lieve e privo di importanza in confronto a quello che provava quando vedeva la
donna che amava versare lacrime, soprattutto per lui.
- Io avrei dovuto capirti senza darti addosso, ma sai
com’è… Il raptus della gelosia ha accecato pure me!
- Ti rendi conto che sei geloso di una persona che ora
non esiste più? – Kaori continuava a restare poggiata sul suo petto, non aveva
neanche tentato di divincolarsi. In fondo quelle braccia, quel petto è tutto
quello che aveva sempre sognato.
- Ma quella persona da viva ti ha
avuta…
- Anche tu potevi avermi…
- Mi dispiace… Quando in passato ti dicevo che tu eri la
mia famiglia, non scherzavo… Lo pensavo e lo penso ancora. Poi ora c’è anche
Jeff quindi… Tu lo sai che non sono bravo con le parole, ma io non so come latro
chiederti e supplicarti di restare al mio fianco. – Ryo la teneva ancora stretta
a sé.
- Sei un’egoista… Pensi solo a colmare la tua ferita.
- Lo so.
- E la mia? La mia ferita fa ancora
male…
- Lo so.
- E’ per colpa tua che mi fa male!
- Lo so.
- E non riesco neanche a mandarti via perché ho bisogno
di te!
- Lo so.
- Ti odio maledizione! Tu sei uno scemo ed io non dovrei
perdere tempo con uno scemo che mi farà di nuovo male!
- Lo scemo ha capito che è stato fin troppo scemo a
lasciarti andare. Se tu gli dai una possibilità non ti lascerà
più!
- Forse non siamo noi ad essere scemi, ma è l’amore che
è impazzito del tutto!
- Forse… L’unica cosa che non so con precisione e che
voglio sentire adesso è che tu mi ami. – Ryo le sollevò il mento pretendendo uno
sguardo fisso su di sé.
- Anche io voglio essere la tua famiglia, ma ti prego
per favore… Non provare più a lasciarmi, perché un altro colpo non le reggo!
- Promesso.
- E non farti neanche ammazzare, altrimenti chiederò di
farti tornare in vita solo per poterti uccidere io stessa con le mie
mani!
- Promesso.
Ryo continuava a guardarla con uno degli occhi fermi ma
dolci. Il suo sguardo era sempre stato così penetrante e irresistibile. Ricordò
che era lo sguardo di quando le confessò di voler essere la sua famiglia, lo
sguardo di quando la baciò attraverso il vetro sulla nave di Kaibara, lo sguardo
di quando le aveva fatto quella dichiarazione alla radura. Era lo sguardo di Ryo
Saeba, quello che nessuno conosceva. Quello che solo lei aveva avuto l’onore di
vedere. Quello sguardo sapeva mandarla al paradiso, ma se solo fosse cambiato,
non ci avrebbe impiegato più di due secondi prima di precipitare all’inferno.
Quello sguardo la faceva impazzire… Era vicina al crollo e lo sapeva…
“Ma perché devi
essere così maledettamente convincente?! Fino a questa mattina ero ferma sulle
mie decisioni, ma dopo quello che è successo, il solo saperti tra la vita e la
morte, mi ha fatto capire che non posso più continuare così… In fondo se hai
deciso tu di rischiare, perché non lo posso fare anche io? Già, io ho Jeff… Ma
capisco da come lo guardi che proteggerai anche lui a costo della tua vita… E va
bene, io non resisto più lontano da te… Te lo dico ok, però se provi a farmi
soffrire di nuovo o a lasciarci la penne……… Ryo accidenti a te, io… io…
io…”
- Io ti amo… - Sentite le tre parole che con ansia
aspettava, Ryo non perse neanche un momento prima di asciugarle le lacrime e
donarle un casto bacio sulle labbra. Quando si staccò, badò bene a non
allontanarsi più di un centimetro, giusto lo spazio per guardarla e finalmente
dichiararle semplicemente: “Io ti amo.” Kaori colta dalla gioia gli buttò le
braccia al collo facendo cascare entrambi sul letto.
- Ahi!! – Ryo esclamò per il dolore alla
ferita.
- Scusami! – Kaori stava per allontanarsi, quando lui
bloccandola su di sé disse: “Tu resti con me!” Chiuse poi ogni sua protesta con
un bacio che pian piano iniziò a diventare sempre più avido fino ad accendere il
desiderio in entrambi.
- Fermati! Non possiamo! – esclamò Kaori allontanando
l’uomo.
- E perché? – chiese Ryo non capendo.
- Perché il dottore ha detto che non devi fare sfo…
Sforzi. – Lkaori improvvisamente capì a quale sforzo alludevano i suoi amici e
un color porpora la invase in pieno volto.
