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Autore: Lamuchina    03/02/2010    3 recensioni
Jules Sullivan è una bella ragazza di 23 anni con una sfrenata passione per la musica, sin da bambina. Proprio questa sua passione la spingerà, da un giorno all'altro, ad abbandonare la tranquilla vita della sua cittadina, prendere un aereo e trasferirsi nella città degli Angeli, dove già abita il suo adorato fratello Michael, e realizzare il suo sogno di diventare una cantante vera. Il tutto con il benestare dei suoi adorati e svitati genitori. Fino a qui sembrerebbe tutto perfetto: ma cosa succederà una volta trasferitasi nel superlussuoso appartamento di Michael? Jules aveva scordato, poverella, che la sua convivenza sarà divisa, non solo con l'affermato fratellone medico, ma anche con il migliore amico di quest'ultimo, eterna nemesi della nostra protagonista sin dal primo momento che si sono incontrati, anni prima...Cris Thompson farà saltare i nervi alla nostra beniamina più di una volta ma come si sà, l'odio è un sentimento forte quanto l'Amore, e Jules lo scoprirà ben presto, anche grazie all'ausilio della sua coscienza in versione GRILLO PARLANTE PETULANTE! Citazione dall'introduzione: " Era inevitabile non guardarlo e pensare a qualcosa che non fosse: STUPIDO ARROGANTE IDIOTA: TI VOGLIO E TI DESIDERO FINO A STARNE MALE!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Nove

Innamorata del mio peggior nemico

 

 

Il mio costoso ed adorato portatile, un Mac Book Professional nero, poggiato sul tavolo lucido in marmo bianco striato, il quale troneggia al centro del salotto da questa mattina, improvvisamente illumina il display e l’intera stanza con la scritta lampeggiante: Un nuovo messaggio di posta elettronica. C’è solo una persona che, a quest’ora di notte, le due, ha la sfrontatezza di scrivermi.

È amico tuo Jules. Prenditene le conseguenze! Ti ricordo che si parla della stessa persona che ha avuto il coraggio di recarsi in un negozio, varcarlo con incoscienza e comprare quell’orrenda sveglia bovina stridulamente muggente che ti ritrovi sul comodino da un anno a questa parte. E non da ultimo, vorrei dirti un’altra cosa: ti infastidisci se il tuo amico osa disturbarti a quest’ora tarda ma permettimi, lecitamente, di chiederti: CHE CAVOLO FAI SVEGLIA ALLE DUE DI NOTTE?

Arieccola! Per tua informazione, sono tornata cinque minuti fa dallo studio di registrazione: ecco perché mi vedi gironzolare per casa a quest’ora tarda della notte. È anche abbastanza palese il fatto che non ho avuto nemmeno il tempo ma soprattutto la voglia di cambiarmi: ho ancora indosso il giaccone in panno che tanto ti piace! Soddisfatta? E comunque, qualcuno ti ha interpellato coscienza mia?

No, assolutamente! Ma adoro immischiarmi nelle tue faccende, ma ciò che amo più di tutto fare è irritarti! Ah, che goduria!

Sadica! Trova qualcosa di meglio da fare per carità!

No no! Sto benissimo così! Tiè!

Ora sto provando ad immaginare le vostre facce spaesate.

E non mi fermo solo qui, perché amo farmi del male: ipotizzo anche alcune chiare e semplici domandine che, suppongo, vi staranno rimbombando nella mente sin da quando abbiamo cominciato ad avere il nostro rapporto, come dire, “ di lettura reciproca “: 1) ma questa Jules Sullivan è nata così oppure nel corso della sua esistenza lo è diventata? 2) Sarà contagiosa la sua pazzia? 3) Sarà il caso di rafforzare le difese immunitarie per evitare possibili contagi?

Allora, ho centrato l’obiettivo cari i miei pazienti astanti?

Non sono mica tutti tardi di comprendonio come te, cara la mia Jules! Grazie al cielo questo pianeta è abitato anche da persone cerebralmente dotate di una spiccata capacità di comprensione. A differenza tua…

Oh, ma prima di venire c’eri? Io non sono tarda di comprendonio! Piano con le parole carina!

