LA VACANZA
di Memi e
Fedechan
Capitolo 12: Fuochi
d'artificio
“Adesso che
ci siamo tutti, cosa facciamo?”, Evelyn guardò
ad uno ad uno gli amici, cercando in loro una
risposta.
“Beh, considerato che manca una mezz’ora circa
ai fuochi d’artificio...”, Julian gettò
un’occhiata al suo orologio da polso.
“...Io direi di iniziare ad andare”, terminò per
lui Amy, in una sintonia a dir poco
perfetta.
I due si sorrisero, mentre Memi, che aveva
assistito a tutta la scena, sbuffava leggermente
seccata. Ma poi, con voglia di rivalsa, si
avvicinò a Danny e lo prese a braccetto.
“Sì, anche io direi di andare. Tu che ne pensi,
Danny?”
Mellow arrossì imbarazzatissimo di fronte agli
occhioni che l’amica gli rivolse e farfugliò
solo un impacciato “ehm…o...ok!”, mentre da poco
lontano Federica li osservava pensosa. Stava
ancora riflettendo su quello che stava
accadendo, quando un coro stridulo che invocava
in contemporanea tutti i giocatori della
nazionale giapponese la riportò bruscamente alla
realtà.
Il gruppetto si voltò incuriosito giusto
l’attimo prima di vedere una folla di ragazze
correre verso i loro fan, elargendo sorrisi e
striduli a destra e a manca.
“Ehi!”, Patty, così come le altre cinque amiche,
si ritrovò in men che non si dica buttata fuori
dallo stuolo di ammiratrici, che avevano fatto
comunella attorno ai giocatori divenuti ormai
famosi.
“Che modi!”, si lamentò anche Jenny, spossata
per essere stata così malamente allontanata dal
suo capitano.
“Ma...accadono spesso cose di questo genere?”,
Fede, invece, pareva perplessa.
“Eh già!”, le rispose per tutte Amy, mentre Memi
tentava inutilmente di calmare Evelyn, preda di
un raptus di gelosia.
“Questo è il prezzo del successo!”
“Ben detto, Jenny! E dell’essere le manager del
Giappone!”, annuì anche Patricia, sghignazzando
divertita nel vedere l’amato Holly alle prese
con delle fan un po’ troppo...espansive.
“Ehm...calma, ragazze!”, Oliver tentò goffamente
di destreggiarsi tra quelle accanite
ammiratrici, chiedendosi nel contempo chi glielo
avesse fatto fare a diventare famoso.
“Tieni, eccoti il tuo autografo! Umpf!”, meno
affabile pareva invece Benji che, con il suo
solito cipiglio, aveva preso a distribuire
seppur a malavoglia firme a destra e a manca,
gettando nello stesso momento occhiatacce a
tutte le ragazze che gli capitavano a tiro.
“Come sei bello, Tom!! E sei così bravo!!”, nel
frattempo il numero undici della nazionale era
virato in tutte le tonalità del rosso,
imbarazzatissimo da quei continui
complimenti.
“Ehm...grazie”, farfugliò nell’impaccio più
totale, gettando occhiate più avanti nella
ricerca di Federica, che però sembrava essere
scomparsa nel nulla.
“Sei così dolce, Danny...lo sai che mi sono
sempre piaciuti i ragazzi con gli occhi come i
tuoi?”
Mellow sentì di essere diventato paonazzo a quel
complimento, ma non fu nulla in confronto
all’acceso bordeaux che gli colorò il volto
quando sentì una manina tastargli un
braccio.
“Adesso però stanno esagerando!”, Melania guardò
basita lo stuolo di ammiratrici.
“Quelle oche non la smettono più di
starnazzare!”, si lamentò, accanto a lei, anche
Patty.
“Giuro che se quella non leva le mani dal mio
Bruce...!!”
“Poverini...”, Fede non aveva smesso per un solo
istante di fissare Tom, che sembrava
letteralmente a disagio sotto tutti quei
complimenti. “Non credete che sia il caso di
aiutarli?”
All’ennesimo risolino che una delle
ochette gettò a Philip, Jenny capì di
aver toccato il culmine.
“Andiamo, ragazze! Facciamo vedere noi a quelle
quattro paperelle (chi non conosce la
pubblicità della Tim? ^__^ NdMemi) chi
siamo!!”
“Concordo appieno! Forza, ragazze, partiamo
nell’opera sos-ragazzi!”
“Bel nome, Amy!”
“Grazie, Patty!!”
