Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Broken_88    18/02/2010    4 recensioni
"Sarà difficile lo so, ma ritroverai la gioia di vivere Allison. Te lo prometto. La vita è un dono meraviglioso, un dono di Dio. E tu l'amerai di nuovo."
(Castiel/Nuovo Personaggio)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
What are you dreaming about?



Che cosa sto sognando?
Voci, sento voci nella mia mente. E immagini scorrono veloci soffermandosi sui particolari più brutti del mio soggiorno all'Inferno.
Sono immagini di scene quotidiane, che ho vissuto. Delle quali sono stata protagonista e che ricorderò per sempre.
Non so perchè ricordo tutto. Quando sono tornata credevo di essere come rinata e quindi mi ero illusa di essere come un involucro vuoto che doveva essere riempito di nuovi ricordi e di nuova vita.
Ma mi sbagliavo.. Ogni minimo dettaglio è impresso nella mia mente, e per quanto finga di star bene, non è affatto così.
Il lato positivo, che credo sia anche quello che mi fa risultare questi incubi tanto orribili, è che ora ho di nuovo voglia di vivere... O perlomeno non ho più voglia di morire.
Due concetti diversi tra loro ma elegantemente e sottilmente legati dallo stesso filo: la vita stessa.
Non so esattamente come spiegare il momento che sto vivendo, ma volendola dire in maniera comprensibile, direi che sono intrappolata nel mio sogno.
Sono contemporaneamente spettatrice e protagonista delle torture che venivano inflitte alla mia anima e che ora si ripropongono davanti ai miei occhi.
Non so come fare a svegliarmi e ho paura di quello che vedo. Ho paura di quello che sento.. Che sento dentro.
Piango e urlo, ma dalla mia gola non esce nessun suono. O perlomeno non esce nel sogno..
Perchè quando finalmente riapro gli occhi, agitandomi nel mio letto, le mie urla squarciano il silenzio della stanza privandomi di tutta l'aria che ho nei polmoni.
Sono terrorizzata. Anche ora che sono sveglia e consapevole di esserlo, la paura non mi abbandona.
Sono sudata, ho il cuore in gola e i miei occhi non riescono a smettere di versare lacrime.
Mi sento pietosa, stanca e sopratutto stupida.
Sono solo sogni e non dovrei permettere loro di ridurmi così.
Mi guardo intorno e nella stanza, illuminata dalla sola luce della luna, intravedo Castiel.
Non riesco a vedere bene la sua espressione ma so che mi sta osservando. Lo percepisco.
Quello che mi domando è perché non mi ha svegliata.. Ah si.. L'ultima volta che l'ha fatto l'ho praticamente aggredito verbalmente.
Oh povero angelo.. Come fai a sopportarmi?
Mi schiarisco la voce e allungo la mano per accendere l'abat-jour sul comodino.
Ora lo vedo bene, è preoccupato. Anzi preoccupatissimo.
Mi guarda e non dice niente ed io per tutta risposta, incapace di fare altro, faccio spallucce scoppiando a piangere più forte.
Adoro il fatto che lui sia qui nonostante le tentazioni che lo starmi accanto gli provoca.
Adoro il fatto che sia sempre qui per me nonostante la punizione che potrebbe costargli. E nonostante il bacio che gli ho dato e di cui dovremo parlare prima o poi.
Vorrei chiedergli di abbracciarmi, ma singhiozzo e non voglio pretendere da lui più di quanto già fa.
Tremo.. Ho freddo anche se la stanza è caldissima.
Mi sento un po' infantile per il pensiero che occupa la mia mente, ma vorrei che i miei genitori fossero qui.
Mi mancano terribilmente e vorrei l'abbraccio di mio padre e la dolce voce di mia madre capace di tranquillizzarmi.
Tremando mi sistemo di nuovo sotto le coperte e parlo senza rendermene davvero conto.
Mi mancano i miei genitori Castiel..” sussurro piano.
Lui respira piano e abbassa gli occhi.