Oh certo, scusami non volevo offenderti. Mi spiego meglio: tu non sei tarda di comprendonio, sei semplicemente tonta ed ottusa come un triangolo geometrico.

Beh, oggi ti vedo in vena di complimenti! Grazie infinite!

Non c’è di che! Quando posso farlo, sono la prima a propormi!

Ho visto, PURTROPPO! E la tua vittima prediletta chi poteva essere se non la sottoscritta?

Beh, perdonami: per caso avresti preteso che la tua coscienza disturbasse il quieto vivere quotidiano di qualcuno che non fossi tu? La vedrei come una cosa alquanto anormale!

E certo, perché parlare e litigare con una voce interiore è sinonimo indiscusso di sanità mentale?

Affari tuoi! Io sono una tua proiezione! Sono stata creata da te!

Sei una gran bella scaricabarile. Ora lasciami leggere l’e mail che mi ha inviato B, cosa molto più importante che stare qui a continuare a battibeccare con te senza un filo logico.

E poi sarei io la scaricabarile tra le due! Comoda comoda. Comunque, ho deciso di abbandonare momentaneamente il campo perché noto che sei impossibilitata a fare due cose contemporaneamente. Ciao.

Brava. Finalmente una cosa sensata da parte tua.

Dopo essermi liberata dell’ingombrante pastrano, con gli occhiali da vista dalla montatura sottile poggiati sul naso, mi appresto ad aprire l’epistola elettronica inviatami da Brian.

Il tempo di caricare la pagina correttamente.

Uno, due, tre secondi ed ecco, il gioco è fatto.

 

J? Allora? Come ti va la vita? Lo so, sono imperdonabile: è da un sacco di tempo che non ci sentiamo. “ Nemmeno un messaggio in questi tre mesi “ come citano le parole dell’ e mail che mi hai scritto e fatto recapitare accompagnata da insulti vari. Ma puoi immaginare come sono indaffarato perché anche per te sarà un po’ la stessa cosa con un disco da incidere: con il nuovo lavoro al Times sono più in giro che a casa. Senza contare il fatto che, ora come ora, sono appena tornato da un viaggio in Medio Oriente per cui mi era stato commissionato l’ingrato compito di fotografare la situazione e le condizioni disastrose createsi lì. Il tutto è stato deciso dall’oggi al domani e non ho avuto il tempo di avvisarti. Scusa.

Già, il Medio Oriente. Non augurerei nemmeno al mio peggior nemico di vedere quello che ho avuto la sfortuna di vedere io. Ero convinto che in alcuni casi i media e le stesse testate giornalistiche esagerassero alle volte gonfiando le notizie per conferire loro maggiore enfasi. Solo quando constati in prima persona ciò che la realtà è, cruda, dura, ingiusta, beh, cambi completamente prospettiva di vita. E così ho fatto anche io.

Ti ho pensato tanto tesoro, e non immagini quanto mi sia mancata tu e la tua allegria e spensieratezza. Tra quella sofferenza assurda l’unica che riusciva a far spuntare un sorriso sulle mie labbra, solo ricordando, eri tu Jules.

Non vedo l’ora di vederti anche perché ho tante di quelle cose da dirti e tante di quelle foto da farti vedere. Ho bisogno di staccare e rimmergermi nella quotidianità. Ho bisogno di non pensare a niente di troppo impegnativo. Sono ritornato “segnato” da questo viaggio e l’unica cosa di cui ho bisogno è quella di vederti e stare un po’ con te. Sei la sola in grado di capirmi.

Tranquilla, comunque, non ti devi preoccupare. Ti conosco troppo bene da immaginarti già allarmata: STO BENE! Il fatto è che ho voglia di stare insieme come solo noi siamo capaci di fare. E quale occasione migliore d’incontrarci se non approfittare del tuo invito? Insomma, quello alla tua prima esibizione? Tra quanto è prevista? Tra tre giorni? Beh, contaci usignolo mio, non mancherei per nulla al mondo e sarò in prima fila ad applaudirti!

Quindi, preparati J, perché domani prenderò il primo aereo per Los Angeles e ti raggiungerò, costi quel che costi.

