Il
ragazzo di mia sorella
Mi sono sempre
chiesta come sarebbe stato il dopo-guerra, e, per quanto quel giorno mi
sembrasse così lontano, mi sono sempre sforzata di pensare
alla mia vita in
quei momenti; chissà se avrei corso ancora gioiosa per i
campi e se mi sarei
arrampicata ancora sugli alberi a piedi nudi. Per quanto ci sperassi,
non avevo
mai pensato che quel giorno potesse arrivare e che avrei guardato
ancora quel
cielo, che non ricordavo così azzurro da una vita.
Sto ritornando a
casa dopo troppo tempo ormai ed è la prima volta che salgo
su un treno. Se non
fosse per il rumore assordante e per i vagoni che dondolano sarebbe un
viaggio
perfetto. L’unica cosa che non riesco a fare a meno di
guardare e che mi fa
adorare questo viaggio, sono le nuvole paffute e candide che si muovono
–o
almeno così sembra- nel cielo. Non ricordavo che il mondo
fosse così bello e
puro, l’ho sempre visto come un ammasso di polvere e cenere;
una sfera che
emanava odore di zolfo e calce. Ora che ci penso non ricordo neppure
come si
respira l’aria pulita. Sono quattro ore e cinquantasei minuti
ormai che sto
seduta su questo sedile grande e polveroso, sentendo la mia autonomia
scendere
a poco a poco, purtroppo, anche se sono cresciuta, non sono cambiata
poi più di
tanto quando si parla di pazienza.
«
Sakura, ehi
Sakura» mi sento chiamare da voce ovattata, giro la testa di
scatto e sorrido
leggermente alla ragazza che mi sta chiamando.
« Ti eri
incantata» ride gioiosa.
Annuisco
solamente e posiziono una ciocca di capelli rosso sbiadito, dietro al
cerchietto che mi tiene i capelli ribelli.
« è
meraviglioso, non trovi?» dico posando nuovamente gli occhi
sul paesaggio.
« Lo so, il
colore dei prati è come quello dei tuoi occhi»
dice Ten ancora impalata davanti
allo sportello.
« Senti… ti ricordi quel ragazzo di cui ti ho parlato?» domanda con euforia, «Mh mh» rispondo annoiata.
«Bhe, te lo vorrei presentare…»
I miei occhi si spalancano come due lampioni e giro la testa come se fossi stata in uno di quei pochi film che ho visto i quegli anni. Sarei sembrata ridicola ma forse lo sono davvero.
«O-okay»
riesco
solo a dire mentre fremo dalla voglia di vedere il ragazzo che mia
sorella mi
ha sempre descritto come bello, attraente e…
Non ricordo
nemmeno più quale aggettivo mi disse Ten, perché
morii alla vista di quell’ uomo.
Di tutti quei
complimenti e quelle parole per descriverlo, nessuna è
adatta a Lui.
E’ in divisa,
mia sorella mi aveva accennato che era un maresciallo, ha capelli e
occhi neri,
seri e affascinanti, il corpo perfetto. Sono estasiata dalla sua
visione. Quando
si presenta la sua voce risuona nella mia mente.
«Piacere, sono
Sasuke Uchiha»
A quelle parole
balzo in piedi come una molla e abbasso il capo forse un po’
troppo,
rispondendo alla presentazione con un tono stridulo e balbuziente. Sono
davvero
una perfetta idiota.
«S-salve, io
sono Haruno Sakura»
«
Ho sentito molto parlare di te» risponde al
mio saluto con tono distaccato e tranquillo, al contrario di me che
sento le
orecchie andare a fuoco.
« Potrei dire
la stessa cosa anche io» sorrido, recuperando la mia
compostezza.
Guardo mia
sorella ridere e posare una mano sulla spalla del suo compagno, sorrido
dolcemente dando le spalle a quel paesaggio magnifico. Mi sento
così a disagio
che vorrei morire.
« Neh
Sakura-chan, quando ci presenterai il tuo ragazzo?» domanda
Tennie peggiorando
la situazione.
Dannata sorella non capisci mai niente! se non fai qualcosa di disastroso per la mia vita non sei tu.
« Quando ne
avrò uno sarai la prima a saperlo» le assicurai,
sebbene incerta, facendo
passare gli occhi da lei all’altro e viceversa.
« Quindi sei
single o sbaglio?» sorride Sasuke. In quel momento scoprii
uno dei tanti
difetti di quel dannato ragazzo: bastardo.
« Ho detto per
caso questo…», mi ricordo il suo nome alla
perfezione « Sasuke-kun?» dico
ricambiando al sorriso.
« Sakura-chan
leva il suffisso! Ora è il tuo nuovo fratello»
Già, me ne ero
completamente scordata. Giro lo sguardo verso mio
“fratello” fissando i suoi
occhi neri come pozzi.
Mi rendo conto
solo in quell’istante che, per quanto possa piacermi
quell’Uchiha Sasuke, il
suo pessimo carattere attira il mio come il miele alle api.