- Che ti prende?
- Ora capisco perché Miki e Saeko hanno riso quando Doc
mi ha detto di non farti fare sforzi… - commentò lei sempre più rossa. Ryo
intanto esplose con la sua risata e girandosi fino a trovarsi sopra la donna
rispose: “Ti assicuro che l’unico sforzo che mi fai fare è resisterti.” Poi
riprese a baciarla, ma dovette bloccarsi, quando la fitta al fianco lo colse
nuovamente.
- Basta! Tu devi stare a riposo!
- Ma la colpa non è mia! Io è dormirei… E’ il mio amico
che…
- Se non la pianti e non ti riposi, tu e il tuo amico
farete una brutta fine perché prendo entrambi a martellate!! – Kaori sembrava
non voler accettare proteste. Così Ryo dovette arrendersi, constatando che
effettivamente era un po’ deboluccio per certe attività fisiche, così
abbracciando la sua ormai compagna, la strinse a sé dicendole: “Io mi riposo, ma
tu dormi con me?”
- Io cosa?! Guarda che se…
- Ti prometto che dormiamo solamente! Ti tengo solo
stretta! – Ryo le cinse in vita e posò la sua testa sul collo di lei.
“Ti prometto che
un giorno imparerò a dirti di no!”
- Uffa credo proprio che alla fine l’unico scemo, è
l’amore. – bofonchiò Kaori che, lo assecondò e accoccolandosi a lui, chiuse gli
occhi in cerca di un po’ di riposo.
Visto? Ryo non è per niente morto anzi!
Credo che ora possa riprendersi alla grande! Non avrei mai potuto ucciderlo,
perché nonostante i suoi mille difetti io sono praticamente innamorata di lui,
quindi come potevo farlo fuori? Certo spesso mi viene una voglia matta di
picchiarlo per come tratta Kaori, ma da lì ad ammazzarlo completamente passa un
abisso! A parte i raptus maniaci per il resto è un uomo perfetto, come si può
pensare di ucciderlo! T_T Come avrete notato, Ryo e Kaori si sono ritrovati, e
nonostante li spettino mille difficoltà tra cui lo scontro con Paul, per lo meno
ora sono insieme… Spero di non aver fatto questo capitolo troppo smielato… Nel
prossimo ovviamente ci saranno dei chiari risvolti con Paul, quindi prevedo un
capitolo piuttosto movimentato… Spero voi continuiate a seguire la ff. Un
bacione al prossimo cappy! ^^
Dada88: Ti ringrazio per le tue
recensioni, come vedi Ryo è più o meno in ottima forma! Se estesse realmente un
tipo come lui, gli farei togliere con la forza il vizio delle donne e me lo
sposerei, quindi non potevo ucciderlo ^^ Spero comunque ti sia piaciuto come i
due testoni si siano decisi… So che forse è stato smielato, ma io sono un po’
così che ci vuoi fare? ^^ Grazie ancora e alla prossima, un
bacione!^^
Kia_85: ^//^ Ti ringrazio! Come vedi non
c’è motivo che ti arrabbi visto che Ryo e vivo e più o meno vegeto… Dagli tempo
di ristabilirsi completamente, credo che l’indomani mattina sarà diciamo nuovo
di zecca! ^_- i do un’anticipazione sulle mie future ff o capitoli… Non credo
che mi vedrai mai uccidere il protagonista di cui sono innamorata! Ti ringrazio
comunque per il sostegno, un bacione alla prossima! ^^
Giova71: Spero di non averti delusa con
questo capitolo… Ho detto, è stato poco movimentato, ma ti prometto che dal
prossimo mi rifarò… Purtroppo quei due scemi avevano bisogno di dirsi un po’ di
cose prima di chiarirsi… Ti ringrazio comunque tanto per le recensioni, un
bacione alla prossima! ^^
Miyabi: E sì cuginetta, tu mi conosci
bene da sapere che mai e poi mai oserei ammazzare Ryo… Torturarlo sicuramente,
ma ammazzarlo no! Non ci riesco! T_T Ma se lui d’ora in poi si comporterà bene
con Kaori, vedrai che non ci sarà alcun motivo per picchiarlo ancora! Bacioni
alla prossima! ^_-
Pfepfer: ^//^ Ti ringrazio tantissimo
per aver letto questa ff tutta in una notte! (non ti sei sentita male vero?? ^^)
Sono lusingata anche dal fatto che la frase ti piaccia ^^ Ora con questo
capitolo smielato spero di non aver distrutto tutta la bella idea che ti eri
fatta! Se è così scusami! Cmq spero che continuerai a seguire la ff, bacioni
alla prossima! ^^
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