Mi spiace che i tuoi non possano venire, ma cerca di capirli, i loro impegni sono più che giustificati. Sei troppo intelligente ed altruista da non capire le loro ragioni. E comunque, ci sono sempre io a rappresentare quella parte della tua famiglia. È un po’ pochino ma accontentati, su!

E poi, TADAN, mi devi aggiornare sulla tua movimentata situazione sentimentale. Da quello che mi hai scritto ho capito poco e niente, se non il fatto che continui ad amare BARRA odiare Cris e... DI QUESTO ADAM PALMER CHE MI DICI? Da quanto ho avuto modo di intendere un altro esemplare di sesso maschile è caduto nella fittissima rete seduttiva che hai creato, inconsapevolmente, da quando hai superato la pubertà cara mia!

Voglio constatare di persona l’impelagamento in cui ti sei andata a ficcare, perché se da una parte abbiamo un uomo, il produttore, che a quanto mi dici è completamente partito per te dall’altra abbiamo ciò che ogni ragazza sogna di avere nella vita: un ragazzo che disprezza ed ama nella stessa maniera al punto da non riuscire a scindere le due cose e capire finalmente quale prevale sull’altra! Magari parlarne con me faccia a faccia potrà aiutarti. Lo spero per te Jules, perché hai una tale confusione in testa!

Dai J, ora ti lascio anche perché comincio ad avere la palpebra calante. Ci sentiamo domani mattina prima di prendere il volo, non solo in senso figurato, per metterci d’accordo.

Ti voglio bene piccola.

Un bacio enorme.

B

 

IO NON SONO CONFUSA! HO LE IDEE PERFETTAMENTE CHIARE IN TESTA!

Si certo, come no, ed io sono Paris Hilton!

Beh coscienza, ti faccio i più sinceri complimenti per il personaggio a cui ti sei paragonata!

Era ironico carina! Era una battuta!

L’avevo capito, oh! Solo che anche nella battuta potevi utilizzare un personaggio di equiparazione un tantino più consono al genere umano dotato di materia grigia.

Non andare anche tu a cercare il pelo nell’uovo…Noiosa!

Ok. Tralasciamo questo discorso e torniamo a parlare della grandissima scemata che B ha avuto il coraggio di scrivere.

E sarebbe? Mi pare che abbia scritto solo la verità!

A me non pare proprio. In particolare mi riferisco al fatto che io, sto già ridendo, amerei BARRA odierei Cris! Non ti pare assurdo coscienza?

Silenzio.

Ancora silenzio.

Nuovamente silenzio.

Coscienza, come mai taci?

Non ti piacerebbe sentire la mia risposta.

Ma no, dai! È così brutta?

Per me no, anzi! Da parte tua la vedo diversamente…

Non sarà così terribile! Dimmela, su!

Prometti che non mi sbranerai od insulterai?

Parola mia: giuro che ascolterò quello che hai da dirmi e non reagirò malamente.

Ok, senti il fatto per cui prima non ti ho dato una risposta immediata è perché sono pienamente d’accordo con Brian su un aspetto.

E sarebbe?

Il rapporto che hai con Thompson non è basato sull’amore/odio ma bensì solo su uno dei due.

Non mi stai dicendo nulla di nuovo. È chiaro come il sole che io odi allo sfinimento faccia da schiaffi ed è altrettanto chiaro che non lo ami! Figuriamoci! Che io ami Thompson non sta né in cielo né in terra.

Ecco qua. Come volevasi dimostrare non hai capito una cipolla di quello che volevo dirti! Sei una causa persa!

Non capisco.

E ti pareva… Allora, ascolta bene quello che ti voglio dire e non osare interrompermi!

Prometto. Allora?

Tu non odi affatto Cris! Tutt’altro direi. Posso solo dirti che sei totalmente ed incondizionatamente innamorata di lui. Ed aggiungo anche che lo sei non da quando sei arrivata in questa città ma bensì da molto molto prima, ossia da quando l’hai conosciuto per la prima volta, sei anni fa!

Jules, santo cielo, sei ancora viva?

S-si, so-sono vi-va.

Sindrome di Thompson? Il balbettare?

Grrrr. Come ti sei permessa solo di dire una baggianata di proporzioni così immani? Io non sono innamorata di lui.

No? Ed allora perché ti scaldi tanto?