« D’accordo». Faccio
spallucce e inclino un po’ la testa da un lato « Mi
ha fatto davvero piacere
conoscerti Sasuke- … » mi costringo a bloccarmi,
con il cuore che batte
all’impazzata.
Mi regala un
vago sorriso «
Lo stesso vale per me,
Sakura» risponde chinando la testa leggermente.
Ten gli scocca
un bacio sulla guancia e lo prende per il braccio come una ragazzina
innamorata,
« Allora noi andiamo Sakura-chan! Ti lasciamo riposare, a
dopo.»
Scompaiono
dalla mia visuale mentre continuo a far ondeggiare la mano in segno di
saluto,
abbassandola solo dopo aver visto il corridoio vuoto davanti a me.
Mi butto sul
sedile alzando una nuvoletta di povere grigiastra non riuscendo a
trattenere il
«-kun» che mi esce sussurrato dalle labbra rosee e
sottili.
Il mio primo
giorno dopo la guerra e sentivo che ne stava per nascere un'altra.
Sbuffo
sonoramente e mi appisolo con la testa poggiata al finestrino, a volte
sbatto
contro il vetro per colpa di qualche binario fuoriposto ma il sonno ha
la
meglio su di me.
Sogno la guerra
e la mamma che piange, sogno mio padre che ci lascia con un bacio per
partire,
sogno me correre e Tennie che ride con i l suo bel sorriso.
Dopo qualche ora sento qualcuno entrare nella
cabina, e apro gli occhi verdi scocciata.
« è libero?» mi
chiede un ragazzo dai capelli castani e due occhi del medesimo colore.
Come
risposta sbadiglio ancora assonnata: « “scusami
signorina se ti ho svegliato”
“No figurati”» cerco di dire.
«…no prego» faccio invece con voce
annoiata.
« Bene perché
tutte le altre sono occupate» mi fa notare fissandomi; solo
ora noto un disegno
di una zanna su entrambe le guancie.
« Grazie per
avermelo fatto sapere, dormirò sogni tranquilli
ora» lo sfotto senza nessun
ritegno, posando la guancia sul palmo della mano.
« Ma come siamo
simpatici»
« Come ti
permetti, nemmeno ti conosco!» urlo irritata
« Beh se è per
questo io sono Kiba» mi dice porgendomi la mano che accetto,
poco volentieri «…
io Sakura» borbotto.
« Allora scusami
se ti ho svegliata, signorina.»
Aveva sentito.
« No figurati» rispondo alla battuta.
Lui era Kiba
Inuzuka… il mio nuovo compagno di viaggio.
Era proprio
vero quando si dice che il tempo vola quando ti diverti. Siamo arrivati
alla
stazione in un attimo. O almeno, così mi è parso.
« Ma come,
siamo già arrivati?» esclamo incredula con una
punta di delusione, « Siamo già
arrivati?! Abbiamo passato due ore a raccontarci vita, morte e miracoli
delle
nostre vite, non ti basta?»
Forse è vero,
non mi basta affatto. « Hai ragione» affermo
alzandomi e prendendo la mia roba
dal ripiano in alto senza proferire altra parola.
La porta della
cabina si apre appena «Sakura, tua sorella ti sta
aspettando» dice una voce che
non riconosco a primo impatto.
«Arrivo
arrivo-» sbuffo annoiata prima di vedere Sasuke alla porta e
rizzare la schiena
«… cioè si». Mi gira
leggermente la testa.
« è stato un piacere
Kiba, arrivederci!», il mio viso ha un espressione
malinconica ma quando sto
per uscire dalla cabina in fretta e furia, sento la voce del castano
che mi
blocca:
« E-ehi
aspetta!»
« Cosa?»
chiedo.
« Dimmi almeno
dove abiti»
Sorride
sornione e io non riesco a fare a meno di ridere, è davvero
buffo.
Forse questo è davvero
l’inizio della mia guerra. Chissà.
Scendo gli
scalini del treno con poca attenzione, il borsone non mi fa vedere dove
metto i
piedi ed inciampo cadendo tra le braccia del mio nuovo genero.
« Cominciamo
bene!» esclamo alzandomi subito senza nemmeno chiedergli
scusa, « Potresti non
starmi così appiccicata Sakura?» lo sento dire
poggiando una mano sui miei
capelli come se segnasse l’altezza tra me e lui. In questo
momento, ne sono
sicura, sono rossa dalla rabbia. Cosa aveva appena detto? Brutto figli
di
pu---uuuh
« Come prego?»
sbotto inarcando le sopracciglia e incrociando le mani al petto,
« No perché
forse ho sentito male» continuo.
« Niente,
lascia stare» sbuffa prendendo le borse che mi sono cadute
per terra. Ho dei
forti istinti omicidi verso il mio caro fratello acquisito e la mia
doppia
personalità sta facendo a cazzotti dentro il mio corpo, che
cosa mi combini
Sasuke-kun!
