Inizia da qui il ciclo di "nuove" poesie, che possiamo datare da inizio gennaio in poi. In alcune la differenza dalle altre è più evidente, in altre minima. Più che di nuove poesie, si può parlare di un "ritorno" al modo di scrivere che avevo quando ho iniziato la mia avventura nel mondo della poesia, uno stile più immediato, fatto di sensazioni brevi ma intense che trascrivevo di colpo, facendomi trascinare dalle emozioni. Così, vedrete meno lunghe riflessioni (vedasi la poesia precedente) e quasi delle sorte di haiku (anche se è improprio parlare così, in quanto solo alcuni versi hanno ambientazione naturalistica). In alcuni casi pubblicherò insiemi di versi cortissimi, a cui non so ancora che titolo dare.
Soffia il vento,
sbatte violento sui vetri di casa.
C'è un sole
troppo freddo per essere percepito.
Mi portano i profumi d'estate, quelli che desidero,
la sabbia e la calda speranza
che ora non c'è.