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Autore: Ninfa dei ghiacci    03/02/2010    3 recensioni
Liz ha diciasette anni frequenta il terzo anno di liceo,vive con i suoi zii e ha un gruppo di amici con cui è cresciuta. E' una ritardataria cronica come pochi. La sua vita è scandita sempre da gli stessi ritmi, almeno fino a quando Alex Evans, suo compagno di scuola dai tempi delle elementari non darà una scossa alla sua vita. Liz dovrà scoprire quali siano le reali intenzioni di Alex e sopratutto il segreto che circonda il suo passato...
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.

 

 

Sabato…

Domenica….

Uno dei motivi per cui la domenica è il mio giorno preferito è che, se non hai nessun impegno, il tempo è a tua completa disposizione.

Di domenica si può dormire senza che la sveglia suoni per andare a scuola.

Di domenica puoi stare in pigiama a dicembre per tutto il giorno.

Di domenica…insomma potrei fare una lista lunga anche un kilometro, ma alla fine bisogna sempre alzarsi dal proprio letto caldo e accogliente.

Erano solo le undici del mattino quando scesi a fare colazione. La casa era stranamente silenziosa, di solito il fine settimana mi alzavo con la centrifuga della lavatrice a tutto volume.

Arrivata in cucina notai il post-it giallo canarino che risaltava sulla parete bianca del frigo:

 

“Buongiorno bella addormentata.

Io e tuo zio siamo andati al centro commerciale a fare delle spese, non torneremo per pranzo ma verso le sette di questa sera.

Harry ti ricorda di fare i compiti e di sistemarti la camera.

Cerca di non dormire fino a questa sera, ti vogliamo bene a dopo,

 

Marge e Harry”

 

Bene! Di colpo il sonno mattutino si era dissipato, non capitava spesso di avere tutta la domenica a mia disposizione.

Feci colazione velocemente e dopo aver sistemato, presi il cellulare e mandai un messaggio a  Mel:

 

“ Udite udite madama Melanie Danielle Brown! Siete invitata voi e il vostro fratello, presso la mia umile dimora,per degustare prelibati piatti della mia cucina e fare attività completamente inutili! Vi prego di inviare una risposta quanto prima e di estendere l’invito anche agli alti membri della nostra compagnia!”

 

Delle volte ci mandavamo dei messaggi assurdi, tanto per rendere la conversazione ancora più divertente.

 

Il messaggio di Mel ci mise poco ad arrivare:

 

“ Che piacere sapervi alzata e di ricevere il vostro invito, Lady Liz . Sia io che mio fratello siamo lieti di accettare . A breve estenderemo il vostro invito e vi faremo sapere! A dopo! ;)”

 

Intanto che aspettavo la risposta di Mel, andai a farmi una doccia. Aprii l’acqua per far riempire la vasca e andai in camera a prendere il cambio pulito dei  vestiti.

Quando tutto ormai era pronto cominciai a spogliarmi, dando le spalle al grande specchio che stava sopra al lavandino.

Ero appena rimasta in intimo, quando dovetti tenermi al mobile per non cadere.

Al centro del mio petto c’era un segno luminescente,di un bianco che risaltava.

Dopo un primo momento di smarrimento, mi misi ad osservare meglio. Era una macchia, o per meglio dire era un qualche strano carattere, in un altro contesto l’avrei scambiato per una lettera elfica o qualcosa di simile.

 

Che diavolo era???????

 

AAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!

 

Ok, Liz calmati e fai un respiro profondo. Ieri non c’era, quando ti sei cambiata non hai notato nulla. Quindi deve essersi formato questa notte, qualunque cosa sia.

 

Come cavolo è possibile! Anzi ancora meglio non è possibile…ero entrata in paranoia, dovevo trovare il modo di calmarmi.

 

Il trillo del messaggio del mio cellulare di fece tornare alla realtà.

 

“ Allora ho sentito tutti, e si era deciso a maggioranza di vederci direttamente dopo pranzo ed andare al cinema a vedere un film. Per te va bene? Immagino di sì, fatti trovare pronta per le 15.00 che io e Matt ti passiamo a prendere!! A dopo.”

 

Inizialmente ero tentata di dirgli che non andavo più, potevo inventarmi un qualsiasi impegno. Ma a cosa sarebbe servito? Non avrei fatto altro che rimuginare su quella strana forma che avevo sul petto.

 

Presi il cellulare e scrissi:

 

“ D’accordo, vi aspetto allora. Sarò puntuale! =) ”

 

 

***

 

Sei ore dopo, eravamo tutti alla sala giochi adiacente al cinema, a giocare a bowling. E in quel preciso momento si stavano decidendo le sorti della partita, in palio la spesa del pranzo del giorno dopo.

Le squadre erano Jared, Mel ed io contro quella formata da Matt, Angela e Marv, il nostro finto sesto giocatore, in pratica non era altro che Jared che faceva il doppio.

I ragazzi erano bravi, ma ci pensavano noi ragazze a far tenere la partita in pareggio.

Gli ultimi tiri erano miei e di Angela, io avevo già tirato, prendendo miracolosamente ben quattro birilli. Un vero record.

 

- Allora piccola…prendi la palla e ti metti al centro delle frecce, va bene?-

Angela rossa come un peperone fece un cenno con la testa.

- Prendi la mira e tira – le sussurò Jared a bassa voce per non farsi sentire, anche se noi avevamo ascoltato ogni singola parola.

Mel non poteva fare a meno di trattenere le risate, tanto che alla fine si mise ad urlare ad Angela. – Vai Ange!!Fai uno strike!!!! –

- Smettila o la deconcentri! – gli dissi io. 

La scena si svolse a rallentatore, la palla da bowling rosa da 7 kg tirata da Ange, ruotava lentamente lungo la pista verso il centro esatto della pista.

Da lì a qualche secondo caddero i birilli tutti insieme,uno strike da manuale.

 

Tutti noi tranne Jared che aveva una faccia trionfante, e Angela che non faceva che continuare a guardare la pista con i birilli a terra e poi noi e ci chiedeva: - Sono stata io? –

Tra le risate generali si era fatta l’ora di andare, forti della nostra sconfitta di pagare domani il pranzo ai vincitori.

 

Prima di avviarci ai parcheggi, accompagnai Mel in bagno.

- Si può sapere  che hai?-

Fingevo di non capire dove andasse a parare. – Non ho niente –

Mel con il sopracciglio destro tirato si limitò ad alzare le spalle limitandosi a dire – Da quando hai scambiato due parole con  Evans  sembri su un altro pianeta –

 

Alexander Evans

 

In effetti era da quel venerdì che mi sentivo strana, come se avessi dimenticato qualcosa di importante.

 

Sarei andata a casa sua, avrei detto ai miei zii che mi servivano degli appunti. E poi avrei chiesto ad Alex se sapeva se poteva essermi capitato qualcosa che non riesco a ricordare.

 

 

 

 

L’angolo delle nevi:

Eccomi qui, sono stata di parola!

Questo capitolo non ha nulla di speciale, tutta via dal capitolo 3 comincerà la parte interessante della storia. Tenevo comunque a precisare una cosa Liz non ricorda ma presto avremo un Pov diverso che vi farà vedere l’altra faccia della medaglia per così dire.

 

Fatevi sentire mi raccomando!!! Un saluto e spero di sentirvi!!!

A presto Cristiana

  
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