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Autore: _moonlight    05/02/2010    9 recensioni
«Sakura e…» soffio ancora, incantata dal riflesso nello specchio.
Sono pazza, sono completamente andata. Ma se la pazzia è questa, Dio ti prego lasciami nella mia follia.
«e…» sussurra lui e sento il cuore sciogliersi.
La sua voce mi rende ancora più eccitata di prima, tanto che sospiro pesantemente.
«E chi?» domanda impaziente mentre le sue labbra sono salite a baciarmi l’orecchio, socchiudo gli occhi in estesasi.
«E te» dico assente e le gambe tremano per la paura.
Paura che poteva scomparire da un momento e l’altro, paura di quello che stavo dicendo perché lo sapevo, era la verità.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il ragazzo di mia sorella

 

Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato il dopo-guerra, e, per quanto quel giorno mi sembrasse così lontano, mi sono sempre sforzata di pensare alla mia vita in quei momenti; chissà se avrei corso ancora gioiosa per i campi e se mi sarei arrampicata ancora sugli alberi a piedi nudi. Per quanto ci sperassi, non avevo mai pensato che quel giorno potesse arrivare e che avrei guardato ancora quel cielo, che non ricordavo così azzurro da una vita.

Sto ritornando a casa dopo troppo tempo ormai ed è la prima volta che salgo su un treno. Se non fosse per il rumore assordante e per i vagoni che dondolano sarebbe un viaggio perfetto. L’unica cosa che non riesco a fare a meno di guardare e che mi fa adorare questo viaggio, sono le nuvole paffute e candide che si muovono –o almeno così sembra- nel cielo. Non ricordavo che il mondo fosse così bello e puro, l’ho sempre visto come un ammasso di polvere e cenere; una sfera che emanava odore di zolfo e calce. Ora che ci penso non ricordo neppure come si respira l’aria pulita. Sono quattro ore e cinquantasei minuti ormai che sto seduta su questo sedile grande e polveroso, sentendo la mia autonomia scendere a poco a poco, purtroppo, anche se sono cresciuta, non sono cambiata poi più di tanto quando si parla di pazienza.

« Sakura, ehi Sakura» mi sento chiamare da voce ovattata, giro la testa di scatto e sorrido leggermente alla ragazza che mi sta chiamando.
« Ti eri incantata» ride gioiosa.
Annuisco solamente e posiziono una ciocca di capelli rosso sbiadito, dietro al cerchietto che mi tiene i capelli ribelli.
« è meraviglioso, non trovi?» dico posando nuovamente gli occhi sul paesaggio.
« Lo so, il colore dei prati è come quello dei tuoi occhi» dice Ten ancora impalata davanti allo sportello.


« Senti… ti ricordi quel ragazzo di cui ti ho parlato?» domanda con euforia, «Mh mh» rispondo annoiata.
«Bhe, te lo vorrei presentare…»

I miei occhi si spalancano come due lampioni e giro la testa come se fossi stata in uno di quei pochi film che ho visto i quegli anni. Sarei sembrata ridicola ma forse lo sono davvero.

«O-okay» riesco solo a dire mentre fremo dalla voglia di vedere il ragazzo che mia sorella mi ha sempre descritto come bello, attraente e…
Non ricordo nemmeno più quale aggettivo mi disse Ten, perché morii alla vista di quell’ uomo.
Di tutti quei complimenti e quelle parole per descriverlo, nessuna è adatta a Lui.
 

E’ in divisa, mia sorella mi aveva accennato che era un maresciallo, ha capelli e occhi neri, seri e affascinanti, il corpo perfetto. Sono estasiata dalla sua visione. Quando si presenta la sua voce risuona nella mia mente.
«Piacere, sono Sasuke Uchiha»
A quelle parole balzo in piedi come una molla e abbasso il capo forse un po’ troppo, rispondendo alla presentazione con un tono stridulo e balbuziente. Sono davvero una perfetta idiota.
«S-salve, io sono Haruno Sakura»
 

 Ehi mamma guarda, lui è il ragazzo di mia sorella, penso.

 
« Ho sentito molto parlare di te» risponde al mio saluto con tono distaccato e tranquillo, al contrario di me che sento le orecchie andare a fuoco.
« Potrei dire la stessa cosa anche io» sorrido, recuperando la mia compostezza.
Guardo mia sorella ridere e posare una mano sulla spalla del suo compagno, sorrido dolcemente dando le spalle a quel paesaggio magnifico. Mi sento così a disagio che vorrei morire.
« Neh Sakura-chan, quando ci presenterai il tuo ragazzo?» domanda Tennie peggiorando la situazione.

Dannata sorella non capisci mai niente! se non fai qualcosa di disastroso per la mia vita non sei tu.


