“Domani saremo in Versilia per un promo dell’Xbox. Ci sarai, vero?” le scrisse velocemente. Una parte di lui aspettava una risposta immediata che però non arrivò. Ovvio che non risponda ora. Teneva stretto tra le mani il BlackBerry.
Da tanto che era ansioso per una risposta della ragazza non si accorse neanche del volo aereo di cui, di solito, era terrorizzato. Controllava in continuazione su Twitter ma lei non rispondeva. A quest’ora sarà a scuola. Mancava poco al loro arrivo in Italia e lui non vedeva l’ora di rivederla. Ma cosa le avrebbe detto una volta davanti a lei? Doveva confessarsi, questo era poco ma sicuro. Cominciò a tirare fuori il coraggio provando mentalmente cosa dire. Come faccio a confessarmi faccia a faccia se non riesco nemmeno a scriverle poche righe con una e-mail? In effetti, il suo ragionamento era giusto. La timidezza del piccolo Nicholas Jerry Jonas, quello vero, veniva fuori sempre nei momenti meno opportuni. Avrebbe voluto essere spavaldo come Joe, per una volta, così da poterle dichiarare i suoi sentimenti e non avere paura di un eventuale palo.
Batté la testa al finestrino del jet privato in fase d’atterraggio. Diede un ultimo sguardo al cellulare prima di prepararsi per scendere.
“Stai scherzando? Oh mio Dio, non ci posso credere! Certo che ci sarò”. Nicholas tirò un gridolino di gioia. Finalmente gli aveva risposto. E sarebbe venuta a vederlo. Il ragazzo non stava più nella pelle.
“Bro, questa camicia è carina?” chiese agitato a Kevin. L’automobile nera era circondata da alcune voltanti delle Polizia; quella era l’unica cosa che Nicholas ancora non buttava giù del suo lavoro: essere continuamente controllato e scortato per evitare le fan.
“Nick, stai benissimo. Ti vuoi rilassare?”.
“Non ce la faccio” confessò abbassando lo sguardo.
Martina, Martina, Martina. Non pensava ad altro. Si era pure dimenticato le battute del video che dovevano girare. Poco importa, io voglio lei. Sono qui solo per lei.
La grande auto nera arrivò su una spiaggia senza ombrelloni. Le transenne dividevano i tre fratelli dalle migliaia di fan urlanti. È la in mezzo. Come l’avrebbe trovata?
“Lei è ‘quella della prima fila’, no?” suggerì Joe facendo il gesto delle virgolette. Aveva ragione, per una volta aveva proprio ragione. Nicholas doveva cercarla tra le prime file, come al soundcheck. Ah, il soundcheck. Si perse nei suoi pensieri: cominciò a riportare alla mente il primo momento in cui l’aveva vista. Che colpo di fulmine che era stato. Quei capelli un po’ sbarazzini appena sopra le spalle, lo splendore dei suoi denti bianchi come le nuvole, il suo sguardo profondo che fissava i tre ragazzi cantare.
“Macho, eccola” gli sussurrò Kevin indicando un punto indeterminato nella folla. Il ricciolo tornò coi piedi per terra. Guardò in quella direzione. Il cuore cominciò a battergli all’impazzata nel petto: che volesse uscirgli fuori?
“Martina, dove sei?” sussurrò. Fece qualche passo verso le transenne e tutte quelle ragazze aumentarono le urla isteriche. Nicholas non era ancora abituato al fatto che ogni volta che lo vedevano, dovevano cominciare ad urlare in quel modo. Cercava tra la folla quella testolina castana, quegli occhi vispi e quel sorriso sempre stampato sul volto luminoso. Ricordava ogni minimo particolare di lei, come la prima volta che l’aveva vista.