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Autore: lames76    15/02/2010    0 recensioni
Prima di tre storie "continue", come le puntate di Star Trek doppie. L'Ardito e' sbalzata lontano dalla Federazione e dovra' compiere un lungo viaggio di rientro durante il quale l'equipaggio dovra' decidere se seguire la Prima Direttiva... o la propria coscienza!
Genere: Drammatico, Avventura, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Star Trek Ardito'
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"Diario del capitano supplemento, sono ormai due mesi che veniamo
'gentilmente' scortati dai Reny. Devo dire pero’ che mi sento piu’ un
prigioniero che un ospite. Spero che la traversata finisca al piu’ presto.
So che non dovrei dirlo ma mi piacerebbe un diversivo..."


"Capitano sto rilevando un segnale di SOS", esclamo’ Sito improvvisamente.
"Finalmente qualcosa da fare!", penso’ Nos divertito, "E' incredibile il fatto che mi basti chiedere un diversivo per farlo accadere!"
"Tracci una rotta d'intercettazione", ordino’ trattenendo un sorriso, "Massima curvatura!"
"Nos, i Reny ci stanno chiamando", disse ancora Jaxa, "Ci dicono di non interessarci e che provvederanno loro", fece una pausa, "Usano un tono alquanto imperioso"
"Sei sicura che dicano proprio questo?", chiese sornione il bajoriano, il capo della sicurezza lo guardo’ stupita, "Con tutte quelle interferenze nel loro segnale?"
Sito capi’ ed annui’, "Hai ragione...", disse, "Ci sono troppe interferenze, non sono sicura...", aggiunse sorridendo.
"Le navi Reny ci inseguono, ma sono troppo lente per noi", disse Renae, "Rilevo la nave che manda il segnale di SOS. E' un vascello cargo Reny...", si fermo’ stupita per controllare meglio, "Sembra che sia attaccato da un'altra nave della sua razza!", affermo’.
"Saranno i ribelli di cui ci hanno parlato", ipotizzo’ Benson.
"I sensori indicano che le navi attaccanti sono della Marina Spaziale di Reny, mentre il vascello bersaglio ha a bordo circa trecento persone e nessun armamento!", disse Renae inorridita.
"Li chiami!", ordino’ il capitano.
"Non ci rispondono", disse Sito, "Riceviamo un altro segnale dalla nave passeggeri, solo audio"
"Sentiamolo", disse Terik con calma.
"Nave della Federazione...", alcune scariche statiche interruppero il collegamento per un attimo, "...asilo politico! Ci stanno sterminando...", altre interferenze, "...ultima speranza di salvezza..."
"Le comunicazioni sono saltate completamente!", riferi’ Jaxa improvvisamente.
"Cosa conta di fare?", chiese il vulcaniano.
"Interverremo!", rispose Deran senza pensarci su due volte.
"Si ricordi la Prima Direttiva", lo fermo’ Terik, "Siamo nello spazio Reny e questa e’ una loro disputa, non possiamo intervenire..."
"E cosi’ li lasceremo morire!", ruggi’ Sito, "E' la stessa scusa che ha usato la Federazione quando Bajor e’ stato invaso dai Cardassiani!"
"Interverremo!", ribadi’ Nos, "Chi non e’ d’accordo puo’ abbandonare il suo posto in plancia! Annotero’ sul diario di bordo la sua opposizione"
Nessuno si mosse e Deran si senti’ riempire d'orgoglio.
Poi, con un'enorme sorpresa da parte di tutti, Terik si alzo’ dal suo posto ed entro’ in un turboascensore.
"Maledizione!", penso’ Deran, "Non credevo che l'avrebbe fatto!"
"Signor Benson passiamo ad impulso", ordino’ ricacciando indietro l'amarezza, "Su gli scudi e pronti a portare a bordo quelle persone"
La nave federale decelero’ fino a velocita’ sub-luce, venne subito intercettata dalla nave da guerra Reny. Diversi colpi del piccolo vascello andarono a segno.
"Scudi al quaranta per cento", disse Sito, "Sono piccoli ma bene armati!"
"Vediamo se sanno incassare bene quanto sanno colpire", disse Deran determinato.
Non era cosi’. L'Ardito sparo’ con i suoi phaser e dopo pochi colpi la nave nemica era fuori uso. Rimase inerte alla deriva nello spazio.
"Sono fuori combattimento", disse O'Connor, "Ma la nave passeggeri ha subito gravi danni"
"Il loro nucleo di curvatura sta per saltare", disse Melixa attraverso l'interfono, "Se non ci sbrighiamo a portarli via sono spacciati!"
"Plancia a tutte le sale teletrasporto", disse il capitano, "Portate a bordo tutto l'equipaggio della nave passeggeri", si fermo’, "Dottor Blair prepari delle squadre mediche"
"Le navi che ci stavano scortando hanno attivato gli armamenti", disse Jaxa, "Ci intercetteranno tra meno di due minuti"
"Sala teletrasporto a plancia", disse una voce, "Sono tutti a bordo capitano!"
"Alzare gli scudi!", ordino’ Deran, "Impostare una rotta d'allontanamento, massima curvatura!"
Quando le navi Reny giunsero nel settore l'Ardito era gia’ lontana.

