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Autore: Jade    12/07/2005    1 recensioni
Ecco la storia che avevo detto che avrei cominciato ad inserire...Lo so, sono un colabrodo di ff ma non posso farci nulla! Per di più questa fic non volevo inserirla da oggi ma...dato che oggi ho superato brillantemente l'esame di teoria della patente volevo farvi un regalino dato che il mio cuoricino scoppia di felicità e di generosità. Spero che non vi spiaccia...Allora, il titolo della fic è patetico ma non sapevo proprio che cosa metterci! La storia so già più o meno come finirà ma...con il titolo ero in alto mare e ci ho messo quello che ispirava di più...Questa fic è un pò particolare perchè vi sono parecchi capitoli song-fic ma soprattutto per come sono nominati. In tutti vi è un titolo ma il capitolo 1, ad esempio, ha il sottocapitolo 1a o 1b...oppure il capitolo 2 ha anche il seguito 2a o 2b(il capitolo sarà sempre inserito insieme al sottocapitolo quindi sarà raro che inserirò un capitolo solo per volta). Questo perchè ho inserito molte "sensazioni". Ovvero, per ogni cosa che accade, il sottocapitolo approfondisce il sentimento di Ginny, di Draco...o di altri(non spesso). Come avete capito è una D/G non proprio delle più allegre...ma a voi i commenti e le sensazioni! Un bacio...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1

Capitolo 1

Separarsi o morire

Ordine della Fenice: gruppo di maghi e streghe fedeli a Silente e alla magia bianca che, con l’arrivo di Voldemort, si sono uniti per salvare il mondo dei buoni…

Una definizione che era stata inculcata a Ginny da quando ne aveva scoperto l’esistenza alla fine del suo terzo anno, e a cui aveva sempre creduto…

Ma ora l’Ordine che aveva di fronte era solo un gruppo di maghi e streghe allo stremo delle forze, provati dalla morte di amici e parenti e senza più alcuno scopo per c cui combattere. Anche Silente pareva abbattuto da quella guerra logorante. Quel giorno aveva richiamato tutti i superstiti a Grinmauld Place per dire loro qualcosa di importante e lei, i tre fratelli rimasti e il padre erano arrivati per ultimi. Silente era seduto con a fianco Harry: Ginny temeva ciò che il vecchio preside avrebbe detto e così si alzò

-Qualcuno vuole del tè?- domandò con un sorriso. Le venti persone delle quaranta originarie annuirono

-Grazie Ginny- disse il preside. Lei sorrise e si diresse in cucina seguita da Harry. Era parecchio che non parlavano come un tempo

-Come stai?- le chiese mentre riempiva una teiera enorme comprata da mamma Weasley, anni prima, per occasioni di questo tipo. Lei accese il fuoco e si voltò

-Sto bene Harry…e tu?- lui alzò le spalle

-Tiro avanti- lo guardò sedersi al tavolo e gli si mise a fianco

-Non è…che ti colpevolizzi ancora per la loro morte vero?- lui la guardò e annuì. Lei scosse la testa –Non devi Harry. Non è stata colpa tua. Perché non lo capisci?- gli chiese

-Non posso fare a meno di darmi la colpa Gin. Io…non li ho protetti come dovevo. Li ho mandati allo sbaraglio…come hai costatato sulla tua pelle- lei fece un sospiro e scosse la testa

-Erano troppi- Harry fece un sorrisetto

-Ma voi avete visto ridursi ancora la vostra famiglia. E non me lo perdonerò mai Ginny- lei strinse le labbra –E nemmeno tuo padre me lo perdonerà presto- lei guardò il tavolo

-Da quando è morta la mamma lui fa così. Non lo hai ancora capito?- si guardarono –E quindi…le sue occhiate non sono solo rivolte a te…ma a tutti- Harry sorrise

-Vorrei che tutto fosse come prima…come a scuola o…- lei si alzò e lui la seguì con gli occhi

-O?- domandò lei guardando la teiera tristemente

-Bè…oppure come i primi tempi in cui io ero…tra gli Auror. Non eravamo messi così male- lei sorrise tristemente

-Hai ragione…- al suono prolungato della teiera spense il fuoco. Infilò le foglie di tè e preparò le tazze riempiendole quasi totalmente –Andiamo di la?- lui la guardò poi annuì. La precedette infilando le mani in tasca e si sedette. Con un colpo di bacchetta Ginny distribuì le tazze poi, si sedette. Silente sorseggiò il liquido bollente e lo appoggiò

-L’altra settimana…- guardò Harry e i quattro Weasley -…abbiamo perso altri…compagni- Arthur appoggiò la tazza violentemente. Ginny sobbalzò e appoggiò la mano sulla spalla di suo padre. Lui la guardò e le sorrise. Lei corrispose –Ritengo…- proseguì Silente -...che sia il momento di correre ai ripari- tutti lo guardarono sorpresi –Io credo che per un certo periodo dovremmo…dividerci, tutti in luoghi differenti. Questo porterebbe una dispersione difficile da individuare e …permetterebbe a me di cercare alleati- si guardò intorno e lo accolse un silenzio di smarrimento

