Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Bellatrix_Indomita    03/02/2010    3 recensioni
Kagome Higurashi 16enne abile amazzone è stata contattata per il suo straordinario talento in Texas per partecipare ad un prestigioso concorso. La nostra protagonista dovrà allenarsi parecchio. Cosa succederà? E Inuyasha che centra in tutta questa storia? Ci saranno tutti i protagonisti e qualche novità. Vi aspetto numerosi….
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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clow4093: Ciao Beauty allora come va? Il seguito è arrivato, forse non così presto come volevi tu, ma è arrivato. Fammi sapere che ne pensi, ci tengo!! ^^ Grazie del commento.

 

fmi89: Ma tu mi fai arrossire, dov’è la favolosa storia? Non la vedo!! XD Grazie per il magnifico commento. Spero che l’aggiornamento ti possa piacere. Fammi sapere che cosa ne pensi mi serve un tuo commento! Grazie

 

Mew_Paddy: Non credo intendessi questo con “aggiorna presto” Ma… Eccolo qui, spero avrai la pazienza di seguirmi. Dimmi cosa ne pensi sei stata così gentile.. Mi piacerebbe molto leggere una altro tuo commento. Grazie

 

sesshy94: No!! Non me la uccidere ti prego. XD E’ la mia unica ragione di vita!! Gli argentini sono bellissimi ma sono davvero testardi è proprio vero!! Concordo pienamente con te. Spero che il capitolo ti possa piacere io mi sono impegnata. Fammi sapere ci conto! Grazie

 

Amber: Tesoro! Ho scritto visto? Ora me lo puoi dare il biscotto? [Meglio il sei però.. XDXD] Non so come è venuto, a me piace, è diverso dagli altri penso un pochino più..  brillante!! Non so fammi sapere tu!! Divertiti e SCRIVI anche tu!!! Grazie

 

Un ringraziamento anche ai 9 che preferiscono e ai 10 che seguono la mia storia. Grazie di cuore!!

Godeteci il capitolo e per eventuali chiarimenti domandate pure sono qui per questo [forse? O.O] XD. Bye bye

 

 

Capitolo 11

La famiglia al completo. Il Ranch Resort.

 

 

La mattina seguente il risveglio fu per tutti burrascoso.

Kikyo aveva fatto bruciare le frittelle, piatto preferito di Miroku, che l’aveva bandita per sempre dalla cucina.

Inuyasha – che ancora si lambiccava il cervello per capire come quella fosse riuscita a non cedere – si era macchiato i pantaloni con l’aranciata e come se ciò non bastasse vide l’avvicinamento, in pieno stile bradipo morto, della trasfigurazione reale dei suoi pensieri. Kagome.

“Ehi tu! Volevi per caso la colazione a letto?  Hai una vaga idea di che ore sono?” esordì il cowboy.

Se c’era una cosa che si doveva sapere di Kagome era che odiava parlare, ascoltare, toccare o qualunque altra funzione che facesse lavorare il cervello di prima mattina. E vedere e ascoltare Inuyasha era una cosa che le dava i nervi oltretutto non aveva bevuto nemmeno il suo caffè.

“Non accetto critiche da uno che si sbrodola con l’aranciata!” capitolò, non era riuscita a contare sino a dieci per calmarsi, la faccia da schiaffi di quella specie di asino l’aveva fatta scoppiare.

“Invece tu? Sei molto migliore vero? A letto fino a tardi!!” Il giovane si stava arrampicando sugli specchi.

“Inuyasha! Sono stata di sopra 5 minuti più di te! E’ il caso di farne un dramma? E poi se qualcuno non mi avesse svegliato ieri sera, sarei stata la prima a scendere, stamattina!”

Una volta resasi conto dell’affermazione appena detta cercò di tornare indietro per migliorare la frase “Cioè…”

In aiuto della giovane ci pensò una ragazza, o per meglio dire un tornado di energia che urlando si buttò addosso ad Inuyasha “Inuyashaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”

Finito di abbracciare il giovane, lo stesso tornado partì alla volta di Kikyo “Kikyoooooooooooooooooooooo!” L’abbraccio fu più lungo e intenso segno che le due erano parecchio amiche.

