Fanfic su attori > Coppia Farrell/Leto
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Autore: Philalexandros    10/02/2010    4 recensioni
1370. In Irlanda governa il re Richard II Tudors, sovrano amato e rispettato dalla popolazione; suo figlio, Jared, è l'erede al trono, ma questa decisione non è ben accettata da tutti; starà al cavalier Colin difendere la vita del giovane principe e istruirlo a combattere.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I personaggi non ci appartengono e la storia non è scritta a scopo di lucro ù_ù
Enjoy!




Capitolo quarto.

-Dammi un bicchiere di vino, il migliore che hai!- ordinò Colin, passandosi una mano sui capelli con un gesto nervoso.
-Ti senti bene,Colin?- gli domandò la cameriera della bottega, che si era avvicinata a lui e aveva iniziato a massaggiargli le spalle.
-Ti sento così teso...- soffiò lei nel suo orecchio, facendo rabbrividire il cavaliere.
-Alicja, per favore, non stasera-
Colin si spostò, e si servì da solo il bicchiere di vino.
-Ma che hai fatto? Una volta ti sarebbe piaciuto. Cos'è, il re e il principe ti hanno fatto il lavaggio del cervello? Ti hanno promesso delle donne più belle di me?- chiese la cameriera acida.
-E dai Alicja, non mi va di litigare, stasera mi sono già abbastanza arrabbiato…-
-E' per questo che vuoi bere? Per dimenticare?-
Colin sbarrò gli occhi; colpito ed affondato.
Fottuta cameriera.
La cena con la famiglia reale non era andata male, no, era stata un disastro. Colin si era sentito in imbarazzo, come mai in vita sua; il conte Jonathan non aveva perso tempo per denigrarlo e ricordargli quanto fosse inutile la vita di un cavaliere.
E, come se non bastasse questo, ci si era messo anche il padre, il fratello del re, il conte Robert a giudicarlo.
Certo, tutto ciò in modo molto educato, ma aveva comunque colpito Colin come un coltello dritto nel cuore.
Fortunatamente, il re, smentendo quei pregiudizi, lo aveva difeso ed elogiato, sollevandolo almeno un po'.
Ma il fatto che più lo turbò fu che Jared non aveva parlato quella sera. Era rimasto tutto il tempo con lo sguardo sul suo piatto di verdure, e lo aveva alzato solo per regalare agli ospiti qualche sorriso gentile; non aveva appoggiato gli scherni del cugino nei confronti del giovane cavaliere, nè però aveva preso le sue difese, come aveva fatto il padre.
Questo per Colin era un passo avanti, in qualche modo aveva capito che Jared non lo odiava, non del tutto almeno.
La carezza della cameriera sul suo braccio, lo risvegliò dai pensieri che gli avevano occupato la mente; si girò verso di lei con un sopracciglio alzato.
-Io ho un altro modo per farti dimenticare questa brutta serata,Col...- disse la giovane, strusciandosi lascivamente contro di lui.
Il cavalier Farrell pensò che forse Alicja non aveva tutti i torti, e poi era da tanto che non si lasciava andare…
-Sì, hai ragione Alicja, casa mia o casa tua?-
-Che ne dici di farlo qui?- chiese lei maliziosamente.
Colin non fece in tempo a replicare che la cameriera prese un cartellino con scritto "closed" e lo appese sulla porta della bottega.
Tornò vicino al ragazzo, lo prese per mano e se lo portò dietro al bancone.
Il resto furono solo gemiti.

***************************************

-Uhm...-
Colin sbadigliò e aprì lentamente gli occhi.
Si sentiva tutto indolenzito, e , quando mise a fuoco la situazione, capì anche il perchè.
-Oh cazzo! Fottuto cazzo!- esclamò con un espressione di pura agitazione.
Alicja si svegliò di soprassalto e lo guardò confusa.
-Ma che...-
-Le lezioni al principe! Oh mio dio, il re mi licenzierà, me lo sento! Che ore sono?- chiese alla ragazza, mentre si rivestiva velocemente.
-Non è tardi Colin! Il sole sarà sorto da circa un'ora- rispose lei, sdraiandosi di nuovo.
-Sì ma le lezioni con il principe sono all'alba! Non voglio nemmeno immaginare la faccia soddisfatta che farà quando mi vedrà arrivare così di fretta e insonnolito-
-Ma che ti frega Col?! E' solo un fottuto principe!-
-E'...è una questione di principio! Ora vado, ci vediamo presto Alicja. Grazie della serata-
La cameriera lo salutò, facendogli l'occhiolino; il ragazzo, appena uscito fuori dalla bottega, iniziò a correre come meglio poteva, per raggiungere in fretta il castello reale.

