Che nervi, quella ragazza era capace di fargli saltare ogni forma di controllo, neanche stare sulla torre della guferia, che era sempre riuscita a tirarlo su, non lo aiutava per niente.

Harry guardava il panorama quando Edvige lo morse distraendolo dai suoi pensieri, abbasso il suo sguardo sull'uccello quando notò una busta, si abbassò e la prese in mano vedendo la facciata ingiallita, quindi la girò, ma anche dietro era uguale quindi, dato che non aveva un destinatario, Harry l'aprì per poi trovarsi in mano un foglio anch'esso ingiallito dove una scrittura minuta ed elegante faceva mostra di se, da li a leggerla non c'era voluto niente.

Correva con ancora la lettera in mano, la cercava, cercava quella ragazza che poche ore prima era riuscita a farlo innervosire più di ogni altra persona e che adesso doveva trovare ad ogni costo. Era già passato in ogni angolo del castello quando finalmente la vide uscire dai sotterranei assieme ai suoi inseparabili amichetti serpeverde come lei “Grenger!!” la chiamò a gran voce in modo che lei si girasse verso di lui che la stava raggiungendo “che vuoi Potter, fai in fretta, non posso dedicarti tutta la giornata” disse lei sprezzante al moro che ignorò le sue parole e le mise davanti alla faccia quella lettera ingiallita “che roba è?” chiese lei non capendo “leggi” rispose solo Harry che aveva il fiatone “che carino Potter, una lettera d'amore? per me? Non dovevi, lo sai che sono lusingata?” il sarcasmo era palpabile, ma Harry nuovamente non le diede retta le le ripeté di leggerla, a quel punto la ragazza prese il foglio di carta e sotto lo sguardo curioso di Harry e con accanto Draco e Blasie che leggevano anche loro la lettera

Ciao,

scrivo questa lettera perché voglio spiegarti il mio comportamento nei tuoi confronti, perché anche se non ti conosco e non ci siamo mai visti io so ce sarò cattiva con te e quindi voglio che tu sappia la verità.

Non lo faccio perché non mi stai simpatico, non avrò nemmeno il tempo di conoscerti, ma solo perché devo farlo.

Perchè mio padre, come i capofamiglia di tutte le famiglie di purosangue, crede che l'onore della famiglia sia la cosa più importante di tutte e quindi non potrò mostrarti la vera me, ti farò vedere una maschera creata così bene che nemmeno ti accorgerai che non è vera, quindi, anche se non ti conosco, ti chiedo scusa per essere stata stronza e insopportabile con te, ma quando hai una famiglia come la mia, non puoi e non devi fare altrimenti.

Di questa lettera puoi fare ciò che vuoi, non mi interessa, oggi, all'età di 11 anni appena compiuti, io desidero solo che tu legga questo foglio e, prima di giudicarmi, possa cercare di capire il perché del mio comportamento.

E ti chiedo nuovamente scusa, perché la ragazza che conoscerai non lo farà mai, e spero che tu legga e pensi.

Hermione Jane Grenger

Quando i tre finirono di leggere i due ragazzi serpeverde erano leggermente sbalorditi ma felici, le loro braccia si strinsero attorno alla vita della giovane e le loro labbra si posarono sui capelli i due baci dolci, di quelli che si danno gli amici, senza nessuna malizia o secondo fine.

La ragazza al centro sorrideva, ormai aveva già letto le parole che lei aveva scritto sei anni prima con la speranza che qualcuno trovasse quella lettera, e adesso che l'avevano trovata era felice; alzò lo sguardo su Harry che fissava stupito le due serpi che erano stati cosi umani, cosi dolci come non li aveva mai visti, lei sorrise, un sorriso semplice, vero, uno di quelli davanti a cui ti senti impotente, sorrise guardando Harry che stava impalato davanti a tre serpeverdi “beh, l'hai trovata e adesso è tua” disse in fine Hermione interrompendo il silenzio e porgendo la lettera al bambino sopravvissuto , lui allungò una mano e prese il foglio senza dire niente mentre le tre serpi se ne andavano abbracciati l'uno all'altro con la ragazza che teneva la testa sulla spalla di Draco che continuava intanto a baciarle i capelli ogni tanto e Blasie che le stringeva forte un fianco.