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Autore: medea nc    09/02/2010    0 recensioni
Due adolescenti, due opposti che, come al solito, per la reazione chimica più comune al mondo, si attraggono...anche se non lo ammetteranno mai! Peccato che il cuore fa male quando ci si oppone ad esso!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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“Quel tipo non mi piace!”

 

 

E’ pomeriggio. Fuori dalla scuola c’è il solito gruppo di Victor e compagni; tempo qualche minuto e arrivano anche Teresa e Greta.

Teresa e Greta: …Ciao!!!

Mattia (rivolgendosi a Greta): Ciao amore! Come hai fatto a sopravvivere senza di me?

Greta: E’ stata dura!!!

Marco ( rivolto a nessuno in particolare): Allora, andiamo?

Greta ( all’orecchio di Teresa): Tu non mi hai ancora detto dove, però!

Teresa ( sorridendo appena): Vedrai!!! Beh! Io vado in moto con Marco!

Greta ( guardando interrogativa l’amica):…?

Mattia ( con sorriso smagliante, rivolto a Greta): A te ci penso io!

Mattia fa per afferrare il braccio della ragazza, ma le parole di Victor lo fanno desistere.

Victor: No!…lei la porto io!

Greta lo guarda con meraviglia pensando:” Tutto qui!-Lei la porto io- e basta, senza dare spiegazioni, senza sentire nemmeno il mio parere…? che presuntuoso questo tipo!” Victor con aria di sufficienza e disistima, passandole scocciato, un casco, si mette in moto.

Greta:”Un momento…una moto…questa è la sua…una moto  costosa quanto la mia paga di una vita è…sua…è sua!Porcaccia la miseriaccia!!!”

Sale decisa dietro di lui, ma non ha molto tempo per sistemarsi che il mezzo parte a tutto gas…correndo veloce! La ragazza comincia ad innervosirsi, cinque, sette, dieci minuti, pochi, comunque troppo pochi considerando che sta tagliando in due un’intera città, percorrendola da un capo ad un altro, in un orario degno di traffico…quel tipo le piace sempre meno…!

…Arrivano, quando? Greta non può immaginarlo. Come? Se il buon Dio l’aveva guardata, forse incolumi, visto che ha ancora la capacità di connettere. Dove? ah beh! Questo è un mistero parigino. Non ha mai visto quel posto prima, e dall’aspetto è sicuramente  periferico e poco frequentato. Fermata la moto Greta tentenna qualche secondo, sono gli effetti postumi della trasvolata.

Victor: Guarda che siamo fermi da tre minuti…se vuoi degnarci di scendere?

Greta:…Scusa, ma…dove siamo?

Victor: Teresa non ti ha detto niente?

Greta: No!

Victor: Bene…tra poco lo vedrai…chissà che dopo non cambierai parere su di noi!!! Arrivano gli altri. C’è una strana tensione tra tutti, tranne che per Greta. Improvvisamente sbuca fuori un’altra comitiva di ragazzi. Ad occhio, se gli amici di Teresa erano parsi tipi bizzarri, questi qui sono tre volte peggio. L’impressione che ha Greta è che probabilmente sono pure pericolosi.

Victor e poi a ruota Marco e qualcun altro si avvicinano ai possibili capi della banda. Chiacchierano qualche minuto e poi si da inizio alla gara.

Greta:”E’…una gara, di, motociclette…una corsa clandestina di moto…ma…cosa ci faccio io qua???!!!”

Teresa: Ehi! Perché sei così assorta?

Greta (voltandosi con aria di rimprovero verso l’amica): Ma…sei impazzita!…Tu sapevi che stavamo partecipando ad una cosa pericolosa come questa e non mi hai detto nulla? E te ne stai tranquilla, così?

Teresa: Se te l’avessi detto, tu non avresti mai accettato, ed io non volevo farti perdere questa gara. Lo so che non è…diciamo…completamente da noi fare questo, però io ho assistito già altre volte ad una cosa simile, e credimi, è divertente…e poi non succederà nulla, vedrai!

