-Dimmi la verità.- -Non ho nulla da dirti, Zoro. Lasciami andare.- -Non lo farò...- Lo spadaccino afferrò la navigatrice per per un polso, la sbatté al muro. Prese l'altro suo braccio, li unì sopra di lei e li bloccò in modo che lei non potesse scappare. -Lo sai che queste cose mi fanno impazzire...- Disse lei, abbassando lo sguardo e assumendo un'espressione arresa. Non sapeva quanto sarebbe ancora riuscita a resistere. -Dimmi la verità.- Ripeté Zoro guardandola negli occhi. Nami non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi tanto penetranti, neri come una notte senza fine. Cercò di ribellarsi, non poteva cedere. -Ti ho detto di lasciarmi andare!- Disse ancora, con quel suo tono provocatorio e strafottente. -E io ti ho detto che non lo farò.- Le disse lui, accennando un sorriso divertito: la cosa cominciava a farsi interessante. I loro volti erano vicini, troppo. Con la mano libera, Zoro, scostò i capelli dal volto di lei, accarezzò il suo viso. La sua mano scese per il collo, proseguì seguendo la forma del suo seno, giunse al fianco, scese ancora fino alla coscia e risalì seguendo lo stesso percorso al contrario. Nami tremò, era incredibile quanto potere avesse quel ragazzo su di lei, ma non avrebbe ceduto. Non ancora. -Non mi avrai mai.- Gli disse in un soffio. -Scommettiamo?!- Zoro la stava provocando. Conosceva fin troppo bene la ragazza. Erano compagni di ciurma ormai da tanto tempo. Continuò a guardarla e lei reggeva il suo sguardo; aveva un'espressione arrogante, ma allo stesso tempo dolce e a lui quell'espressione piaceva, troppo. Di questo passo sarebbe stato lo spadaccino a perdere la testa. Stava diventando una gara a chi si fosse arreso prima ed entrambi erano sicuri di vincere. Zoro lasciò la presa, sapeva che Nami non se ne sarebbe andata e infatti lei restò immobile, guardandolo. Il ragazzo appoggiò l'avambraccio al muro, sopra di lei e con la mano le prese il mento. -Ora puoi dirmelo.- Le sussurrò all'orecchio. Nami lo guardò, con l'orgoglio che bruciava nei suoi occhi. Era chiaro che non avrebbe desiderato altro, ma non poteva cedere così. -Perchè non cominci tu?!- Gli disse, nonostante sapesse che non l'avrebbe mai fatto. -...Ti amo.- A sentire quella frase, Nami, si paralizzò. Non se lo aspettava, sapeva che prima o poi avrebbe sentito quelle parole, ma in quel momento l'avevano colta alla sprovvista. Zorò la guardò, di nuovo. Avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza che ancora non riusciva a crederci. Appena Nami si rese conto che lo spadaccino si stava avvicinando tornò in sè e posò un indice sulle sue labbra. -Non ancora... Prima ammetti che ho vinto.- A quelle parole, Zoro, alzò gli occhi esasperato, ma non disse nulla. Mise il braccio che poco prima era al muro dietro la sua schiena e con l'altro la sollevò e si diresse verso il ponte della nave. Nami non si ribellò. Quando arrivarono sulla prua della Sunny, Zoro, fece scendere la ragazza, ma non la lasciò andare. La prese per la vita, la strinse a se, la guardò. -Hai vinto tu.- Disse e questa volta, senza perder tempo, pose le sue labbra su quelle di lei e la ragazza si abbandonò completamente allo spadaccino che, ormai, non l'avrebbe lasciata per nessun motivo. Dopo attimi senza fine, la ragazza allontanò le sue labbra e lo guardò. Alla luce della luna i suoi capelli erano col del mare. -Non mi lascerai, vero?!- Le chiese lei, speranzosa. Lui sorrise: -Non potrei vivere senza te...- Lei lo baciò dolcemente. -Ricordami di ringraziare Rufy.- Disse lui. Lei lo guardò perplessa. -Se non fosse tanto stupido non ti avrei mai incontrata.- continuò. -Sono passati mesi da quel giorno e pensi di ringraziarlo ora?!- Gli chiese lei, divertita. -Beh, meglio tardi che mai.- Disse lui sorridendo. -Hai ragione.- Gli rispose la navigatrice volgendo lo sguardo verso il nero della notte. -Hai ragione.- Gli diede un bacio, dolcemente. -Ti amo.- Gli sussurrò piano all'orecchio. E lui, catturato da quelle parole, la baciò ancora chiedendosi come avrebbe potuto vivere senza lei.