Lo so.” mi dice “Li hai persi quando eri ancora una bambina. Sei decisamente cresciuta troppo in fretta.” continua.
Mi asciugo gli occhi e mi sposto i capelli indietro. “Avvicinati ti prego.” gli dico.
Sembra rifletterci un attimo e poi si avvicina al mio letto.
Mi sposto un po' e lui, dopo un'iniziale esitazione, si siede e mi sposta dal viso le poche ciocche rimaste.
Rimani qui con me?” gli chiedo.
Si!” esclama piano lui “Se lo vuoi certo.”
Annuisco e mi avvicino un po' accoccolandomi vicino alla sua gamba. “Finché non mi sveglio?” chiedo.
Finché non ti addormenti.” sussurra lui.
Poi mi tocca piano la fronte e la mia tensione scivola via facendomi addormentare subito.
Non so che ora fosse quando mi sono addormentata. Ma al mattino, quando apro gli occhi, sono le 08:00.
Gli incubi sono brevi flash nella mia mente. Flash che mi impongo di allontanare.
Sono sola nella stanza. Segno che Castiel ha decisamente fatto come aveva detto, e se n'è andato subito dopo che mi sono addormentata.
Ho bisogno di una doccia.. Decisamente. Ma prima ho bisogno di un caffè.
Scendo piano dal letto e apro la finestra per far entrare aria fresca nella stanza. Dopodiché scendo di sotto e vado dritta in cucina.
Castiel è lì. Guarda fuori, e quando mi sente e si volta, la luce che si irradia dietro di lui, dalla finestra, lo rende ancora più.. luminoso del solito.
Lo trovo bellissimo. E non mi riferisco al suo tramite, ma proprio alla luce che il suo essere emana tramite gli occhi di quel corpo.
Non so se è possibile, ma a volte, come adesso, ho davvero la sensazione di poter vedere oltre il corpo e la pelle.. Di poter vedere lui.. L'angelo.
Ben alzata.” mi dice piano “Come ti senti questa mattina?”
Mi guarda e inesorabilmente mi sento in pace.
Mi sento benissimo.” dico sorridendo e stiracchiandomi.
Lui abbassa gli occhi di colpo. Inizialmente non capisco perchè, poi comprendo che forse la mia maglietta che si alza scoprendo un po' del mio ventre, lo “turba”.
Mi rimetto composta e mi avvicino alla cucina facendo finta di niente. L'ultima cosa che voglio è imbarazzarlo più di quanto già non sia.
Prendo tutto l'occorrente per fare il caffè e mi schiarisco la voce.
Allora.. che mi racconti di bello?” gli chiedo scioccamente.
Lui rialza gli occhi e li posa su di me.
Ti ho trovato un lavoro.” mi dice.
Sono perplessa e lui lo capisce.
Vampiri, la tua specialità.” spiega “Credo che lavorare ti farà bene.”
Annuisco e prendo una tazza. “Uccidere dei vampiri come metodo per distrarmi dai miei incubi conseguenza del mio soggiorno all'inferno.” faccio il punto della situazione e scuoto leggermente il capo. “Cavolo.. La mia vita è un vero disastro.” dico.
Il mio tono è sicuramente buffo, perchè lui mi osserva e sorride di gusto.
Lo osservo e sorrido a mia volta. “Sono felice che le mie disgrazie ti divertano messaggero spettinato.” gli dico versandomi il caffè.
Lui piega la testa e mi osserva. “Non era mia intenzione ridere di te. E' solo che.. hai un modo di affrontare le cose che mi..” sembra non trovare le parole giuste.
Affascina?” suggerisco io.
Si. Più o meno.” risponde.
Gli offrirei del caffè ma sono sicura che lui non beve caffè.. anzi mi sa che non beve affatto.
Ti va di tornare al lavoro?” mi chiede “Non sei costretta se non vuoi. Ci sono altri cacciatori a cui posso chiederlo.”
Sospiro e finisco il mio caffè annuendo. “No no.. Va bene. Me ne occupo io.” poso la tazza nel lavandino “Mi accompagni?” chiedo.