Greta ( alquanto indignata):…Io…non credevo che…insomma, non ho mai creduto alle chiacchiere sul loro conto, però pensavo che fossero…sì beh! Bizzarri, balzani, forse un tantino fuori, ma non che facessero questo…e mi fidavo del tuo buon senso…! Teresa, ma tu ti rendi conto, trovarci immischiate in una cosa del genere…non è solo illegale, ma è proprio imprudente…quei tipi, ma tu li hai visti???

Terry ( con una vistosa aria di biasimo): Ragazze c’è qualche problema?

Greta (senza staccare gli occhi da Teresa, mostrandosi il più tranquilla possibile): No nessuno!

Quando l’estranea si allontana Greta affronta con uno sguardo ammonitivo Teresa per l’ultima volta, prima di mettersi in un angolino in disparte.

Inizia la gara. Un energumeno su una moto di grossa cilindrata da una parte e…

Greta:” Che cosa?…Lui…lui gareggerà contro quel tipo!”: Victor!

Se lo fa uscire dalla bocca come un respiro, trapelando una tonalità di anomala, bislacca preoccupazione.

Qualcuna intercetta il nome.

 Le moto sono pronte, partono a gran velocità, talmente tanta che Greta fa fatica a seguirle fino a che non scompaiono per il lungo sentiero. A qualche minuto dalla partenza le si avvicina Teresa.

Teresa: Mi dispiace! Non pensavo l’avresti presa così! Vorrà dire che la prossima volta ti avvertirò su dove si va e cosa si fa, prima che tu decida liberamente! Avrei voluto parlarti meglio di questo, ma, il fatto è che, forse in parte sono vere le cose che dicono su di loro, sul fatto che non sono tipi,…ecco completamente affidabili e non è l’assennatezza il loro maggior pregio. Però io amo Marco, so di amarlo, e so che quello che fa in questo momento non è detto che lo farà per sempre o che lo porti in una direzione sbagliata,… è possibile che facendosi più grande metterà la testa a posto!…E poi perché…se sto anch’io con lui, mi sento più tranquilla!

Greta ( Con profondo malcontento): Ovviamente!

 

Qualche secondo all’arrivo. Tutti aspettano intrepidi che da dietro l’ultima curva ritorni al punto dal quale era partito la moto di Victor; solo Greta, del gruppo, pare importarsene meno, forse non tanto quanto sa di sentire, in realtà, visto che c’è, vorrebbe almeno che Victor vincesse beffando i tipi equivoci.

Scende dal muretto, pur di guardare chi è il primo…è…è lui, è lui il primo. Ha vinto!…qualche secondo e tutti gli corrono incontro per festeggiarlo.

Greta se ne rimane in disparte, aspettando che tutto si risolva il prima possibile, ha bisogno di un passaggio, qualcuno che la riporti a casa, nella sua bella, confortevole, sicura casa,…mentre lui…beh! Lui  la guarda…non può farne a meno, forse avrebbe voluto di no, avrebbe preferito essere più forte e restio verso di lei, ma la curiosità di vedere il suo volto, anche se sa che non è un volto compiacente e d’approvazione per quello che ha visto, quella è più forte di lui. Una frazione di secondo…basta per sentirla lontana…lui lo sa…se lo immaginava! Il tempo di prendere i soldi e rimettersi  in moto che finalmente Greta può respirare un po’ di sollievo…Lei non sa se quel tipo si offrirà ancora per riportarla a casa, è talmente imprevedibile!…Non importa! Troverà qualcun altro, chiunque va bene, pur di tornarsene a casetta!

Victor rimette in moto,  si allontana,…

”Ci avrei scommesso!” pensa fra sé Greta.

