W
r a t h ≠
La
tua mano mi colpisce in pieno viso,
lasciando un segno rosso.
Affondi i pugni nel mio stomaco.
Mi urli contro.
E non ci credo, a quello che dici.
Davvero mi odi?
E
le tue lacrime versate quel lontano giorno d’estate.
Quando giurasti che non m’avresti lasciato mai.
Sono solo ricordi, vero?
Con
un calcio fai in mille pezzi la finestra del salotto,
che si sgretola sul pavimento.
Adesso prendi di mira lo specchio,
lo fissi per un attimo disgustato,
poi ti scagli contro la tua immagine riflessa.
Le mani ti sanguinano, ma non senti dolore?
L’Ira č troppo forte,
sei troppo preso da uno stupido sentimento.