********************************

-Che stronzo-
Un timido sole si affacciava dietro al castello, e nel giardino non c'era anima viva, tranne una figura esile che si stringeva nei suoi vestiti per il gelo mattutitino.
-E io che mi sono svegliato anche prima per non farlo aspettare! Ha voluto la sua rivincita per ieri sera- mormorò Jared a denti stretti.
Dopo qualche minuti udì il suono degli zoccoli di un cavallo e alzò lo sguardo per vedere se fosse colui che stava aspettando.
Jared prese un lungo sospiro, e cercò di mantenere la calma.
Odiava quando una persona si prendeva gioco di lui, soprattutto se quella persona era un cavaliere presuntuoso.
Qualcuno si fermò davanti a lui; il principe si accorse che non era Colin.
-Cugino, salute a te! Non mi aspettavo di trovarti a quest'ora fuori in giardino, però lo speravo-
Jared arrossì quando incontrò gli occhi azzurri di Jonathan.
-Oh, beh, la mattina presto riesco a...rilassarmi- rispose balbettando il giovane principe.
Non sapeva il perchè, ma quel Jonathan lo metteva in imbarazzo, si sentiva completamente vulnerabile davanti ai suoi occhi, e questo lo terrorizzava ma allo stesso tempo gli piaceva.
-Bene, meglio così, ti volevo chiedere se ti andava di fare una passeggiata per le verdi valli Irlandesi, è così tanto che non ci vado, magari tu potresti farmi da guida, che ne dici?-
-Io veramente...ora avrei la...Oh! Ma al diavolo! Nemmeno si è presentato! Va bene, cugino, passerò la mattinata con te, ti farò vedere le più belle valli che tu abbia mai visto-
Jared sorrise gentilmente, e Jonathan ricambiò.
-Perfetto, andiamo? Tanto i cavalli sono pronti- sentenziò Jonathan, mentre saliva in groppa al destriero.
In quell'istante, qualcuno entrò nel cancello del castello reale, correndo furiosamente; i due cugini si accorsero dello sconosciuto, e Jared fu il solo a riconoscerlo.
Il cavalier Farrell cercò di avvicinarsi al principe, che invece si stava dirigendo altrove.
-Principe?! Dove va? Principe?!- urlò Colin aumentando il passo, ma non riuscendoci a causa della folle corsa che aveva appena fatto.
-Cugino, credo di aver sentito qualcuno che...- disse Jonathan girandosi verso la voce.
Jared alzò gli occhi al cielo e scosse la testa.
-No, non è nessuno cugino, ed ora andiamo-
L'altro lo guardò, e annuì incerto.

