La notte, la nebbia è divisa in
fiamme.
Ci si incontrerà davanti ad un
buon bicchiere di lacrima.
La dignità della morte e la
spregiudicatezza della vita.
I tuoi mille anni e i miei mille
secondi.
Le albe che tu hai vissuto e i
tramonti che non ho ancora gustato.
Ci sono giorni in cui non ti vedo
e altri in cui ti sento camminare sui miei passi.
Saranno gli anni; saranno i
giorni; sarà questa dannata pioggia a raccogliere il tempo che ci divide.
E sarà mia madre a portarne la
memoria.
E sarò io a portarne la memoria.
E sarà mio figlio a portarne la
memoria.
E sarà il figlio di mio figlio a
portarne la memoria.
E sarà come DNA: un’elica di
perfetta imperfezione.
Ho visto l’acqua piegarsi uscendo
dalla bottiglia. Dovrebbe uscire prima la più profonda, poi quella che
galleggia. Ma la densità è la stessa e chi viene prima o dopo non fa
differenza.
Si ripeta la prova.
H2O e olio.
L’olio galleggia, dovrebbe
andarsene per ultimo. L’acqua trascina via il grasso. L’ipotesi era sbagliata.
Davanti ad un bicchiere di lacrima,
scemeranno prima le memorie o il vino?
Gli anni trasformano tutto.
Quello che tu hai vissuto è diverso da quello che mi racconti. Lo so; perché tu
hai voluto che sapessi ciò che in quel momento ritenevi necessario.
Posso chiederti se Dio sa del tempo..
Forse tu lo sai, ma so che non mi
darai risposta.
Dopotutto il tempo passa e gli
occhi sono ciechi.
Padre, dimmi, che colore ha la
fine?
È luminosa?
È giusta?
È una favola?
Se tutto scorre cosa rimarrà di
me…
Chi saprà riconoscere la fine, se
non ci sarà nessuno dopo a costatare che tutti gli ingranaggi abbiano smesso di
funzionare?
E il carillon fino a quando
suonerà?
La balena luminosa, tra le
nuvole, gli disse che domani ci sarà l’ultima nota.
Un crescendo darà forza ai
cavalli d’oro per battere con più potenza gli zoccoli contro le pareti del
cuore della madre. Dal cuore la madre si farà polvere e fuoco. La sua pelle,
sotto quell’incessante pulsare, si sgretolerà e si disperderà nell’aria. Tra le
sue braccia vedremo lo spegnersi dell’ultimo carillon dell’universo. Solo allora la celeste
rapsodia sarà terminata.
Regnerà il silenzio.
E noi non ci saremo.
Un millesimo della mia vita a
domani.
Domani: un bel giorno per
augurarsi la fine.