Mirok…” Il moro, che apparentemente era l’unico che ci teneva ad essere abbracciato dalla ragazza-tornado, rimase deluso dal repentino cambiamento di direzione.

“Uh? E lei? Un’altra delle tue conquiste Inu-chan?”

“Non è vero!” urlarono in contemporanea i due ragazzi diventando entrambi di un colore simile al rosso intenso.

“Oh! Ma certo!” soggiunse con tono malizioso e sibillino la sconosciuta.

“Sango!! Che impertinenza!” Si intromise prontamente Kikyo data la situazione

“Kikyo, ti prego, mi sembri mia madre!” sbuffò la nuova venuta “Ehi, voi due? Potreste gentilmente sbloccarvi e venire a darmi una mano?”

Pronunciò rivolta ai due giovani che erano rimasti fermi e stavano lentamente passando ad un rosso sempre più acceso.

Inuyasha fu il primo ad uscire dallo stato comatoso in cui era caduto “Io proprio non posso” Disse tirando fuori la sua migliore faccia di bronzo “Ma Kagome sarà felice di darti una mano!”

L’interessata che stava preparandosi una tazza di caffè –il suo adorato e agognato caffè – si mise sull’attenti nel sentire il suo nome “Eh? Cosa? Ma perch…” La sventurata si ritrovò tra le mani del tornado vivente “Ma che idea meravigliosa!! Kikyo? Vieni anche tu!”

E anche Kikyo venne trascinata fuori dalla carica d’energia.

“Sango?” La ragazza si bloccò *Ah ma allora c’è un modo per disattivarla* pensò l’inglesina.

“Si Miroku?”

“Io non sono stato salutato!” rispose il moro con il broncio.

“Ciao Mirokuuuuuuuu” si esaltò la ragazza ma invece di abbracciarlo calorosamente come aveva fatto prima con Inuyasha e Kikyo andò dritta verso la porta ignorando completamente il ragazzo.

“Signorina No Taisho! Questa me la paghi!” si infuriò Miroku

“Ci conto!” una linguaccia e un tono scherzoso in risposta.

 

**

 

Quello che si trovò davanti Kagome non era un cavallo era un’opera d’arte.

Bella, alta, possente con zampe e spalle forti.

Il manto era lucido e di uno splendido grigio, scendendo sulle zampe si scuriva sino a diventare nero.

Il muso era uno spettacolo, dalla punta delle orecchie che sino a vedere uno splendido bianco che incorniciava gli occhi e la parte centrale del muso, piccolo e intelligente, con un bellissimo nasone rosa a completare l’opera.

La coda era un misto dei due colori nera e bianca.

Non c’erano molte parole per descriverla, era intensa, sembrava piena di energia ma anche rilassante. Unica.

“Si chiama Splendid Cornelia” rispose Sango alla muta domanda di Kagome.

“E’ un Irish Draught” finirono la frase insieme.

“Brava” si complimentò la ragazza.

“Beh non ho detto nulla, i complimenti vanno fatti a te e a lei. E’ una creatura meravigliosa!”

“Perché ho la sensazione che andremo d’accordo?” domandò la No Taisho con un cenno della testa di lì a qualche secondo scoppiarono a ridere entrambe.

“Ragazze?” le chiamò Kikyo “Datemi una mano per favore! Boss fa i capricci!”

“Boss?!?” esclamò sorpresa Kagome, Sango le fece l’occhiolino “Kikyo, che fai? Mi spaventi il cavallo?”

“Scema! Lo sai che è nevrotico” rispose piccata la ragazza.

“Ti prego non essere volgare, potrei anche decidere di offendermi!” un tono scherzoso e una espressione birichina “In ogni caso quell’equino è nevrotico solo con te ”

“Con me e con tutti quelli che gli stanno intorno!” finì la frase con tono spiritoso la cugina.

Arrivate al van le due ragazze videro una scena terribilmente buffa.