Le porte del turbo ascensore si aprirono ed il capitano ed il capo della sicurezza uscirono ed entrarono in infermeria. All'interno oltre al personale medico c'erano degli alieni stesi sui lettini o sostenuti da infermieri.
"Capitano c'e’ qualcuno che vi vuole parlare", esordi’ subito Blair portando il bajoriano davanti ad una donna. Era molto simile agli altri Reny, ma aveva sia i capelli che delle piccole orecchie. La sua pelle era di un gradito color roseo.
"Grazie per averci salvati", disse la donna con voce melodiosa, "Io sono Entara Pen, il capo di questi fuggitivi"
"Sono il capitano Deran Nos, vi do il benvenuto a bordo", si presento’ il bajoriano, "Posso farvi una domanda?", chiese e quando la donna annui’ chiese, "Chi siete?"
La donna sorrise, "E vero, voi della Federazione non ci conoscete", rispose, "Le sembrera’ strano, ma noi siamo i Reny"
"Che cosa vuole dire?", chiese Sito stupita.
"Un tempo quest'impero era nostro, ed era veramente un buon impero", continuo’ Entara, "Poi giunsero i Delnorij..."
"Non sono una razza di predoni stellari senza scrupoli?", chiese il dottore incuriosito.
La donna annui’ sconfortata, "Sfondarono facilmente le nostre difese e conquistarono il nostro spazio", sospiro’, "E lo fecero cosi’ in fretta che gli altri imperi confinanti non se n'accorsero neppure..."
"Ce ne saremmo dovuti accorgere non appena i Delnorij ripresero i contatti con gli altri mondi", intervenne Nos.
"No, avevano pianificato da molto tempo quest'invasione", spiego’ la donna, "Sapevano che noi Reny eravamo molto restii a mostrarci in pubblico e sapevano anche che nessuna razza, neppure i Romulani, avrebbe fatto affari con dei predoni. Cosi’ usarono l'ingegneria genetica per cambiare. Assunsero il nostro aspetto e presero il nostro posto, voi siete i primi a scoprirlo..."
"Contatteremo la Flotta Stellare", disse Deran, "Quando lo sapra’ interverra’ sicuramente..."
"Non ce ne’ il tempo!", disse la donna, "Altre tre navi come la nostra stavano cercando di fuggire, se non intervenite subito saranno spacciate"
"Non so che fare", penso’ il bajoriano, "Intervenire per salvare la nave e’ un atto contro la Prima Direttiva che sarebbe scusabile, ma partecipare attivamente ad una ribellione, per quanto giusta, sarebbe inammissibile", sospiro’, "Finirei sicuramente davanti alla corte marziale con poche speranze di salvarmi..."
"Nos interverremo?", chiese Sito incupita, "Non li lasceremo morire, vero?", lo incalzo’ sotto voce.
"Non lo so", mormoro’ lui in risposta.
"Non puoi tirarti indietro!", lo sprono’ lei, "Verrebbero massacrati..."
"Va bene interverremo", rispose a voce alta Deran.
"Se non lo facessi non potrei piu’ dormire la notte", si disse, "Anche se forse dovro’ farlo in una colonia penale..."

