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Autore: Noirechatte_    13/02/2010    2 recensioni
"Mihael però sapeva che il suo comportamento si poteva definire parecchio bizzarro. Avrebbe potuto ignorarlo, ma non ce la faceva proprio, doveva gridargli contro tutto quello che gli faceva provare, con violenza, con il sangue che gli correva elettrizzato e nervoso nelle vene, il respiro affannoso, come dopo una corsa".
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio tutti. Chi legge nell’anonimato, chi l’ha messa fra i preferiti e chi (si spera)commenterà.

Ecco a voi l’ultimo capitolo di questa mini fic, spero vi piaccia. See you (:

I Dreamed You.

Mello bussò alla porta con ansia inimmaginabile, mentre traballava sul posto nella parodia di un danza: Prima tremava una gamba, poi l’altra.

“Avanti”rispose Near con voce neutra. Come sempre, d’altronde.

Il ragazzo fece un profondo sospiro e cercò di nascondere la crudele morsa che gli afferrava le viscere e le stringeva. Entrò e si trovò davanti una stanza che rispecchiava perfettamente il carattere di Near. Bianca, ordinata e piena di giochi.

“Mello..Cosa ti porta qui?”La voce di Nate proveniva dal pavimento, dove stava giocando con un robot.

“Ho bisogno di parlarti.” Esordì il biondo, mentre osservava le piccole mani dell’altro muoversi delicatamente su quel dannato robot. Gli riusciva terribilmente complicato ammettere che voleva essere al posto del balocco.

“Puoi sederti, se vuoi.” Near adagiò il gioco sul pavimento e seguì con lo sguardo i passi che Mello compieva verso di lui.

Mihael si accomodò sul freddo pavimento, davanti all’altro ragazzo. Era difficile per lui esprimere i suoi sentimenti, anzi dovrei dire per entrambi, solo che uno mascherava questa caratteristica con l’indifferenza, l’altro con l’aggressività. Due poli perfetti.

“Tu lo fai apposta.”cominciò Mello, guardando malignamente Near, che gli rispose”Che cosa farei, Mello?” Questo digrignò i denti e sentì la rabbia entrare ad ondate dentro di lui. “Non fare il finto tonto, tu stai cercando di farmi impazzire. Sai come sono e sfrutti ciò  a tuo vantaggio.” Un attimo di silenzio si frappose come un velo fra i due ragazzi, lasciandogli riordinare i pensieri.

Mello, in quel preciso istante, stava lottando con il suo orgoglio e per una volta nella sua vita, decise di andare oltre esso e dire due parole che mai avrebbe pensato di fare uscire dalle sue labbra.

“Hai vinto, Near.”L’altro alzò lo sguardo e Mello fu compiaciuto di leggere negli occhi di Near una vaga scintilla di sorpresa. “Mi hai fatto impazzire, in tutti i sensi.” Ne aveva abbastanza di parlare, Mihael. Voleva solo soddisfare il suo desiderio più intimo, senza pensare a cosa sarebbe successo dopo, voleva spengere la ragione e accendere l'istinto, voleva, come diceva Orazio, cogliere l’attimo.

Si avvicinò a gattoni verso Nate, che rimaneva impassibile nella posizione di vari minuti prima, ma Mello avrebbe potuto giurare di aver visto l’indice della mano destra muoversi con uno scatto nervoso. Aveva vinto lui, o forse, avevano vinto entrambi.

Sfiorò la mano dell’altro, con una delicatezza che non gli apparteneva. Era fredda la pelle di Near, scossa da brividi quasi impercettibili, che Mello non si perse.

Il biondo si adagiò sopra di lui e sfiorò le labbra dell’altro, mentre nel suo cuore, migliaia di colibrì avevano cominciato a volare. Aveva le labbra morbide, con un sapore buono, il sapore di Near. Lo avrebbe portato con sé nella tomba, in punto di morte avrebbe voluto salutare la terra con quel sapore sulle labbra.

L’altro non si ritrasse alle effusioni di Mello,ma sebbene con un po’ di incertezza, cominciò a baciarlo, segretamente emozionato, perché stava dando il suo primo bacio non ad una persona qualunque, ma a Mello,ormai certo che questo non lo detestava. Si sentiva strano, Near, sentiva una strana euforia prendere vita dentro di lui. Era felice.

Mihael infilò una mano sotto la camicia di Near e accarezzò la sua schiena. Poteva sentire le delicate curve delle vertebre sotto il suo tocco. Sentiva i brividi che s’impossessavano di Near e di lui, violenti,freddi poi caldi, caldi e poi freddi.

Near, che si sentiva un po’ più sicuro, dischiuse le labbra, permettendo ad un Mello ormai esaltato di insinuare la lingua ed esplorare la sua vergine cavità orale. Near imitò i suoi movimenti e quando sfiorò la lingua del compagno, un brivido più forte degli altri lo costrinse ad aggrapparsi ai capelli di Mihael.

Erano morbidi, gli piacevano. Ad essere sinceri, a Near piacevano molte altre cose di Mello. Nascondeva bene i suoi sentimenti agli altri, ma non poteva certo nasconderli a sé stesso. Aveva capito che per lui Mello era una persona speciale, la persona che lo teneva attaccato alla Terra. Indispensabile, era entrato nella sua vita senza bussare, si era preso il suo posto e pareva starci comodo.

Sciolsero quel bacio e si guardarono negli occhi. Near allungò il braccio destro verso la guancia sinistra di Mello, che sussultò a quel contatto inaspettato e piacevole.

Mello era sicuro che con quel bacio Near avesse colto tutto quello che provava per lui o almeno lo sperava, dato che lui non si sentiva emotivamente pronto a fornire spiegazioni e a formare una frase anche elementare:Era troppo elettrizzato.

Sorrise all’altro, che lo fissò un momento e poi fece lo stesso. Si alzarono e Mello afferrò bruscamente Near, lo strinse a sé, avvicino il suo viso al collo niveo dell’altro e lo baciò delicatamente più volte facendolo fremere e appoggiare le braccia, prima immobili lungo i fianchi, sulla schiena del biondo.

Mihael lasciò Near e lo salutò” Near, stai certo che la prossima volta arriverò primo.” Gli occhi di Near brillarono di una luce furba”Lo vedremo, Mello.”

Mello tornò in camera inspiegabilmente felice, almeno secondo Matt che si dovette sorbire le risatine dell’altro, carte di cioccolata che gli finivano addosso e poi, cosa che lo turbò alquanto, Mello disse che non avrebbe mai voluto sognarlo mentre diceva di essere un hippie,perché avrebbe ostacolato sogni ben più importanti.

The End ~

  
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