Lui annuisce. “Appena sarai pronta andremo a dare una prima occhiata. Giusto perchè tu ti faccia un'idea di come agire.” mi comunica quasi autoritario.
Trattengo una risata per il suo tono formale e annuisco avviandomi verso le scale. “Agli ordini!” esclamo.
Gli faccio l'occhiolino e salgo di sopra per prepararmi.



*****



Che stai sognando, Ally?
Sono tentato di entrare nel tuo mondo onirico... ma ho paura. Non tanto della tua reazione alla mia invadenza, ma ho paura di quello che vedrei.
Stai sognando l'inferno, lo so.
Ti agiti, ti lamenti, quasi singhiozzi. Vorrei svegliarti ma mi trattengo.
Me ne sto qui accanto alla tua finestra, osservandoti mentre i ricordi infernali popolano il tuo riposo.
Tu non meritavi l'inferno, Sirahel si sbaglia. Hai sbagliato sì, ma.... non dovevi stare lì.
Sono felice di averti riportato alla vita, lo rifarei altre cento volte. Ma ho paura, perché le allusioni dell'Arcangelo confluiscono tutte in un'unica, terribile verità. Non posso accettarla, ma la vedo così chiara davanti a me da lasciarmi senza fiato.
Salvarti da Azazel non è servito a granché, eri già predestinata al Male.
Non sarai sola, te lo giuro.
Basta, non posso più vederla soffrire così, sta urlando nel sonno, basta così.
Schiocco le dita e lei.. si sveglia. Un trucco che mi ha insegnato Sirahel, diversi secoli fa.
Ansima e piange: è terrorizzata. Non oso avvicinarmi ma soffro con lei. Guarda verso di me, forse mi ha percepito.
La vedo muoversi nell'ombra e allungarsi verso la lampada accanto al suo letto.
Finalmente la luce squarcia l'oscurità della stanza, e i nostri sguardi si incontrano.
Allison è sconvolta, atterrita dalle terribili immagini che il sogno le aveva impietosamente regalato. Farei qualunque cosa pur di evitarle questo, ma non so che fare. Non posso bloccare gli incubi, potrei solo intervenire quando ne è preda. Forse le chiederò se posso svegliarla quando le accade ciò che è appena accaduto.
Mi fissa in silenzio, poi si stringe nelle spalle e scoppia a piangere.
Scuoto il capo con desolazione, penso che gli umani in queste situazioni.... abbracciano la persona che sta piangendo, ma io non posso. Non so se lei lo vorrebbe, orgogliosa com'è, e inoltre.... non sono più un'entità incorporea, non sono solo luce. Adesso sono anche carne e sangue, non posso.. abbracciare una donna.
La vedo tremare, probabilmente sbaglio, ma credo che abbia freddo. Dopo alcuni istanti Allison si ristende nel letto.
Mi mancano i miei genitori Castiel..” sussurra improvvisamente.
Il suo tono è così.... triste da toccarmi profondamente.
Lo so. Li hai persi quando eri ancora una bambina. Sei decisamente cresciuta troppo in fretta.” le dico.
Ally si asciuga gli occhi e libera il viso dai capelli. "Avvicinati ti prego." mi chiede con dolcezza.
La sua richiesta mi blocca, forse non dovrei farlo ma alla fine cedo e mi avvicino. Mi fa posto sul letto e decido di sedermi accanto a lei. La mia mano si muove verso il suo viso e le sposto alcune ciocche di capelli. E' bella anche nel dolore.
Rimani qui con me?” mi chiede con lo stesso tono triste.
Si!” rispondo io fin troppo deciso. “Se lo vuoi certo.” aggiungo.
Allison annuisce piano e mi si avvicina, raggomitolandosi accanto a me. “Finché non mi sveglio?”
"Finché non ti addormenti." la correggo io.
Le sfioro la fronte e immediatamente cade in un sonno profondo.