Un cavallo bellissimo, probabilmente un purosangue, stava fissando con occhi di fuoco quell’angelo di Kikyo, spaventando non poco la malcapitata.

Era una creatura bellissima il mantello era baio* con una lista che gli attraversava tutto il muso in diagonale per infrangersi poi sul naso. Il corpo era possente, emanava eleganza.

“Dai vieni fuori, ci penso io” decisa e determinata, la nuova arrivata, non sembrava più la ragazza spensierata e allegra di poco fa.

Salì sul van e con molta facilità riuscì a tirare fuori l’animale.

“Ehi! Sta buono, calmo. Shhh! Calmo!” sussurrate all’orecchio, da Sango, queste parole ebbero l’effetto desiderato; il cavallo si rilassò, i muscoli, sino a quel momento tesi, si rilassarono, così come le spalle, le orecchie si alzarono **. Visto che magia la “Ragazza-Tornado”?  

Un sorrisino spuntò dalla bocca della giovane “Ora è tutto a posto però state indietro” disse rivolta alle due giovani di fianco a lei.

Si stava già dirigendo al box del Boss quando Kagome esclamò “Sango! Aspetta!”

L’Inglesina si chinò sul posteriore destro del cavallo e fece un tentativo per alzare la zampa.

“Kagome non farlo, allontanati lui…” Le parole morirono in bocca a Kikyo vedendo con quanta facilità riuscì ad alzare lo zoccolo del cavallo e togliergli il sasso che era incastrato.

Dire che Sango era stupita era molto poco.

M-ma come diavolo…?” riuscì ad articolare solo questo, troppo lo stupore.

“Beh ma è un ragazzone talmente bravo” disse con un sorriso l’interessata accarezzando lo splendido manto del cavallo.

La risata che sentì provenire da dietro le sue spalle, la fece trasalire.

“Ti spaventi per un vecchio che ride e non per togliere un sasso dal posteriore di uno stallone purosangue che nemmeno conosci**?”

Domandò l’anziano a Kagome guardandola dritta negli occhi, poi continuò “Buffo non trovi?” e di nuovo un’altra risata.

La ragazza era in imbarazzo, completamente rossa non sapeva che fare.

Kikyo accortasi della situazione intervenì “ Kacchan? Lui è Totosai, proprietario effettivo di Boss e padre mio e di Inuyasha.”

“Grazie Kikyo!” rispose stizzito il padre “Non credevo di essere così vecchio da avere bisogno della balia per presentarmi!” esclamò infine.

Spiazzata, Kagome, non sapeva se andarsene o restare in supporto dell’amica.

“Ma smettila, vecchio!” la risposta che udì la fece rimanere anche più perplessa di prima.

“Mi hai beccato, streghetta!” rispose l’omino alla figlia mentre si rincorrevano come ragazzini.

*Str-streghetta? Ma dove diavolo sono finita?*

Intanto Sango era tornata “Ehi voi due, la volete piantare? Entriamo dentro, piuttosto!”

Poi riprese di modo che solo Kagome potesse sentirla “Non ci badare troppo, siamo fatti così. Ad ogni modo dobbiamo ancora chiarire un paio di cose io e te” un occhiolino a chiudere il discorso.

Kagome tossicchiò “Non capisco di che parli” disse vaga.

Sul viso di Sango si dipinse un ghigno “Devi sapere una cosa, Totosai è un tipo geloso, tiene molto ai suoi due figli e a me che sono la nipote. Poi per Inuyasha, ha un rapporto molto stretto”

*Vediamo se so ancora come si mente* pensò la nipote del No Taisho.

“Ehm e va bene, ma non c’è mica nulla da sapere, è una cosa banalissima”

“Non mentire” l’ammonì Sango *E’ fatta* pensò.

“Da che pulpito” la gelò l’altra sorpassandola e dirigendosi verso casa.

 

**

 

Passarono il resto della mattinata in racconti di certe gare svolte nei paesi che si trovavano vicino a Forth Worth, nulla di impegnativo, le solite gare  in preparazione a cose di un certo livello come la “Grande Gara”.

