Fanfic su attori > Cast Twilight
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Autore: Doomsday_    03/02/2010    5 recensioni
Melanie, una ragazza di soli 15 anni, scappa di casa con le sue tre migliori amiche perchè rimasta incinta. Si rifugiano a Los Angeles, città di infinite oppurtunità e successi. Cinque anni dopo Melanie viene ingaggiata come costumista nel film di New Moon. Nascerà da subito un rapporto di "amicizia" fra lei e Robert Pattinson, ma questo sarà intercettato dal sexy Kellan Lutz
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kellan Lutz, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bimbo, mi chiedi cos'è l'amore? Cresci e lo saprai.
Bimbo, mi chiedi cos'è la felicità? Rimani bimbo e lo saprai.
Jim Morrison

Quando tutti gli attori erano pronti,iniziarono a girare le prime scene.
Dovetti rifare il trucco a Robert e a Kristen almeno tre volte.
Provarono, finchè la luce del giorno non andava più bene.
< Ok, come primo giorno può andare, ragazzi. Ci vediamo domani pomeriggio, così facciamo la scena dentro scuola del regalo di Bella e di Romeo e Giulietta >, ci avvisò il regista.
Sospirando recuperai la mia borsa e mi incamminai verso la macchina del cast.
Sarei dovuta andare ad affittarmene una, visto che queste ce le avevano date solo per il primo giorno.
Mentre camminavo, con passi svelti mi raggiunse Kellan.
< Per quella cosa nella rulotte… >, iniziò.
Io mi girai di scatto, < Ti consideravo un amico. Era piacevole parlare con te e mi facevi ridere >, chiarii con voce alterata.
Lui continò a fissarmi senza dire nulla.
< Io non rido quasi mai! >, spiegai agitando le braccia in un attacco nervoso.
< Hai scelto lui? >, si limitò a dire.
Io annuii, < È la selta giusta da fare >, affermai.
Senza aggiungere niente allungò il passo e mi superò.
Velocemente raggiunsi Robert, che mi cinse i fianchi.
< Ti accompagno? >, chiese con un sorriso.
Io annuii, senza riuscire a guardarlo ancora in faccia e con il magone in gola che non accennava a diminuire.