Aspetto alcuni istanti e poi vado via, lasciando la sua stanza.
Raggiungo il salotto e come faccio sempre, mi siedo sul divano. Sospiro profondamente e inizio a riflettere.
Allison è un tramite. E da quello che mi ha fatto intendere il mio ex capo, è …. un potenziale tramite di Lucifero.
Oh Signore Iddio... non riesco a credere di averlo detto. Ma come può essere? Voglio dire.... Azazel non l'ha marchiata, in lei non c'è il suo sangue. Come può essere una dei prescelti se l'ho salvata?
Perché era già tutto deciso, ragazzo.”
La voce di Sirahel.. o meglio del suo tramite, mi fa saltare dal divano.
E smettila di scattare sull'attenti quando mi vedi.” mi ammonisce duro.
È qui davanti a me, con quello sguardo severo e le mani in tasca. Che delusione la sua ostilità.
Perché sei qui?” gli domando cercando di non sembrare troppo sottomesso. Devo imparare qualcosa da Allison.
Lui mi guarda e ridacchia. “Beh, pensavo di farti una favore, manifestandomi a te. Visto che ci tenevi tanto a rivedermi.”
Il suo sarcasmo mi ferisce, abbasso gli occhi e stringo i pugni.
Mi hai già detto tutto quello che potevi dirmi. Non c'era bisogno che tu di scomodassi.” dico in tono... sarcastico? A Sirahel?
Anche lui sembra sorpreso. “Mh... ogni tanto anche tu drizzi la schiena, eh? Mi fa piacere, Cas.”
Non oso guardarlo negli occhi, ma non è timore, è delusione. Dov'è quel fratello che io tanto adoravo?
Comunque, ragazzo mio, sono venuto qui per un motivo ben preciso: stai attento a quella ragazza.” mi avverte serio, avvicinandosi di qualche passo. Solo adesso ho il coraggio di alzare gli occhi e di puntarli su di lui.
Che significa?”
Che la tua infatuazione per quell'umana ti porterà alla rovina.”
Io sgrano gli occhi ma non ho il coraggio di controbattere. Così è lui a riprendere la parola.
Vedi Cas.... so che hai capito benissimo cosa io intendessi con 'lei è un tramite', quello che forse ti sfugge, è la portata del problema. Quindi, se accetti un consiglio da uno più vecchio di te, stai attento. Se ti fa domande, sii elusivo, e tienila occupata.”
Non è un consiglio, è un ordine. Io lo guardo negli occhi e mi impongo di non abbassare lo sguardo.
Io la difenderò, è sotto la mia protezione.” affermo deciso. Non avevo mai osato prima d'ora rivolgermi così ad un superiore.
Credo che anche Sirahel stia pensando la stessa cosa, infatti mi fissa e un leggero sorriso gli affiora sulle labbra.
Comunque sia, mio pseudo-Kevin Kostner, so che la tua protetta era un cacciatrice, prima di.. come dire... fare il grande passo.” inizia ironico. “Se vuoi tenerla occupata.. e magari aiutarla a distrarsi dai brutti sogni, potresti mandarla a cacciare. Ho sentito che ultimamente alcuni dannati vampiri terrorizzano un quartiere a Sud della città.” mi dice. Il suo tono è calmo, freddo.
Di solito le donne amano fare shopping per distrarsi, la tua preferisce dare la caccia a brutti mostri!” ride divertito.
Non ci trovo nulla di divertente, anzi è orribile. Ma forse ha ragione, se riuscisse a tornare la spietata cacciatrice di prima, dimenticherebbe l'inferno, o almeno ci penserebbe un po' meno.
Glielo proporrò.” mi limito a dire, sfidandolo ancora. Ma sono posseduto? Mi meraviglio di me stesso, e lo è anche Sirahel.
Bene soldato, la mia buona azione quotidiana l'ho fatta. Stammi bene.” e fa per schioccare le dita, ma si ferma e mi fissa.
E comunque”, dice “ forse quello che ha bisogno di protezione, sei proprio tu, Castiel.”