Perché… Perché…

Perché? Sono tutta orecchi Jules!

Non lo so il perché ma so per certo che non è la verità! Ci metto la mano sul fuoco!

Seeeee, fidati!

CHIUDI IL BECCO!

“ E chi dovrebbe chiudere il becco, di grazia? “

E no, questa è una congiura bella e buona. Solo nei peggiori film di serie B accade ciò che sta accadendo ora a me: si parla dell’interessato e questo spunta all’improvviso, come il prezzemolo.

Dio, mi stai punendo per qualcosa vero? Non trovo altra spiegazione altrimenti!

Con le gambe tremolanti, il cuore in gola ed accanto un buco della larghezza di due metri e la profondità necessaria a coprire la distanza tra Los Angeles, Abbey Street 121, ed il Kazakistan meridionale, lentamente sposto lo sguardo dallo schermo del portatile e mi volto nella sua direzione con tutta la nonchalance che mi è possibile. Poca, ora come ora.

Cazzo.

“ Non stavo parlando con te Cris! Non mi permetterei mai di disturbarti! “ oso dire ma le parole sono poco più che un sussurro dal momento che il mio organo cardiaco comincia a fare cilecca agitandosi freneticamente e perdendo alcuni battiti. Non sto qui a contarli.

Nei suoi jeans scuri, nella sua camicia grigia con striature rosse e blu, nella sua giacca corta in pelle nera, con i suoi capelli disordinati e con quello sguardo che ucciderebbe anche un miope cronico, mi appresto a perdere totalmente la ragione ed il senno solo guardandolo.

Perché, diciamocela tutta, questo ragazzo è l’emblema della tentazione e della sensualità, e questo non smetterò mai di dirlo!

Se a casa mia due più due fa sempre quattro giungo alla matematica conclusione che sommando le tue reazioni istantanee solo a vederlo, le tue occhiate furtive che di sottecchi gli lanci, il cuore in fibrillazione ed infine le mani perennemente sudaticcie il risultato non può essere niente di più semplice: SEI INNAMORATA!

Ti prego, non lo dire perché altrimenti comincio a crederci.

Dovresti perché prima te ne renderai conto e meglio sarà per tutti. Sono tre mesi che v’inseguite e vi desiderate come due ossessi. Mi pare giunto il momento di concretizzare il tutto, no?

Non posso amarlo, è contro natura! Fine della discussione.

Contenta tu!

Cerco, nei limite del possibile, di ricompormi tirandomi su in una posizione quantomeno simile a quella eretta. Con scarsi risultati oserei dire: per l’imbarazzo sono ingobbita come Quasimodo, il gobbo di Notredame.

“ Beh, che non fossi completamente sana di cervello ne avevo avuto dimostrazione più di una volta ma da qui ad immaginare che arrivassi al punto di parlare da sola, beh, ne passa di acqua sotto i ponti! “

Sulla terra sembra che solo il qui presente sia in grado di farmi attraversare delle fasi contraddittorie nel giro di pochi secondi: si passa dal totale imbambolamento con conseguenti ormoni perennemente in tilt, al disprezzo ed all’odio elevato all’ennesima potenza.

Cosa posso fare con lui se non rispondere acidamente?

Come si dice: non c’è miglior difesa dell’attacco e qui non posso che trovarmi pienamente concorde.

“ Ma come sei spiritoso! Posso andare a stendermi sul divano dal momento che lo sbellicamento di risate che mi stai procurando ha avuto come sintomo principale dei dolori a livello addominale e facciale non indifferente? “

“ Fai pure, ma ti ricordo che qui l’anormale non sono sicuramente io. Sei tu che parli da sola! “

“ Riflettevo a voce alta, semplice! “

“ Semmai, insultavi a voce alta un’ipotetica persona! “

Ed ora cosa gli dico? Si si, hai perfettamente ragione Cris! Il fatto è che stavo avendo un piccolo diverbio con la mia coscienza con cui dialogo da novanta giorni a questa parte, ovvero da quando ti ho rivisto! E l’argomento di discussione eri proprio tu, o meglio la questione se io sia o meno innamorata di te! Che ne pensi?

