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Autore: Garrick    17/07/2005    1 recensioni
2127: una guerra che si trascina da 12 anni dilania l'universo conosciuto dall'uomo, ma la guerra stavolta è vista dall'altra parte.
Benvenuti nel PCSA
Addendum dopo oltre sei anni: l'autore si dissocia da questa roba.
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Redenzione: The Other Side

 

 

DROP 03: POW (Prisoner Of War)

 

“Esci lentamente, tenendo le mani bene in vista!”. Intimò Akira tenendo la pistola puntata nella direzione del Relitto del VBU nemico. Dal relitto emerse un ragazzo, con le mani sulla nuca, dagli occhi vitrei ed i capelli d’ossidiana, non aveva più di diciotto anni dall’aspetto, il suo viso era squarciato da una cicatrice che li prendeva un occhio, chiuso ermeticamente, qualsiasi cosa lo avesse preso in quel punto, doveva essere estremamente tagliente.

“Fresco d’accademia eh?” Disse il ragazzo appena uscito con strafottenza. “L’ESRF si abbassa a reclutare dai riformatori a quanto vedo” Ribatte Akira tenendo la pistola puntata

“Non sembri in grado di uccidere un uomo quando ti è davanti, sparare ad un VBU è una cosa, uccidere un che ti sta davanti è un'altra faccenda, lo si vede da qua, la mano con la pistola ti balla” Disse il ragazzo. Akira rabbrividì, il ragazzo lo aveva messo a nudo, quasi lo avesse letto nel pensiero. Akira si avvicinò, doveva tenerlo meglio sotto tiro.

Un Quetzal in fiamme ruppe il duello mentale dei due, andandosi a schiantare poco lontano con una forte esplosione. Il ragazzo approfittò di quel momento per attaccare Akira, in pochi secondi gli fu addosso, sferrandogli un calcio rotante, Akira non riuscì a comprendere cosa succedeva, l’unica cosa che sapeva e che qualcosa con la forza di un Tir lo aveva colpito alla faccia, riuscì a rimettere a fuoco circa trenta secondi dopo e vide il ragazzo tenerlo sotto tiro con la sua pistola “Notevole, veramente notevole, tu non sei umano” Pensò a stento.

“Le parti si sono ribaltate, novellino fresco d’accademia” Disse il ragazzo. “Guarda su, la battaglia è persa, la tua nave si sta consegnando, ha appena lanciato i segnali luminosi di resa”

Nella battaglia spesso tentare di negoziare era impossibile, quando un comandante lo riteneva necessario, lanciava dei razzi fumogeni che spargevano scie bianche, indicava che la nave si arrendeva, e la corvetta di Akira stava facendo quello.

Un altro rombo risuonò nell’aria, stavolta era una nave da sbarco Kodiak, che atterrò a pochi metri dai due, appena la rampa si aprì due Hunter uscirono, tenendo subito sotto tiro il povero Akira, che non aveva modo di muoversi “Il Pilota nemico è in evidente stato di stordimento, portate qui una barella” Disse il pilota di uno degli Hunter con la voce distorta dal microfono “Comandante, ci è andato giù duro con il ragazzo, sembra morto” Disse l’altro pilota al ragazzo che stava salendo sulla Kodiak “Ordinaria amministrazione, non si tratta con il nemico” “……..Ricevuto” Rispose il pilota con tono sconsolato

 

L’ultima cosa che Akira vide furono due infermieri che lo caricavano su una barella mobile, quindi la sua vista piombò nel buio. L’ultima cosa che sentì fu la rampa della Kodiak che si chiudeva.

 

“Lo ha ridotto ad uno straccio!” Disse una voce che Akira sentì a malapena dopo una eternità. “Se regge la prima settimana prima di essere trasferito in una struttura di detenzione questo ragazzo non avrà più niente da temere, neanche se lo mandano alla famigerata Alcatraz-2”Disse un’altra. Akira tentò di aprire gli occhi, vide molto sfocato, ma riuscì a distinguere il lettino ospedaliero dove giaceva.

“Ti sei svegliato, niente paura, quello che ti sto per dare è solo un antidolorifico, sei ridotto ad un colabrodo, il demone ti ha spezzato il lato sinistro della mascella, tre costole e ti ha procurato grossi danni al plesso solare”Disse uno dei due uomini presenti, che ora era possibile identificare come un infermiere “C-c-c-osa?” Rispose a stento Akira “Sei stato catturato dal più pazzo e maniaco pilota di VBU dell’intera ESRF, noto con una dozzina di nomi dentro e fuori da essa: Caronte*, per via della sua unità canaglia chiamata i Dannati, il Demone, il Macellaio di Urvastan, il Martello di Proxima e molti altri, Kiro Zanshi* Ashimoto, il ragazzo dai tratti giapponesi erede di Tsutomou Miyazaki, dopo centotrentanove anni arriva qualcuno che lo eguaglia in fatto di follia omicida, l’unica cosa che manca è che sia un fanatico di fumetti e cartoni animati giapponesi e sarebbe veramente lui reincarnato”

Akira riuscì a riacquistare le facoltà motorie inibite dal dolore dopo l’iniezione dell’antidolorifico. Akira notò la sala in cui era stato portato, poiché era un prigioniero di guerra c’erano guardie sulla porta, “Superflue” pensò, dove cavolo poteva andare ridotto così?, sarebbe probabilmente dipeso dagli antidolorifici per un buon paio di settimane, quindi sarebbe stato trasferito ad una struttura di detenzione e sarebbe stato liberato a guerra finita, nessuno lo avrebbe salvato, visto che la sua nave era su quel pianeta per una missione strategica dietro le linee nemiche.