« Quando ne avrò uno sarai la prima a saperlo» le assicurai, sebbene incerta, facendo passare gli occhi da lei all’altro e viceversa.
« Quindi sei single o sbaglio?» sorride Sasuke. In quel momento scoprii uno dei tanti difetti di quel dannato ragazzo: bastardo.
« Ho detto per caso questo…», mi ricordo il suo nome alla perfezione « Sasuke-kun?» dico ricambiando al sorriso.
« Sakura-chan leva il suffisso! Ora è il tuo nuovo fratello»
Già, me ne ero completamente scordata. Giro lo sguardo verso mio “fratello” fissando i suoi occhi neri come pozzi.
Mi rendo conto solo in quell’istante che, per quanto possa piacermi quell’Uchiha Sasuke, il suo pessimo carattere attira il mio come il miele alle api.
« D’accordo». Faccio spallucce e inclino un po’ la testa da un lato « Mi ha fatto davvero piacere conoscerti Sasuke- … » mi costringo a bloccarmi, con il cuore che batte all’impazzata.
Mi regala un vago sorriso  « Lo stesso vale per me, Sakura» risponde chinando la testa leggermente.
Ten gli scocca un bacio sulla guancia e lo prende per il braccio come una ragazzina innamorata, « Allora noi andiamo Sakura-chan! Ti lasciamo riposare, a dopo.»

 

Scompaiono dalla mia visuale mentre continuo a far ondeggiare la mano in segno di saluto, abbassandola solo dopo aver visto il corridoio vuoto davanti a me.
Mi butto sul sedile alzando una nuvoletta di povere grigiastra non riuscendo a trattenere il «-kun» che mi esce sussurrato dalle labbra rosee e sottili.
Il mio primo giorno dopo la guerra e sentivo che ne stava per nascere un'altra.
Sbuffo sonoramente e mi appisolo con la testa poggiata al finestrino, a volte sbatto contro il vetro per colpa di qualche binario fuoriposto ma il sonno ha la meglio su di me.
Sogno la guerra e la mamma che piange, sogno mio padre che ci lascia con un bacio per partire, sogno me correre e Tennie che ride con i l suo bel sorriso.
Dopo qualche ora sento qualcuno entrare nella cabina, e apro gli occhi verdi scocciata.
« è libero?» mi chiede un ragazzo dai capelli castani e due occhi del medesimo colore. Come risposta sbadiglio ancora assonnata: « “scusami signorina se ti ho svegliato” “No figurati”» cerco di dire.


«…no prego» faccio invece con voce annoiata.
« Bene perché tutte le altre sono occupate» mi fa notare fissandomi; solo ora noto un disegno di una zanna su entrambe le guancie.
« Grazie per avermelo fatto sapere, dormirò sogni tranquilli ora» lo sfotto senza nessun ritegno, posando la guancia sul palmo della mano.
« Ma come siamo simpatici»
« Come ti permetti, nemmeno ti conosco!» urlo irritata
« Beh se è per questo io sono Kiba» mi dice porgendomi la mano che accetto, poco volentieri «… io Sakura» borbotto.
« Allora scusami se ti ho svegliata, signorina.»
Aveva sentito. « No figurati» rispondo alla battuta.

 

Lui era Kiba Inuzuka… il mio nuovo compagno di viaggio.

 

Era proprio vero quando si dice che il tempo vola quando ti diverti. Siamo arrivati alla stazione in un attimo. O almeno, così mi è parso.
« Ma come, siamo già arrivati?» esclamo incredula con una punta di delusione, « Siamo già arrivati?! Abbiamo passato due ore a raccontarci vita, morte e miracoli delle nostre vite, non ti basta?»
Forse è vero, non mi basta affatto. « Hai ragione» affermo alzandomi e prendendo la mia roba dal ripiano in alto senza proferire altra parola.
La porta della cabina si apre appena «Sakura, tua sorella ti sta aspettando» dice una voce che non riconosco a primo impatto.
«Arrivo arrivo-» sbuffo annoiata prima di vedere Sasuke alla porta e rizzare la schiena «… cioè si». Mi gira leggermente la testa.
« è stato un piacere Kiba, arrivederci!», il mio viso ha un espressione malinconica ma quando sto per uscire dalla cabina in fretta e furia, sento la voce del castano che mi blocca:
« E-ehi aspetta!»
« Cosa?» chiedo.
« Dimmi almeno dove abiti»
Sorride sornione e io non riesco a fare a meno di ridere, è davvero buffo.
Forse questo è davvero l’inizio della mia guerra. Chissà.

 

Scendo gli scalini del treno con poca attenzione, il borsone non mi fa vedere dove metto i piedi ed inciampo cadendo tra le braccia del mio nuovo genero.
« Cominciamo bene!» esclamo alzandomi subito senza nemmeno chiedergli scusa, « Potresti non starmi così appiccicata Sakura?» lo sento dire poggiando una mano sui miei capelli come se segnasse l’altezza tra me e lui. In questo momento, ne sono sicura, sono rossa dalla rabbia. Cosa aveva appena detto? Brutto figli di pu---uuuh 
« Come prego?» sbotto inarcando le sopracciglia e incrociando le mani al petto, « No perché forse ho sentito male» continuo.
« Niente, lascia stare» sbuffa prendendo le borse che mi sono cadute per terra. Ho dei forti istinti omicidi verso il mio caro fratello acquisito e la mia doppia personalità sta facendo a cazzotti dentro il mio corpo, che cosa mi combini Sasuke-kun!
« Io non vi sto appiccicata! Non mi reputo malata abbastanza per starvi addosso.» ricomincio a parlare, usando nuovamente il “voi”.
« Va bene» ghigna come se fosse compiaciuto per poi avviarsi verso una macchina.
Bello, bastardo e irritante. Se non fosse per qualcosa di strano che sento verso di lui, forse… forse non ci farei neppure caso vedendolo per strada.
Ma c’è qualcosa sotto, sento dentro qualcosa di strano.

