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Autore: trilli_1992    11/02/2010    3 recensioni
E se Voldemort fosse morto, ma tutte le persone che Harry Potter ha sempre amato, fossero ancora vive? E se ci fosse posto nella sua vita anche per Malfoy? Come sarebbe la loro storia e i loro sentimenti?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black, Ted Tonks | Coppie: Draco/Harry, Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LOVE SONG

 

 

Harry stava riposando nella sua stanza beandosi di quel caldo sole estivo che penetrava dalle finestre.

Una dolce canzone proveniva dal piano di sotto, mentre un uomo, fischiettava allegramente quelle note.

Forse era stata la musica o forse quel sogno che aveva appena fatto sul suo amore, che lo risvegliarono.

Si alzò lentamente dal letto ed inforcò gli occhiali che aveva lasciato sul comodino.

Si avvicinò alla gabbia dove stava tranquillamente riposando Edvige; accanto a lei c’erano le mille lettere che aveva ricevuto dai suoi amici. Poco più in la, in ordine, c’erano invece quelle che gli aveva spedito Draco.

Già, Draco. L’anno precedente, alla fine della guerra, il Serpeverde gli aveva rivelato i suoi reali sentimenti, quelli che lo avevano perseguitato dalla prima volta che i loro occhi si erano incontrati.

Il moretto sorrise al ricordo del loro primo bacio, della prima volta in cui avevano dormito insieme e di quando avevano annunciato ai loro amici che si amavano alla follia.

Il giorno successivo, dopo settimane passate separati, a causa delle vacanze estive, si sarebbero rincontrati per il loro ultimo anno  a Hogwarts.

Lentamente scese le scale della casa di Sirius.

Il quadro di sua madre era stato finalmente tolto, proprio per questo motivo il suo padrino poteva ascoltare in santa pace quella canzone e canticchiare allegramente.

Da quando era stato scagionato da tutte le accuse che lo avevano fatto diventare un assassino, sorrideva molto di più e cantava sempre. L’antica bellezza, che era sparita in quegli anni, finalmente era tornata sul suo volto e sul suo corpo, non più emaciato.

Harry entrò in cucina.

Mentre Creaker stava preparando la cena, Sirius era seduto di fronte al lungo tavolo mentre leggeva La Gazzetta del Profeta.

Appena si accorse della presenza di Harry alzò il viso.

-Ben svegliato. Fatto bei sogni? –

-Magnifici –

-Ho appena finito di parlare con la testa di Remus apparsa nel caminetto. Ha detto che lui, Tonks e Teddy verranno domani a salutarti alla stazione. –

-Perfetto sono veramente contento di rivederli –

-Lo sai Tonks ha deciso che domani vorrà farti una sorpresa con la sua acconciatura–

Harry sorrise felice, loro tre, dopo Sirius, erano la sua famiglia.

La canzone terminò ma ben presto ne iniziò un’altra.

Era una canzone bellissima suonata al pianoforte. Sembrava che le note fossero appena pizzicate e producevano una melodia dolcissima che riusciva a riscaldare il cuore di Harry. Ad un tratto la musica divenne più forte, le note crebbero di un ottava ma l’armoniosità di quella musica rimase invariata, le note ancora dolci e melodiose.

-Che bella –

-Ti piace? – chiese Sirius

-Si è bellissima –

-Già. Si chiama Lullaby Song –

-Lullaby? –

-Ninnananna – concluse dolcemente Sirius.

*********************************************************************

Ormai il treno per Hogwarts era in partenza.

Harry abbracciò il padrino non riuscendo a trattenere una lacrima: era la prima volta che si separvano per una ragione felice e con il cuore leggero.

Lupin ora che era diventato padre aveva un aspetto più curato e sembrava ringiovanito. Il piccolo Teddy per fortuna non aveva preso alcun gene lupo dal padre, per la felicità dei genitori e dei nonni, che però, lo avrebbero comunque amato.

Tonks era riuscita nella sua impresa: i suoi capelli furono un enorme regalo per Harry. Erano rossi proprio come quelli di sua madre, lunghi e lisci.

Lo aveva accolto come se lo fosse stata per davvero, e per un attimo Harry ci aveva sperato sul serio.

Si separò ormai dalla sua nuova famiglia e si diresse verso il treno.

Ron ed Hermione, essendo dei prefetti non sarebbero stati con lui, ma non se ne preoccupò.

Si diresse spedito verso l’ultimo vagone della carrozza.

Non fece caso alle facce che sbucavano in continuazione dagli scopartimenti per osservarlo. Non salutò nessuno dei suoi amici. Non prestò un minimo di attenzione alle ragazzine che cercavano di attirare la sua attenzione.

Finalmente si ritrovò davanti allo scompartimento tanto agoniato.

Aprì la porta ed ecco che si ritrovò con gli occhi adoranti a fissare il suo angelo.

Malfoy sorrise appena lo vide, ma aspettò che il moretto chiudesse lo scompartimento, prima di saltargli letteralmente al collo.

Si sedettero restando abbracciati e guardandosi intensamente negli occhi.

-Come sono state le vacanze? – chiese Harry dopo un po’.

-Terribili – sussurò Malfoy con un mezzo sorriso.

