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Autore: EmilyAtwood    02/02/2010    4 recensioni
Questa one-shot narra l'incontro tra una ragazza ossessionata e l'oggetto del suo desiderio...leggete, non è come tutte le altre!
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One-shot pazza su una fan di twilight e....vedrete!

C'era una volta, in una cameretta dalle pareti tinteggiate di rosa, una dolce ragazza che alle 3 di notte non voleva saperne di andare a dormire.
'Devo finire di leggerlo, mancano solo poche pagine' si autoconvinceva ogni momento, lottando contro il sonno impellente, contro le palpebre che le cadevano pesanti, contro gli sbadigli, contro il ciondolare della sua testa dai capelli fluenti.
"Finito" urlò vittoriosa, alzandosi in piedi con il libro alzato in aria come fosse un tesoro appena conquistato.
"Silenzio!" borbottò il suo vicino di camera attraverso le mura sottili. La ragazza si zittì ma non perse il suo entusiasmo, finchè una vocina nel suo cervello non le chiese:
'Sei sicura di aver finito?'
'Certo che ho finito' pensò la giovane seguendo con lo sguardo la sua raccolta di libri impilati sulla scrivania e divorati tutti nelle 36 ore precedenti.
'Ne sei sicura sicura?'
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"Oh, finalmente a casa" sospirò il ragazzo buttandosi sul divano scomposto. Socchiuse gli occhi godendosi il silenzio della sua dimora. Non aveva nemmeno la foza di trascinare il suo corpo sul letto al piano di sopra, così si lasciò cullare dalle braccia di Morfeo, abbandonandosi sul divano.
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''Si prega i genitli signori di allacciare le cinture di sicurezza. Siamo in fase di atterraggio."
"Ah...Londra" sospirò la ragazza con uno sguardo determinato dipinto sul volto.
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Il ragazzo russava beatamente, con una mano che toccava il pavimento e i piedi incastrati tra i cuscini. La luce della luna gli carezzava il volto beato. Un'ombra oscurò la luna, gettando il suo corpo nel buio, ma lui non se ne accorse, tanto dormiva. L'ombra si fece più vicina alla finestra, era una figura slanciata, flessuosa, quasi animalesca. Ma non era un animale. Le sue dita picole giocarono con il bordo della finestra riuscendo ad aprirla. Il ragazzo non si era accorto di averla lasciata socchiusa. Il cigolio degli infissi non diede fastidio al ragazzo, che continuò a dormire. Intanto l'ombra entrò cauta nel salotto, addossandosi immediatamente al muro. Si guardò attorno circospetta finchè il suo sguardo non fu catturato dall'oggetto del suo desiderio. Quasi spinta da una forza innaturale si sospinse in avanti, con gli occhi luccicanti, quasi famelici, intrisi di determinazione e di conquista. In punta di piedi si avvicinò sempre di più, sempre di più, finchè...
"Ahio!" urlò l'ombra, inciampando in una delle valige che il giovane aveva lasciato in mezzo al salotto, ruzzolando per terra e capitolando sul divano. Sebbene il sonno del giovane era pesante, più pesante era l'ombra e si svegliò frastornato e stupito. Accese velocemente la luce accanto al divano per identificare cosa fosse quella massa addosso a lui. Si alzò scostandola di peso pronto a impugnare la prima cosa che gli capitava a tiro. Prese un libro a caso dalla libreria accanto al divano pronto a buttarlo in testa all'avventore della sua dimora.
L'ombra illuminata si divincolò finchè non riuscì a ritornare in equilibrio, tenendosi l'alluce di un piede tra le mani, agonizzante di dolore e con i lacrimoni agli occhi, finchè non si accorse di aver svegliato il ragazzo che era pronto a metterla (nuovamente) k.o.
"Chi sei, che diavolo vuoi?" chiese spaventato il ragazzo. La figura lo guardò. Il ragazzo si stupì di vedere davanti a sè non un ladro, ma unA ladrA. Un pensiero lampante si fece strada nella sua testa.