-Dividerci?- domandò Emmeline Vance con stupore –Ma preside…stare uniti è la nostra forza!- si guardò intorno –L’unione fa la forza…non vi pare?- Silente annuì e parlò lentamente

-Saremo meno individuabili da soli- le riferì il preside –Conviene, ora che io sto cercando altri alleati per la nostra causa. Ma se credete che uniti moriremo in meno…- alzò le spalle –A voi la scelta. È una proposta la mia- si guardò intorno

-George che ne pensi?- domandò Fred al fratello al suo fianco –E’ una buona idea?- il rosso alzò le spalle

-Io non lo so. Bisognerebbe provare- George annuì –Secondo te?-

-Concordo con te ma…anche per me la nostra unione è la nostra forza. Da soli se ci trovano non avremmo nessuno che può spalleggiarci e…rischieremmo molto!-

-La mia famiglia è stata ammazzata per metà- disse Arthur alzandosi in piedi e andando verso la cucina. Aveva l’attenzione di tutti e riprese –Io voglio solo che si trovi un modo per far arrivare i miei ultimi figli alla vecchiaia. Che si stia insieme o divisi non mi fa né caldo né freddo…mi interessa solo che la mia Ginny, Fred, George e Charlie non abbiano la sorte di tutti gli altri. Non potrei sopportarlo- e andò verso il lavabo. Aprì l’acqua e si lavò le mani. Ginny strinse le labbra e lo seguì

-Quindi?- Harry guardò tutti –Per me…dividerci è una buona cosa- annuì sicuro –Per un po’ stare lontano gli uni dagli altri farebbe bene sia a noi che a Silente. Perché non dovrebbe preoccuparsi per noi e potrebbe lavorare meglio. Per di più Voldemort perderebbe le nostre tracce e potremmo far un attacco a sorprese a tempo debito- si guardò intorno

-Non lo so Harry- disse Dean –Io non credo che dividerci farebbe perdere le nostre tracce. Secondo me invece Voldemort sguinzaglierebbe i suoi cani e ci farebbe ammazzare uno per uno…come ha detto Fred-

-Io invece credo che Silente abbia ragione- disse Luna –Non so perché ma una “vacanza” ci farebbe bene. Dagli ultimi avvenimenti siamo usciti troppo scossi. Per di più siamo tutti demoralizzati per le battaglie che continuiamo a perdere. Fare una pausa sarebbe perfetto a mio parere-

-Lo metterei ai voti- disse Ginny tornando dalla cucina –Che ne dite?- Silente la guardò –Preside lo ritiene giusto?- lui annuì

-Si, essere democratici è una buona cosa- Ginny fece un sospiro

-Per dividerci a tempo indeterminato…alzi la mano chi lo vuole- qualcuno alzò la mano, Silente compreso –Uno…quattro…sette…dodici- contò Ginny –Chi non vuole?- altri alzarono la mano –Uno…tre…sei…sette. Mio padre si astiene quindi…ci si dividerà- guardò il preside –Dove si va?- chiese con curiosità al vecchio preside

-Ognuno sceglierà un luogo e non lo dirà a nessun altro. Nemmeno…- guardò i figli Weasley –…al proprio fratello- guardò gli altri componenti dell’Ordine che erano stupiti –Io vi chiamerò quando tutto sarà pronto per ricominciare-

-Preside ma…mio padre…crede sia saggio che stia solo? E crede che dividere Fred e George sia un bene? E poi…se io volessi stare con qualcuno non potrei?-

-Non voglio altre morti sulla coscienza Virginia- disse Silente –Io vi dico che sarebbe meglio che tutti stessimo divisi. Ma se volete…aggregarvi, va tutto a vostro rischio e pericolo!- Ginny si mordicchiò le labbra con nervosismo –Come ho detto è vostra la scelta- Ginny guardò Harry poi i fratelli. Suo padre comparve sulla porta e si guardarono

-Io parto subito preside- disse Ninfadora Tonks

-E parto anche io- disse Emmeline

-Vi contatterò al più presto- disse Silente alzandosi. Le due lo abbracciarono

-Abbia cura di lei preside- disse Sturgis Podmore poco dopo. Ginny si avvicinò al padre e parlò con lui, poco dopo a Grinmauld Place erano rimasti i Weasley, Silente, Lupin ed Harry

-Lupin tu quando parti?- domandò Harry avvicinandosi a lui

-Stasera- sorrise

-Starai attento vero?-

-Io dovrei dirtelo ragazzo!- ridacchiò Lupin –Io non sono avventato come i Potter. Ci penso e poi agisco- si guardarono e Harry sorrise