“No che non puoi avere la mia maglietta!!”,
Philip Callaghan guardò una delle sue più
accanite ammiratrici scandalizzato da quella
richiesta.
“Daaaaaiiiii!!”
“Scusa, ma un no, è un no!!”, i due si voltarono
incuriositi e videro Jenny avanzare verso di
loro con espressione estremamente seria in
volto.
“E tu chi saresti, bella?”
“Il tuo peggior incubo, se non vai
immediatamente via da qui!”, l’occhiata torva
che Jennifer le gettò, fu più eloquente di
qualsiasi altra parola.
Mentre la fan se ne andava con la coda tra le
gambe, Jenny pensava a mettere in salvo
il suo adorato capitano.
“Senti, ma tu cosa vuoi?! La mia pazienza??”,
Benjamin guardò non troppo amichevolmente una
ragazzina di quelle, indispettito.
E prima l’autografo, poi la foto, ma adesso pure
il bacetto!! E che cavolo!
“Holly, smetti di dare confidenza a quelle
quattro e andiamo via!”
“Ma Benji, io...”, il capitano pareva piuttosto
spossato.
Era conosciuto come il più forte di nervi, ma di
fronte alle fan...beh, la verità era che non
sapeva proprio come comportarsi per uscire da
quella situazione! Per questo si ritrovò a
pregare il cielo affinché gli inviasse un
aiuto.
“Holly! Benji! Cosa ci fate ancora qui??”
I due ragazzi si voltarono e per poco non
baciarono Patty quando la videro, pronta a
tirarli fuori dai pasticci.
“Scusaci, cara! Hai ragione!”, prontamente,
Benji le si portò accanto e la prese a
braccetto. “Andiamo, Holly?”
Il capitano arrossì, grato al Signore per
quell’aiuto. Poi, seppur con un certo impaccio,
si aggrappò all’altro braccio della ragazza.
Patricia arrossì violentemente a quel contatto,
ma poi notando che uno stuolo di ragazzine che
stavano già per ripartire in carica sui due
campioni, si riscosse e li condusse velocemente
lontano da lì.
“Si da il caso, mia cara, che Bruce è già
impegnato con la sottoscritta. Per cui puoi
anche andartene, chiaro?”
Harper guardò allibito la propria ragazza,
decisamente più brava di lui nel cacciar via le
fan agguerrite.
“Umpf! Quanto sei noiosa!”
“Fallo, mia cara! Questa Eve non te la
perdona!”, sghignazzò divertito il difensore
nel vedere il volto della sua ragazza avvampare
per la rabbia.
Evelyn stava per dire qualcosa che avrebbe
rimesso definitivamente al suo posto quella
ragazzina impertinente, ma il tempestivo
intervento di Amy, che nel frattempo era
riuscita a portar via Julian dalle grinfie di
tre fanciulle, la bloccò in extremis.
“Eve, andiamo? Io e Julian siamo pronti!”, la
manager le sorrise eloquentemente.
Evelyn, allora, si passò una mano nei capelli
scuri, mentre con l’altra afferrava quella di
Bruce.
“Ma certo!! Andiamo via prima che muoia
qualcuno!”, e gettando un’ultima occhiata in
cagnesco alla ragazzina di prima, andò via
assieme ai tre.
“Oh, Tom...sei così spiritoso!!”
Federica incollerì paurosamente nel notare una
di quelle bamboccie strofinarsi così
spudoratamente addosso al suo Tommy!
Senza perdere tempo, e facendosi faticosamente
largo tra la folla a suon di gomitate, raggiunse
i due.
“Tom, ecco dove eri!!”
“Fe...Fede!”
Becker arrossì paurosamente nel vedere proprio
Fede e per un istante ebbe la sensazione di
morire di crepa cuore, a giudicare dal modo
spaventoso con cui era aumentato il suo battito
cardiaco.
“Mi avevi promesso di portarmi a prendere un
gelato!”, mormorò con voce svenevole l’italiana,
avvicinandosi al ragazzo e prendendolo
sottobraccio.
“Ehm…io…”, Tom ormai non si riconosceva più
dalla maglietta rossa che aveva indossato.
L’averla così vicino provocava in lui una
sensazione meravigliosa. Gli sembrava di essere
riuscito a sfiorare il cielo con un dito!
“Scusami, cocca! Ma noi adesso dobbiamo
andare!”, con un sorriso palesemente falso,
Federica allontanò il ragazzo dalla fan, che era
rimasta completamente allibita ad osservare la
scena.