Ha tutte le ragioni del mondo a considerarmi fuori come una terrazza.

“ Si, ok, come va bene a te! Non ho voglia di discutere! “

Annuisce anche lui, dandomi ragione.

Trascorso un silenzio imbarazzante della durata circa di centoventi secondi, in cui ci squadriamo dalla testa ai piedi come se non lo facessimo da anni, faccia da schiaffi interviene disseminando quella cortina o definiamola meglio “ elettricità “ che intercorre tra noi, ogni volta che ci troviamo nella stessa stanza, ad una distanza inferiore ai cinque metri.

“ Insomma “ sospira “ Come mai ancora in piedi a quest’ora? Fatto le ore piccole? “

L’ho notata solo io una sorta di tensione quando ha aperto quella bocca tremendamente accattivante per parlare? Ho come la sensazione che abbia una sorta di paura a sentire la mia possibile risposta.

Ma, sarà stata solo un’impressione.

Ma vai a farti un giro scema!

Accantonando l’ennesimo insulto della mia coscienza, rispondo con naturalezza. Ovvio, nei limiti della naturalezza che la sua presenta mi scatena.

“ Sono tornata poco fa dallo studio. Stavo registrando una canzone! “

“ Ah, capito “ tergiversa ma noto che ha la voglia di chiedermi di più.

“ Vuoi chiedermi altro? La tua espressione denota una certa curiosità! “

“ Ecco, si. Volevo chiederti… “

“ Cosa? “

Devo spiccicargli le parole una alla volta con la pinza da chirurgo?

“ Come vanno le cose alla casa discografica? “

Tutto qui?

“ Tutto bene, anzi non potrebbe andare meglio! “

“ Mi fa piacere! “

Ehhhhhhhhh. Ti fa davvero molto piacere, guarda! Dalla tua espressione traspare proprio tutta la tua felicità assoluta.

Ma fammi la cortesia!

“ Anche a me, e molto! “

Accidenti Jules, anche tu, se ti ci metti, sei una grande oratrice. Due parole in croce e stop.

“ E con le persone con cui lavori? Ti trovi a tuo agio? “

Che interessamento… Chissà dove vuole andare a parare!

Anche Billy, il pesciolino rosso di Michael che hai ucciso, lo avrebbe capito! Tu sei l’unica!

Bocca chiusa.

“ Si si, sto più che a mio agio! Da subito mi hanno fatto sentire parte del gruppo! Non potevo ricevere collaboratori migliori di loro! Sono stati davvero due mesi prolifici! “

Sono stata esaustiva?

“ E con il produttore, quel Plamer o Pamer, non ricordo bene il cognome? “

Evidentemente non sono stata esaustiva come pensavo!

E poi, ancora quel tono di disprezzo nei confronti di Adam? Non è la prima volta che lo sento rivolgersi così nei suoi confronti.

Interveniamo a sedare la situazione tendente al suicidio di massa.

“ Primo, il mio produttore si chiama Palmer, Adam Palmer per la precisione e secondo, i rapporti con lui sono ottimi! Ma scusa, a te che te ne importa? “

Sputala fuori la verità!

“ Cosa vuoi che me ne importi di come vi trastullate tu e quel pallone gonfiato e supermontato! “

Ed è qui che ti volevo.

“ Non si direbbe dalla tua reazione. Ammettilo, non lo sopporti e non ne conosco il motivo! “

Con le braccia lungo i fianchi, noto che stringe i pugni spasmodicamente tanto che la pelle assume una colorazione tendente al violaceo.

Senza parlare poi dell’espressione di totale odio e rabbia che gli contorna il viso d’angelo che si ritrova.

Sei indecifrabile Cris!

Ha parlato Miss Schiettezza!

Un giorno all’altro un tappo in quella boccaccia che hai non te lo leverà nessuno. Lo farò saldare dal migliore fabbro in circolazione. Giuro!