La porta si aprì, Akira si aspettava la solita infermiera o il dottore che veniva a controllare le sue condizioni per aumentare o diminuire il quantitativo di medicine. Stavolta invece era qualcun altro, un soldato, doveva avere venticinque anni, capelli biondi, occhi marroni, tratti razziali bianchi. Il soldato si avvicinò ad Akira. “Sei tu Akira Vanada?”Domandò “S-si!” rispose Akira “Io sono il sottotenente Scott Hrold secondo in comando dell’unità Dannati, vorrei chiederti scusa a nome dell’unità per i metodi diciamo “bruschi” del mio ufficiale in comando, che purtroppo inizia a dare segni ci cedimento psicologico”.

“Favoloso, veramente, ora questo mi ha risollevato il morale, grazie” Rispose ironicamente Akira. “Spero che non ti spediscano a qualche struttura di detenzione famigerata, ma in ogni caso la guerra è in procinto di finire, sia sulla terra che a Proxima ci sono molti politici che vogliono la pace. Mengeni non ha più il controllo di alcune frange dell’esercito che stanno stabilendo canali per l’armistizio, questo è quello che dicono i mass media.” “Ho avuto un culo gigantesco a venire abilitato al combattimento a questo punto della guerra allora” “Esatto, ah che non ti venga in mente di fare come quella donna, Anayashi, che per evitare di essere detenuta ha disertato e si è unita ai Dannati, e da allora Caronte la sottopone ad ogni genere di angherie” “Capisco”. Detto questo Scott lasciò Akira solo nella stanza dell’ospedale della nave.

 

Passarono diversi giorni, Akira era sempre sotto medicine, la guarigione era lunga e difficile, Akira pensava che più stava lì, meno tempo avrebbe trascorso in un campo prigionieri, e la radio della nave continuava a dare notizie di vittorie ESRF, la guerra stava finendo,Proxima sarebbe stata riannessa alla terra e Mengeni giustiziato, i dazi economici sarebbero ripresi, come lo sfruttamento delle materie prime, nessuno era nel giusto in quella guerra, Proxima combatteva per l’indipendenza, ma nel processo aveva ucciso milioni di innocenti, la Terra combatteva quella dittatura ma anche per riprendersi le risorse,  ma al tavolo delle trattative tutto poteva cambiare.

Otto giorni dopo Akira era completamente guarito e venne scortato per essere trasportato ad un campo di prigionia. Nel Kodiak assieme a lui trovò inaspettamente Edmund, alcuni suoi compagni di squadrone ed il capitano della corvetta, il Tenente di Vascello Renè Lepren, un uomo dai tratti europei, dagli occhi marroni abbinati a capelli e pizzetto biondi, i capelli erano raccolti in un non convenzionale codino, proibito dal regolamento interno del PCSA, di cui se ne fregava apertamente. “Oddio, come ci siete finiti qui?” domandò Akira.  “La colpa è mia” disse Renè “Ho consegnato la nave al nemico per evitare un massacro, a condizione che mandassero tutto l’equipaggio nella stessa struttura di detenzione, ho lavorato a lungo perché l’equipaggio forgiasse un legame di cameratismo, e non voglio che esso sia sgretolato” Continuò. “Per curiosità, come ti hanno catturato?” Chiese Edmund, seduto su una delle panche interne del vano di trasporto mentre il portellone posteriore si chiudeva in modo ermetico, non c’era bisogno di guardie, l’accesso alla zona del pilota era sigillata e gli interruttori d’apertura d’emergenza dovevano essere attivati dal pilota. “Caronte” Disse Akira “Cosa? Sei sopravvissuto ad un incontro ravvicinato con il Demone? Ragazzo, sei al pari di un eroe!”

“Quanti anni ha e soprattutto che aspetto ha?” Chiese Edmund “Non l’ho mai visto ma dalla voce deve essere un trentacinquenne psicopatico” “Ha diciannove anni…. Ed è un mostro” Rispose Akira. Tutti i prigionieri strabuzzarono gli occhi. “È  più giovane di te?” “Esatto e combatte come una bestia, ho ancora le bende.” “Diamine, al mondo esistono persone simili? Deve avere contratto una sete di sangue entrando troppo giovane nella ESRF”

“No ragazzi, la verità è un‘altra, viene da Sirio,  una nostra Task Force attaccò il sistema distruggendo la sua città natale,che nascondeva una installazione missilistica ESRF. Lui è l’unico superstite, Mengeni guidò personalmente l’assalto, ogni nostro uomo che ammazza è un passo verso Mengeni.” Raccontò Il Tenente di Vascello “Oddio” “quelle che vi ho detto sono informazioni riservate, ragazzi” Aggiunse Renè. Gli Altri risero, che potevano fare, meglio ridere che piangere quando sai che verrai rinchiuso in cella e nessuno ti potrà salvare?.

La nave scivolava silenziosa nello spazio, sotto scorta di tre Hunter, verso la nave prigione

 

 

 

*Caronte: decisamente meglio del vecchio carceriere non trovate?

*Zanshi: significa morte violenta, è molto appropriato come secondo nome no?

 

Che ne dite del restyling di Kiro? Beh se devo paragonarlo a due personaggi di Escaflowne, diciamo che ora assomiglia più a Dylandu che a Van ehehe

 

Nel prossimo Episodio di Aganai di Other Side

 

“Che cosa? Un duello?!”

“No non con lui!”

“Siamo finiti nel peggior posto della galassia”

 

“Black Society”

Trevor: lo hai azzeccato in pieno sai?

Dama Gilraen: ho corretto, grazie per il controllo, sono io che scrivo un po’ troppo veloce e certe volte mi mangio le parole ^_^

 

 

 

 

 

 

 

  
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