Quando finalmente ebbero raggiunto un punto
piuttosto isolato, la ragazza sorrise
soddisfatta.
“Ehm...grazie per l’aiuto, Fede”
Il sorriso grato che Tom le rivolse, la fece
arrossire inevitabilmente.
“Di...di niente, Tom!”
Tra i due calò un velo di silenzio, durante il
quale ognuno cercava qualcosa di intelligente da
dire. Quando poi finalmente Tom si decise a
parlare, una voce allegra irruppe tra i due.
“Ragazzi!”
“Oh...Patty!”
“E così ce l’avete fatta anche voi, eh?”, Benji
sorrise malizioso e solo allora i due si
accorsero di tenersi ancora a braccetto.
Sia Tom che Federica arrossirono vistosamente,
separandosi di scatto.
“Beh...dove sono gli altri?”, fortunatamente in
loro soccorso sopraggiunse Holly, che si
guardava attorno alla ricerca degli
amici.
“Mark! Mark! Mark!!”
Lenders credé seriamente di essere diventato
sordo sotto quel continuo stridulo che invocava
a più non posso il suo nome. Per essere una
quindicenne, urlava forte!
“Lo so come mi chiamo! Ti spiacerebbe dire
qualche altra cosa?!”, la Tigre guardò la sua
ammiratrice in cagnesco, sperando che quella la
smettesse una volta per tutte di importunarlo
così deliberatamente.
“Uhm...Lenders!! Lenders!! Lenders!!!”
“Cielo...!”, Mark si batté una mano sulla
fronte, spossato da quell’isterica.
“Adesso la ammazzo! Giuro che la
ammazzo!!”, si disse tra sé e sé, con i
nervi a fior di pelle e una voglia matta di
soffocare quei gridolini estremamente
fastidiosi. Stava appunto per mettere in atto la
sua tattica, quando sentì una stretta al suo
braccio che lo richiamava impazientemente.
Allora il ragazzo si voltò verso l’ennesima sua
fan, sfoderando per l’occasione una tra le sue
più minacciose espressioni, ma...
“Andiamo via, Mark”
“Me...Memi?! Che ci fai qui?”
“Sono venuta a tirarti fuori dai guai, no?”
A quella risposta, Lenders ringraziò con tutto
il suo cuore di avere un’amica così e, senza
farselo ripetere due volte, colse la palla al
balzo. Spostando malamente una fan che
minacciava davvero di staccargli l’altro
braccio, Mark fece strada a lui e a Melania tra
la folla.
“Aspetta! Devo prima recuperare Danny!”
Il poveretto venne così trascinato di nuovo tra
la folla di ragazzine, che ripresero ad urlare
indemoniate il suo nome.
“Che ne diresti di uscire con me, Danny?”
“No, esci con me!”
“Mi dispiace, ma Danny è giù occupato!”, a porre
fine a quell’imbarazzante discussione, ci pensò
Memi, che si frappose prontamente tra le due
litiganti.
“Me...Melania! Mark?!”, Mellow credé di stare
sognando alla visione dei due amici, venuti sin
lì per salvarlo.
“Coraggio, Danny, andiamo via di qui!”, audace
come non mai, Memi prese per mano entrambe i due
amici e, senza badare alle urla delle fan, si
allontanò dalla calca di persone fino a
raggiungere gli altri componenti del gruppo, che
sorrisero loro non appena li videro.
“Credevo che sarei morto là dentro!”
“Dai, Julian!”, Amily sghignazzò divertita,
imitata immediatamente dalle altre ragazze.
“Ma ha ragione! Una di quelle streghe voleva
addirittura che mi sfilassi la maglietta per
dargliela!!”
“Andiamo, Philip...non esagerare!”
“Non esagera, Fede! C’ero anch’io, lì!”, accorse
in sua difesa Jenny.
“La prossima volta giuro che le ammazzo tutte!”,
dichiarò invece con la sua solita diplomazia
Mark, incrociando le braccia al petto.
“Beh, però dobbiamo ringraziare le ragazze se ne
siamo usciti sani e salvi”, intervenne a quel
punto Holly, gettando un’occhiata ricolma di
gratitudine a Patty, che arrossì seduta
stante.
“Ammettetelo allora: senza di noi siete
perduti!”, li guardò con aria di sfida Evelyn,
causando così l’ilarità generale.
“A proposito...”
“Sì, Fede?”
“Ma adesso non ci sono i fuochi?”
I ragazzi gettarono un’occhiata
all’orologio.
