Mi è finalmente venuta l’idea per un nuovo capitolo… ci ho messo un po’ perché negli ultimi giorni non stavo molto bene e le idee si erano come volatilizzate °_° Cmq adesso sono pronta a scrivere questo nuovo capitolo, in cui Kei apparirà sotto una luce molto diversa dal solito, sicuramente differente da come era nella prima serie di beyblade. Buona lettura!!! =Shià= by Eyo^chan

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Finì la colazione in silenzio, evitando di guardare Rei negli occhi; Kei aveva già terminato da un pezzo, ma era comunque rimasto a tavola, perché nonno J lo stava tartassando di domande sul suo viaggio in Russia.

Takao era uscito molto presto, trascinato via a forza da Hilary, nonostante quel sabato non ci fosse da andare a scuola.

Salima si alzò saluando tutti dicendo che usciva a fare una passeggiata, approfittando del fatto che il ragazzo cinese era tornato in camera sua per vestirsi; Kei la guardò mentre usciva e scrollò la testa: capiva subito quando una persona mandava messaggi negativi e nel caso di quella ragazza riusciva anche ad immaginare il motivo. Guardò verso la camera dove il suo amico si stava vestendo e pensò "Accidenti a te Rei…"

Salima raggiunse il fiume e si sedette su un masso a guardare l’acqua che ogni tanto s’increspava al passaggio di un pesce.

Non capiva cosa le stesse succedendo, il rivedere Rei l’aveva messa inspiegabilmente in agitazione; anche durante la notte, quando gli aveva sfiorato la guancia, l’aveva fatto senza rendersene conto…

E poi c’era Kei, a cui non poteva lanciare uno sguardo senza che lui potesse interpretarlo, sembrava che riuscisse a leggere nel pensiero di chiunque… e questo la spaventava, perché non voleva che qualcuno scoprisse i suoi pensieri.

Salima - Ohh Accidenti!!! –

Si alzò di scatto e camminò lungo la sponda del fiume fino a raggiungere la strada; decise di prendersi qualcosa da bere, così entrò nel primo bar che le si presentò davanti.

Salima – vorrei una coca-cola per piacere… -

Voce – posso offrirtela io? –

La ragazza si girò e si ritrovò di fronte un ragazzo che doveva avere circa la sua età, forse un paio d’anni in più, con i capelli rossi e gli occhi azzurri come il ghiaccio.

Salima – e tu chi saresti? –

Ragazzo – il mio nome è Yuri! (si Ila, proprio lui ^_- nd Eyo) ti ho vista uscire di casa e ti ho seguita fin qui… -

Salima – e perché mai mi hai seguita? –

Yuri – perché sono un maniaco pervertito >_<’’ no, scherzo :P è che in quella casa stanno dei miei amici…. –

La ragazza lo guardò perplessa, poi fece un paio di conti tra sé e sé…

Salima – ma allora tu devi essere il famoso Yuri verso cui imprecava Kei ieri sera :P –

Yuri – e così imprecava conto di me eh? Non dirmi che è ancora arrabbiato per il fatto che l’ho lasciato da solo in balia di mia madre, vero? XDDDDDD –

Salima – solo un po’…. –

Il ragazzo russo fece una risatina cattiva ripensando alla scena esilarante avvenuta nel salotto di casa sua poco meno di due giorni prima, poi bevve un sorso della bibita che il barista gli aveva appena portato.

Salima – ma dimmi, come mai sei venuto qua? In fondo tu e Kei vi siete appena visti… -

Yuri – mi ci ha spedito mia madre, ha detto che si è dimenticata di dare alcune cose a quel "simpaticissimo e gentilissimo" ragazzo che di nome fa Kei XDDD –

Salima – altra roba? O.o ma già ieri sera aveva un carico di una cinquantina di valige –

Yuri – non dirlo a me, non sai che risate che mi facevo quando all’aereoporto lo guardavo che cercava di mettere tutti i borsoni nel carico bagagli!! –

Salima – ma sa già del tuo arrivo? –

Yuri – oh no, è tutta una sorpresa… anche perché se gli avessi detto che sarei venuto, sarebbe scappato prima del mio arrivo…. –

Salima – capisco…. ^_^ -

Yuri – quindi adesso io vado a farmi un giro, poi lo beccherò di sorpresa quando meno se l’aspetta!!! –

Salima – bè, buona fortuna!!! Magari ci rivediamo, se resti qui qualche giorno! –

Yuri – con piacere signorina! –

Yuri si diresse fischiettando verso l’albergo in cui aveva lasciato la roba per Kei, mentre Salima decise di continuare la sua passeggiata per schiarirsi le idee riguardanti Rei…

Rei aveva appena finito di vestirsi, quando tornando in cucina, non trovò più Salima

Rei – ehi Kei, sai dov’è andata Salima? –

Kei – ha detto che usciva, ma non mi ha detto dove andava…. Hai intenzione di cercarla?-

Rei – secondo te dovrei? –

Kei – no…. Ho avuto l’impressione che volesse stare sola – "come mento io non mente nessuno….. a volte mi faccio schifo sul serio… -.-"

Rei – capisco…. Bè, io vado a cercare Takao allora, se c’è anche Kappa gli darò Driger, aveva detto che poteva potenzare il disco d’attacco… -

Kei – buona fortuna! A stasera… -

Rei uscì e siccome anche nonno J se n’era andato, Kei si ritrovò da solo a pensare… prese dranzer e uscì in giardino ad allenarsi; quasi tre ore dopo, stanco morto, decise di farsi un altro bagno, ma proprio mentre stava per rieentrare, vide davanti alla porta il simbolo dei suoi incubi peggiori.