Lo guardo perplesso. “Perché?”
Sirahel sorride malizioso. “Quella bimba si attirerà le attenzioni di demoni e angeli disobbedienti... per non parlare del fuoco che ti accende dentro ogni volta che la guardi. Ti sei cacciato in un brutto guaio, Cas, e l'hai fatto deliberatamente.”
Detto questo, sparisce, senza darmi il tempo di replicare.
Resto a fissare il nulla per chissà quanto tempo, scioccato da come Sirahel ha capito.... cosa mi succede quando sono accanto ad Allison. Tutte quelle allusioni: infatuazione, la tua donna, il fuoco che ti accende dentro... ma è così evidente?
Torno a sedermi sul divano, chi diavolo è Kevin Kostner? Odio quando fanno citazioni e paragoni che non capisco.
Perso nei miei pensieri, non mi accorgo che è già mattina. Dalla finestra in cucina entra una forte luce ed essendo io fatto di luce, me ne sento attratto. Raggiungo la finestra e guardo fuori il mondo che lentamente riprende a vivere.
Sento dei rumori.... Allison è sveglia. Sto per andare via quando ripenso alla storia sui vampiri, e decido di parlargliene.
Mi volto e me la ritrovo davanti. Lei mi fissa e per un attimo ho la sensazione che mi "veda". Non Jimmy, me. So che non è possibile, la ucciderei, eppure mi guarda come se vedesse la mia luce.
Ben alzata. Come ti senti questa mattina?” le chiedo.
Mi sento benissimo.” mi risponde con un sorriso.
Alza le braccia al cielo e si stende, ma così facendo... la sottile maglietta che indossa si alza e mi lascia vedere la sua pelle chiara e morbida.. cioè credo che sia morbida. Ma che diavolo dico? Abbasso lo sguardo e lei si accorge del perché, e subito si copre.
Allora.. che mi racconti di bello?” mi domanda.
Rialzo lo sguardo e le annuncio: “Ti ho trovato un lavoro.”
Allison mi fissa perplessa.
Vampiri, la tua specialità.” le spiego “Credo che lavorare ti farà bene.”
Lei annuisce prendendo una tazza. “Uccidere dei vampiri come metodo per distrarmi dai miei incubi conseguenza del mio soggiorno all'inferno.” sottolinea, poi scuote il capo. “Cavolo.. La mia vita è un vero disastro.”
Dovrebbe essere una frase drammatica, ma il suo tono è... divertente, e mi strappa un sorriso forse inopportuno.
Sono felice che le mie disgrazie ti divertano messaggero spettinato.” mi apostrofa sorridendo.
Non era mia intenzione ridere di te. E' solo che.. hai un modo di affrontare le cose che mi..” ma non so come definirlo.
Affascina?” azzarda lei.
Si. Più o meno.” le concedo. Anche se forse il termine giusto sarebbe "attrae", ma potrebbe fraintendermi....
Ti va di tornare al lavoro? Non sei costretta se non vuoi. Ci sono altri cacciatori a cui posso chiederlo.” le dico anche se non è vero. Non porterei mai quei due qui: mettere vicini i due tramiti di Lucifero? Mai.
Allison sospira e poi finisce il suo caffè. “No no.. va bene. Me ne occupo io.” mi assicura. “Mi accompagni?”
Io annuisco soddisfatto. “Appena sarai pronta andremo a dare una prima occhiata. Giusto perché tu ti faccia un'idea di come agire.” senza volerlo, le parlo quasi in modo autoritario. Ma invece di indignarsi o intimorirsi, mi accorgo che trattiene a stento una risata.
"Agli ordini!" esclama, confermandomi che mi sta prendendo in giro.
Mi strizza l'occhio, ancora una volta, e sale in camera sua.
Non le dirò della visita di Sirahel e di tutto il resto.
Deve essere il più serena possibile, la proteggerò da tutto.
Anche da sé stessa.