*****************************

-Ti ringrazio per avermi accompagnato in questa passeggiata,Jared. – sorrise Jonathan,rientrando nel perimetro del palazzo reale.
Era stato veramente bene con il cugino acquisito,e non se lo sarebbe mai aspettato.
Immaginava che avrebbe dovuto odiare Jared con tutto se stesso,eppure…
Eppure,quel “principe” era così acuto e intelligente da aver colpito e stuzzicato la sua curiosità;e poi era di una dolcezza inaudita!
-Figurati,Jonathan,è stato un piacere- rispose il cugino,sorridendogli di rimando.
Sorriso che andò svanendo pian piano alla vista dell’uomo seduto sul muretto di pietra accanto alla stalla; un uomo che puntellava la sua spada a terra con sguardo truce.
-Uh,uh,guarda un po’ chi si vede- commentò Jonathan con un sorrisetto ironico; Colin li vide e,mentre Jared gli passava accanto facendo finta di nulla,balzò in piedi.
-Ehi!- esclamò,seguendo i due giovani all’interno della stanza.
-Principe,la volete smettere di ignorarmi?!- sbottò,mentre Jared e Jonathan scendevano elegantemente dai loro cavalli e consegnavano le redini in mano a dei servitori.
Il principe,tornando all’aperto,passò di fianco a Colin senza degnarlo di uno sguardo,altezzosamente,e il cavaliere,con un moto di rabbia,lo afferrò per un braccio: -Mi volete dire che diavolo vi prende?!-
Jared si voltò repentinamente verso di lui,e i suoi occhi glaciali si piantarono in quelli fiammeggianti di Colin: -Lasciatemi subito.- sillabò lentamente.
-Non finchè non mi direte perché diavolo vi comportate così.- ribattè il cavaliere con astio,e il conte si intromise: -Adesso lasciatelo,siete patetico. Lui è un principe,può comportarsi come più gli aggrada.-
-Voi- Colin puntò l’indice della mano destra contro Jonathan,senza staccare la sinistra dal braccio di Jared,e,soprattutto,senza interrompere neanche per un secondo lo scambio di sguardi tra lui e il principe –vedete di starne fuori.-
Il nobile aprì la bocca per parlare,ma anche Jared gli fece segno di tacere con un gesto della mano e allora ammutolì,infastidito.
-Ditemi- iniziò Jared lentamente –qualcosa vi dà fastidio,Lord Farrell?-
Colin spalancò a dismisura gli occhi. Quel ragazzino si stava prendendo gioco di lui,ancora una volta?!
-State scherzando?- ringhiò,la stretta che si faceva inconsciamente più forte. –Voi mi ignorate palesemente e mi chiedete cosa ci sia che non va?-
-Io ho passato un’ora ad aspettarvi,perché dovrei dimostrarvi più rispetto di quanto voi ne abbiate riservato a me?- ribattè tranquillamente Jared,e Colin suo malgrado arrossì: -Se solo mi aveste fatto parlare,quando sono arrivato…avrei potuto spiegarvi,scusarmi…-
Il principe scostò bruscamente la mano di Farrell e incrociò le braccia. –Benissimo,è il vostro momento.-
Colin rimase interdetto e non parlò per alcuni momenti; poi arrossì ancora di più.
-Non…non era mia intenzione ritardare principe,mi scuso con voi.-
Jared fece garbatamente un cenno con la testa,poi domandò: -E come mai siete arrivato in ritardo?-
Colin credette di morire. Seriamente,avrebbe preferito impiccarsi,piuttosto di dire la verità.
Quel piccolo presuntuoso sarebbe di certo rimasto soddisfatto nel veder confermare le sue teorie,senza parlare di quel pallone gonfiato di Jonathan e del suo sguardo derisorio.
-Io…- boccheggiò,la mente completamente vuota mentre cercava disperatamente una scusa plausibile.
-Suvvia,Jared,non mettetelo in imbarazzo- s’intromise Jonathan con un sorriso tanto smagliante quanto falso.
–E’ ovvio che non è piacevole parlare in pubblico delle proprie conquiste! Non vedete che aria assonnata e sciupata ha? Il nostro birbone deve aver folleggiato,dopo averci lasciati,ieri sera!-
Terminato il brillante discorso,il nobile fece un occhiolino a Jared,il quale fece un mezzo sorriso,incerto.
A dire il vero,Farrell in quel momento sembrava molto più arrabbiato e in imbarazzo che stanco.
-No,Jonathan…il cavaliere mi aveva assicurato di essere un tipo sempre mattiniero,possibile che mi abbia mentito?- sussurrò con una punta di sadismo,nel vedere una vena che iniziava a pulsare pericolosamente sul collo di Colin.
Era…beh,a dire il vero era piuttosto sexy.
Ma il vero motivo per cui il principe si beava di quella vista non era ovviamente quello,bensì la soddisfazione perché si stava prendendo la sua piccola rivincita,facendolo imbarazzare!
Solo quello,eh.
-Principe,toglietemi una curiosità…- iniziò Colin,ben sapendo di addentrarsi in un sentiero pericoloso.
–Come mai la gente dice che siete una persona molto gentile e dolce? Avete forse chiesto loro di mentire? O sono io che,ahimè,ho dei concetti diversi dai loro?-