'E se non fosse una ladra? Se lei fosse una delle mie tante fan, venuta a chiedermi di morderla o di prenderla in moglie? Se mi volesse stuprare?'
La ragazza nel frattempo si fermò a guardare stupita l'oggetto del suo desiderio. Era lì, a pochi passi da lei, a portata di mano e di occhi. La sua missione era quasi giunta a termine. Quasi.
"Dammelo" ordinò repentoria con gli occhi che sprizzavano fulmini e scintille di fuoco.
"Cosa?" chiese il ragazzo preso in contropiede e perplesso per il tono rude e forte della ragazza che sembrava invece tanto angelica.
"Cosa!? L'oggetto del mio desiderio, il mio sogno proibito, ciò che non mi fa dormire da due notti, ciò che ho pregato di avere e che solo tu hai!" rispose la ragazza come se fosse posseduta. Il ragazzo era sempre più spaventato dalla ragazza. Con un gesto quasi spontaneo si andò a coprire, nonsotante indossasse i pantaloni, le sue parti intime, con il libro che prima aveva voluto usare come arma.
"Si, proprio quello" affermò la ragazza con un sorriso malefico e gli occhi fissi in quel punto che lui tanto gelosamente voleva custodire.
"DAMMELO!!" urlò la ragazza scaravantandosi addosso al ragazzo, ma l'attenzione rivolta al suo chiodo fisso non le fece vedere la valigia nella quale si era precedentemente imbattuta e sulla quale inciampò un'altra volta, dando una botta con la faccia sul tappeto, mentre il ragazzo abilmente con un salto era andato a nascondersi dietro il divano. La ragazza si rialzò dolorante massaggiandosi il naso e roteando gli occhi, m non si diede per vinta e a passi felpati si aggirò per il salotto.
"Non nasconderti, piccolino mio, su. Proprio ora che ti ho trovato non puoi sfuggirmi. presto sarai tra le mie mani e potrò finalmente dire di essere l'unica, la sola, fatta eccezione per il tuo proprietario, ad averti! Molte persone pagherebbero la vita per te, lo sai? Ma solo io sono riuscita a trovarti, con le mie forze. Ti prego, piccolo, esci fuori" cantilenò con la foce mellifua e sadica la ragazza. Il ragazzo nascosto rabbrividì di terrore. Era peggio di dell'enigmista, della bambina di the ring, di Hannibal the cannibal messi insieme. Con cautela si spostò strisciando a lato del divano proprio quando la ragazza si sporse dietro di esso, ma mentre lei si avvicinava alla sua posizione, lui si trovò intrappolato nella valigia che per due volte l'aveva salvato e che ero invece lo aveva tradito interponendosi sulla strada della sua salvezza. Vide la mano della ragazza spuntare come fosse una entità a se stante, che gli ricordò la mano della famiglia Addams, e che quatta quatta con gesti teatrali gli si faceva semrpe più vicino.
"TROVATO!" la ragazza accompagnò l'urlo ad una risata agghiacciante, da strega medievale, sporgendosi con tutto il suo corpo verso l'oggetto da lei agguantato. Era suo, era finalmente suo. Il ragazzo la guardò terrorizzato negli occhi, consapevole che era arrivata la sua fine. Davanti gli trascorse la sua vita passata e alla fine anche sprazzi della vita futura, come una testata di giornale che titolava: 'La stella nascente del cinema stroncata proprio nel momento di maggiore fama da una serial killer spietata collezionista di...'
"Libro?" chiese sconcertato il ragazzo osservando come la ragazza guardava il libro che aveva agguantato (e per fortuna era il libro, e non ciò che aveva coperto...), come se fosse un tesoro di inestimabile valore, più unico che raro. La ragazza non si curò più del ragazzo, persa ormai nel suo mondo felice. Si sedette con studiata calma poggiando la schiena al divano e aprì il libro sfiorandolo con le sue mani aggrazziate.
"Finalmente sei mio, Midnight sun..." 
  
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