Fa solo cento metri però, prima di girare su stesso, lasciando sgommare vertiginosamente le gomme e tornare indietro. Frena di botto alla sua altezza, lei rimane interdetta. Le offre ancora il casco di riserva. L’aspetta mentre prende posto dietro di lui, senza dire una parola. Quando se la sente appiccicata alla sua schiena, rimette in moto, e a gran velocità riparte. Greta si aggrappa a lui. La velocità? No la sua velocità pare non la spaventi già più. Sa guidare la moto, sa guidarla bene, ha vinto persino una gara dove non aveva certo corso così piano come sta facendo adesso con lei dietro. Si fida. No…sente di aggrapparsi a lui perché esausta, perché spossata dallo stress e dalla preoccupazione di quella giornata, di quella lite con la sua migliore amica, di tutte quelle cose che aveva pensato su di lei, su quel gruppo, su di lui. Sentirlo al tatto, sotto i polpastrelli delle dita, in modo così piacevole, è una sensazione che la libera da ogni affanno…

Sente frenare di botto.”che diavolo succede adesso?”Alza gli occhi. “Ah! il rosso ad un semaforo.”

Victor: Dove abiti?

Greta:”Già!…lui non lo sa!”…Via Ciclamini d’Oriente. Nei pressi del teatro “Nabucco”, hai presente?

Il ragazzo non le risponde. Scatta il verde, riparte quasi subito. Greta riafferra il suo corpo, si stringe a sé, la corsa ricomincia.

Quando arrivano all’indirizzo, un bel quartiere, nel centro, la ragazza gli indica l’abitazione e lui la ferma spedito, davanti al piccolo cancello di una gentile casa a due piani.

Ricordandosi della  reazione di  prima, la ragazza scende frettolosamente dalla moto, porgendogli il casco.

Greta: Ti ringrazio!

Victor: Non credo proprio!

Lo sguardo bieco e sornione incoraggia un sorriso sardonico da fare raggelarla che rimane immobile di fronte a lui, interrogativa, ed estremamente incapace di proferire domanda. Lui intuisce il suo stato cerebrale e la precede.

Victor: Credevi di avere a che fare con tipi, tutto sommato, tranquilli… e invece…dopo quello che hai visto hai dovuto ammettere che le voci di corridoio su di noi, perché sono certo le conosca anche tu, non sono poi così meschine ed infondate…ed ora, nel tuo piccolo, infantile,  cervello chissà che non stia pensando di non farti rivedere mai più!

Greta (visibilmente stizzita): Che cosa ti fa credere che abbia un cervello puerile?

Victor: La tua innocenza…la tua ingenuità…ti fidi degli altri, ti fidi dei sentimenti di amicizia, e forse…anche di amore, forse! E non pensi alle conseguenze.

Una persona ragionevole, sapendo la nostra “bella fama” mette in guardia la sua migliore amica, e  si accerta prima su dove questi strani tipi la stiano portando,  domanda, chiede…invece, perché sicura di Teresa l’hai creduta…e adesso se qui, a rimuginare!

Greta:” Chi diavolo sei, un esper…ti teletrasporti nelle menti altrui?”…Se credi di intimorirmi costringendomi a lasciare la comitiva e di conseguenza ad incrinare i miei rapporti con Teresa allora levatelo dalla testa!

Victor: Ci avrei giurato!!!Lei è innamorata, non giudica le cose con lucidità!

Greta: Già!…Se vuole proteggere il suo amore per Marco, lo faccia pure, vorrà dire però che io proteggerò la mia amicizia verso di lei, e nessuno mi impedirà di salvaguardare la sua incolumità, qualora l’occasione dovesse presentarsi…Quindi…a tuo malincuore, dovrai sopportarmi ancora!

Lui la sta guardando, sì l’aveva già fatto prima, ma ora la sta guardando in modo differente, più freddo.

Lei lo fa ancora, rimane imbambolata. Victor ne approfitta per rimettersi il casco e ripartire.

Tempo qualche minuto di smarrimento e Greta intuisce, che senza volerlo, è arrivata ad una soluzione…Sì!

Va al telefono, chiama Teresa, ha bisogno di chiarirsi e far pace.

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