È quasi
passato un anno.. e per un motivo o
per l’altro non avevo più aggiornato..
Chiedo infinitamente
scusa… sono
imperdonabile!!! *si inginocchia e implora perdono*
Devo ringraziare
assolutamente Arachne e
Sweet_kami95 senza le quali non mi sarei mai data una
svegliata…
In questo capitolo
succede una cosuccia
interessante…
Per il prossimo vedrò di fare il prima possibile.. se riesco entro mercoledì sera lo posto.. altrimenti siete autorizzate a linciarmi ù.ù
~Ordini di nii-sama~
Arrivò
a casa, che era sera inoltrata. Pensava che fosse meglio
che nessuno lo vedesse. Arrivare ed entrare nel suo corpo, niente di
più. Non
parlare, non guardare qualcuno, non lottare e soprattutto non
incontrare la
nana. Dopo la loro conversazione del pomeriggio, era meglio se non si
fossero
visti altrimenti avrebbe dovuto spiegarle perchè le aveva
chiesto quelle cose.
Arrivò
che la finestra era chiusa. Ingegnandosi come potette,
bestemmiando in chissà quale lingua, riuscì ad
entrare. Rientrò
nel suo corpo, che era perfettamente asciutto e collocato nel letto,
senza mai
smettere di pensare.
Rukia
si sarà preoccupata di metterlo nel letto per evitare che
qualcuno dicesse
qualcosa? Sorrise al pensiero di Rukia mentre asciugava il suo corpo e
maledisse sottovoce il comportamento della ragazza… Anche se
dopotutto, gli
conveniva, perchè almeno gli avrebbe evitato di lottare con
suo padre come al
solito.
Quando
si girò, sentì un rumore stridente che lo fece
incazzare. L’unica seccatura che
mancava: Kon.
-
Ichigo! Maledetto!
Dov’eri finito?! – gridò il leoncino,
svegliandosi.
-
Non mi sembravi troppo preoccupato – disse Ichigo
ironicamente.
-
Cosa ti prende idiota? Nee-san è stata qui ad aspettarti per
un bel po’.
- Rukia?
- Si
-
Non mi importa, puoi andartene? – Kon lo guardò
con il broncio e si rintanò
nell’armadio. L’unica cosa che gli mancava era
litigare con quell’essere
inutile di Ichigo che non sa fa altro che dire che non gli importa.
Si girò e
guardò le gocce di pioggia che
ticchettavano sul vetro… perché Rukia era stata
lì ad aspettarlo? Forse era
stato troppo duro con le sue parole? Però lei se la era
proprio cercata! Diceva
una cosa e ne faceva una del tutto opposta!
Si
sedette bruscamente sul letto e grugnì. In seguito si
calmò ed uscì dalla
stanza.
Rukia
non poteva dormire. Continuava a rigirarsi nel letto pensando a dove
poteva
essere andato Ichigo per aver saltato la cena. Lo aveva salvato da suo
padre, perchè
gli aveva detto che Ichigo era arrivato stanco e che se ne era andato a
dormire.
Sapeva che era una scusa stupida in quanto nessuno lo aveva visto
tornare, ma,
alla fine verificarono e lo trovarono veramente nel suo letto.
Grugnì
al ricordarsi di quando stava sollevando il corpo di Ichigo per
cambiarlo. Ed
inoltre sorrise al ricordare il ragazzo in
biancheria intima. In realtà non era lui, ma... va
bè...aveva toccato il suo
corpo... lo aveva asciugato... si coprì il volto con il
cuscino, arrossendo.
Sentì
un rumore ed uscì silenziosamente dalla sua stanza, certa
che fosse Ichigo. Scese
le scale e lo vedette, seduto al tavolo, bevendo un succo, mentre
mangiava dei tramezzini
che Yuzu gli aveva lasciato in frigo.
- Alla fine sei tornato, c’erano
tanti hollows? – disse ironica Rukia, sedendosi
al tavolo insieme a lui.
-
Si – rispose il ragazzo in malo modo. Sentiva come se i suoi
nervi cedessero
ogni minuto di più.
-
Dimmi Ichigo, perchè mi hai detto quelle cose? –
non si guardavano e i loro
cuori battevano all’impazzata. Tutto
l’ambiente circostante era in penombra e non c’era
altra luce a parte quella
della cucina.
-
Perchè è la verità.
-
Io non penso questo.
-
No? Allora perchè le ho sentite dalla tua bocca
l’altro giorno?
-
Dalla mia bocca? – si guardarono entrambi arrabbiati.
Come
poteva pensare che lei avrebbe potuto dire una cosa del genere dopo
tutto
quello che avevano passato insieme? Pensava
veramente questo?
- Ti ho sentita
chiaramente.
-
Quando?
-
Ti importa quando o che lo hai detto?
- Basta Ichigo! Non
proseguire!