“ Non c’è un motivo in particolare. Mi sta antipatico e basta! Conosci l’espressione ANTIPATIA A PELLE? Ecco, io provo esattamente questo per lui, sin dalla prima volta che si è presentato a casa, senza invito oltretutto. Non mi piace la strafottenza che sprizza da tutti i pori, quell’aria da super macho e da seduttore incallito che si porta dietro in ogni gesto, piccolo o grande che sia. Ha la convinzione che con un solo schiocco di dita possa far cadere ai piedi qualsiasi donna! Ma come si può essere convinti di sé fino a questo punto? “

“ Ma tu vaneggi Cris! Non sai quello che dici! Adam è tutto l’opposto di come lo hai descritto! “

“ Parli così perché sei accecata anche tu dal suo fascino da quattro soldi. Per Dio Jules, ti facevo più furba! “ mi urla contro.

“ Ma perché stai urlando, a quest’ora di notte poi? “

È furente.

“ Io non sto urlando, ma semplicemente constatando il fatto che sei caduta pure tu nella rete di quel dongiovanni! “

Ora sta davvero esagerando!

“ Mi stai dando per caso della ragazzetta che si fa abbindolare dal primo uomo che le fa gli occhi dolci?  Perche se le cose stanno realmente così tu di me non hai mai capito niente. Il nostro è stato, sin dall’inizio, un rapporto difficile, per usare un eufemismo, ma ho sempre ritenuto che il rispetto reciproco non potesse mai venir meno. Ma a quanto vedo devo proprio ricredermi! “

Ma quanto sono credulona? Ad essere così, mi merito solo delusioni!

Mortificato Cris cerca di fare un passo indietro per cercare di riparare alla situazione che ha testè creato.

Stavolta la vedo dura Thompson.

“ Aspetta un attimo! Che stai dicendo? “ mi dice con la voce leggermente tremula “ Io non intendevo dire assolutamente che tu sia quel tipo di ragazza. La questione è che io vedo come ti guarda: in lui c’è possesso, attrazione, orgoglio nei tuoi confronti e non mi pare così improbabile che una donna, anche se intelligente, possa rimanere incantata da quel suo atteggiamento odioso ed insopportabile. Con questo non voglio dire che tu possa rientrare nella categoria, ma è facile che possa succedere! “

Beh, diciamo che è riuscito a salvarsi in corner.

Altro che in corner! Qui parliamo di un vero e proprio centrocampo!

Che esagerata che sei, centrocampo! Direi più in fallo laterale!

“ Non escludo a priori che possa accadere perché non si ha mai la certezza di ciò che può succedere nel corso della vita. Ma ti assicuro che la sottoscritta non rientra nella categoria neppure se avesse un pass gratis, come nei backstage. E come hai avuto modo di dire tu stesso, non sono io a fare gli occhi dolci a lui, ma bensì l’esatto contrario! Cosa credi che non me ne sia accorta di come alle volte s’incanti come un cretino a guardarmi, come cerchi di toccarmi, abbracciarmi con una scusa qualsiasi? Non sono cieca! “

Ed ora, perché mi sta guardando con un’espressione livida di rabbia sul viso? Che ho detto di così sbagliato?

“ Che cosa ha provato a fare? Ti ha toccato? Dimmelo che vado ad ammazzarlo seduta stante! “

Miseria ladra.

“ Ho detto che ha provato a farlo non che ci sia riuscito! So difendermi abbastanza bene da sola! E poi non ha fatto nulla di così sconveniente: ha semplicemente tentato un approccio con una ragazza che palesemente gli piace ricevendo tanti di quei due di picche da agglomerare ben due mazzi di carte! “

Sarò riuscita a placare la sua ira funesta?

“ Lo sapevo “ dice con voce roca intrisa di furia “ Sin dal primo momento che l’ho visto ho pensato subito che portasse guai, ed infatti non mi ero sbagliato! Se me lo trovo tra le mani giuro che gli faccio rimpiangere di essere nato! “

Evidentemente il mio tentativo di pace è stato molto più che un disastro. Se fosse possibile ho peggiorato ulteriormente la situazione!

“ Cris, calmati! Non è successo niente! E come dovresti reagire se ti dicessi che stasera ha tentato di baciarmi in studio, dopo avermi regalato quella chitarra che trovi accostata al bracciolo del divano come espediente per incantarmi e quindi sentendosi autorizzato a farlo? Sei peggio di mio fratello, mi stai controllando? “

Con tre falcate faccia da schiaffi mi raggiunge e poggia le sue mani sulle mie spalle, scuotendomi. La sua espressione è paurosa ed è quanto di più intimidatorio abbia visto.