“Hai ragione! Ci conviene correre!!”, senza
quasi pensarci, Philip afferrò la mano della sua
amata Jenny e la trascinò verso la piccola rupe
che sorgeva lì accanto, senza notare il rossore
che aveva acceso le gote di lei.
I ragazzi li osservarono basiti, ma si ripresero
appena poco dopo e, con una corsa, li
raggiunsero.
“Danny...”
Mellow si voltò appena in tempo per vedere Memi
allacciarsi possessivamente alla sua maglietta.
“Me...Melania!”, arrossì imbarazzatissimo, non
aspettandosi minimamente quel gesto. “Hai visto
Philip e Jenny? Sembrano andare molto d’accordo
oggi”, mormorò d’un tratto, cercando di apparire
il più naturale possibile.
“Uhm...già, già...”, ma Memi non lo aveva
nemmeno sentito tanto era presa dall’osservare
un certo giocatore che in quel momento stava
parlottando poco distante da lì con Amy.
“Umpf! Sono sempre insieme!”, si lamentò
ingenuamente, prima di sorridere quando le venne
alla mente un’idea brillante.
“Ehi, Amy!”
“Sì? Che c’è Memi?”, la manager si voltò verso
la sua interlocutrice, curiosa, imitata
immediatamente da Julian.
“Hai visto come sono carini Philip e Jenny?”,
mentre lo diceva la giovane italiana si
stringeva un po’ di più a Danny che, impacciato
come non mai, era virato in tutte le tonalità
più accese di rosso.
“Sì, hai proprio ragione!”, asserì anche Amily,
mentre Julian li guardava sconcertato.
Notandolo così pensieroso, Memi pensò che forse
il suo piano stava funzionando, per questo non
poté fare a meno di sorridere tutta
contenta.
“Memi?”
“Sì, Danny?”
“Ehm...io...”, vincendo per una volta la sua
proverbiale timidezza, Danny le passò un braccio
attorno alle spalle e la attirò un po’ di più a
sé.
Stupita da quel gesto, Melania sentì le guance
colorarsi di un acceso cremisi ma, oltre ogni
sua immaginazione, non poteva negare di trovare
piacevole quel contatto. Così, seppur lievemente
imbarazzata, si lasciò andare con il capo sul
petto muscoloso dell’amico, che sorrise
raggiante alla cosa.
“Fede?”
La giovane interpellata si voltò incuriosita,
per poi sorridere e arrossire insieme non appena
riconobbe la figura che le stava di fronte.
“Tom!”
“Senti, io...ecco, io...”, d’un tratto il
centrocampista nipponico aveva preso a
balbettare e a sudare impacciato, tanto che
Federica quasi si preoccupò.
Stava per chiedergli cosa avesse, quando la sua
attenzione venne attirata da una scena che si
stava consumando poco più in là.
“Guarda lì, Tom!”
Becker seguì incuriosito il suo sguardo,
dimenticandosi per un istante di dire quello che
doveva dire, e immediatamente sorrise.
“Ma quella è tua sorella!”
“Esatto! E guarda che carina assieme a Danny!!
Sono fatti proprio l’uno per l’altra, non c’è
che dire!”, Fede annuì con fare saccente e
sguardo raggiante.
Vedendola così felice, a Tom venne
istintivamente da sorridere. “Ora o mai
più!”, si disse, affondando la mano in una
tasca del pantalone e facendo per prendervi
qualcosa.
“Fede, io volevo darti quest...”
“Oh, guarda! Iniziano i fuochi!!”, Federica
batté le mani con gioia, accennando al mosaico
di colori che si alzava davanti ai loro occhi.
“Non sono stupendi??”
Tom sospirò.
“Sì...sono stupendi”, ripeté con voce atona,
infilando nuovamente la mano nei pantaloni e
riposandovi così l’oggetto che ne aveva appena
estratto, il quale provò la sua presenza
attraverso il piccolo scintillio che si accese
sotto il gioco di colori causato dai
meravigliosi fuochi artificiali tipici di ogni
festa giapponese.
Eccomi di nuovo! ^^
Allora, che vi è sembrato questo capitolo? Ho
cercato di finirlo il prima possibile, in modo
da “regalarlo”, per così dire, alla mia
carissima sorellina Fedechan prima che parta per
la montagna!! Divertiti, mi raccomando, sister!!
^__-
Comunque fatemi sapere che ne pensate! Ci
rivediamo al quattordicesimo capitolo!
Bacioni
Memi