In
quel maledetto momento il cellulare di Rukia incominciò a
suonare. Rispose
seccata.
-
Pronto... si.. sai che ore sono Renji? – Ichigo
aprì i pugni, stava parlando
con quel maledetto tipo
dai capelli
rossi – Si… domani all’una? …
va bene… Ci vediamo… - riattaccò.
-
Cosa voleva quell’idiota?
-
Ho degli ordini da Nii-sama.
- Ordini? Cosa succede
adesso? Sei stata
punita per essere rimasta con il ryoka?
- Ichigo! Basta! Da dove le
tiri fuori
queste cose?! – le loro voci avevano svegliato tutti, che nel
frattempo li
spiavano dalle scale.
-
Meglio se andiamo a dormire, domani hai degli impegni, no? –
le disse
indisposto e si alzò. Passò a lato della sua
famiglia ed entrò nella sua stanza
battendo la porta.
Già era l’alba e non
aveva ancora chiuso
occhio. Guardava il soffito che gli sembrava essere ogni volta
più vicino e, a
dir la verità sperava che gli cadesse addosso e che lo
spiaccicasse. Come
poteva essera tanto cinica quella stupida! Andargli a dire che non
pensava che
lui fosse solo uno stupido umano... anche se lui aveva sentito
tutt’altro... maledetta...
O forse, stava lì per
quell’altro motivo? Solo
per dare fastidio a Byakuya e fare ciò che che gli ha
intimato di non fare... La
rabbia cominciava a dargli alla testa tanto che incominciò a
togliersi di dosso
le coperte scalciandole verso il fondo del letto.
Sentì bussare alla porta della
camera, però
fece finta di non sentire: se fosse stata la nana, sarebbe stato meglio
fingersi
addormentato. Altri colpi sulla porta. “Diavolo Rukia,
vattene! Non ho voglia
di vederti!”. Chiuse gli occhi, fingendosi addormentato.
Rukia
entrò silenziosamente e chiuse la porta con gentilezza. Si
avvicinò al letto e
lo osservò per un istante.
-Sembra che alla fine tu sia riuscito ad
addormentarti – sussurró – non credere
che non ti sentissi brontolare
attraverso la parete– sorrise e si sedette al lato di Ichigo,
che teneva la
testa rivolta verso di lei. Lo guardó da vicino.
La sua espressione rimaneva contratta e
mostrava quanto si sentisse demoralizzato dalla situazione. Ma la
domanda era, quand’è
che aveva detto quelle cose? Ma, soprattutto, cosa aveva detto di tanto
fastidioso per Ichigo??
Portò
la sua mano al viso del ragazzo e lo
accarezzo lievemente.
-Devo andare alla soul Society
perchè nii-sama
deve dirmi qualcosa di urgente , però tornerò
appena possibile e discuteremo su
ciò che è successo... Anche se, non so davvero di
cosa tu stia parlando... –
spostò la mano e si appoggiò al materasso.
Ichigo aprì a metà gli
occhi e nella penobra
vide le iridi viola della ragazza che si stavano concentrando sul suo
volto. Vide
il suo volto sconvolto dalla preoccupazione, e nei suoi occhi vide
rispecchiata
la sincerità delle parole che aveva appena detto..
Perchè aveva detto quelle
cose a Renji??
Rukia si alzò, pronta per
andarsene, ma
Ichigo si alzò repentinamente e la prese per la mano e la
fermò prima che si
allontanasse.
-
Tornerai, vero? – le chiese in modo quasi inaudibile. Lei si
girò e lo guardò
negli occhi con un leggero sorriso.
- Ovvio, idiota
Lui la tirò verso di sè
e tornò a sedersi sul
letto. Erano
a pochi centimetri, guardandosi come se fosse la prima volta che
succedeva. In un impulso sconsiderato ed impossibile da fermare, Ichigo
si
avvicinò e la baciò.
La
stava baciando!
Rukia
chiuse istintivamente i suoi occhi, cercando di non pensare come il
ragazzo
fosse riuscito a farle passare l’arrabbiatura con un bacio...
e decise di
concentrarsi su ogni sensazione che le stava dando quel primo bacio,
rubato, ma
pur sempre tanto desiderato nel profondo di entrambi.
Il
cellulare suonò.
Si separarono e Rukia guardò
Ichigo discolpandosi con lo sguardo. Sorrise nervosamente e rispose.
-
Pronto… di già?... va bene… -
attaccò.
-
Cosa succede adesso? – Ichigo tornava a sentire la stessa
rabbia di prima.
- Apriranno il portale tra
cinque minuti
-
Vattene
- Ma…
-
Vai, ma, qualunque cosa dica Byakuya, per favore – la
guardò – torna, anche se
fosse solo per dirmi addio
- Non mi dir...
- Adesso vattene! –
gridò. Rukia
comprese che non aveva più niente da dire e che doveva
andarsene, e così fece.