“ Ha provato a baciarti? “

Cosa mi metto a fare ora? Negare? Lo capirebbe subito.

“ Già, ma non ci è riuscito. Sono adulta e vaccinata da capire perfettamente come comportarmi quando queste cose capitano. Non è la prima volta, sono abituata ad avere dei pretendenti, come dire, invadenti e instancabili! È il prezzo che devo pagare per essere donna e per di più piacente ed attraente! “ Ma sa pure ringhiare? Perché sta facendo proprio questo, ora!

Terrificante. Affascinante.

“ Io quello lì lo faccio fuori, parola mia! “ sono poco più di un sibilo le sue parole.

“ Cris, ma cosa stai dicendo? Ma chi vuoi uccidere? Smettila di dire così ma smettila soprattutto di stringermi che mi stai cominciando a fare male! “

Ahia. Non scherzo!

“ Si, scu-scusa, non volevo… “ e mi libera dalla sua morsa d’acciaio.

“ E ci mancherebbe! Mi spieghi, però, perché sei così arrabbiato? Non ti capisco! “

Solleva quei due smeraldi chiamati dai comuni mortali “ occhi “ e incatena il suo sguardo ipnotico al mio. Ed io, come una pera cotta, mi faccio incantare. Ami farti incantare così da lui….prova a negarlo!

Impossibile.

“ Non ti deve toccare, non si deve nemmeno azzardare a farlo o pensarlo! Ci siamo capiti? “

La sua sembra più che altro una minaccia.

Se mi guarda così come posso negargli qualcosa? Se Lui me lo chiedesse, mi vestirei anche da pollo e girerei le strade della città intonando l’armonico richiamo del volatile in questione: COCODè, COCODè!

Sei totalmente rimbecillita, lasciatelo dire…

In questo caso non posso che dartene conferma coscienza.

Con un sussurro gli chiedo “ Perché non dovrebbe farlo? Sembri geloso e non dovresti esserlo visto che hai un’amichetta da coccolare che ti porti appresso come una cagnetta fedele. Megan Foster, giusto? “

“ Poi sarei io quello geloso tra i due! “

Strafottente!

“ Che centra ora questo? Non hai ancora risposto alla domanda. Perché? “

Il cuore saltella nel petto aritmicamente, il mio corpo, come dotato di vita a sé, si avvicina al suo tanto che la distanza tra noi si è notevolmente ridotta ed i nostri respiri, entrambi affannati, rimbombano nella silenziosa stanza univocamente.

Che bella sensazione stargli così vicino, con un palmo di distanza a separarci. Chissà se anche per lui è la stessa cosa. Io sto letteralmente scoppiando dal desiderio di baciarlo. È una sensazione incontrollabile.

Rispondimi Cris, perché non vuoi che Adam mi tocchi?

“ Perché “ deglutisce rumorosamente allungando la mano destra e incastrandola perfettamente sulla mia guancia.

La sue dita sono fredde ed il contatto con la mia guancia surriscaldata mi crea una sensazione di eccitazione assurda.

Dio. Mio.

“ Perché? “ ripeto ancora impercettibilmente.

Sposta il pollice e mi accarezza i contorni delle labbra, con dolcezza, con delicatezza.

Ed io perdo completamente la bussola.

“ Non so spiegartene la ragione Jules, ma so che se lo facesse lui o qualunque altro uomo, sarei capace di scovarlo anche in capo al mondo per l’affronto compiuto, semplicemente per mettere fine alla sua inutile esistenza. E non chiedermi il perché od il come, ma sarei capacissimo di farlo. È così che ora mi sento! E sto male solo se penso che chiunque possa aver provato a farlo. Mi manca il respiro, Sullivan, se ti immagino tra le braccia di uno che non sia io! “

I battiti di un cuore possono scientificamente essere evidenti anche a pelle nuda? Perché mi sento scoppiare dentro dopo queste sue parole.

“ Conosco la sensazione Thompson, anche troppo bene da tre mesi a questa parte! “

E prima che possa in qualche modo controbattere agisco totalmente libera da freni inibitori. Irriconoscibile anche a me stessa, indovinate un po’ che faccio?