Queste gare sono fondamentali, un po’ per conoscere gli eventuali avversari e un po’ per correggersi su alcuni passaggi difficili.

Un allenamento, in pratica.

“Ehi ragazzina!” a parlare era stato Inuyasha “Presto incomincerai anche tu, devi farne almeno 3 o 4 prima del Grande Evento!”

“Giusto! Kacchan che gare hai in mente di fare?”

“Beh io stavo pensando di fare la mia specialità in monta inglese ovvero gli ostacoli, quindi Cross-Country *** e Salto ad ostacoli”

“Mi sembra un’ottima scelta su quello sei preparata e non avrai problemi”concordò Myoga.

“Il problema sorge per l’americano” intervenne Sango

“Potrebbe fare Ranch Shorting**** con Ebas”  aggiunse Miroku

“ E tu?” domandò Inuyasha “Noi come Ranch abbiamo la possibilità di fare una sola gara a testa di tutte e due le specialità; invece lei” indicò Kagome “Deve farne almeno 2 di entrambe cambiando una sola volta cavallo”

“Beh ma allora potrebbe fare veramente Ranch Shorting con Ebas” esclamò Miroku illuminato “Questa competizione si ripete due volte, come il Cutting*****, e non ci sarebbe uno sforzo eccessivo per il cavallo” continuò poi con lo stesso entusiasmo.

La faccia dubbiosa di Kagome fece scatenare l’ilarità generale.

“Ragazzi non ci sta capendo nulla” intervenne Kikyo in difesa della mora.

“Confermo” annuì l’interessata.

“E’ semplice, tesoro, gareggerai con il cavallo di Miroku per una gara e con il mio per un’altra. Quindi” aggiunse con tono più basso “Lavoreremo a stretto contatto”

L’ “Uh” che si levò dalle bocche dei presenti fece scivolare Kagome nella più nera vergogna.

 

**

“Dunque Inglesina, il Cutting è una specialità della monta americana, ma per riuscire a compiere l’azione nella maniera corretta è necessario una grande preparazione e un enorme fiducia nel cavallo, capito?”

Erano loro due, sempre nel paddock, con Zac sellato e imbrigliato.

Kagome aveva preso in prestito dei vestiti da Kikyo.

Era tutto perfetto.

“Sì capisco. Ma non potrebbe farlo Indomita?”

“Non questa determinata specialità, pur avendo delle basi, il tuo cavallo, non potrebbe riuscirci, ma stiamo prendendo in considerazione di farle fare Ranch Shorting, il cavallo di Miroku non ha una grande resistenza fisica, potrebbe non riuscire a fare due gare con così poca distanza, poi andrebbe contro le regole usare due cavalli diversi dal tuo e potendo scegliere preferisco lavorare con te che vederti con un altro, anche se Miroku” concluse con tono malizioso il giovane.

Kagome non diede peso alle ultime parole e continuò per la sua strada.

“Capisco ma…” “Shhh! Ora sali e fammi vedere se sei migliorata” la bloccò Inuyasha.

La ragazza si voltò in direzione del cavallo lo accarezzo e ci parlò confortandolo, un sorriso si dipinse sul volto del giovane accanto a lei, poi piano con molta delicatezza arrivò di fianco a Zac, mise un piede nella staffa e fece per issarsi, ma il cavallo si spostò di poco facendola cadere.

“Bene! Guarda che accarezzarlo e ostentare sicurezza non serve a nulla” disse il ragazzo serio tendendole una mano “Devi essere decisa”

Kagome non resistette “Come te ieri sera? Con la tua stupida decisione di…”

“Esatto, questa decisione” le labbra del cowboy si allargarono in un sorriso enigmatico “Quella luce negli occhi e quella determinazione ti permetteranno di montarlo, senza di esse puoi rimanere tranquillamente lì, a terra.”

Dopo queste parole Kagome stette tutto il pomeriggio a provare a salire su quel dannato cavallo.

