Eccomi qui - ancora!
direte -
con una one shot mooooooolto speciale (:
Un momento di serenità in un roseo futuro Robsten...
- e il termine roseo
non è casuale :D -
La posto per la gioia di qualcuno *fischietta evasiva*
e la dedico a tutte le pazze che mi riempiono il pomeriggio di sclero e
la cronologia
di msn (:
Buona lettura!
Love,
Live and
Joy
“E chi
c’è qui? E chi c’è
qui?” continuava a ripetere
con una vocina stupida, facendo il solletico sul pancino della bambina
“... C’è
Joy! Joy? Joy? Ciao Joy!” ripeteva battendo le mani - mi
sembrava tanto mia
madre! - ma la bambina lo fissava, immobile, con
un’espressione
indecifrabile.
“Secondo me ti sta mandando a quel paese...”
commentai, seduta sul divano a
godermi la scena.
“Invece no” ribatté Rob, facendomi una
smorfia “...non lo farebbe mai perché
lei ama il suo papino... vero Joy?” disse, rivolgendosi alla
bambina di nuovo
con quel tono... stupido.
“Invece sì, perché è mia
figlia, ed io da piccola odiavo chi faceva così con
me, li mandavo tutti a quel paese...” dissi, alzandomi dal
divano e andando a
liberare la piccola da quella tortura psicologica. La alzai in aria e
la portai
all’altezza del mio viso “... non è
vero, amore di mamma?”
“Ma dillo alla mamma che le sue zie brutte, vecchie e
antipatiche non sono il tuo
bel papà!” le disse, dandole un bacio sulla
guancia. Guardai l’orologio: era
ora di mangiare.
“Bel papà, vai a preparare un po’ di
latte per sfamare questa boccuccia!”
Fece un piccolo inchino. “Al vostro servizio, mie belle
fanciulle!” poi sparì
dietro la porta della cucina.
“Ribadisco: è mia figlia, non te la caverai
incantandola come con il resto
delle donne!” gli dissi a voce alta per farmi sentire fino in
cucina, poi, con
la piccola in braccio, lo raggiunsi. Stava armeggiando con tutti gli
attrezzi e
quando ebbe finito, mi passò il biberon, ma lo guardai
sconcertata.
“Che c’è?” mi chiese, con fare
innocente.
“Robert” dissi, cercando di reprimere la mia voglia
di staccargli la testa “...
mi spieghi perché il latte della bambina è
marrone?”
“Beh, i biscotti per neonati sono finiti così ho
messo quelli al caffè” mi
spiegò “sai quelli che mi piacciono tanto, con le
gocce di cioccolato...”
Sospirai, rassegnata. “Signore, perché
l’hai fatto così idiota?” Gli passai la
bambina in braccio, che fece cominciare a volare in aria,
sempre
parlandole con la vocina stupida, e aprii l’anta di un
pensile. “I biscotti
sono qui!” gli dissi, indicandoli.
“Ma quelli hanno la confezione blu!”
“E’ solo cambiata la grafica!”
“Ah...” disse stupito. Continuai a preparare
l’altro biberon, quando ad un
certo punto disse “Scusa, ma facciamole provare quelli al
caffè!”
“Vuoi davvero dare i biscotti al caffè con il
cioccolato ad una bambina di 8
mesi?” gli chiesi scioccata.
“Beh, che c’è di male, deve cominciare a
cambiare sapori, non solo pastina,
formaggino, latte e biscotti...”
Mi girai a guardarlo. “Guarda, per una volta nella tua vita
hai detto una cosa
giusta... ma non il caffè e il cioccolato! Ci
manca solo che viene su
come te, per giunta con la diarrea!” dissi, ridendo.
“Cosa?” disse Robert, avvicinando la boccuccia
della bambina al suo orecchio
“Come hai detto, amore? Ci vuoi un po’ di
caffè?” le chiese, facendomi ridere
“... e che caffellatte sia!” acconsentì.
“Visto? Lo dice pure lei!” Scossi la
testa, ridendo, mentre mettevo i biscotti – quelli giusti!
– nel biberon, poi
mi sedetti ad una sedia e mi misi Joy seduta sulle gambe, per darle da
mangiare. Robert si sedette a terra, di fronte a noi, per arrivare
all’altezza
della bambina. “La prossima volta lo correggiamo con un
po’ di scotch!”
mormorò, con fare da complotto, a Joy che intanto beveva il
latte,
completamente incantata dal padre.