Sulla soglia qualcuno aveva messo un paio di borsoni stracarichi di roba e attaccato a uno di essi c’era un biglietto con una faccina che faceva la linguaccia e una scritta che da quella distanza non riusciva a leggere…

Kei – no, ditemi che non è vero…. –

Yuri sbucò fuori all’improvviso da un cespuglio (non chiedetemi come ha fatto ad entrarci senz ache Kei se ne accorgesse ^^’’nd Eyo) e gli urlò dietro alle spalle un "Ciao Keiiii"

Il ragazzo fece un balzò in avanti di un paio di metri e quando si girò a guardare il suo amico russo, che se la rideva di gusto, era bicno come un lenzuolo e indicava i borsoni accatastati davanti alla porta

Kei – che ci fai tu qui? C-cosa sono quelli? –

Yuri – bè, mia madre ha pensato bene di mandarmi qui a portarti altra roba che ha scovato non so dove, penso proprio che abbia un debole per te! –

Non risucì a trattenersi per le proprie parole, e si ritrovò a rotolare per terra tenendosi lo stomaco che era dolorante per le risate.

Kei lo guardava senza più speranza negli occhi, si girò, aprì la porta entrando in casa e la richiuse a chiave; quando smise di ridere, Yuri si rese conto che l’amico l’aveva chiuso fuori di casa, così si inginocchiò davanti alla porta guardando dal buco della serratura

Yuri – Kei…. kei, amico, dai, fammi entrare…. Kei, ci sei? Lo scherzo è bello quando dura poco è.é ….. ok, ok, non lo faccio più, ma fammi entrare ;____; -

E così era tornata di nuovo lì…. Camminado camminando la strada l’aveva riportata su quel ponte, il luogo dove per la prima volta aveva conosciuto Rei.

Si mise a guardare in basso sporgendosi, e osservando l’acqua si ritrovò a pensare a Kein e al suo gruppo. Poi una voce dietro di lei la fece trasalire.

Kei – guarda che se ti sporgi così potresti anche cadere di sotto… -

Salima – già… sai, ho sempre desiderato provare… - fece per salire in piedi sul muretto del ponte e Kei non la trattenne.

Salima – da quassù è tutta un’altra cosa, sembra di stare in un mondo diverso –

Kei le si avvicinò e posò i gomiti sul muretto

Lei notò che era pensieroso, così scese e si appoggiò anche lei al suo fianco

Salima – oggi qualcuno ti ha fatto visita? –

Kei la guardò camibiando espressione

Kei – lo sapevi? –

Salima con aria innocente – cosa? –

Kei – cioè tu sapevi benissimo che Yuri sarebbe arrivato, e non mi hai detto niente… -

Salima – scusa, ma mi ha chiesto lui di mantenere il segreto… piuttosto, come è andata? –

Kei – bene…. L’ho chiuso in casa con nonno J, a quest’ora dovrebbe essergli passata la voglia di ridermi dietro le spalle –

Salima – senti, come mai sei venuto qui? –

Kei – potrei farti la setssa domanda, ma non ne ho bisogno, dato che conosco già la risposta… -

Salima ripensò a quello che si era detta durante il giorno, a come quel ragazzo riuscisse a leggere i pensieri guardando negli occhi la gente.

Salima – davvero? Sono curiosa dis entire la sua ipotesi professore… -

Kei – secondo me sei qui perché pensi a Rei… e non sai esattamente perché –

La ragazza abbassò gli occhi guardandosi le scarpe e non rispose

Kei – ti ricordi quando ieri sera ti ho accennato a quella ragazza di nome Mao? –

Salima – sì… -

Kei – sai, mi è sembrato strano il comportamento di Rei qaundo sei arrivata… ha sempre mostrato un forte attaccamento a Mao, tanto che per nessuno era in dubbio il fatto che provassero…. Bè sì, amore reciproco… -

Salima lo guardò negli occhi, avrebbe dovuto immaginarselo… quel dolore allo stomaco andava via via aumentando.

Il ragazzo rispose al suo sguardo, ci lesse dentro qualcosa che si avvicinava in modo incredibile a sconforto e rassegnazione, così si affrettò ad aggiungere quello per cui era andato fin lì a cercarla

Kei – mah…. Tu hai messo in dubbio certe mie convinzioni… -

Salima – tue convinzioni? –

Kei – già… io per primo pensavo che Rei avesse un’attaccamento speciale per quella ragazza, e che niente al mondo gli avrebbe fatto cambiare idea, ma poi sei arrivata te…. E non ne sono più convinto. –

Salima sentiva qualcosa in gola, ma non riusciva a tirarlo fuori completamente, anche perché temeva si trattasse di lacrime e mai e poi mai avrebbe piantod avanti a Kei.

Kei – non voglio certo mettermi in mezzo a voi due, ma ho come l’impressione che Rei… sì, che il mio amico si sia preso una cotta per te, ma sarà il tempo a dire se diventerà qualcosa di più, non trovi? –

Salima gli sorrise e annuì con la testa

Salima – grazie di avermelo detto Kei… -

Kei – sì…. Andiamo a casa adesso –

Si incamminarono insieme per tornare a casa di nonno J…..

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Eyo – piaciuto il 3° capitolo? Fatemi sapere eh ^_^