« Io non vi sto
appiccicata! Non mi reputo malata abbastanza per starvi
addosso.» ricomincio a
parlare, usando nuovamente il “voi”.
« Va bene» ghigna
come se fosse compiaciuto per poi avviarsi verso una macchina.
Bello, bastardo
e irritante. Se non fosse per qualcosa di strano che sento verso di
lui, forse…
forse non ci farei neppure caso vedendolo per strada.
Ma c’è qualcosa
sotto, sento dentro qualcosa di strano.
Due mesi dopo
È
passato un
po’ di tempo ormai da quando ci siamo trasferiti in questa
casa, Sasuke vive
con noi e io divido la stanza con Tobi, il cane e Maddy, il gatto.
Mi siedo con un
libro in mano sul tavolo della cucina, addentando il biscotto al
cioccolato e
leggendo le righe del mio nuovo libro di medicina. Mia sorella sta
lavando le
tazze della colazione e Sasuke legge il giornale sorseggiando il
caffè, a volte
solleva lo sguardo per vedere cosa sto facendo. E io lo ignoro
completamente.
« Dormito bene
ieri notte, Sakura-chan?».
Ten rompe il
silenzio. « Si, come sempre. E voi?»
Ricordo
vagamente l’invito avuto da Kiba per andare a casa sua, rizzo
la schiena e
faccio una voce delle più false che ho mai fatto in vita
mia.
« Ten stasera
non mi aspettare okay?»
Faccio finta di
niente ma sento un piatto cadere e gli occhi di tutti e due su di me.
« Ripeti?»
« Ho detto che
vado..beh dalmiofidanzato» ho il viso in fiamme e mi sento in
soggezione,
guardo Sasuke per vedere la sua razione che, come sempre, è
indifferente.
Ma chi se ne
frega!
« Non
mi avevi detto
che avevi un ragazzo Sakura!» mi ammonisce Tennie mettendo il
broncio.
Sinceramente,
sono una ragazza molto loquace e matura però parlare con mia
sorella di queste
cose m’imbarazza non poco, soprattutto quando a volte, la
notte, non dormo per
colpa di-… certi rumori.
Mi alzo dalla
sedia sbattendo sulla gamba del tavolo e facendo scendere il gatto
appisolato
sulle mie cosce.
«Scusaaa lo so
ma non mi va di parlarne di queste cose! Ahi… mi sono fatta
male! Comunque non
mi aspettate, okay?» giustificarmi non è mai stato
il mio forte, la mamma lo
diceva sempre.
« Per me va
bene Sakura-chan» dice Ten Ten non badando al fatto che la
sua cara sorella
minore non gli abbia detto niente del suo nuovo fidanzato.
« E tu Sasuke,
che dici?» chiede rivolta al moro completamente assente in
quel momento.
« Che faccia
come vuole.»
Mamma,
papà spero che perdonerete vostra
figlia se ucciderà un uomo.
«
Tsk! Come se
m’importasse, ci andrei comunque anche se Sasuke-kun dircesse
di no!»
« Che ragazza
noiosa.»
« Dio, che
scassa pa-», sento mia sorella urlare il mio nome, la guardo
e alzo le mani al
cielo « Non ho detto niente!», sbuffo e ritorno
nella mia camera.
Mi dispiace non
averle detto nulla, ma parlare di queste cose –di
fidanzamenti intendo-,
sapendo che poi lo andrebbe a dire a quella specie di scansafatiche in
divisa
non mi va davvero giù.
Prima di uscire
di casa indosso il mio golfino e prendo la borsa dalla cuccia di Tobi
dandogli
un bacio tra le orecchie pelose, ritorno in cucina rubando un altro
biscotto e
salutando i miei coinquilini, ancor prima di uscire dalla cucina
però, giro
nuovamente lo sguardo, Sasuke fissa il trafiletto del quotidiano senza
nemmeno
salutarmi. Pazienza.
Dimentico tutti
i miei pensieri non appena vedo Kiba sulla vespa e con il mio casco in
mano;
gli do un bacio sulle labbra e monto dietro.
Com’è strana la
vita, non avrei mai pensato che il mio amico di viaggi sarebbe
diventato prima
compagno di classe e poi fidanzato.
Non so davvero
cosa aspettarmi dal mio futuro.
~
Ebbene
per i primissimi capitoli si, ma non si vedranno tantissimo, anzi posso
dire
poco e niente ma se ho messo “Sasuke/Sakura” ci
sarà un motivo. Fatevi tutte
l’idee che volete ma vi assicuro che non è la
solita cosa “ La ragazza che si
frega il ragazzo della sorella” Naaah troppo banale XD
Ditemi
se vi piaceeee L
se no non la continuo,
su EFP ci sono pochissime fiction ormai, però SasuSaku rulez
<3
Questa
è una storia
vera.
E
quando l’ho saputa me ne sono davvero appassionata. Per
adesso è piccola ma è
l’introduzione ^^
A
presto e recensiteee ùù