*****


Quando finisco di vestirmi, prendo tutto l'occorrente per la caccia e scendo di sotto.
Non ricordo quand'è stata l'ultima volta che ho cacciato. Forse sei mesi fa, forse di più.
L'unica cosa che ricordo è che anche allora erano vampiri.
I vampiri sono la mia specialità da quando ho iniziato a cacciare. Credo di essere brava ad ucciderli perchè sono stati l'inizio di tutto il mio incubo da cacciatrice.
Il primo essere soprannaturale di tutta la mia “carriera” è stato infatti il mio vampirizzato fratello.
Aveva appena ucciso i nostri genitori ed io lo odiavo con tutta me stessa.
O almeno allora credevo che fosse odio.
A lungo andare ho capito però che non si trattava di odio, ma di dolore. Il dolore di vedere mio fratello, il mio sangue, uccidere mia madre e mio padre... sua madre e suo padre.
Scuoto il capo e faccio un grosso respiro scendendo le scale. Non voglio ricordare quei momenti, ma dimenticarli mi fa più paura.
La memoria dei miei genitori è una delle cose che più teneramente custodisco dentro. Ricordo la ninna nanna che mia madre mi cantava e il caldo abbraccio di mio padre prima di andare a letto.
Ricordo che si amavano e la reminiscenza di quel loto amore mi fa sperare che un giorno anche io avrò qualcuno con cui condividere la vita.
Quando ho incontrato Jeff, l'uomo per cui mi sono poi tolta la vita, credevo che fosse lui.. ma ovviamente sbagliavo e il mio soggiorno infernale ne è la prova.
Jeff è decisamente qualcosa che voglio dimenticare. Si! Devo eliminarlo dalla mia mente, come se non fosse mai esistito.
Mi lego i capelli e mentre i pensieri mi affollano la mente, sono già di sotto, senza accorgermene.
Castiel è fermo tra il salotto e la cucina. Mi aspetta paziente e mi osserva con aria interrogativa.
Ho un'aria perplessa sicuramente, altrimenti non capisco la sua espressione.
A volte ho l'impressione che riesca a leggermi la mente e che quindi sappia in anticipo quello che penso.
A dire il vero quando qualcosa mi è troppo difficile da dire spero che lo faccia.. che legga i miei pensieri senza bisogno che io parli.
E anche se non so se questa è una delle sue angeliche capacità, in un modo che non so se sia soprannaturale o semplicemente naturale, lui capisce ed io non ho bisogno di dire nulla.
Lo guardo e gli sorrido. “Ho appena ricordato a me stessa che mi sono tolta la vita.” gli dico “E' la prima volta da quando sono tornata che ammetterlo non mi disgusta o intimorisce”
Lui si schiarisce la voce e piega la testa di lato. “Stai bene?” mi chiede.
Non credo che capisca che ammetterlo è stato.. liberatorio per me.
Da bravo angelo qual è, da bravo protettore qual è, lui si preoccupa del fatto che questo possa turbarmi.
Lo capisco e lo apprezzo.. E oltretutto mi riempie di tenerezza.
Sto benissimo a dire il vero.” lo rassicuro “E sono pronta per una nuova caccia.. Mi sento positiva. Farò fuori quei vampiri in pochi minuti, vedrai.”
Gli sorrido e nel mio cambiare discorso non si nasconde la voglia di evitare quello che riguarda il mio passato suicidio. C'è solo la voglia di combattere e fare il mio lavoro, che per quanto ingrato, mi regala la soddisfazione di sapere che per merito mio molte persone saranno al sicuro.
Devi essere prudente!” mi dice Castiel interrompendo il flusso dei miei pensieri.
Come sempre.” replico io sorridendo.
Lui annuisce e mi avvicina due dita alla fronte.
Aspetta!” gli dico prima che mi tocchi “Possiamo usare l'auto? L'ultima volta che mi hai portata in giro svolazzando ho avuto il voltastomaco. Se devo uccidere dei vampiri è preferibile che io non barcolli a causa dei giramenti di testa e della nausea.”
