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Autore: KikiWhiteFly    05/02/2010    3 recensioni
[Partecipa all'iniziativa del CoS "2010: a year together" con il prompt 304-Scritto col sangue] «Esistono cose scritte con il sangue, piccolo.» gli diede un piccolo buffetto sulla guancia, in modo materno. «Capisci cosa voglio dire? Esistono storie di cui si parlerà in eterno, battaglie che saranno sempre combattute con il ricordo, anche adesso che siamo in periodo di pace»
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Esistono battaglie eterne.








Il bambino si fermò davanti l'ormai nuova accademia di Konoha, decantandone lo splendore e il nuovo aspetto che aveva assunto. Una donna corse a perdifiato dietro il piccolo, intimandogli di fermarsi, ma questo ovviamente aveva proseguito di propria iniziativa, dirigendosi in modo spedito all'interno dell'ampia struttura.

Non era mai entrato nell'accademia, quello era il suo primo giorno. Non nascose un leggero senso di smarrimento, unito ad un po' di timore. Fortunatamente c'era sua madre a vegliare su di lui, non mancando di ricordargli quanto si dovesse sentir orgoglioso di frequentare l'accademia di Konoha, dopo tanti anni. I lavori erano stati protratti a lungo, ma era valsa la pena aspettare.

Ino si passò una mano tra i filamenti color grano entrando nell'edificio; era molto diverso da come lo ricordava: i muri erano dipinti con vernici lucenti, quasi a dare nuova speranza, il tutto era stato rivisitato ma alcuni elementi del passato ancora vigevano insistenti nella loro posizione, per ricordare la vecchia accademia.

«Perché piangi, mamma?»

Domandò il piccolo Shinichi, con il suo faccino innocente. Non era ancora nato o, perlomeno, Ino lo portava in grembo a quel tempo. Gli passò una mano tra la folta zazzera scura, i capelli ispidi come quelli paterni si ergevano fieri e altezzosi sul capo; Ino non mancò di ricordargli le somiglianze col genitore, cercando di deviare il discorso. Suo figlio, però, non era certamente un tipetto da liquidare con qualche quisquilia, tant'è che si ritrovò la gonna strattonata proprio nel mentre stava per voltarsi, Shinichi non aveva ereditato solo caratteri fisici dei genitori, evidentemente.

«Shinichi... Vedi questo pavimento?» il bambino rispose con una naturale scrollata di spalle, la domanda rivoltagli sembrava poco attinente al discorso. Tuttavia decise di seguire la logica della genitrice, lasciandola parlare: «Un tempo, sotto questo pavimento, si sono combattute guerre. Non ti farò mai immaginare quale patimento è stato, quanta sofferenza e quante perdite... al sol ricordo sento ancora una fitta allo stomaco»

L'espressione della donna sforzò un sorriso, ma, già agli occhi di un bambino di sei anni, palesava sofferenza. «Esistono cose scritte con il sangue, piccolo.» gli diede un piccolo buffetto sulla guancia, in modo materno. «Capisci cosa voglio dire? Esistono storie di cui si parlerà in eterno, battaglie che saranno sempre combattute con il ricordo, anche adesso che siamo in periodo di pace»

Il bambino annuì, lasciandosi carezzare dalle mani vellutate della madre, che curava maniacalmente la sua frangia scomposta. La donna non riuscì a trattenere un singhiozzo, a quel punto, ma liberò il magone che le opprimeva il petto uscendo dall'edificio, rintanandosi dietro un arbusto abbastanza robusto da coprirla interamente.

Pensò a Shikamaru, a Shinichi, all'accademia, al passato, al presente e al futuro. La sua mente non riuscì a immagazzinare tutte le informazioni, ci furono solo alcuni flash, più o meno nitidi. Poggiò la schiena al legno levigato, lasciandosi abbracciare dal dolore... Alcune parole ancora facevano male se pronunciate, come coltellate nel petto.

Un giorno sarebbe passata sì, ma esse permarranno nel cuore, minacciando la sensibilità e inasprendo l'orgoglio. Avrebbe sorriso – confidava nel futuro, Ino – ma nel suo animo quelle parole sarebbero rimaste timbrate, fino alla fine dei suoi giorni.





***


Note: non è che ne sia molto soddisfatta, tuttavia faccio ancora delle apparizioni di tanto in tanto in questo fandom. In fondo, qui sono cresciuta :)

E ovviamente... con un angst.

Come al solito, aggiungo la nota:

La fic partecipa all'iniziativa "2010: a year together" indetta dal Collection of Starlight.

con il prompt 304 – Scritto col sangue.

Grazie per la lettura :)

   
 
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