Harry non attese oltre. Lentamente sfiorò le sue labbra ed intenzionalmente decise di perdersi in quelle meravigliose sensazioni, dolci, spontanee, sincere.

Fecero l’amore li. Si perché quello che c’era tra loro era amore e nessuno avrebbe potuto negarglielo o impedirlo.

Malfoy con un semplice colpo di bacchetta aveva insonorizzato la stanza e successivamente aveva bloccato la porta di modo che nessuno sarebbe potuto entrare a disturbarli, neanche la signora con il carrello dei dolci.

Harry diede un lieve bacio tra i capelli del biondino che lentamente stava scivolando nel mondo dei sogni.

-Hai sonno? –

-Mmmm – riuscì solo a rispondergli.

-Allora aspetta un attimo –

Harry si alzò staccandosi dal loro abbraccio.

Il Serpeverde protestò iniziandò ad abbracciarlo più forte, ma Harry era deciso e fu irremovibile.

Prese dal baule un i-pod per poi ridistendersi accanto al suo amore.

-Tieni – porse a Malfoy una cuffietta.

Successivamente, dopo che si fu infilato l’altra a sua volta, Harry andò in cerca dell’agoniata canzone.

-Ascolta – gli disse a fior di labbra, prima di depositare un lieve bacio sopra le palpebre chiuse del biondino.

Malfoy li per li non fece assolutamente nulla.

Poi lentamente, impercettibilmente, nacque un sorriso tra le sue labbra.

-Harry è meravigliosa –

-Lo so, lo so amore –

-Non credevo possibile che tu potessi amare questo genere di musica –

-Infatti non mi piace. Ma appena l’ho sentita ho pensato che fosse un po’ come te –

Malfoy aprì gli occhi un po’ stupito. Si fece forza su di un gomito e si alzò, voltandosi un poco per guardarglo negli occhi.

-Che vuoi dire? –

-E’ una canzone forte, dai toni alti e decisi e sembra che voglia far capire a chi l’ascolta che è ricca, prepotente. Ma, a tratti, riesci a scorgere anche dei toni bassi, dolci, melodiosi, e sono proprio quelli che la rendono speciale ed unica. Tu sei proprio come questa canzone. Cerchi di nascondere agli altri la tua vera dolcezza, il tuo vero animo, il tuo vero essere, montando quella maschera fredda e dura, alla quale anch’io, all’inizio, aveva creduto e guardato con timore. Tu sei proprio come questa musica: non tutti sono in grado di capirla, di capirti, ma io ho avuto la fortuna di riuscirci –

-Ti stai per caso dando delle arie Harry James Potter? – disse sarcasticamente Malfoy.

Ma i suoi occhi, al sentire di quelle parole, avevano tremato un poco e si erano illuminati. Le sue guance avevano assunto una lieve sfumatura rosea e il suo respiro era divenuto meno regolare.

-Si amore si. Mi sto dando delle arie. Io sono l’unico che è riuscito ad averti del tutto -

Malfoy si accasciò sul petto del compagno e con passione gli baciò le labbra cercando di fargli comprendere tutto il suo amore.

Il biondino si sdraiò nuovamente accanto al ragazzo che amava.

-Rimettila ti prego – gli chiese dolcemente.

-Te la farò riascoltare ogni volta che vorrai –

Harry mise il blocco all’i-pod di modo che, ogni qualvolta che la canzone finiva, poteva ricominciare di nuovo.

I ragazzi non saperono con esattezza quante volte la riascoltarono, potevano soltando dire che infine si addormentarono cullati da quella dolce melodia.

La loro vita da allora in poi, magari, non sarebbe stata tutta rosa e fiori, tanti momenti difficili si presentavano davanti ai loro occhi, ma anche tanti attimi di felicità come quello potevano regnare nella loro vita. Ed erano proprio questi quelli che dovevano tenersi stretti al cuore.

Non avrebbero smesso mai di correre verso un determinato traguardo, non avrebbero smesso mai di essere loro stessi, avrebbero sempre lottato per ciò che desideravano, avrebbero sempre vissuto la loro vita. Si sarebbero sempre amati a vicenda e, come in quel momento, si sarebbero regalati sempre istanti come quelli: attimi di vita eterna.

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NOTA: La canzone esiste veramente, anche se il titolo non è quello scritto nella fiction. In realtà si chiama River Flows in you (ed è la ninnananna che Edward, nella saga di Twilight, dedica a Bella). L’autore è Yiruma.

Questa shottina che ho scritto mi è uscita così di getto e l'ho scritta perchè leggendo una doujinshi su questa storia ho voluto ricreare dei sentimenti dolci e puri. Nonostante sia solo di un capitolo spero di ricevere comunque dei commenti positivi. Questa fanfiction la considero molto realistica perchè sono i sentimenti che io provo nei confronti del ragazzo che amo e ho voluto trascriverli qui per poterli poi rileggere e sorride ^^ Ma tralasciando tutto questo spero comunque che vi sia piaciuta. trilli (Vale)

VORREI RINGRAZIARE CHI HA MESSO LA MIA SHOT TRA I PREFERITI E LE SEGUITE

alexiell
jadina94
LilyChan
shadowhuntersNihal
Eilantha3

 

  
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