Lui corruga la fronte e mi fissa per una attimo in silenzio. Poi acconsente, credo più per accontentarmi, e usciamo da casa.
Saliamo in auto e per fortuna conosco bene Los Angeles. Evitiamo così l'intenso traffico e arriviamo al rifugio dei vampiri in pochi minuti.
Parcheggio e scendiamo.
Io lo faccio nel modo normale, Castiel invece preferisce spiccare il volo e atterrare fuori dall'auto.
Non mi stupisce che lo faccia.. Volare per lui è come camminare per me: naturale. Fa parte di sé e non voglio cambiarlo.
In effetti non c'è niente che cambierei di lui, nemmeno i suoi infiniti perchè o i suoi spettinati capelli.
Sono tutti qui,” mi dice lui d'improvviso riferendosi ai vampiri dentro l'edificio “sono all'incirca sei. Voglio che tu sia prudente.”
Annuisco e prendo le armi che mi servono. Paletti di ciliegio affilati con le mie mani tanto tempo prima.
Mi stiro e respiro a fondo.. Giusto il tempo di prepararmi psicologicamente.
D'altronde è qualcosa che non faccio da tempo, mi serve un minimo di preparazione mentale.
Quelli non funzioneranno. L'unico modo per uccidere i vampiri è tagl..” inizia Castiel
Si si.. tagliare loro la testa.” lo interrompo finendo la sua frase e onestamente mi stupisca che anche lui sia preda di questa stupida ed infondata credenza popolare.
Questo è il segno che nella vita tutti, ma proprio tutti hanno sempre qualcosa da imparare.
Tutti credono che l'unico modo di ucciderli sia tagliare via la testa. La verità è che i paletti di ciliegio hanno lo stesso effetto e creano meno spargimento di sangue.” spiego.
Sei sicura?” mi chiede perplesso.
Sospiro “Non hai detto tu che i vampiri sono la mia specialità?” chiedo “Fidati. Funzioneranno.”
Lui annuisce e mi segue mentre io mi incammino verso l'entrata dell'edificio. Sbircio da una finestra un po' rotta. Castiel ha ragione, sono sei. Tre dormono, tre invece bevono birra e si divertono.
Guardo Castiel e annuisco. Lui capisce e dopo pochi secondi siamo dentro.
Non so nemmeno cosa faccio di preciso. I miei movimenti sono automatici oramai.. Fatto sta che mentre Castiel ne uccide uno a modo suo, e per modo suo intendo che gli poggia semplicemente le mani sulla fronte, io uccido l'altro sveglio e gli addormentati appena alzati.
In pochi minuti sono tutti morti ed io mi sento benissimo.
Guardo Castiel e gli sorrido. “Ho promesso che avrebbero funzionato e così è stato.”
Lui annuisce e fa spallucce. “Mi sbagliavo a quanto pare.” ammette “Come sai che funzionano? Chi te l'ha insegnato?”
Lo guardo e sospiro. “L'ho scoperto uccidendo mio fratello.”
Mi guarda e vedo che è dispiaciuto. Forse si sente in colpa per avermi chiesto qualcosa che mi ha fatto ricordare quel brutto momento.
Ma non è colpa sua. Quel momento fa parte della mia vita e anche volendo non potrei dimenticarlo.
Gli sorrido e mi avvicino.
So che non dovrei farlo. So che lo imbarazza.. Ma non posso non farlo. Gli bacio la guancia e poi gli sorrido. “Li ho fatti fuori in pochi minuti. Sono una forza della natura.” scherzo.

Ora si che sto cambiando discorso.. Gli sorrido e mi avvio verso l'uscita.
Lui sta fermo invece.
Andiamo?” gli chiedo senza però voltarmi.
La sua risposta un po' mi spaventa. Ho paura che mi dica di no imbarazzato o infuriato per le mie dimostrazioni di affetto.
Non so se lo infastidiscono o no.. Quello che so però, è che quando mi volto per guardarlo, lui è volato via.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Broken_88