Okay, come non detto: le ammaliava tutte!
Ma anche Robert non era da meno. Lui era praticamente devoto a
sua
figlia. Dicevo sempre che, quando sarebbe cresciuta, lo avrebbe
convinto a
farle fare qualunque cosa. Anche se era tremendamente geloso. E
paranoico.
Appena nata cercava tutte le scuse possibili ed immaginabili per non
farla
prendere in braccio dai parenti per troppo tempo, come se potessero
consumarla.
“Non
tenerla troppo tempo così vicino a
te...” disse a sua sorella Lizzie, che stava cullando Joy.
“Perché?” chiese lei, stupita.
“Potresti avere dei virus!”
“Stai scherzando, vero?” gli chiese, con
un’occhiataccia.
“No... e alzale la testa, se no si fa male!”
“La sto tenendo alzata, Robert!” rispose seccata
lei.
“Allora alzala di più!” insistette.
Lizzie sbuffò. “Credo di avere un po’
più istinto materno di te, sai com’è...
sei un uomo!”
“Ma vedi! Non si prende così... le potrebbe venire
un trauma cranico!” la
riproverò.
“Sei leggermente paranoico!” disse lei, ironica.
“Robert...” lo rimproverai, con
un’occhiata del tipo NON ROMPERE LE SCATOLE.
“Kristen, questa è capace di smontarle la testa,
io ho visto che fine hanno
fatto tutti i suoi bambolotti!” mi disse, togliendole la
bambina dalle braccia
e accoccolandosela a lui. “Vieni da papà,
amore...”
Lizzie mi guardò sconcertata ed io non potei fare altro che
ridere.
“La incanti,
Robert...” gli sussurrai.
Scosse la testa. “No, è lei che incanta me: per
quegl’occhi potrei uccidere...”
mormorò “che poi, guarda caso, sono gli stessi
della mamma...” aggiunse,
sorridendomi. Abbassai lo sguardo, un po’ in imbarazzo, sulla
bambina, che nel
frattempo aveva finito il latte. “Vieni un po’ da
papà, che tra un po’ deve
andare a lavoro” le disse, alzandosi e prendendola in
braccio, mentre io andai
a lavare il biberon. “Ricordati, principessina: non fare mai
l’attrice”
cominciò, con tono da padre serio “se no poi mi
diventi famosa e incontri
brutta gente, come la mamma...”
“Hey!” protestai, ma continuò, senza
darmi retta.
“Non fare la cantante country, se no muori di fame come zia
Lizzie... non ti
fidanzare mai con un vampiro, o una scimmia... diventa ragioniera, o
medico, o
insegnante, scegli tu...”
“Soprattutto, non ti far mai abbindolare dall’uomo
più sexy dell’anno” aggiunsi
“perché alla fine è sempre stupido come
il tuo papà!”
“Te lo sta dicendo una che fa l’attrice ed
è stata sia con un vampiro che con
una scimmia: a te la scelta di chi fidarti tra i due!” Joy
rispose con un
risolino allegro che fece illuminare il volto di Robert.
“Ottima scelta
piccolina! Quando torno ti porto qualcosa...”
“No, no, la stai corrompendo, non vale!” dissi, con
finto disappunto, poi
guardai l’orologio. “Rob tra un po’ devi
andare, vai a prepararti...”
Ci pensò un attimo. “E se... non ci
andassi?”
“Robert...” lo rimproverai. Era sempre la solita
storia: non si voleva separare
dalla figlia neanche per andare a lavoro.
“Allora mi porto Joy insieme sul set...”
“Rob!”
“Okay, okay... non ti incavolare...” si arrese,
dandomi la piccola in braccio
che, appena il padre si allontanò di un passo,
cominciò a piagnucolare,
agitandosi con le braccia verso di lui. La cosa era reciproca.
“No, amore, non
cominciare a piangere!” cercò di consolarla lui,
avvicinandosi di nuovo, ma Joy
non voleva saperne: stava quasi per scoppiare a piangere.
“Papà torna presto, tesoro...” le
sussurrai, cullandola un po’ per calmarla, ma
continuava a lamentarsi, sporgendosi dalle mie braccia verso Robert.
Sospirai.
“Dai, vai, si sta facendo tardi, tanto tra un po’
si calma...”
“Non la lascio mentre piange!”
“Sai com’è: senza protagonista, sul set
di un film, non girano!” gli ricordai,
ironica.
“Appunto, aspetteranno...” mi rispose,
tranquillamente.
