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Autore: mery123    17/02/2010    10 recensioni
una bella un po più riservata, per una cosa successa nella sua vita inaspettata, edward stronzo, e niente e nessuno può farlo cambiare o no? Ma se lei fosse muta? lui riuscirebbe a farla parlare?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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conoscersi flash back

< dai cuginetto ti prego usciamo che ti costa, io sono sola a casa e tu hai voglia di uscire, dai dai dai >, gli dissi , < va bene andiamo ma sappi che torneremo tardi >, mi disse con un sorriso sul volto, quel sorriso che mi consolava quando ero triste, < non preoccuparti, se sono con te mamma mi farà uscire di sicuro >, presi la roba e uscimmo di casa. Andammo a quella festa tanto attesa, bevemmo, ballammo, e quando furono le cinque del mattino tornammo a casa.
Ma pioveva a dirotto, le strade erano bagnate, e i fari delle altre auto accecavano la vista, sopratutto una che ci stava per venire adosso, ma mio cugino sterzò e sbandammo, ed andammo fuori strada, poi un urlo e li il buio

fine flash back


Bip Bip

La sveglia suonava ecco un nuovo giorno, il mio primo giorno a Forks, mi alzai dal letto senza voglia visto che era il mio primo giorno nella mia nuova scuola, chisà cosa sarebbe successo, se sarebbero stati gentili, se mi avrebbero accettato, l'unica cosa buona era che qui nessuno conosceva la verità, che nessuno mi guardava o mi giudicava.
Mi alzai e mi vestì ero semplice, una felpa e un pantalone, non come un tempo dove stavo i minuti le ore d'avanti un'armadio per scegliere accuratamente i miei vestiti, ora avevo solo voglia di stare da sola, di non pensare a nulla, ma sopratutto di passare inosservata, non voglio avere gli occhi puntati adosso è una cosa che non mi piace.
Scesi giù in cucina, e seduto al tavolo c'era Charly con un bicchiere di caffe in mano e un giornale nell'altra, non mi guarda, non mi dice neanche buongiorno, non mi sorrideva come un tempo, anche lui aveva rancore nei miei conronti, quindi per alleggerire l'atmosfera presi un biscotto e mi avviai alla mia macchina, un pick-up rosso arruginito, mi misi in macchna e subito mi venne in mente mio cugino, il suo sorriso, il suo proteggermi da tutto e da tutti, sentì sulle guance caldi lacrime, avviai la macchina ed andai a scuola, parcheggiai e rimanetti in macchina visto che era presto, e la campanella ancora non doveva suonare.
Mi persi nei ricordi in quel poco tempo, quando sentì la campanella e usci dalla macchina e mi avviai in segreteria,
< buongiorno sei? >, la guardai, non riuscivo a parlare, era un'anno ormai che non parlavo, quinid presi un foglio ed una penna e glielo scrissi, lei mi guardò e mi sorrise con dolcezza, aveva compassione, ma se avesse saputo la verità mi avrebbeguardato con astio con odio,
< be signorina Swan, benvenuta e buon anno scolastico, questa sono le carte dell'iscrizione, arrivederci >.
Presi le carte e mi avviai alla mia prima lezione, ed era letteratura, la mia materia preferita, dove mi posso identificare in qualche poesia, oppure biografia di qualche autore.
Bussai e vidi una professoressa molto strana, capelli alzati e bianchi, e poi sembrava che l'avesse vestita un pagliaccio,
< buongiorno, tu devi essere la nuova la signorina Swan? >, mi disse e mi sorrise, io annui
< bene accomodati, in fondo vicino alla signorina Weber, lei ti aiuterà a metterti in pari con il programma >, mi diressi al posto indicato,
< hey ciao, io sono Angela tu sei? >, la guardavo si vedeva che era una brava ragazza ma non riuscivo a parlare era più forte di me, avevo come un blocco dentro di me,
< se non riesci a rispondermi puoi scrivermelo >, io annui e la rigraziai con gli occhi per quel gesto,
< Bella Swan, bel nome mi piace >, mi disse poi lei si girò a guardare la professoressa, ed io mi misi gli auricolari nelle orecchie e mi misi ad ascoltare la musica, l'unica persona che dopo la morte di mio cugino mi riusciva a capire, mi faceva sentire viva, mi sapeva consolare, farmi felice ed a volte farmi sentire amata.
Le due ore finirono subito, neanche me ne accorsi, dopo c'è ne furono altre, dove incontrai altre persone, Jessica, Mike, Tyler, Eric, Jessica e Mike stavano insieme, e facevano parte delle persone famose, visto che lei era una cheerlider e lui un giocatore di basket.
Finalmente venne l'ora di andare in mensa, appena entrai notai tutti gli occhi puntati su di me, tutti tranne quattro ragazzi, a cui fui molto grata anche se non li conoscevo, gli altri invece mi guardavano e ridevano,
< hey potresti spostarti, dovrei passare, o ti sei incantata >, mi disse una voce melodiosa, ma allo stesso tempo odiosa, mi spinse e caddi a terra con tutto il cibo che andò a finire sulla mia maglietta, infatti tutti ridevano, così corsi fuori e scoppiai a piangere.
< aspetta, aspetta non correre >, mi disse una voce, mi girai e vidi che non era una sola persona ma ben 4 persone che correvano, ed erano proprio le 4 persone che non mi guardavano,
< finalmente ti sei fermata >, li guardai, avevo gli occhi gonfi e pieni di lacrime,
< non piangere >, mi disse un ragazzo con i capelli biondi e occhi azzurri,
< fa così con tutte, perchè lui non porta rispetto per nessuno neanche a me che sono la sorella >, continuò la ragazza più bassa dei 4, aveva i capelli corti e neri,
< nostro fratello, è un deficente, un digenerato, no aspetta la parola più adatta è che nostro fratello è un coglione >, disse un ragazzo, no non poteva essere un ragazzo, forse era un gigante grosso, ma aveva un sorriso ed uno sguardo molto dolce, li guardavo sopratutto la ragazza pionde che era vicino a me e che mi accarezzava la testa, era bella, anzi bellissima, ed anche lei era molto dolce.
La piccoletta si avvicino, < io sono Alice, lui è Jasper il mio ragazzo, lui è Emmett l'altro mio fratello, e lei è Rosalie la fidanzata di Emmett non che sorella di Jasper, mi dispiace per Edward, ma ti do un consiglio, non dargli retta ed evitalo il più possibile >, io annui < be tu sei ? >, li guardai, loro erano stati così dolci, cosa potevo dargli io, una povera ragazza che aveva ucciso il cugino, così scoppiai di nuovo a piangere,
< no, no, non devi piangere, non vuoi parlare? >, mi disse Rosalie, io scossi la testa,
< ok allora scrivi >, continuò e mi dette un quaderno e gli scrissi il mio nome,
< Bella swan, sei la figlia dell'ispettore di polizia vero? >, annui, forse ero sua figlia, visto che mi odia.
Passammo tutta l'ora insieme, ridevo con loro, visto che Emmett era simpatico, appena suonò la campanella mi alzai,
< sapete mi siete simpatici >, mi tappai subito bocca, avevo abbassato le difese, dopo un'anno avevo abbassato le difese con 4 sconosciuti, loro mi guardarono e mi sorrisero,
< allora parli bellina, vedi ora sei entrata a tutti gli effetti nel nostro gruppo >, mi disse Emmett,
< io, mi dispiace, ma non posso >, e scappai, io non dovevo parlare, il non parlare doveva essere una punizione per aver ucciso mio cugino.
Andai all'ultima lezione, ero sicura che non ci fosse nessuno in classe era troppo presto, ma appena entrai in aula mi dovetti ricredere, perchè l'ultima persona che mi aspettavo di vedere era d'avanti a me, Edward Cullen.
Lui mi guardò, < be nuova arrivata, questo è l'unico posto libero, gli altri sono tutti occupati >, ora si che odiavo la biologia, mi feci coraggio e mi sedetti vicino a lui,
< piacere io sono Edward Cullen, e scusa per prima >, mi disse, io lo guardai a bocca aperta, il ragazzo subiva di un forte cambio di personalità,
< emm tu sei? >, comtinuò, io presi un foglietto ed una penna e glielo scrissi,
< Bella >,disse e poi mi guardò,
< be di nome e di fatto > continuò, io lo guardai male,
< hey io scherzavo, come mai sei qui? >, mi domandò, presi di nuovo il foglietto,