Finalmente sola in hotel, dopo una veloce doccia calda, chiamai le mie amiche.
Le raccontai del casino che era successo quel giorno.
E dopo i vari urletti eccitati per la trescatina con Kellan, ritornarono in loro e iniziarono con la predica.
< Ma sei sicura della tua scelta? >, mi chiese Susan.
< Non è che poi te ne penti? >, le fece eco Anne.
< Ma quindi ora te la fai con Robert? No perchè se è, mandalo da queste parti Kellan >, si intromise Amy.
< Oh, ragazze non so niente! Sono così confusa! >, esclamai buttandomi sul letto e coprendomi la faccia con il cuscino.
< Ma se mollo tutto e torno da voi? >, chiesi con vocina speranzosa.
< Mel, non voltare le spalle ai tuoi sogni >, disse Anne.
< Sappiamo che è difficile ma devi farti forza >, mi incoraggiò Susan.
< E poi, questo fine settimana abbiamo già preso i biglietti per venirti a trovare! >, esclamò Amy entusiasta.
< Ehi, sei sicura che vieni per vedere me, o perchè speri in una sveltina con Kellan? >, chiesi ridacchiando.
< Ehm... diciamo entrambe >, disse scherzando.
< Ha fatto il bravo, Adam? >, chiesi.
< Si... >, rispose esitante Susan.
Seguì un attimo di silenzio.
< Ragazze? C'è qualcosa che dovrei sapere? >; chiesi già certa della risposta.
< Oh, ma non è nulla di che! Una sciocchezza... nulla di cui tu ti debba preoccupare >, si affrettò a dire Amy.
Sospirai, < Di che si tratta? >.
< Ehm... >, iniziò a dire Susan.
< Diciamo che Adam in questi giorni si è un po' “ammutolito” >; finì Anne, per lei.
< Non parla più? >, chiesi già preoccupata e sentendomi in colpa per averlo abbandonato così.
< Ma no! Diciamo solo che non ha niente da dire... >, spiegò Amy, cercando di non far sembrare la situazione per nulla grave.
< Gli manchi molto. Solo questo >, mi assicurò Anne, < Presto tornerà a comportarsi in modo normale... >.
< E poi appena ti sarai sistemata meglio, verrà a vivere con te... >, mi ricordò Susan.
Sbuffai, < Si, ma ora soffre lo stesso! >, esclamai, < e poi non credo che cambierebbe molto se verrebbe a vivere qui da me. È cresciuto con noi quattro insieme. Gli mancherete tanto quanto gli manco io ora! Lo sapevo che non dovevo partire! E io che mi preoccupo di cose come “ mi faccio Kellan o Robert, oggi?” >, dissi presa improvvisamente dalla rabbia.
< Mel, calmati >; mi disse Amy.
< Sono calma! >, sbottai.
Silenzio.
< Sentite, vi richiamo dopo, ok? >, chiesi, senza aspettare una risposta.
Riattaccai e feci cadere il telefono sul materasso.
Sotterrai la testa fra i cuscini, sperando di addormentarmi immediatamente, per non dover pensare troppo.
Non ero mai stata buona a prendere decisioni importanti.
Sentii un beep soffocato, proveniente dal cellulare.
Non feci in tempo a prenderlo per vedere chi mi aveva mandato un messaggio, che qualcuno bussò alla porta.
< È aperto >, mugugnai.
La maniglia si abbassò e la porta si aprì, lasciando entrare il mio scocciatore.
< C'è un motivo logico per cui stai cercando di soffocarti con i cuscini o devo chiamare il centro assistenza mentale? >, disse ridacchiando.
< Cosa vuoi Kellan? >, chiesi senza liberarmi dai cuscini, ma a questo ci pensò Kel, dopo essersi seduto sul letto.
< Bè stavo pensando, sempre se non hai nient'altro da fare, che potevamo mangiarci qualcosa insieme! Sai, anche se stai con Robert, non è detto che non possiamo essere almeno amici >, propose entusiasta.
< Veramente... preferirei stare un po' sola >, ammisi, mettendomi seduta. Mi guardò per qualche secondo, poi, prendendomi la mano, chiese, < È successo qualcosa? >.
Sospirai, < Niente di che... solo piccoli problemi a casa... >, risposi.
< Problemi, a causa di... Adam? >.
Annuii, poggiando la testa sulla sua spalla.
Iniziò a giocarellare con le mie dita, < Penso che la mia mancanza, lo renda davvero triste... Non parla più... >, risposi, con voce afflitta.
Ricordandomi del messaggio che avevo appena ricevuto, andai a controllare, era di Amy: “ Ehi, ora non prendere il primo aereo per Los Angeles, solo per un piccolo capriccio di Adam. Fra due giorni saremo lì da te e, se continua ad andare male anche nella prossima settimana torni qui, ok? Ora rilassati o ti verranno le rughe. Baci “.
< È sempre difficile separarsi da una persona che si ama... >.
Alzai lo sguardo, per lanciare un'occhiata curiosa al suo sguardo perso nei ricordi.
< I miei si sono separati quando avevo sei anni... >, spiegò, < mio padre mi è mancato davvero un sacco! Lui si è trasferito in California e così ho frequentato la Orange County's Chapman University, per stargli più vicino >.
Mi sollevai dalla sua spalla per guardarlo negli occhi, < Mi dispiace >, sussurrai.
Posai la mia mano sulla sua guancia per accarezzarlo. Lui chiuse gli occhi e sorrise.
Istintivamente mi sporsi in avanti fino a sfiorare le sue labbra.
Lui le dischiuse e le nostre lingue si incontrarono. Le sue mani si posarono sui miei fianchi, spingendomi delicatamente a sdraiarmi sul materasso; mentre il suo corpo mi sovrastava, senza farmi male.
Cause you're hot then you're cold. You're yes then you're no. You're in then you're out. La voce di Katy Perry, proveniente dal mio cellulare, ci fece sobbalzare entrambi.
Kellan si alzò velocemente da me e io afferrai il vecchio aggeggio e risposi alla chiamata.
< Pronto? >.
< Ti disturbo? >.
< Ciao, Robert... no, no tranquillo >.
< Perfetto. Stavo pensando che se ti andava, potevamo mangiarci qualcosa inseme >, propose.
Lanciai un'occhiata a Kellan, che però guardava a terra.
< Ehm... si, certo, va bene >, risposi.
< Ok, allora ti passo a prendere fra un'oretta >, disse.
< A dopo... >, riattaccai.
Kellan continuava a non guardarmi e anche io presi a fissarmi le mani.
< Non credo che riusciremo mai ad essere solo amici... >, sussurrai dopo un po'.
< Si... hai ragione >, disse alzandosi in piedi, < Passate una divertente serata >; mi augurò, sbattendosi la porta della mia camera alle spalle.
Sbuffando mi ributtai fra i cuscini, sotterrandomici nuovamente.

