Fu una bella serata, ci stavamo divertendo, ma stavo notando come Derek amava persino l’ultima goccia di vino nel bicchiere. Non amavo divertirmi con lui in quello stato, decisi di andare a casa. Per quella notte avrebbe dormito lì, non volevo mandarlo in quello stato ad avventurarsi con la macchina. Una volta a casa Derek era più lì che qui con me. Continuava a riempirmi di complimenti. Non sapevo se lo pensava seriamente o se fosse l’alcool e non ci diedi molto peso. Lo portai in camera da letto e mentre lo aiutavo a stendersi sul letto le sue labbra sfiorarono le mie. Mi tirai in dietro e lui mi tirò forte a sé. Mi stringeva fra le sue braccia e dolcemente con la lingua disegnava il contorno delle mie labbra.
“Derek …”
“Sccch”
Tolse la lingua e iniziò a baciarmi con passione, volevo staccarmi da lui ma qualcosa più forte di me mi faceva rispondere al bacio. Quella sera andammo oltre del bacio.
Il mattino seguente mi svegliai e vidi Derek accanto a me nudo. Cosa avevamo fatto? Avevo ceduto facilmente? Sarebbe cambiata la nostra amicizia? Pian piano cercai di alzarmi e prendere il pigiama per vestirmi e andare in cucina.
“Buongiorno!” esclamò sorridendo.
“Derek, cos’abbiamo fatto?” domandai preoccupata.
“Ormai è successo! Inutile pentirsene.” Rispose mettendo le mani dietro la nuca.
“Il solito superficiale!” esclamai.
Scattò velocemente verso di me e mi tirò a lui. Iniziò a farmi il solletico sapeva che lo soffrivo molto.
“No Derek ti prego!” lo supplicai mentre mi contorcevo per non farmi fare il solletico.
“Chi è il superficiale?” domandò ridendo.
“Se dico nessuno mi lasci?”
“Non saprei.”
Dopo il solletico iniziammo a baciarci e le sue mani mi accarezzavano dolcemente.
“Derek, dovremmo finirla di…”
“Addison devi sempre parlare?” domandò levando le mani dal mio corpo.
Si alzò dal letto e andò nel bagno. Andai in cucina a preparare un caffè e Naomi era seduta a leggere il giornale.
“Buongiorno!” esclamò.
“Anche a te.” Risposi.
“Che hai?” domandò.
“Niente.” Risposi uscendo dalla cucina.
Tornai in camera e Derek si stava vestendo.
“Derek io…”
“Non voglio ascoltarti.” M’interruppe.
“Perché?” domandai chiudendo la porta alle mie spalle e mi appoggiai.
“Era un momento bellissimo e tu devi sempre rovinarlo.” Rispose mentre sistemava la cinta.
“Anche per me è stato bello”
“Ma?”
“Niente ma.”
“Hai sempre un ma.”
“Non è vero.”
“Allora?”
“Pensavo che tutto ciò che mi hai detto ieri sera e ciò che abbiamo fatto è stato per il vino che abbiamo mandato giù.” Spiegai.
“Vino veritas, ricordalo sempre. Se ieri sera ho bevuto un po’ troppo era per arrivare a un buon punto con te.”
“Mi sei sempre piaciuta ma ero timido per chiederti di essere la mia ragazza, poi sei diventata la mia migliore amica e ogni volta che ero con te il mio cuore batteva a 3000.” Continuò.
Mi avvicinai a lui senza dire niente e iniziai a baciarlo.