A sera era stanca sfinita e le dolevano sia braccia che gambe, ma non poteva non essere più felice.

Era riuscita all’ultimo tentativo disperato a salire su Zac, senza che lui si spostasse o facesse strani scherzi.

“Perfetto. Sai ragazzina? Ci stai proprio bene sul mio cavallo” ammiccò il ragazzo con voce sensuale seguita da un occhiolino.

“Ma che diavolo dici?” arrossì la giovane.

“Ragazzi la cena!!”

Era la seconda volta che Kikyo si intrometteva nel tentativo del fratello di adescare la giovane, sua sorella doveva stare attenta alle spalle, se continuava così.

 

**

 

La cena fu tranquilla.

Sango intratteneva una conversazione con Kikyo e Miroku sulla possibilità di riuscire a partecipare nella gara che si sarebbe svolta l’indomani nel tardo pomeriggio.

“Sarebbe utile anche per Kagome, vero?” convinta delle sue idee, Sango, perseguiva il suo obiettivo tirando nel discorso anche la povera sventurata che si trovava da parte a lei a tavola.

“Uhm di che parlavi?” la giovane totalmente stravolta per la giornata agognava il suo lettuccio caldo e non di certo una discussione su cosa avrebbe dovuto fare l’indomani.

“Sempre a fissare mio cugin… AHI!”  2 calci ben piazzati sulla gamba della giovane la fecero desistere dal continuare la frase.

“Comunque quello che voleva dire mia cugina è molto semplice” tutti si voltarono verso il primogenito dei No Taisho, che tentava di spiegare con falsa tranquillità ciò che il “Tornado” aveva in mente. “Domani dovrebbe esserci una gara popolare da queste parti. Noi non possiamo partecipare” dichiarò con autorità guardando la cugina a cui le si era smorzato il sorriso. “Ma andremo comunque là per vedere lo svolgimento delle gare e le varie competizioni” concluse andando a incrociare gli occhi con Kagome, posta di fronte a lui.

“Quindi andremo a quella competizione per guardare e basta?” domandò quest’ultima.

“Sì, e dopo ci sarà una bellissima festa con karaoke!” esordì la cugina dei No Taisho ritrovando l’entusiasmo.

“Frena l’eccitazione, piccola!” ammiccò Miroku sotto lo sguardo divertito di Inuyasha, Kikyo e Kagome. “Nessuno di noi sa cantare!” finì il moro.

“Beh non proprio tutti” Inuyasha aveva preso di nuovo la parola guardano intensamente Kagome che, prontamente, arrossì.

 

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Note:

Baio: Tipo di mantello del cavallo. Ha peli rossicci – marroni lungo tutta l’asse del corpo, nell’estremità [zampe] i peli si scuriscono sino a diventare neri. Criniera e coda sono, anche loro, di colore nero.

 

**: In questa frase si vuole sottolineare l’importanza della conoscenza di ogni cavallo con cui si deve lavorare. In questo caso il cavallo è un purosangue, il cosiddetto”sangue caldo”, ovvero un cavallo che solitamente è impulsivo. Quindi la conoscenza per poterci lavorare deve essere maggiore rispetto ad un cavallo “normale”, questo sempre in discorso molto generico. Kagome riesce così facilmente ad avvicinarsi poiché probabilmente emana un odore buono che permette al cavallo di sentirsi tranquillo.

 

Cross-Country: E’ una specialità della monta inglese. Si basa su un percorso che il fantino deve compiere con degli ostacoli. Si dovrebbe fare al galoppo e si va a tempo [quindi il tempo migliore vince]. In ogni caso sarà spiegato meglio più avanti.

 

Ranch Shorting: Specialità della monta americana. Anche in questo caso sarà spiegata meglio nel prossimo capitolo.

 

 

Cutting: Specialità della monta americana che consiste nel dividere un vitello dal resto della mandria basandosi solamente sul cavallo, quindi affidandosi completamente a lui.

Indomita non riuscirebbe mai a imparare questa specialità in così poco tempo. E’ un insegnamento che richiede anni di allenamento.

  
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