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Autore: MewBecky    17/07/2005    2 recensioni
-Ieri notte...- Riprese quindi Ryan -...qualcuno si è introdotto nel laboratorio ed ha trafugato buona parte dei file rpg elaborati da Kyle, inseriti nel computer principale. Ho bisogno del supporto di almeno due di voi per stanarlo, privarlo dei file e affidarlo alla giustizia. Ah, e possibilmente smantellare definitivamente la Wyu S.P.A..
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-CAPITOLO CINQUE: L'INCURSIONE-

"Io, Asteeria Hewn, nel pieno delle mie facoltà mentali predispongo perchè mia figlia Atsuki, entri in possesso dell' intero patrimonio in denaro custodito presso la tenuta di famiglia, una volta raggiunta la maggiore età e quindi una maturità sufficiente a gestire con giudizio tali risorse.

Desidero inoltre che ella venga messa al corrente di tutta la verità riguardo la sua nascita e comprenda a pieno di essere stata fortemente desiderata sia da me, che dall'amato padre che ci ha lasciate cadendo eroicamente in battaglia.   

Sono conscia del fatto che Atsuki non sappia della mia esistenza: crede con tutta probabilità io sia morta dandola alla luce o peggio, l'abbia abbandonata impunemente.

Non sono stata una buona madre e ne sono -ahimè- consapevole: purtroppo questo mondo così stupidamente materialista mi ha irretita, distraendomi dall'occuparmi con solerzia delle cose realmente importanti. 

Piccola mia, ti prego: non serbarmi rancore nel leggere queste poche parole.

Ti ho amata, ti ho amata tantissimo ma ho dovuto lasciarti: sono stata costretta.

Sappi solo, che rimpiangerò per tutta la vita di non averti sottratta dal vivere in quell'orfanatrofio quando avrei potuto concederti un'infanzia che qualsiasi bambino sognerebbe: di questo mi rammarico.

Ma la verità è triste, straziante e complicata: sinceramente non me la sento di narrartela in quanto non voglio farti soffrire più di quanto abbia già fatto. 

Atsuki io ti ho voluto bene.

Spero che questo basti a guadagnare anche solo un piccolo spazio nel tuo cuore"

                                                                                                                  Asteeria Hewn   

 

George Hewn alzò serioso gli occhi dal documento che stava analizzando, incontrando il serafico sguardo del notaio Eggleman.

Era raro che l'uomo, in passato legato da vincoli molto stretti alla società, varcasse la soglia delle principali sedi della Wyu per ordinaria amministrazione: quasi certamente, aveva infatti notizie più che rilevanti da portare.

-E' curioso- Balbettò afflitto il colonnello, gli occhi cinerei spalancati dalla sorpresa -abbiamo sempre creduto la ragazzina orfana di madre.

E adesso lei piomba qui, con questi dannati documenti che sconvolgono tutte le mie certezze.

Diavolo.

Eggleman strinse i piccoli, infossati occhi azzurri ulteriormente, riducendoli a fessure dall'aria indagatrice: quindi intrecciò le dita adunche in grembo e si sporse in direzione del colonnello per far sì che la sua bassa e scarsamente intelligibile voce fosse udita.

-Potrà anche non crederci -Bisbigliò, teatrale - ma anche Herbert, suo fratello, era convinto che la donna dalla quale ebbe Atsuki fosse deceduta.

Furono i servizi segreti a farla espatriare segretamente, secondo il programma di protezione testimoni: e per far sì che nessuno la cercasse, inscenò la sua morte.

Hewn alzò di scatto la testa, incredulo.

-Come dice?

-Le cose sono andate esattamente in questo modo- Ribadì brusco Eggleman, raccogliendo le proprie scartoffie - e ora mi scusi, ma devo tornare presso il mio studio: ho molte pratiche da sbrigare.

Questa è la copia del documento che le ho mostrato poco fa.

Il colonnello archiviò grato il facsimile del testamento, pensieroso.

-Mi scusi....- Fece, richiamando l'attenzione del notaio proprio mentre stava per abbandonare l'ufficio.

-Che c'è?

-A quale reato assistette Asteeria Hewn?

George s'incupì, fremendo d'impazienza, desideroso di sapere.

-Asteeria..- Rispose quieto Eggleman, ritornando a prendere posto presso la scrivania -fu testimone diretta dello scoppio dell'incendio doloso che distrusse la tenuta Shirogane, cinque anni fa.  

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-Sì, è esatto Kyle.

Ryan piombò a sedere sul morbido sofà ocra, scoraggiato.

-Atsuki mi ha mentito: per questo inizio a sospettare che da talpa sia passata ad effettiva componente della Wyu- Sospirò affranto -Ad ogni modo, non penso che la cosa possa influire massicciamente sulla nostra operazione.