Detto, fatto!

Il pollice che sta ancora accarezzando la mia bocca viene voracemente catturato dalle mie labbra. Mi spiego meglio: i denti lo mordicchiano sensualmente alternandosi a leggere ma efficaci leccate di lingua.

Succhio quel pezzo di carne voluttuosamente e riprendo il mio iter precedente che, a quanto vedo, sortisce un effetto a dir poco devastante.

“ Dio Jules, quanto sei bella! Cazzo! “ non molla un attimo gli occhi eccitati da quello che sto facendo, come se non volesse perderne un attimo.

“ Non ho mai visto nulla di più sensuale di te in vita mia, così come sei in questo preciso istante! “

Staccandomi un momento, con le mani delicatamente collocate sul petto, rispondo con voce abbassata di alcune ottave.

“ Mi piace il sapore della tua pelle! Ma ciò che più mi piace è quando mi dici che sono bella. Pure troppo… “

Mi prende gentilmente il viso tra le mani e sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra “ Bella è dirti troppo poco Jules. Non ci sono parole per descriverti talvolta. Altre volte quando ti guardo mi sembra di avere la capacità di poter scrivere pagine e pagine. Ma il momento passa subito perché sollevo nuovamente lo sguardo sul tuo viso di porcellana o ascolto la tua voce quando canticchi in giro per casa con le cuffie dell’ipod nelle orecchie e le parole, poof, vengono improvvisamente meno, come se non fossero abbastanza per te, che sei così straordinariamente perfetta! “

Porco cavolo.

Incapace di articolare una frase di senso compiuto, e con gli occhi sbarrati dallo stupore, mi fiondo letteralmente su quella sua bocca che ho desiderato giorno e notte.

Coscienza mia, avevi proprio ragione: sono perdutamente innamorata di Cris Thompson.

Posso far partire il trenino di giubilo?

Non mi pare il momento. Lasciami concentrare su ciò che ho tra le mani, che è molto ma molto più importante!

Tranquilla! In bocca al lupo cara mia!

Crepi! E che il cielo me la mandi buona!

 

Anche questa volta vado di frettissima...Capitolo interessante, vero?? Siamo, come dire, ad una svolta! E nel prossimo se ne vedranno delle belle...Piccola anticipazione a riguardo: RATING ROSSO! oooook, spero che questo nuovo capitolo sia stato di vostro gradimento...Prometto che al prossimo m'impegnerò e ringrazierò tutti quanti adeguatamente. Per ora ringrazio le 21 persone che hanno inserito la storia tra le preferite e le 23 tra le seguite, più, ovviamente, un ringraziamento particolare alla splendida sciona che recensisce sempre e comunque. Vi saluto allora, alla prossima...un bacio, la vostra Lamuchina...

 

Come sempre, la sorpresina:

Jules di ritorno dallo studio d'incisione:

 

Cris versione incontro con Jules:

   

Il regalo di Adam:

 

E come sempre il solito spoiler!!

 

SPOILER

“ Se mi vieni a dire che lo hai fatto per compassione o per un qualsiasi altro motivo simile, giuro che non la passi liscia! “ parla irritato, rivolgendo lo sguardo verso il basso, con precisione verso il tappeto del salone “ Potevi risparmiarti di prenderti gioco di me e dirmi subito che stavi con quel microcefalo del tuo produttore! “

Ma ho capito bene oppure un’improvvisa ondata di cerume ha invaso i miei condotti uditivi, tappandoli? Occorrerà l’intervento di un auto spurgo? Perché quello che ho sentito, non posso realmente averlo sentito!

_____________

“ Cosa provi Jules? Mi stai facendo uscire di matto! Perché non lo hai baciato? “

La situazione è la seguente: ho i palmi delle mani sudati e placidamente poggiati sulla superficie lucida e nera del piano, mentre le braccia di Cris m’ingabbiamo, dal momento che sono poste ai lati del mio corpo.

“ Dimmelo Jules, dimmelo per favore! “ mi urla in faccia.

_______________

“ Per Dio, ahhhh “

Ho la netta sensazione che la cosa lo garbi assai.

Alla prossima! Bacione...

  
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