Non appena la sveglia puntò sulle 7, Lily spalancò gli occhi come se avesse suonato. Quel giorno doveva prendere il treno per Hogwarts per frequentare l’ultimo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria. L’estate era stata densa di avvenimenti: per l’ennesima volta da un anno a quella parte, Severus aveva provato a contattarla ma lei non se la sentiva più di essere sua amica, non poteva dimenticare come l’aveva chiamata alla fine del 5° anno davanti a tutta la scuola… quelle parole avevano cancellato tutti gli anni precedenti, tutto l’affetto che Lily provava, o che avrebbe potuto provare.

Ma anche qualcun altro le aveva scritto piuttosto di frequente, ottenendo ben più di una risposta: James Potter, la persona più presuntuosa che lei avesse mai incontrato.

Eppure a giugno, quando lui le aveva chiesto se poteva scriverle durante l’estate, lei aveva detto sì prima ancora di rendersene conto. E le lettere che le erano arrivate in quei mesi non erano certo presuntuose e arroganti come James le aveva fatto credere in quegli anni. A Lily era venuta voglia di conoscere meglio quel Cercatore alto, con i capelli sempre scompigliati.

Era per quello che era nervosa di partire come mai lo era stata prima: dopo un’estate intera passata a scrivergli lettere e a sognare sulle sue, aveva paura che James si dimostrasse in realtà l’arrogante che aveva sempre pensato, che le lettere fossero state tutte una presa in giro.

Si vestì in silenzio, controllò l’ultima volta il suo baule e uscì di casa insieme ai genitori per affrontare l’ultimo primo giorno di scuola…

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Il binario 9 e ¾ era come sempre affollatissimo, ma nonostante tutto James riuscì a vedere una testolina rossa che trascinava il suo baule per tutto il binario cercando le sue amiche… o forse lui? Con quel pensiero a solleticarlo, James si avvicinò e la raggiunse quando lei faticosamente stava cercando di trascinare il suo baule sul treno. Lily non si accorse di lui fino a quando non afferrò l’altra maniglia e l’aiutò a spingerlo: “Oh James… Grazie…” e arrossì “anche tu non puoi ancora usare la magia?”.
James guardò quegli occhi verdi che aveva sognato per tutta l’estate: “No, è che so che ti avrebbe dato fastidio vedermi giocare con la bacchetta!” Le sorrise, si avvicinò piano e le sfiorò le labbra con un bacio. Poi, prima che Lily avesse il tempo di dire nulla, sparì di nuovo giù dal treno tra la folla.

Gli ci vollero due minuti per trovare Sirius, circondato dal solito branco di ragazzette urlanti. E a Sirius bastò un’occhiata e uno sguardo per capire che finalmente James si era deciso. Scoppiò a ridere, con la sua risata simile a un latrato, e abbandonò subito quel gruppo senza tanti complimenti per andare a dargli un’enorme pacca sulla schiena e naturalmente a prenderlo un po’ in giro come faceva sempre.

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Lily cercava lo scompartimento più lontano possibile, cercando di lasciare quello che era successo alle spalle. Ma non poteva soffocare quella sensazione di felicità che le stava nascendo in fondo al cuore: allora non gli piaceva solo perché per anni gli aveva detto no, anche dopo tutte quelle lettere in cui lei si era confidata, gli aveva aperto il suo cuore, lui era comunque interessato a lei. E quel bacio così dolce ma così desiderato ne era la prova…

Nello scompartimento, tra le chiacchiere delle amiche, Lily sorrise: quell’ultimo anno sarebbe stato molto interessante…