" volevo stare un po con mio padre "

Era una bugia visto che mio padre neanche mi guardava.
Lui mi guardò, < sicura?, il tuo sguardo e triste e poi non parli >, ci guardammo per un tempo indefinito, poi tolsi gli occhi dai suoi perchè finalmente arrivò il professore e così fini finalmente anche l'ultima ora.
Arrivata d'avanti al mio pick up vidi Alice avvicinarsi a me, così salì subito in macchina e parti, vidi nello spiecchetto la sua faccia, ci era rimasta male, ma era meglio così, non avrei sopportato che dopo avergli detto la verità mi avrebbe evitata come tutti gli altri.
Arrivata a casa mangiai, studiai e andai a letto, ma come ogni notte da un'anno a questa parte mi misi a guardare le stelle, mio cugino mi ha sempre detto che ognuno di noi nelle stelle può vedere il viso della persona scomparsa a noi cara, ma non era vero, perchjè più guardavo le stelle e più mi chiedevo perchè, perchè era morto lui ed io no, e da un'anno a questa parte c'è l'avevo con Dio e con me stessa, c'è l'avevo con lui perchè mi aveva strappato la persona che amavo di più, mi aveva tolto un pezzo di me, invece c'è l'avevo con me perchè ero sopravvissuta ad un incidente mortale.

salveeee ecco il primo e vero capitoloooo un bacioneee a tutte e grazie a chi mi a aggiunto tra i preferiti e i seguiti e chi legge soltanto ed un grazie infinite a chi commenta...

risposte alle recenzioni:
 Rebussiii: be qui credo che devi uccidere Edward, anche se è un po difficile sapendo che è bello come un dio un bacione e sono contenta che commenti anche questa storia e che ti piaccia anche un bacioneee....
 alexia__18: eccomi con il secondo capitolo spero che anche questo ti piacciaaa un bacio
 annatfl: be eccomi con il capitolo come ti ho promesso be non è preso dal film anche se so che può essere così un bacioo
 CarlyCullen: no non mi sono ispirata a quel film so che può essere così ma mi è venuto di getto un bacione, e spero che questo cappy ti sia piaciuto
 MaryAc_Cullen: eccomi con il primo capitolo spero che ti piaccia un bacio enorme
 volpessa22: moreeeeee ecco il secondo capitolo spero che lo leggerai appena tornata un bacioneee
  
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