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Autore: Lione94    04/02/2010    2 recensioni
Ecco una fanfiction su Angel's Friends scritta dal punto di vista della diavoletta Kabalè che narra delle sue avventure e di come tutto può cambiare, anche il suo cuore da Devil.
I personaggi sono quasi tutti gli stessi della serie e si svolge nella scuola della città terrena.
Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kabalé, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se la sfortuna ti perseguita, non c’è niente che puoi fare per evitarla





Volai velocemente lungo il tunnel che molto tempo fa avevo percorso al contrario, eccitata per essere riuscita ad entrare alla Golden School.
Pensavo che sarei diventata la più perfida delle Guardian Devils dopo essermi diplomata, ma mai mi sarei immaginata che sarei tornata indietro per diventare una mortale. Insomma non era il futuro che avevo sempre sognato ma, una vita immortale senza amore… adesso mi sembrava orribile solo il pensiero.
Dopo una tortuosa curva, una potente luce mi accecò facendomi sbattere la spalla contro una roccia. Quando mi abituai alla luce vidi che proveniva dalla fine del tunnel: ero finalmente arrivata.
Uscii dall’opprimente oscurità e osservai la mia città, dov’ero nata e cresciuta, e che stavo per abbandonare. Desiderai non essere mai stata una Devil. A un tratto la mia scelta mi sembrava ancora più difficile di quanto non mi sembrasse prima… insomma stavo per abbandonare tutto quello che era stata il mio mondo fino adesso e per non rivederlo mai più.
Scossi la testa, abbandonando quei pensieri.
Anche se mi trovavo appena fuori dalla città di Zolfanello City, notai che c’erano molti diavoli che volavano tra le caverne e i fuochi che uscivano dal terreno. Il profumo di zolfo era fortissimo e non potei fare a meno di pensare a Caliel. Chissà se era giunto ad Angie Town…
Mi nascosi dietro una grande stalagmite quando mi ricordai che non dovevo farmi vedere soprattutto dai Devil che mi conoscevano. In teoria io dovevo essere a scuola.
Purtroppo le Basse Sfere si trovavano al centro della città e senza Nosferatù non potevo fare magie, e quindi nemmeno utilizzare il mio incantesimo d’invisibilità.
Questo rendeva tutto più complicato.
Cercando di farmi notare il meno possibile scivolai lungo le pareti umide e rocciose delle caverne evitando di fare rumore ma inciampai in un sasso e finii a terra.
<< Per tutti i diavoli! >> esclamai irritata mentre il fumo mi usciva dalle orecchie.
Sembrava che da quando mi ero imbarcata in questa avventura la fortuna mi avesse abbandonato e che mi avesse seguito la sua terribile sorella: la sfortuna.
<< Kabalè? >> esclamò stupita una voce femminile terribilmente familiare << Sei proprio tu? >>.
Ecco appunto.
Il volto di una Devil conosciuta entrò nella mia visuale quando il fumo si diradò.
<< Jona! >> esclamai a mia volta meravigliata.
Cercai di scappare ma quella mi seguì e così mi arresi: se la sfortuna ti perseguita non c’e niente che puoi fare per evitarla. Così decisi di affrontarla.
<< Oh mio Lucifero! >> esclamò Jona, prendendomi per un braccio e facendomi fare un giro su me stessa per guardarmi bene << Che cosa ci fai qui, sorellina? >>.
<< Che cosa ci fai tu qui, piuttosto >> borbottai liberandomi dalla stretta della mia odiata sorella maggiore.
Osservai il suo volto dagli occhi gialli come i miei e i suoi ricci capelli color magenta che teneva legati in una lunga coda. Indossava una strana tunica rossa che non gli avevo visto addosso alle sue morbide forme (e che faceva un contrasto orribile con i suoi capelli), ma non era cambiata per niente da quando era andata via da Zolfanello City per seguire un corso per diventare una Guardian Devils. Era rimasta sempre la solita Jona, perfettamente bella, con la voce petulante e l'aria snob.
<< Io ci vivo >> rispose Jona piccata << Ho superato il corso e così sono tornata a casa >> continuò vantandosi.
<< Ma brava! >> dissi senza neanche mostrare un minimo di entusiasmo per lei.
Socchiuse gli occhi, sospettosa: << Tu hai forse marinato scuola? >>.
<< No >> esclamai irritata dal suo tono saccente e cominciando a camminare verso la città senza preoccuparmi che qualcuno mi notasse. Ormai se Jona mi aveva visto non ce n’era più bisogno perché conoscevo bene mia sorella e avevo imparato che la sua lingua era davvero lunga e anche biforcuta come quella di una serpe. 
<< E allora perché sei qui? >> continuò insistente.
<< Ho intenzione di andare dalle Basse Sfere per chiedergli di diventare una mortale >> dichiarai decisa.
Jona scoppiò a ridere: << Davvero divertente questa, Kabalè! >>.
Sapevo che non mi avrebbe mai preso sul serio; ma quando vide che continuavo a marciare sicura verso il mio obiettivo, Jona mi fermò nuovamente e mi guardò con una strana espressione, metà seria e metà meravigliata.
<< E’ la verità? >> mi chiese con un filo di voce.
<< Sì >> ribattei in tono di sfida.
<< Ma, ma… >> balbettò mentre l’orrore si dipingeva sul suo volto << Così il disonore cadrà su di te, sulla nostra famiglia, su di me! >> strillo l’ultima sillaba trascinandomi nell’ombra mentre l’agitazione rendeva la sua voce stridula come quella di un pipistrello << T’immagini quello che succederà? Forse sarò la sorella di una umana o almeno di una che non vuole essere una Devil, che ripudia quello che è, quello che è sempre stata >>.
<< Problemi tuoi! >> urlai cercando di liberarmi di lei e di uscire da dov’eravamo nascoste.
Jona mi trattenne con un’espressione isterica sul volto: << Perché vuoi farlo? >>.
Non risposi.
E non seppi bene perché non lo feci. Forse non volevo rivelargli di Caliel o forse perché, semplicemente, la sua domanda era inutile. Non le era mai importato di me e solo adesso si metteva a farmi tutte quelle domande.
<< Non puoi farlo >>.
<< Oh sì che posso >>.
<< Non te lo permetterò! >>.
La scansai con una spinta ma quella mi si attaccò al braccio, anche se avevo ripreso a camminare, così me la trascinai dentro con forza scuotendola a ogni passo. Dei Devil che passavano di lì volando ci videro e risero, mentre altri ci osservavano perplessi.
<< Sai che prima di andare dalle Basse Sfere dovrai affrontare mamma e papà >> mi ricordò all’improvviso Jona, perfida.
<< Perché? >>
<< Adesso fanno parte del Concilio dei Devil >>.
Mi bloccai impietrita e il contraccolpo fece finire a terra mia sorella. 
Per parlare con le Basse Sfere prima si doveva chiedere il consenso al Concilio dei Devil di cui adesso facevano parte, purtroppo, anche i miei genitori.
Che disgrazia!

Cosa avrebbero detto di me?
Jona si rialzò sbuffando da terra e poi si girò a guardarmi con un sorrisetto.
<< Hai cambiato idea? >>
Mi ripresi: << No! >>.
Anche se con un po’ di terrore, mi avviai volando lentamente verso il centro di Zolfanello City con mia sorella che sghignazzava alle mie spalle, trionfante di avermi messo in difficoltà.

  
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