Mentre tornava in plancia Deran fu raggiunto da Melixa.
"Capitano ho scoperto qualcosa di molto interessante", esordi’ la giovane ragazza.
"Che cosa?", chiese il bajoriano.
"Le navi Reny sono equipaggiate con cannoni a polaroni", disse lei.
"Cannoni a polaroni? Ma l'unica altra potenza che li usa e’...", inizio’ il capitano.
"...il Dominio!", fini’ Haret.

Il capitano dell'Enterprise era nella sua saletta tattica mentre redigeva alcuni rapporti. Dopo l'avventura contro i Borg, che l'avevano proiettato indietro nel tempo, aveva dovuto occuparsi solo di redigere rapporti e leggere comunicati.
"Data a capitano Picard", trillo’ il comunicatore.
"Qui Picard", rispose lui.
"L’ammiraglio Nechayev vuole parlare con lei, e’ sul suo canale protetto", continuo’ l’androide.
"Va bene, rispondo da qui, Picard chiudo", disse sfiorando il suo comunicatore. Con calma si riassetto’ la divisa e poi premette il pulsante del suo terminale. L’ammiraglio Nechayev apparve sullo schermo.
"Ammiraglio e’ un piacere rivederla...", comincio’ il capitano.
"Bando ai convenevoli Picard, l’ho chiamata per un motivo molto grave", disse seria.
"Sono tutto orecchi", rispose Picard rabbuiandosi. Perche’ doveva essere sempre cosi’ dura, si chiese.
"Tre mesi fa la nave stellare Ardito stava inseguendo un vascello pirata quando e’ scomparsa", inizio’ a spiegare l’ammiraglio, "Credemmo che fosse andata distrutta ma non rilevammo alcun frammento come controprova. Tre settimane fa il governo Reny ci ha ufficialmente chiesto di intervenire in una loro disputa, sembra che l'Ardito stia compiendo degli atti d'aggressione, o come li definiscono loro, di pirateria. Pare che la nave federale sia sbucata, dopo il passaggio in un tunnel spaziale instabile, dalla parte opposta del loro spazio. Il capitano Deran ha deciso di chiedere di poter passare sul loro territorio e poi, una volta giunto a meta’ del percorso, e’ impazzito", si fermo’ un istante, "Visto che lei ha risolto brillantemente la crisi creata dal capitano Maxwell con i cardassiani, ho deciso di mandare lei a cercare di fare ragionare il capitano dell'Ardito"
"Se il capitano Deran non volesse 'ragionare'?", rispose il capitano.
"Ha il permesso di fermarlo... a qualunque costo. Abbiamo bisogno dell'alleanza con i Reny visto come sta procedendo la guerra contro il Dominio. Nechayev chiudo", fini’ l’ammiraglio.
Picard sospiro’. "Conosco superficialmente il capitano Deran, ma non penso che un capitano federale decida di attaccare senza una buona ragione", penso’, "Pero’ anche Maxwell aveva una buona ragione, ma nessuno ha potuto salvarlo dalla Corte Marziale..."

"Renae, sto facendo la cosa giusta vero?", chiese Deran. Lei e la ragazza erano nell'alloggio del capitano e stavano cercando di rilassarsi, l'uno tra le braccia dell'altra. Erano nella penombra ed erano in silenzio gia’ da un po'.
"Non ne sei sicuro?", chiese la ragazza.
"Una parte di me, quella razionale, mi sta dicendo che questo e’ il piu’ grande errore della mia vita", gli rispose lui franco, "L'altra, quella istintiva, invece mi dice che sto agendo bene..."
"Per ora sta vincendo la parte istintiva, vero?", chiese O'Connor.
Il bajoriano annui’.
"Spero che alla fine vinca la parte giusta...", mormoro’ ancora.
   
 
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