Non sapendo in che genere di posto saremmo andati a mangiare, non mi vestii molto elegante.
Indossai dei jeans neri, una camicia bianca e un maglioncino nero e stivali con il tacco 12. Mi passai la matita sia sopra che sotto l’occhio e un po’ di rossetto.
Non appena mi fece uno squillo al cellulare, presi cappotto e borsa e mi diressi verso l’ascensore.
Stranamente fuori non pioveva, ma c’era molto vento.
La sua macchina non era molto distante dall’uscita e feci una corsetta – che fatta con gli stivali è davvero un’impresa – e lo raggiunsi.
< Aaah che freddo! >, esclamai posizionando le mani sul bocchettone dell’ aria calda.
Robert innestò la prima e partì.
< Dove si va? >, chiesi con un sorriso.
< Ehm… avevo pensato ad un fast food visto che non sopportavo l’idea di dover subire attacchi da paparazzi, giornalisti e fotografi. Volevo passare una serata tranquilla solo con te… >, ammise coprendo la mia mano con la sua.
Ridacchiai nervosamente, < Per me non c’è problema! Adoro i fast food >.
Parcheggiammo davanti a fish and chips, ed entrammo nel locale.
Mi sedetti in uno dei soliti divanetti oliosi tipici di quei luoghi, mentre Robert andava a prendere da mangiare.
Presi il cellulare ed inviai un veloce messaggio a Susan: “ Aiuto! Cena con Robert. E se mi chiede di Kellan? Che dico? Panico!”.
Lo rinfilai in borsa giusto in tempo per vedere Robert, - con cappellino a visiera e occhiali da sole -, con un vassoio pieno di cibo, in mano.
Soffocai il tremolio del cellulare, che indicava l’arrivo della risposta alla mia richiesta d’aiuto, sedendomi sulla borsa; lui si sedette con un sorriso.
< Va bene la pepsi? >, chiese mettendomi davanti un bicchierone e delle scatoline di cartone piene di pesce e patatine.
Consumammo il cibo in silenzio, lanciandoci ogni tanto qualche occhiata.
Arrivati al dolce, - io un gelato con gli smartie e Robert un frullato alla fragola -, si decise a parlare.
< Allora, ti piace il nuovo lavoro? >, chiese.
Io annuii, infilzando il gelato alla vaniglia.
< E… come sta Adam? >.
< Bene… >, risposi dando una veloce occhiata all’orologio di platino, troppo grande per il mio polso e sbuffai, < Cacchio! Mi sono dimenticata di chiamarlo… a quest’ora starà già dormendo >.
Lui mi guardò dispiaciuto, ma poi la sua attenzione si focalizzò sul mio braccio.
< Ma non è da uomo quell’orologio? >, chiese.
Sorrisi, < Si, era di mio padre >, me lo tolsi per fargli vedere il retro, < Glielo ha regalato la nonna al nonno e quando lui è morto l'ha ereditato >, spiegai indicandogli la piccola incisione che recitava “Por el mi hombre Raùl, tua por toda la vida Almira”.
< Mia nonna in verità non è spagnola, ma degli Stati Uniti. Ha conosciuto il nonno a Madrid, mentre era in vacanza e quando si sono sposati si sono trasferiti a Los Angeles. Dalla morte di nonno, la nonna ha prelevato tutti i suoi risparmi e sta girando per il mondo. L’ultima cartolina che mi è arrivata era da Tokio >, dissi ridendo.
Lui mi guardava divertito e allo stesso tempo quasi affascinato, < Non ti ho mai visto sorridere così fino ad ora. Ti mancano molto i tuoi? >, chiese interessato.
Mi rinfilai l’orologio, < Si, certo che mi mancano… Ma non mi pento della scelta che ho fatto cinque anni fa. So per certo che mi avrebbero fatto abortire e io non volevo. Non posso immaginare la mia vita senza Adam >.
Lo vidi sporgersi verso di me ed abbracciarmi. Senza accorgermene avevo iniziato a piangere.
Mi riportò in macchina, dove mi tenne stretta finchè la tensione che avevo accumulato in quei giorni non si sfogasse completamente in un pianto liberatorio.
< Scusa >, dissi quando mi fui calmata, ricomponendomi.
< No tranquilla. Mi piace stare abbracciato con te >, ammise facendo riappoggiare la mia testa sulla sua spalla e continuando ad accarezzarmi i capelli.
< Sai, all’inizio mi attraevi molto come ragazza. Eri simpatica e tutto e mano a mano che ti conoscevo venivo sempre di più coinvolto dalla tua vita e nonostante fosse molto incasinata, mi piaceva iniziare a farci parte >, iniziò a dire e io mi irrigidii.
Era arrivato all’argomento importante. Quello che non avrei voluto affrontare.
< Poi quando ho visto che ti stavi avvicinando a Kellan, sono stato geloso >, disse ridendo per sdrammatizzare,< che comportamento infantile, vero? >.
Io non risposi, rimanendo immobile nella mia posizione fetale.
< È che, senza accorgermene, stai diventando importante per me… >, ammise posando le sue labbra sui miei capelli.
E senza accorgermene Kellan era diventato importante per me.
Pensavo in continuazione a lui. Non riuscivo mai a tenergli nascosti i miei sentimenti e confidarsi dei problemi era facile come parlare del tempo. Per non parlare dell’attrazione fisica che c’era fra di noi. Non riuscivo a tenere le mie labbra lontane dal suo corpo.
Però mi ostinavo a scegliere Robert.
Perché lui era la scelta migliore. Perché Kellan era il classico ragazzo da una notte e via che riusciva a non farti soffrire solo restandogli amica. Mentre Robert ispirava sicurezza e fedeltà. Non potevo fare di nuovo lo stesso sbaglio.
< Anche… tu sei importante per me >, dissi con voce tremante.
E perché, se ero sicura che fosse lui la scelta giusta, il mio cuore diceva che stavo facendo un enorme sbaglio?
Mi strinse ancora più forte a se e con un dito mi alzò il mento per poi posare le sue calde labbra sulle mie, fredde.