-Sei…l’unico amico di mio padre ancora vivo. Sei la mia famiglia e non voglio che tu muoia…- disse serio

-Certo- Lupin lo abbracciò –Starò attento e ci rivedremo presto?- si alzò –Stai attento. Nemmeno io voglio che ti accada qualcosa ragazzo. Non me lo perdonerei mai- Harry sorrise

-Starò attento e per una volta…il mio lato impulsivo lo terrò a freno- Lupin annuì

-Come dico sempre…tuo padre sarebbe molto…fiero di te- Lupin annuì e Harry sorrise –Ci si vede Harry-

-Ciao Lupin- si abbracciarono poi l’uomo si avvicinò al preside e si scambiarono alcune parole. Poco dopo anche il preside se ne andò.

Ginny aprì piano gli occhi. Qualcuno aveva bussato…o almeno così credeva

-Avanti- la porta si aprì ed entrarono i tre fratelli –Ragazzi…è…successo qualcosa?- loro scossero la testa e lei sorrise sollevata –Partite?-

-Si- disse Charlie –E volevamo salutarti- lei sorrise

-State attenti- disse lei avvicinandosi a loro e abbracciandoli –Io non voglio che accada qualcosa anche a voi- disse con gli occhi lucidi –Ne ho persi anche troppi di fratelli…-

-Stai attenta tu- disse Fred –Tu sei più debole di noi-

-Non offendermi grand’uomo!- sbottò lei –Non osare!- lui sorrise e la abbracciò alzandola

-Piccolina…attenta…-

-Ma certo Fred…certo- la lasciò

-Io e Fred andiamo insieme- disse George –Ci spiace per Silente ma…in due ci sentiamo più al sicuro-

-Si…anche il preside non credo che avrebbe da ridire- disse lei –E tu Charlie?-

-Io vado…solo. Ti aggreghi a me?- lei scosse la testa

-No, io ho un posticino che mi aspetta comodo e tranquillo. Poche persone in vista…il mio mondo ideale!- baciò loro le guance

-Ci vediamo tra qualche mese ragazzi…e state allerta!- li riprese lei. Loro annuirono

-Fai la brava e non farti riconoscere troppo- la ammonirono loro. Lei scosse la testa

-Non temere, non mi riconosceranno facilmente- si guardò intorno –Mi preparo anche io ora. Harry è già andato?- chiese

-Non mi pare- disse George –Direi di no-

-Allora vado da lui appena ho sistemato tutto-

-OK. Noi andiamo ora- disse Charlie

-Benissimo. Ciao ragazzi- sorrise muovendo la mano in saluto

-Ciao- e uscirono chiudendo la porta dietro di loro. I due gemelli sorridevano: erano pronti per questa nuova e pericolosa avventura…

Ginny uscì dalla stanza con le poche cose che aveva li, messe in una borsa trovata per caso. Era raro che dormisse a Grinmauld Place ma per ogni evenienza aveva portato li, tempo addietro, poche ed essenziali cose che ora aveva radunato. Si guardò intorno curiosa e non sentendo alcun rumore prese a scendere: forse Harry era andato via senza dirle nulla…

-Dove vai?- lei si voltò

-Harry! Credevo fossi andato via!-

-Senza dirti nulla?-

-E che ne so!- sorrise lei –Comunque sto per andare alla Tana per prendere altre cose- lui scese con lei

-Non ti va di venire con me?- domandò lui –Io e te. Che so…ai Caraibi!- lei sorrise

-Non credo proprio. Voglio rilassarmi Harry. E non voglio nessuno con me-

-Ti stresso?-

-Non ho detto che non voglio te. Non voglio nessuno! Tanto tra pochi mesi saremo di nuovo qua!- sorrise

-Mi mancherai più di tutti- lei sorrise

-Anche tu mi mancherai- sorrise –Voglio andare via dall’Inghilterra prima di sera Harry. Quindi vado…salì alcuni gradini e gli baciò la guancia –Ciao eroe dei due mondi!- lui sorrise

-E quali sono i due mondi di grazia?- domandò lui con un sorriso

-Il babbano e il nostro logicamente- lui annuì

-Ma certo…che sciocco!- lei gli strizzò la guancia –Vai al mare e fai conquiste bel moretto. Voglio tutti i dettagli quando torniamo a vederci. Inteso?- lui annuì

-Certo- l’avvicinò e le baciò la fronte –Ciao piccola-

-Ciao- e andò alla porta –Stammi bene…e occhi aperti bambino sopravvissuto!- lui annuì

-Contaci. Li terrò anche per te- lei sorrise e uscì dall’enorme casa. La guardò e fece un sospiro

-Ci vediamo casa di Harry…a presto…spero!- e si incamminò per la strada, bacchetta in mano, con il sole che prendeva a tingere il cielo di un rosso sangue insolito

  
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