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Autore: Yuna Shinoda    10/02/2010    1 recensioni
I pensieri di Chuck nell'episodio 2x23 quando dice a Blair di non volerla più e di aver solo giocato con i suoi sentimenti.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' incredibile quanto l'uomo sia incline alla recitazione.
Basta aprire la bocca per dire qualsiasi cosa e cercare di essere il può convincente possibile con lo sguardo e con il tono della voce per far sì che ciò che si butta lì per lì talvolta perchè non si sa cosa dire, o non si vuole dire ciò che si pensa davvero, venga creduto dalla povera persona che ci troviamo davanti. Spesso si tratta proprio di quella persona, quella a cui tieni più di tutte, quella che tiene a te più di tutti, quella per cui daresti la vita se necessario, quella che forse amerai per tutta la vita.
Com'è possibile che quando sei ad un passo dal dire ciò che realmente provi vieni bloccato?
E' come se ci fosse una specie di alone malvagio attorno a te, che prende il sopravvento e si impossessa del tuo corpo per non farti dire ciò che realmente provi per chi hai davanti. Ti fa dire bugie su bugie, solo ed unicamente perchè tu pensi di non valere abbastanza per quella persona che conta così tanto per te, così cerchi di agire da forte, quando in realtà sei solo immaturo. Ormai non conto più le volte in cui questo mostro terribile si sia impossessato del mio corpo facendone un uso illecito che non causa nulla tranne una grande delusione, sia per me, che per lei. Soprattutto per lei.
Cosa siamo, Chuck? Mi chiede.
Cosa siamo, Blair? Avrei voluto risponderle così. Siamo due anime senza speranza, attirate l'una dall'altra ma con le calamite che tuttavia si respingono solo a causa mia, il grande ragazzo con il carattere da bambino. Ma questo forse già lo sai. Mi mancano le parole e riesco solo a pronunciare il tuo nome, che esce quasi come un singhiozzo spezzato dalla mia bocca che a stento riesce a trattenere a galla quelle due paroline.
Tu vuoi solo che io sia infelice come te. Forse è probabile.
Chi ti dice che tu ed io insieme non saremo lo stesso infelici come lo siamo adesso da separati? Tutto ciò che ho è probabilmente un bel conto in banca, una vita di agi, e il mio corpo. Nient'altro. Potrebbe darsi che ho un cuore sommerso da qualche parte nella mia cassa toracica, ma poi? Non ho niente che possa renderti felice come vorresti. Ho solo qualcosa che possa durare massimo per il divertimento di una serata, ma so di non essere una persona fedele che mantiene le promesse, che ricorda gli anniversari, che fa quelle cose melense che si vedono nei film. Tutto ciò che fa Nate, per intenderci. Io sono solo la brutta copia del principe azzurro, il classico cavaliere dall'armatura scura come le sua interiora, capace di amare ma di non farsi amare perchè incapace di darsi con tutto sé stesso.
Quello non lo auguro a nessuno. Voglio che tu sia felice. Blair... per favore. Spero proprio che tu lo capisca. Fa male ammetterlo, ma io sono rotto. Sono difettoso. Sono lo scarto di fabbrica. Forse quando sono nato hanno davvero dimenticato di darmi un cuore che funzionasse.
Dimmi se ciò che provi per me è vero oppure è solo un gioco. Se è vero... cercheremo di risolverlo insieme. Ma se non lo è... per favore lasciami andare.
Un profondo respiro. Uno di quelli lunghi, quelli delle pause per schiarirsi la voce prima di parlare e fare un discorso importante. Come quando un attore deve recitare la prima del suo spettacolo e deve avere la voce ferma e posata per cercare di non far notare al pubblico la sua insicurezza o la sua ansia. Un altro respiro profondo. Per favore, non guardarmi con quei grandi occhi marroni... La mia voce sembra una brutta melodia quando alla fine mi decido a parlare. Accennai un sorriso spavaldo, il sorriso più falso che abbia mai fatto in vita mia. E' solo un gioco. Odio perdere, sei libera di andare.
Non ci credo. L'ho detto. Ho detto l'ennesima bugia. L'ho fatta piangere di nuovo. Di nuovo per me. Questo non potrò mai perdonarmelo. Le mani mi sudano, il cuore mi batte forte e la testa mi gira. E anche se mi rode ammetterlo, sento anche che mi bruciano gli occhi, ma non so per quale motivo. Adesso i suoi sono pieni di lacrime. Sono diventati rossi, sono gonfi, e sono profondamente delusi da me. Vorrei allungare la mano per asciugare quella lacrima che l'è appena scesa sulla guancia, a prenderle la mano e a dirle che la amo da morire e che ho sempre intralciato i suoi piani con Nate perchè pensavo che io fossi alla sua altezza, ma non posso. Non potrei mai. Il mio corpo mi obbligherebbe a stare con lei, a condannarla a giorni infelici assieme a me nella mia gabbia dorata. Chissà.
Grazie. L'unica parola che mi dice prima di sorridere e alzarsi e andare via. So quanto ti è costato fare quel sorriso quando avresti dovuto schiaffeggiarmi, dirmi che ti ho solo illusa per tutti questi mesi e che ti ho fatto sprecare del tempo prezioso. E' la seconda volta che mi ringrazi. E' la seconda volta per lo stesso motivo. Se solo sapessi quanto sia difficile per me in questo momento, sapendo cosa provo, prenderti come facevo in passato e metterti le mani addosso stringendoti a me per baciarti fugacemente. Se solo sapesse quanto sia difficile dire un ti amo.
Chuck, perchè l'hai fatto? Serena.
Perchè la amo, ma non posso renderla felice. Penso che il gioco sia finito.

  
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