Angolo Autrice:

Salve mie piccole fragoline! <3 Spero che stiate tutte bene!
Chiedo subito perdono per l'enorme ritardo, ma in questi giorni non ho mai un attimo libero! E purtroppo ho sempre più difficoltà a scrivere questa fic e forse potrebbe concludersi molto prima di quanto pensassi... Susu non disperatevi u.u

lazzari: ahahha eh gia finalmente Kellan si è dato da fare ma a quanto pare nemmeno Robert demorde! xD Sarà davvero una bella lotta ^^ vedo che la pensi come Mel sul fatto della dolcezza e sensibilità.. ma come si fa a rifiutare un muscoloso e palestrato Kellan che trasudo sesso da ogni suo incantevole poro? u.u Aahhah dici che vincerà Robert? Vedremo! Si accettanto tutte scommesse! xD Magari alla fine, in realtà, le attrarrà Ashley ihih A presto, baciii <3

alice_cassedy: Ah ma tranquilla!! Non ti devi preoccupare, lo sapete che per me va bene anche solo se leggete! Non dovete uccidervi per lasciarmi una recensione u.u Tanto con i miei nuovi tempi di scrittura, avrete mesi e mesi a disposizione xDD Si infatti anche io non so chi farle scegliere alla fine... mmm... ma sì facciamogli fare una cosa a 3! xDD ahah si ineffetti è un po scarsetta... ha ripreso dalla nonna! xD un bacio <3

AlessandraMalfoy: salveeeee!! Non vedevo l'ora di rispondere ai tuoi punti fighi u.u
1. Ah grazie, mia signora! Quanto è clemente, con me, povera barbona! xD
2. Ah grazie, grazie!! <3 Oh davvero?? Me troppo felice! =D
3. Eh si, tesoro, ci hai azzeccato in pieno! Anche se non lo ammmette, Kellan era proprio geloso in quel momento! xDD
4. Ahah magari averci un piccolo e dolce Kelly.. non mi dispiacerebbero affatto i suoi baci xD
5. Ahahah ma povero Patty!!! xDD
6. Eh non è detto che il "povero" Patty rimanga a bocca asciutta! Poi vedrai!! Muahaha xDD
7. Adiè mia cara ci vediamo al prossimo capitolo!! Aaaaa cmq, oggi inizia la 3 serie di gossip!!! =D!

Eli87: E chi non vorrebbe i baci fi Kellan e Robert? xDD E poi a una così breve distanza fra l'uno e l'altro! *-* Basta sto facendo questa protagonista troppo fortunata u.u Eh gia la povera Mel sbava dietro ai due senza più capire su chi deve sbavare veramente xDDD Si potrebbe ricordare il triangolo di new moon, anche se non ne avevo intenzione, (odio a morte Jacob u.u), ma entrambi i sentimenti sono nati quasi contemporaneamente, lasciandola ancora più confusa. Bella sapeva di amare follemente Edward, eppure continuava ad illudere Jacob (ebbene si odio profondamente anche Bella u.u).
Il motivo per cui non c'è nessuna conversazione con Kristen è perchè non so sinceramente comme immaginarmi il suo carattere, ma da quello che ho visto non è una persona che frequenterei con piacere, ma posso anche sbagliarmi. E quindi non so se farla stare simpatica anche a Mel! xDD Ci penserò.. u.ù Ahahah nono so gia perfettamente con chi mettere Clare! E non è nessno di famoso u.ù Per il fatto di Jackson, quello è ovviamente della mia Susan, che non aspetta altro in ogni fan fiction! xD
   
 
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