 

Due mesi dopo

 

È passato un po’ di tempo ormai da quando ci siamo trasferiti in questa casa, Sasuke vive con noi e io divido la stanza con Tobi, il cane e Maddy, il gatto.
Mi siedo con un libro in mano sul tavolo della cucina, addentando il biscotto al cioccolato e leggendo le righe del mio nuovo libro di medicina. Mia sorella sta lavando le tazze della colazione e Sasuke legge il giornale sorseggiando il caffè, a volte solleva lo sguardo per vedere cosa sto facendo. E io lo ignoro completamente.
« Dormito bene ieri notte, Sakura-chan?».
Ten rompe il silenzio. « Si, come sempre. E voi?»
Ricordo vagamente l’invito avuto da Kiba per andare a casa sua, rizzo la schiena e faccio una voce delle più false che ho mai fatto in vita mia.
« Ten stasera non mi aspettare okay?»
Faccio finta di niente ma sento un piatto cadere e gli occhi di tutti e due su di me.
« Ripeti?»
« Ho detto che vado..beh dalmiofidanzato» ho il viso in fiamme e mi sento in soggezione, guardo Sasuke per vedere la sua razione che, come sempre, è indifferente.

Ma chi se ne frega!

« Non mi avevi detto che avevi un ragazzo Sakura!» mi ammonisce Tennie mettendo il broncio.
Sinceramente, sono una ragazza molto loquace e matura però parlare con mia sorella di queste cose m’imbarazza non poco, soprattutto quando a volte, la notte, non dormo per colpa di-… certi rumori.
Mi alzo dalla sedia sbattendo sulla gamba del tavolo e facendo scendere il gatto appisolato sulle mie cosce.
«Scusaaa lo so ma non mi va di parlarne di queste cose! Ahi… mi sono fatta male! Comunque non mi aspettate, okay?» giustificarmi non è mai stato il mio forte, la mamma lo diceva sempre.
« Per me va bene Sakura-chan» dice Ten Ten non badando al fatto che la sua cara sorella minore non gli abbia detto niente del suo nuovo fidanzato.
« E tu Sasuke, che dici?» chiede rivolta al moro completamente assente in quel momento.
« Che faccia come vuole.»

Mamma, papà spero che perdonerete vostra figlia se ucciderà un uomo.

 
« Tsk! Come se m’importasse, ci andrei comunque anche se Sasuke-kun dircesse di no!»
« Che ragazza noiosa.»
« Dio, che scassa pa-», sento mia sorella urlare il mio nome, la guardo e alzo le mani al cielo « Non ho detto niente!», sbuffo e ritorno nella mia camera.
Mi dispiace non averle detto nulla, ma parlare di queste cose –di fidanzamenti intendo-, sapendo che poi lo andrebbe a dire a quella specie di scansafatiche in divisa non mi va davvero giù.
Prima di uscire di casa indosso il mio golfino e prendo la borsa dalla cuccia di Tobi dandogli un bacio tra le orecchie pelose, ritorno in cucina rubando un altro biscotto e salutando i miei coinquilini, ancor prima di uscire dalla cucina però, giro nuovamente lo sguardo, Sasuke fissa il trafiletto del quotidiano senza nemmeno salutarmi. Pazienza.

 

Dimentico tutti i miei pensieri non appena vedo Kiba sulla vespa e con il mio casco in mano; gli do un bacio sulle labbra e monto dietro.
Com’è strana la vita, non avrei mai pensato che il mio amico di viaggi sarebbe diventato prima compagno di classe e poi fidanzato.
Non so davvero cosa aspettarmi dal mio futuro.

~

 

 

 

 

 





Si, si lo so! Ora mi direte: Ten ten con Sasuke e Sakura con Kiba!
Ebbene per i primissimi capitoli si, ma non si vedranno tantissimo, anzi posso dire poco e niente ma se ho messo “Sasuke/Sakura” ci sarà un motivo. Fatevi tutte l’idee che volete ma vi assicuro che non è la solita cosa “ La ragazza che si frega il ragazzo della sorella” Naaah troppo banale XD
Ditemi se vi piaceeee
L se no non la continuo, su EFP ci sono pochissime fiction ormai, però SasuSaku rulez <3
Questa è una storia vera.

E quando l’ho saputa me ne sono davvero appassionata. Per adesso è piccola ma è l’introduzione ^^
A presto e recensiteee ùù

 

 

 

 

   
 
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