Sospirai. “Robert...”
“No...”
“Ecco da chi ha preso Joy la testardaggine...
Robert...” lo rimproverai, per
l’ennesima volta.
“Non mi schiodo da qui finché non si
calma” mi disse, deciso, mentre Joy
continuava a dimenarsi. “Su, la prendo io...”
sussurrò, allungando le braccia.
“ROOOOB!” Un grido ci fece rimanere congelati sul
posto. Non ero stata io a
parlare, e neanche lui. Una vocina lo aveva chiamato, anzi strillato
quasi come
una pretesa, anche se la R si era a malapena sentita. Ci guardammo
negl’occhi e
poi abbassammo lo sguardo su Joy, che ora si era calmata un
po’, visto che suo
padre le stava dando attenzione. Ma non era possibile...
“Che hai detto, amore?” le chiese, tutto
emozionato, quasi sull’orlo delle
lacrime. “Hai detto Rob?”
“Ma no, dai...” cercai di convincerlo, anche se
anche a me era sembrato di
sentirlo “sarà stata la nostra immaginazione!
È troppo piccola per parlare...”
“Kris, ha detto Rob, l’ho sentita!”
ribatté convinto, poi tornò a rivolgersi
alla bambina “Dillo di nuovo, amore... Rob... Rob...
Rob!” Ecco che riattaccava
con la vocina stupida.
“Ma non ha detto ROB! Era più
un ooob... poteva essere qualsiasi
cosa... un semplice lamento come gli altri... oppure Bob...
Tob...
Sob... bombolone alla crema...”
Robert mi guardò con un
sopracciglio alzato. “Che c’è?”
“Certo, perché è più
ragionevole che volesse dire bombolone alla crema invece
che Rob...”
Feci spallucce. “L’hai detto anche tu: magari vuole
conoscere nuovi sapori...”
“...OOOBEEEEERT!” gridò di nuovo la
piccola, richiamando di nuovo l’attenzione
del padre su di sé. Rimasi di stucco, senza parole. Mia
figlia aveva detto la
sua prima parola, ed era stata Robert. Quel Robert
che, ovviamente, me
la strappò dalle braccia e se la strapazzò tutta,
saltando come un bambino che
aveva trovato il regalo che desiderava sotto l’albero di
Natale. Ma Joy era
troppo piccola per parlare, o per lo meno, per parlare così.
Le uniche
cose che aveva detto fino ad allora erano suoni senza senso, ma ora
avrebbe
dovuto continuare con cose tipo bau bau, pappa...
o per
esempio...
“Ma la prima parola non dovrebbe essere mamma?!”
chiesi, indignata.
“Mi dispiace amore, nostra figlia è
l’eccezione che conferma la regola! È
troppo intelligente per semplici parole come mamma!”
mi rispose, tutto
orgoglioso. Almeno, ora che era in braccio a lui, Joy aveva smesso
completamente di lamentarsi e aveva cominciato a ridere. Sbuffai:
dovevo
ammetterlo, ero un po’ gelosa.
“Robert, ora è veramente tardi... e voglio proprio
vedere come convincerai tua
figlia a staccarsi da te senza aprire le dighe!” dissi,
lanciandogli
un’occhiata di sfida, poiché sapevo benissimo che
era un’impresa impossibile.
“Guarda il maestro all’opera!” mi
rispose, prima di avvicinarsi al seggiolone e
far sedere dentro Joy. Si avvicinò all’orecchio
della piccola e le sussurrò
qualcosa, la guardò dritta negl’occhi e Joy fece
un risolino, al quale
ovviamente anche Robert si mise a ridere, poi le diede un bacio sulla
fronte.
Quando si allontanò, Joy non si mise a piangere, ma
cominciò a giocare
tranquillamente con un pupazzo che c’era sul tavolino del
seggiolone. Lo
guardai stupita mentre si avvicinava a me.
“Come cavolo hai fatto?” gli chiesi, sconvolta.
“L’hai detto tu prima: è pur sempre tua
figlia” mi sussurrò all’orecchio, poi
mi stampò un bacio prima di indossare la giacca che era sul
divano. “Io vado,
mie donne: ci vediamo domani mattina!”
“Che girate stasera?” gli chiesi, risvegliandomi
dal mio stato confusionale in
un attimo – se c’era una persona a cui tenevo
quanto a Joy, e di cui ero gelosa
marcia, quello era Robert - e avvicinandomi a nostra figlia.
