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Autore: _thunderstorm_    04/02/2010    4 recensioni
Questo è frutto della mia mente collassata dopo tre ore di studio di Dante...Abbiate pietà. "Lui. Ci voleva proprio lui a rovinare tutto." Quando i detti del tipo "chi disprezza compra" non sono di certo da sottovalutare. Recensite, per favore. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Karin, Suigetsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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....Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende...

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
(Tanto gentile e tanto onesta pare, Dante)

Si diede un'ultima occhiata allo specchio, evidentemente soddisfatta. Quella era veramente la giornata giusta, aveva organizzato tutto. Tutto. Non che lei avesse assoluto bisogno di un espediente, ma si dava il caso che con certi soggetti, diciamo così, creare la situazione adatta facilitasse notevolmente le cose. Bastava sbarazzarsi per un po' di Jugo e Suigetsu e poi...
Rise, trionfante. Sì, sarebbe andato tutto liscio. Raggiunse a balzi la porta della stanza, in viso una chiara espressione di insano invasamento, girò sicura la maniglia con un colpo secco. Il sorriso che aveva stampato in faccia si smorzò appena.
"E dai..."
Provò una seconda e una terza volta con più forza, non ottenendo risultati migliori. Non trovava la chiave dalla sera prima, ma, no, no assolutamente, chi avrebbe mai potuto avere l'idea di rubargliela e rinchiudere forzatamente lei lì dentro?
"E che cazzo...Apriti..."
Dei passi in corridoio si avvicinarono, arrestandosi fatalità proprio davanti  alla sua camera.
"Mi è forse parso di udire una voce soave? Quale cortese fanciulla sta tentando di uscire?"
Il tono canzonatorio che si accompagnava a quelle parole riuscì in un istante a cancellarle completamente il sorriso dal viso. Lui. Ci voleva proprio lui a rovinare tutto.
"Aprimi, Suigetsu. Sono rimasta chiusa dentro."
La risatina scema che lui debolmente tentò di soffocare le giunse, invece, chiara alle orecchie, provocandole un certo prurito alle mani. La pazienza non era il suo forte, ma si trattenne. Non oggi, ti prego, non oggi.
"Tra te e Sasuke non so chi è il più fastidioso. Sempre a dare ordini. Dovresti essere più gentile, Karin."
Lei sorrise, scettica.
"E funzionerebbe?"
Un'altra risata scema. Se non ci fosse stata la porta a dividerli... Altro che Jugo, Suigetsu...Contemplerai appieno, appena esco, il profondo significato di "impulso omicida". E chissà se riderai ancora...
"Ti avevo detto che te l'avrei fatta pagare..."
Calò il silenzio. Karin si sentì gelare. La sua voce si alzò di un'ottava, con un certo accento isterico.
"...Di che parli?"
Sentì lui dall'altra parte che si appoggiava alla porta, facendo tintinnare qualcosa che lei ipotizzò con orrore fosse un mazzetto di chiavi.
"Karin, non ti ricordi? Al covo nord..."
Lei strinse i pugni, ribollente di rabbia. Cercò con difficoltà di controllarsi. Come aveva osato? Ma, oh sì, l'avrebbe convinto ad aprirle, la sua capacità persuasiva non l'avrebbe di certo tradita...Inspirò a fondo, calmandosi e tentando in tutti i modi di addolcire la voce.
"Fammi uscire."
"No."
"...Per favore."
"...No."
Ok, fine della fase persuasiva e delle buone maniere. Schioccò le dita, malefica.
Stava già concentrando il chakra nel pugno destro, quando la voce di lui, sicuramente consapevole che quell'improvviso silenzio era portatore di disgrazie, la bloccò...
"Io fossi in te non lo farei...Sai, sfondare la porta. Non è una buona idea."
Karin, il pugno ancora alzato pronto a colpire, si avvicinò ulteriormente alla porta, dubbiosa.
"E perchè, di grazia?" sibilò.
"Beh...Se non vuoi saltare in aria...sai, carte - bomba, sparse qua e là...sì insomma ecco."
Karin stette immobile, la bocca che lentamente si apriva in un muto urlo di disperazione ad ogni accozzaglia di parole che Suigetsu metteva insieme, parole che, nonostante tutto, nel complesso assumevano un preciso significato.
Rinchiusa. Piano fallito
Brutto. Stronzo.
"Suigetsu...è troppo maleducato dirti che ti odio con tutto il cuore?"
"Non essere così cattiva. Bacerò in bocca Sasuke da parte tua, va bene?"
Karin non ebbe la forza di ribattere. Si lasciò scivolare sul pavimento, la schiena appoggiata a quella stramaledettissima porta, mentre i passi di Suigetsu - Karin con profonda rabbia li trovò baldanzosi - si allontanavano, accompagnati dal suono della sua odiosa risata e dal tintinnio di un mazzo di chiavi.
Sconfitta,  non dubitò nemmeno per un attimo che le carte-bomba facessero solo parte del singolare umorismo del suo compagno di squadra.
Ma ti ucciderò, oh sì che ti ucciderò.
   
 
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