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Autore: nous    02/02/2010    0 recensioni
da qualche parte dovrebbe esserci un confine, purtroppo ho perso la mappa... 1.ANDALUSIA, E POI? noi in spiaggia con l’ombrello aperto... I piedi erano due... È questo il futuro che hanno creato... 2.UN GIORNO RACCONTERANNO DI UN UOMO CHIAMATO PERICLE...i vostri inganni li ho già digeriti e il mio corpo ne fa memoria... 3. DOMANI:un bel giorno per augurarsi la fine.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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domani

La notte, la nebbia è divisa in fiamme.

Ci si incontrerà davanti ad un buon bicchiere di lacrima.

La dignità della morte e la spregiudicatezza della vita.

I tuoi mille anni e i miei mille secondi.

Le albe che tu hai vissuto e i tramonti che non ho ancora gustato.

 

Ci sono giorni in cui non ti vedo e altri in cui ti sento camminare sui miei passi.

 

Saranno gli anni; saranno i giorni; sarà questa dannata pioggia a raccogliere il tempo che ci divide.

E sarà mia madre a portarne la memoria.

E sarò io a portarne la memoria.

E sarà mio figlio a portarne la memoria.

E sarà il figlio di mio figlio a portarne la memoria.

E sarà come DNA: un’elica di perfetta imperfezione.

 

Ho visto l’acqua piegarsi uscendo dalla bottiglia. Dovrebbe uscire prima la più profonda, poi quella che galleggia. Ma la densità è la stessa e chi viene prima o dopo non fa differenza.

Si ripeta la prova.

H2O e olio.

L’olio galleggia, dovrebbe andarsene per ultimo. L’acqua trascina via il grasso. L’ipotesi era sbagliata.

Davanti ad un bicchiere di lacrima, scemeranno prima le memorie o il vino?

Gli anni trasformano tutto. Quello che tu hai vissuto è diverso da quello che mi racconti. Lo so; perché tu hai voluto che sapessi ciò che in quel momento ritenevi necessario.

 

Posso chiederti se Dio sa del tempo..

Forse tu lo sai, ma so che non mi darai risposta.

Dopotutto il tempo passa e gli occhi sono ciechi.

 

Padre, dimmi, che colore ha la fine?

È luminosa?

È giusta?

È una favola?

Se tutto scorre cosa rimarrà di me…

Chi saprà riconoscere la fine, se non ci sarà nessuno dopo a costatare che tutti gli ingranaggi abbiano smesso di funzionare?

E il carillon fino a quando suonerà?

La balena luminosa, tra le nuvole, gli disse che domani ci sarà l’ultima nota.

Un crescendo darà forza ai cavalli d’oro per battere con più potenza gli zoccoli contro le pareti del cuore della madre. Dal cuore la madre si farà polvere e fuoco. La sua pelle, sotto quell’incessante pulsare, si sgretolerà e si disperderà nell’aria. Tra le sue braccia vedremo lo spegnersi dell’ultimo carillon  dell’universo. Solo allora la celeste rapsodia sarà terminata.

 

Regnerà il silenzio.

 

 

 

 

E noi non ci saremo.

 

 

 

 

 

 

 

Un millesimo della mia vita a domani.

Domani: un bel giorno per augurarsi la fine.

 

 

 

ennesimo delirio

grazie

   
 
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