“Esterni... un appuntamento che, ovviamente, finisce con del
sesso sfrenato!”
disse, prendendomi in giro.
Gli risposi con una linguaccia. “Non lasciarne troppe
incinte!”
“Starò attento... ciao!” Vidi
Robert chiudere la porta e poi mi voltai
verso Joy. “Perché non ne vogliamo altri bimbi,
vero?” le chiesi mentre la
prendevo in braccio, ma la piccola mi fissò sorridente,
completamente
indifferente a ciò che stavo dicendo. “Oppure lo
vorresti un fratellino?”, ma
Joy continuava a giocare con il suo pupazzo. “Non te ne
può fregar di meno...”
conclusi. Guardai l’orologio: si era fatto tardi.
“Beh, andiamo a dormire,
piccolina...” dissi, portandola nella culla, ma appena la
poggiai dentro,
cominciò a lamentarsi: non voleva dormire. “Dai,
Joy, pensa che quando ti
sveglierai ci sarà papà...” cercai di
convincerla “su, dormi, amore di mamma!”
Le diedi un bacio e rimboccai la copertina, ma appena mi allontanai di
poco,
sentì un urletto provenire dalla culla. “Ma...
maaaa... mam-maaaa!”Aveva
detto mamma. Più balbettato, che detto,
ma lo aveva detto. Finalmente lo
aveva detto. Mi avvicinai di nuovo alla culla, e lei
ricominciò a ridere, con
uno sguardo furbetto. La guardai, cercando di trattenere un sorriso, ma
non ci
riuscii.
“Si sbaglia tuo padre, tu non sei intelligente... tu sei paracula!”
Spazio
tutto mio *____*
Okay, ora rispondo a tutte le recensioni della scorsa cazzata
drabble su
Robsten, "Il primo amore non si scorda mai"... Povera chitarra
ç_ç
@Broken Heart: Ciao! No, purtroppo non la continuo, la lascio
così: una piccola
drabble solitaria in questo universo. Per ora ho altre idee in testa,
ma non si
sa mai (: Sono contenta che ti sia piaciuta! Comunque l' "entrambe"
era riferito a Kris e alla chitarra: lo sappiamo che Robert
è innamorato anche
della musica *_* grazie per aver letto e recensito (:
@mokky: Ciao! Come ho già detto, lascierò la
drabble così, senza un seguito per
ora ma... mai dire mai :D Sono contenta che ti sia piaciuta a tal punto
di
metterla nelle preferite *me arrossisce*... grazie mille!!
@Fiorels:
Fiòòòòòòòò...
e non hai capito XD Vedi? Invece questa volta, di mia completa
e spontanea volontà *tosse*, ne ho scritta una su
di lei *__* su Joy *__*
sono contenta che ti sia piaciuta :D Spero ti piaccia anche questa, ed
aspetto
la tuaaaaa (: Un bacio!
@julietta__: Ciao Julietta! E anche tu poi non avevi capito che era la
chitarra
ç___ç vabbè, fa niente (: Ora eccone
una sulla piccolina... spero ti piaccia!
Ciao!!
@cloe cullen: Cloooooe :) Ma
sììììì
ribattezziamo anche la chitarra Joy!
Ahahah... sono contenta che ti sia piaciuta *__* Ed ora invece tocca
davvero
alla piccolina *___* spero che ti piaccia un po' anche questa e vale
anche per
te, aspetto la tua... un bacio!
@SeaOfLove: Oriiiiiii (: Che bello, ti è piaciuta! No, non
credo di
continuarla, ma poi... chi può saperlo! Mi potrebbe venire
qualche "botta
di crisi" delle mie XD Spero ti piaccia anche questa su Joy *___* Un
bacio!
@ledyang: "alla prossima, parlerà di Joy vero?" Eh, tu
chiedi, io eseguo
u_u Visto? Comunque sono felice che la drabble ti sia piaciuta... ora
goditi la
tua piccolina Un bacio dalla cess number two XD
@Struppi: Ciao! Non ti preoccupare, non sei la sola che non ha colto XD
E
comunque i film mentali su quei due ce li facciamo tutti XD Grazie per
aver
letto e recensito (:
@dot: nooooooooo, se è piacuta ad Hamtaro, posso morire
felice u_u Grazie mille
Letì, sono davvero davvero contenta che ti sia piaciuta
*___* Ora tocca alla
mia Joy... spero ti piaccia almeno la metà di quanto mi
è piaciuta la tua *___*
Un bacio.