Puoi stare tranquillo.

Il ventenne prese posto accanto all'amico, cupo in volto.

-Ok, ora occupiamoci di quest'altro problema- Scandì lentamente, scoraggiato -le ragazze sospettano qualcosa: devono aver compreso il motivo a causa del quale abbiamo optato per il Palm Beach. Temo possano correre seri pericoli cercando di apprenderne l'identità.  

Ryan scattò in piedi, allibito.

-N..-non può essere! Dobbiamo fermarle!

Una luce gli attraversò gli occhi blu per un attimo, facendogli recuperare quasi magicamente il dominio di sè.

-Giusto il tempo di fare una telefonata. 

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-Davvero geniale, Strawberry! Mi complimento con te!

Mina incrociò furiosa le braccia sul petto, mentre le due compagne d'avventura avanzavano caute lungo il corridoio foderato di moquette scura.

-Fingerci giovani cameriere interessate ad uno stage gratuito presso l'albergo è stata un'idea assolutamente fantastica!

Strawberry sbuffò infastidita, infilando lentamente la chiave nella toppa della stanza che erano intenzionate ad esplorare.

-Possibile che ti lamenti sempre?- Proruppe infastidita -Per quanto stupida, la montatura ha persuaso il direttore dell'hotel, che ci ha fornito le chiavi di buona parte delle camere; per cui, non vedo ragione di contestare. Piuttosto taci.

-Come vuoi tu.

Mina s'acquietò tutt'a d'un tratto, offesa, mentre Pam apriva lentamente la pesante porta smaltata, per evitare che i cardini arrugginiti cigolassero vistosamente. 

-Eccoci giunte a destinazione- Commentò, sarcastica.

Assoluto silenzio.

Nella stanza, immensamente grande, regnava il caos.

Strawberry individuò alcuni raccoglitori fluorescenti, intrappolati al di sotto di una piccola grata, celata da un tappeto persiano il cui lembo sinistro era però considerevolmente sollevato.  

-Forza!- Disse, prendendo a sfogliarne uno -Mettiamoci al lavoro.

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[Sede della Wyu S.P.A]

Ufficio di Jordan Shirogane

-Cugino!- Fece sprezzante il ragazzo, sfiorandosi con la punta dell'indice l'ispida barba -Una tua telefonata, finalmente! Fenomenale, non ci speravo più!

Dall'altro capo del filo, Ryan grugnì contrariato.

-Falla finita, ti prego-Supplicò, ironico -se c'è qualcosa che alla lunga non posso tollerare è proprio il tuo scadente senso dell'humor.

Jordan soffocò uno scatto nervoso, irritato.

Quello stronzo aveva, da quando erano piccoli, il dono di fargli perdere la pazienza.

-Si può sapere cosa diavolo vuoi?

-Oh, è semplice, molto semplice- Il biondino ghignò di soddisfazione, avvicinando la cornetta alle labbra sottili -dirti che sei un maledetto bastardo e che so benissimo cosa tu abbia fatto. I miei file, DANNAZIONE! I miei file!

Shirogane proruppe in una perfida risata, quasi soddisfatto d'essere oggetto di quelle imprecazioni.

-Ti conosco come le mie tasche, cugino- Gracchiò, rendendo la calda voce volutamente sgradevole -per mettermi al corrente di ciò che pensi di me, non sprecheresti mai il tuo tempo prezioso. Cosa vuoi veramente? 

Ryan s'incupì improvvisamente.

-Voglio che tu dica ad Atsuki che la nostra amicizia è finita.

E riattaccò.

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Dopo una buona mezz'ora di ricerche, le ragazze non erano ancora riuscite ad individuare nulla che lasciasse presagire l'identità di colui che occupava la stanza, nè fornisse qualche indizio che avrebbe potuto condurle sulla pista giusta.

-Basta, io mi sono stufata!- Dichiarò Mina, allontanandosi in direzione della porta chiusa.

-Evidentemente "il nostro uomo" è più arguto di quanto pensassimo ed ha evitato di custodire materiale connesso alla Wyu in un luogo dove esterni potessero avervi accesso.

Strawberry e Pam sospirarono, lanciandosi uno sguardo affranto.

Il ragionamento non faceva una grinza.

Le ragazze stavano quasi per abbandonare la stanza, quando una folata di vento improvvisa, fece sì che da un indefinito volume della biblioteca, cadesse un passaporto ormai invalidato, sbiadito dai tarli del tempo.

Mina lo raccolse spedita, con mano tremante.

-Asteeria Shirogane- Lesse -Mai sentita.

E proprio in quel momento, la porta si aprì.

 

 

  
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