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Autore: Nemesi92    14/02/2010    3 recensioni
Yuki,insieme a Kaname e gli altri nobili vampiri,ha appena lasciato l'accademia Cross ma non sa cosa l'attende...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi risvegliai dopo qualche ora.
Il sole era calato e sul cielo si stagliava la luna,circondata dall'immensità di stelle che brillavano come piccoli diamanti nel buio della notte.Instintivamente portai la mano sulla ferita che mi aveva causato così tanto scompiglio:quel piccolo ma profondo foro era scomparso,la mia mano toccava una sorta di altorilievo scolpito sul derma.Avvicinai il braccio al viso e mi resi conto che al posto della ferita vi era una vera e propria scritta:Sunrise Light.
Luce d'alba.
Ignoravo il motivo per cui quelle parole erano lì,ma soprattutto non riuscivo ad immaginare le conseguenze che ne sarebbero derivate.
Una scritta non può farmi del male
-pensai fra me.Un semplice tatuaggio comparso dal nulla non avrebbe potuto fermarmi.Lo svenimento mi aveva già fatto perdere abbastanza tempo,dovevo rimettermi in marcia e raggiungere Zero.Era a lui che dovevo pensare:dovevo rincontrarlo il prima possibile,ne avevo bisogno. Aumentai la velocità dei miei passi,senza nessuna fatica.Mi sentivo leggera,fresca. Nuova.
Era come se avessi dormito beatamente più di cento anni ed avessi riacquistato completamente tutte le forze,anche quelle perdute durante il viaggio con Kaname. Spostare una catena montuosa non mi sarebbe costato il minimo sforzo. Sentivo la potenza fluire nei miei muscoli,un fuoco ardere nel petto. Il battito del cuore era regolare,così come i respiri. Senza accorgermene,avevo percorso più di 500 metri in poco più di un minuto. Una velocità più che notevole persino per una purosangue. La vista era molto migliorata:riuscivo a scorgere i più impercettibili movimenti circostanti,dallo zampettare degli insetti al respiro dei gufi.Mi sentivo in pace con la natura,ero parte integrante di essa. Avevo sete,ma non di sangue.Volevo della semplice acqua.Desideravo ardentemente acqua fresca.Mi girai intorno,tesi i miei sensi al massimo. Gli occhi guizzavano da destra a sinistra tramite movimenti quasi inscrutabili,le orecchie erano atte a captare qualsiasi suono che indicasse vicinanza di un torrente.Persino una pozzanghera mi sarebbe bastata.Riuscii a percepire lo scorrere di un ruscello nelle immediate vicinanze del sentiero.Quasi involontariamente,le mie gambe iniziarono una corsa frenetica verso il fiumiciattolo. Quando lo raggiunsi,non potei fare a meno di inginocchiarmi e provare a berne l'acqua fresca e cristallina.Fu allora che vidi:dopo alcuni sorsi lo sgomento si impadronì di me in pochi attimi.Lunghe ciocche ondulate color grano cadevano sulle mie spalle,seppur legate dal laccio di cuoio.I miei occhi avevano cambiato colore:non più castani,ma di un verde chiarissimo brillavano riflessi dall'acqua.Le mie labbra erano più carnose rispetto a prima ed incorniciavano un sorriso perfetto.Quel sorriso non era mio,ma lo era stato:avevo riavuto il mio sorriso da umana.Rimasi stupefatta dal mio cambiamento fisico:cosa mi stava accadendo?Ma sopratutto, perchè?
Non riuscivo a darmi nessuna risposta valida,nessuna teoria mi sembrava plausibile.Quello che mi stava accadendo era così dannatamente assurdo.
Ero ad un giorno di cammino da Zero,a qualche migliaio di passi da lui e dai suoi occhi che avrebbero visto in me soltanto un'estranea...possibile che fosse questo il piano?
Il mio stesso aspetto rappresentava una minaccia per me che,completamente sola e senza nessun tipo di protezione,mi dirigevo verso colui che aveva giurato di uccidermi nel caso ci fossimo nuovamente incontrati.
Era in questo modo che l'assenza di Kaname voleva proteggermi?Nascondendomi da Zero seppure fossi stata al suo cospetto?
Mi sentii tradita,imbrogliata. Kaname mi aveva dato solo una parvenza di possibilità di scelta. Si era preso gioco della mia volontà di incontrare Zero camuffando il mio aspetto ai suoi occhi.Non un briciolo di gratitudine per il suo atto di difesa,ma solo rabbia ed indignazione. Ero furibonda. Iniziai a lacrimare copiosamente,i miei singhiozzi echeggiavano nella natura che mi circondava.
Volevo incontrare Zero come Yuki,volevo che rivedesse il mio viso,i miei lineamenti,i miei capelli e non quelli di una persona ignota,nuova, mai vista.
Non ero pronta per rimettermi in marcia.I dubbi mi attanagliavano:sarebbe stato meglio continuare il mio viaggio oppure andare da Kaname e riprendermi in un modo o nell'altro il mio aspetto?
Ora che avevo capito cosa mi fosse successo,per volere di chi e perché,ero comunque sola,nel buio,a cercare nel pensiero di Zero rassicurazione. In fondo,poteva il mio aspetto dividerci?
Pensando a coloro che amavo,e che a breve avrei incontrato,decisi di addormentarmi.
L'indomani sarebbe stata una giornata faticosa di cammino.
  
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