Il cavaliere se ne pentì un istante dopo,vedendo il lampo che passò negli occhi del principe. Dolore? Tristezza? Era difficile da definire,ma era comunque qualcosa di sbagliato,in un viso così delicato.
Tuttavia,Jared riguadagnò presto la sua faccia tosta,prima che il cugino potesse intervenire: -Evidentemente voi non meritate la mia gentilezza.-
Colin roteò gli occhi e sbuffò. –Ma vi ho già chiesto scusa! Che posso fare,per assicurarvi che non accadrà più? Stabilirmi a palazzo reale?!-
-Mio padre aveva considerato l’ipotesi- rispose Jared freddamente –ma sono riuscito a sviarlo facendogli prendere in considerazione la vostra privacy…-
-…che però non vi interessa assolutamente. Voi non mi volete qui,e basta!-
-Perché,mi volete dire che voi vorreste vivere qui?!- -Non ho detto questo!-
-Certo,è un palazzo reale,ovvio che vi farebbe comodo! Cibo,comodità,servitrici…-
Jonathan li osservava discutere con tanto d’occhi.
I loro volti erano accesi e gli sguardi mandavano lampi; Jared stava dritto a braccia conserte e mento sollevato,mentre Colin,indignato,si sporgeva lievemente in avanti,con le braccia rigide lungo i fianchi e le mani strette a pugno.
Ghiaccio e fuoco.
Quei due dovevano odiarsi,pensava il giovane nobile; se si fossero odiati con tutto il cuore sarebbe stato perfetto.
Eppure,tra di loro scorreva elettricità,e Jonathan era convinto che fosse un cattivo segno…bisognava sempre guardarsi dai sentimenti passionali,di qualunque natura essi fossero,perché portavano grossi guai.
-Oh,ma la volete smettere di pensare al mio interesse per le donne?!-
-Non fate l'ipocrita,non c’è nulla di male a ritardare ad un appuntamento per una bella donna…-
Jared non doveva dare troppa confidenza a quel Farrell.
Il principe doveva stringere un rapporto intimo e di fiducia solo con lui!! Ne andava del suo futuro di re.
-Perdio,principe!!-
-Oh,Lord Farrell,non dovete preoccuparvi- s’intromise nuovamente Jonathan,mellifluo –Jared ha trascorso comunque una buona mattinata. Anzi,suppongo di dovervi ringraziare,non avrei potuto godere della sua incantevole compagnia,senza il vostro…impedimento- concluse scoppiando in una altezzosa risata,e Colin dovette sforzarsi di contare fino a dieci per non picchiarlo.
-Sì,davvero piacevole- commentò Jared,facendo finta di non notare i pugni di Farrell stringersi all’inverosimile.
–Ciò non toglie che non credo mio padre sarebbe molto felice di venire a conoscenza dell’accaduto.-
-Principe,per favore. E’ stato…un contrattempo.-
-Potrò mai esserne a conoscenza?-
Jared lo guardò,e Colin notò che il suo sguardo non era più battagliero. I suoi incredibili occhi azzurri lo osservavano finalmente con tranquillità.
Eppure,il cavaliere si ritrovò nuovamente ad arrossire.
-M…mio…- balbettò,colpito improvvisamente da un’idea –…mio fratello si sentiva male,questa notte,così sono stato sveglio molto tempo con lui…e quando mi sono svegliato era tardi.-
Jared assunse un’espressione leggermente sorpresa: -Oh. Avete un fratello? E di cosa soffriva?-
-Uh…- sulla schiena del cavaliere scivolò una goccia di sudore freddo -…mal di stomaco. Sì. Temo che ieri sera abbia mangiato qualcosa di andato a male.-
-Mi dispiace- commentò Jared –come si chiama?-
-Eamon.-
-Beh,Eamon può servirsi del medico di corte,se ha bisogno di un controllo.-
Colin spalancò gli occhi: il principe gli aveva davvero offerto il suo aiuto?! Il suo medico?! A suo fratello?!
L’espressione del cavaliere doveva essere davvero scioccata,perché Jared arrossì e aggrottò le sopracciglia,sulla difensiva: -Che c’è? Se non gradite l’offerta potete dirlo.-
Colin scosse furiosamente la testa,ancora sorpreso: -No! Cioè,non credo che mio fratello ne abbia bisogno,ma…- guardò il principe negli occhi ed istintivamente sorrise: -…vi ringrazio davvero per la generosa offerta.-
Il sorriso di Farrell aumentò quando vide l’altro iniziare a ricambiare timidamente,anche se il rossore non abbandonava i suoi zigomi.
-Comunque sia,vostro fratello è il benvenuto qui,potete portarlo,se gli va,mi farebbe piacere conoscerlo.-
Chissà,forse… forse era vero,che il principe Jared era più di ciò che gli aveva dimostrato sino a quel momento.






Colin non è il solo a chiedere perdono, ma anche noi vi dobbiamo delle scuse, anzi solo io (Vanessa) perchè è stata colpa mia per questo ritardissimo, e mi dispiace, ma la scuola rompe ed anche la fantasia >___<
Comunque, speriamo di esserci fatte perdonare con questo capitolo ^_^
Non vi ringrazio una ad una perchè devo aiutare mia madre ad apparecchiare, ma siamo felicissime che vi sia piaciuto lo scorso capitolo *_*
Vi amiamo immensamente <3
:

Vanessa&Ilaria

  
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