Nothing else matter

Attenzione: i personaggi di questa storia appartengono a JK Rowling, e questa Fiction non è stata scritta a scopo di lucro.

Il cuore le stava per scoppiare. Chiuse la porta con forza, facendo risuonare il colpo per tutta la casa.

Merda, merda, merda!

Appoggiò la schiena alla porta, e lentamente si accasciò a terra, nascondendo il viso tra le gambe e cercando di soffocare i singhiozzi che le tormentavano il petto.

Perchè, perchè le stava facendo questo?

Le lacrime avevano preso possesso del suo viso delicato già da un bel po', ma non riusciva a fermarle.

Ma lei non era una sciocca ragazzina, era una fiera Grifondoro, per la miseria! La strega più brillante dell'intera Hogwarts! Non si sarebbe lasciata piegare dal dolore come una donnicciola qualsiasi. Doveva reagire, l'orgoglio glielo avrebbe permesso.

Forte di quelle convinzioni, si alzò dalla moquette polverosa; avvicinandosi alla finestra della sua camera da letto. Il tempo sembrava riflettere il suo umore: pesanti nuvole nere oscuravano il cielo; solo dei lampi spezzavano il buio incontrastato di tanto in tanto, dando un'aspetto ancora più cupo alla periferia di Londra.

Appoggiò la fronte al vetro rigato dalla pioggia, mentre la vista tornava ad appannarsi.

Dolore, dolore, dolore; soltanto dolore.

Uno scricchiolio alle sue spalle la informò dell'arrivo di un'altra persona.

Andate tutti a fanculo, voglio stare sola! Non voleva vedere le facce dispiaciute dei membri dell'Ordine, nè sentire i tentativi di Ginny di rassicurarla. Era tutto inutile, NIENTE avrebbe potuto farla stare meglio.

Si girò, il fuoco negli occhi, pronta a incenerire quel pazzo che aveva osato raggiungerla.

 Ma appena vide di chi si trattava, le maledizioni le morirono in gola; sostituite da un dolore lancinante al petto e a un groppo in gola.

<< Cosa vuoi furetto? >> chiese, il tono ostile e tremante per lo sforzo di trattenere le lacrime.

Silenzio.

<< TI HO CHIESTO CHE COSA VUOI! >>

Ancora silenzio. Perchè diavolo era venuto? Non lo voleva vedere, non lo voleva ascoltare, non lo voleva pensare. Voleva solo sedersi in un angolino e sparire dalla faccia della terra.

<< Visto che non hai niente da dire, puoi anche andartene. Non voglio più vederti. >> Probabilmente, se avesse parlato senza avere la voce rotta da singhiozzi sarebbe stata più convincente. Lo guardò: gli occhi grigi, nascosti parzialmente da un ciuffo di capelli biondi, erano imperscrutabili e seri come al loro solito. Draco Malfoy, si ergeva nel suo metro e ottantacinque, elegantissimo e bello come sempre.

Bello da far male. Lacrime silenziose ripresero a socare il volto della Grifondoro, mentre il suo corpo veniva scosso da singhiozzi insistenti.

A quella vista, l'algido Serpeverde non riuscì a trattenenersi: silenzioso, senza proferir parola, la raggiunse e la strinse a sè; con tanta forza e possessione da toglierle il fiato.

La strega cercò di ribellarsi: iniziò a urlare imprecazioni, a tempestargli il petto di pugni, ma la presa del biondo era troppo forte per lei.

<< Stronzo! Sei solo un fottuto stronzo! Perchè mi fai questo, perchè?! >> gli urlò disperata tra le lacrime, continuando a tempestargli il petto di pugni.

<< Vuoi farti ammazzare per caso? La tua vita ti fa così schifo? Perchè diavolo dovevi proporti volontario? E' una missione suicida, lo sai benissimo! >>

Il serpeverde la lasciò sfogare, sempre continuando a stringerla tra le braccia. Quando la riccia si fu calmata ed ebbe affondato il viso nel suo petto, iniziò a parlare.

<< Mezzosangue. Lo sai anche tu. L'Ordine ha bisogno di una spia. E chi meglio di me, Mangiamorte figlio di Lucius Malfoy, può farlo? E' la mia occasione di riscatto. Devo farlo. >>

La ragazza alzò il viso, guardandolo con i suoi occhi dorati ora gonfi e rossi.

Vederla in quello stato gli faceva male, molto male. Avrebbe preferito essere torturato da Voldemort in personapiuttosto che  vederla così sofferente.

<< Non devi farlo, non sei obbligato. Puoi essere utile in altri modi, senza dover rischiare la vita continuamente. >>

Un dolce sorriso si disegnò sulle labbra del biondo. La sua piccola Mezzosangue. La strega più coraggiosa e intelligente del mondo, sempre disposta a correre rischi per combattere una giusta causa; ma che quando si trattava di lui diventava ansiosa e preoccupata.

Le baciò delicatamente le guance, seguendo il corso delle lacrime che le bagnavano; per poi passare a lambirle le labbra con delicatezza.

Hermione le schiuse, permettendo alle loro lingue di incontrarsi: all'inizio la loro unione fu dolce, delicata; per poi diventare sempre più profonda e passionale.

Un bacio che sapeva di abbandono, di dolore,di Addio.

Si staccarono dopo qualche minuto, entrambi con il fiato corto.

Draco le prese il viso tra le mani, guardandola intensamente negli occhi.

<< Questo non è un'addio, Hermione. E' solo un arrivederci. Tornerò, mia piccola Mezzosangue, te lo prometto. >>

<< E io ti aspetterò, stupido furetto, anche se dovessi aspettare cent'anni. Ti amo. Non provare a farti ammazzare, capito? >>

Un ultimo bacio, poi il biondo sì voltò e uscì dalla stanza, con il suo solito passo silenzioso.

Sul viso di Hermione, bagnato di lacrime, si disegnò un dolce sorriso: sulla parete della camera, ora, c'era una scritta.

Vicini, lontani, non ha importanza dove saremo.                                                                                                                                                                   Ti amo, piccola Mezzosangue, e nient'altro ha importanza.                                                                                                                                                     Non basterà una guerra insensata per dividerci.                                                                                                                                                                   Cerca di essere forte. Fallo per me, piccola grifondoro.                                                                                                                                                         Sii splendida, raggiante, fiera come lo sei sempre stata.                                                                                                                                                        Mi sei entrata dentro, come mai nessun'altra. Il mio cuore è tuo.

                                                              DM

Angolo Autrice                                                

Buongiorno a tutti!

Prima di tutto, vi faccio i complimenti per essere arrivati fin qui: so di essere MOLTO scarsa a scrivere, quindi... BRAVI, siete sopravvissuti! Non è mica da tutti, eh! U.U

Spero che questa Shot vi sia piaciuta; sapete, è la prima storia che scrivo, quindi spero non faccia troppo schifo.

Vi prego se potete ditemi come vi sembra, e datemi consigli e pareri per migliorarmi!

Grazie mille a quelle anime buone che hanno letto!

ArtemisLover ♥

Ps forse si nota dalla lettera di Draco, ma per scrivere questa shot mi sono ispirata a "My heart will go on" di Celin Dion e "Nothing else matter" dei Metallica. Vi consiglio di ascoltarle entrambe, sono stupende :D