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Autore: shurei    18/02/2010    2 recensioni
Quello stesso giorno la classe di Hanabi ha compito in classe, e come consuetudine, lei prende un voto eccellente mentre Kiba cerca in tutti i modi di copiare, fallendo miseramente.
Al termine delle lezioni, i professori convocano Kiba nel loro ufficio per parlargli a quattrocchi. Gli fanno capire chiaramente che gli offrono una sola possibilità: se fallisce, non potrà sostenere gli esami per passare di livello.
Kiba è disperato! Deve assolutamente rimediare o può scordarsi il basket. La sua unica speranza è quella di convincere Hanabi a dargli qualche lezione, se non altro per impedire che il buon vecchio Rock Lee ci resti secco.
-Puoi aiutarmi?- la scongiura Kiba, con le mani unite in segno di preghiera.
-Potrei, ma non so se voglio!- risponde alla supplica Hanabi.
[...]
-E va bene, ho capito. Chiederò a qualcun altro. Scusa se t'ho fatto perdere tempo.- aggiunge lui, abbattuto, allontanandosi.
-Aspetta, scemo! Ci vediamo da me quando avrai finito gli allenamenti! Sia chiaro che non voglio perdere tempo!-
-Grazie, Hanabi. Sei un angelo!-
-Certo, certo...-
[KibaHanabi]
Dedicata con tanto affetto a MokoChan
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Hanabi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ti odio

Ti Odio

- 1^ Parte -







-Lasciami in pace! Non vedi che sto studiando?- dice Hanabi al suo compagno di classe.
-Capirai, sei una secchiona!- ribatte Kiba.
-Meglio che essere un teppista come te, mio caro Kiba!-
-Andiamo, ti prego, cosa ti costa farmi copiare quel compito?-
-Perché non te lo sei fatto da solo, invece di stare qui a piagnucolare?-
-Lo sai che sei davvero crudele, Hanabi?-
-Sì, e tu sei un rompiscatole!-
-Accidenti a te, perché fai così?-
-E va bene, ma questa è l'ultima volta che ti passo i compiti!-
-Grazie, grazie! Mi hai salvato la vita! Chiedimi quello che vuoi!-
-Vorrei solo che mettessi un po' di sale in quella zucca! Mi sa che la vicinanza a Naruto t'ha fatto male!-
-Può essere...-

Kiba prende il quaderno dell'amica-nemica e si dirige verso il proprio banco, si accomoda in fretta e si mette a copiare il compito di matematica, prima che entri Kurenai sensei. La piccola Hyuuga lo guarda un po' perplessa, pensando:
-Chissà se quel lavativo di Kiba riuscirà a passare gli esami...-

Già, Kiba è il classico ragazzo sportivo a cui non piace per niente studiare. Lui, la guardia della squadra di Basket del loro liceo è popolarissimo, subito dopo a Sasuke Uchiha il loro ala pivot, bellissimo, stronzo e corteggiatissimo, e dal cucino di Hanabi e Hinata, Neji il loro playmaker.

La giovane Hyuga, invece, è la classica ragazzina prodigio, ammessa al liceo dopo che i professori hanno constatato che il suo quoziente intellettivo è più elevato del normale. Così, lei, una bambina di dieci anni, si ritrova in una classe di quindicenni, fortunatamente per lei è nella stessa classe di sua sorella.
-Hanabi, c'è qualcosa che non va?- le chiede la sorella, vedendola con la testolina tra le nuvole.
-Scusa Hinata, ero distratta. Stavo pensando a...-
-Kiba?-
-Cosa? Come ti vengono in mente certe idee? Io pensavo al compito in classe di domani!-
-Era solo una constatazione, visto che lo stai fissando da prima.-
-Per forza! Quel perdigiorno ha il mio quaderno e non vedo l'ora che si sbrighi a copiare. Se entra la professoressa Kurenai e lo scopre, metterà anche in punizione anche me!-
-Scusa, sorellina.- conclude la maggiore, accarezzandole i capelli.
-Certo, come no! E io ci devo credere?- dice maliziosa Ino, irrompendo nella loro discussione, mentre la piccola arrossisce fino alla punta dei capelli. -Allora perché sei diventata tutta rossa?-
-Ma cosa dici, Ino? Io non sono rossa!- s'impunta la ragazzina.
-Come no.-
-Oh, smettila!-
-Grazie, Hanabi! Tranquilla, il tuo quaderno è sano e salvo.- dice Kiba, porgendoglielo.

Hanabi gli è grata per aver interrotto quella conversazione così fuori luogo, dato che iniziava a sentirsi in imbarazzo.
-Vieni agli allenamenti della squadra oggi pomeriggio?- chiede poi il ragazzo.
-No, devo fare alcune cose con mio padre.- declina la più giovane delle due sorelle Hyuuga.
-Andiamo, solo per una mezz'oretta...-
-Perché ci tieni così tanto?-
-Beh, te ne stai sempre in disparte... volevo solo coinvolgerti in qualcosa!-
-Sei molto gentile, ma da quando hai visto che me ne sto in disparte?-
-Passi tutto il tempo a studiare, pensavo che non avessi amici.-

Lei lo squadra con occhi fulminanti, mentre sente affiorare un potente istinto omicida, per poi aggredirlo con queste parole:
-Ma come ti permetti? Guarda che ho una vita sociale molto intensa! Non credere che sia una di quelle secchione tutta casa e scuola!-
-Non è così?- domanda lui non molto convinto.
-No! E comunque, anche se fosse, non sono fatti tuoi!-
-Va bene, scusami! Volevo solo essere gentile!- termina il moro, allontanandosi.

Matematica, fortunatamente per lei, è l'ultima ora e quindi passa in fretta. Al suo termine la bambina saluta la sorella maggiore, che resta a scuola per il corso di ginnastica ritmica, mentre lei si avvia verso casa con i nervi a fior di pelle, maledicendo Kiba. Non sopporta che proprio lui possa aver intuito quanto lei si senta sola...
-Sbruffone, maleducato, cafone, cretino, incapace, imbecille, buono a nulla, deficiente, idiota, teppistello da quattro soldi, arrogante! Ma chi si crede di essere? Stupido signorino sputasentenze! Vorrei prenderlo a schiaffi! Ma dico... di tutti quelli che conosco, proprio lui deve capir tutto? Se sapesse d'aver ragione si monterebbe ancora di più la testa! Quell'odioso pallone gonfiato...- e poi, non ricordandosi di essere in pieno centro ad un orario affollatissimo, urla all'improvviso:
-Ti odio, maledetto sbruffone!-

Dopo aver preso atto della situazione Hanabi accenna un sorriso imbarazzato, arrossendo vistosamente... i passanti che hanno assistito alla scena, invece, ridono a crepapelle.
-Tutta colpa di quel cretino! Riesce sempre a mettermi in imbarazzo!- pensa lei a testa bassa, mentre si dirige verso casa.

Arriva a destinazione e senza dire una parola, si chiude in camera sua a studiare. Tuttavia non riusce a concentrarsi. Le parole di Kiba le risuonano nella testa, come un disco rotto:

Passi tutto il tuo tempo a studiare, pensavo che non avessi amici...

-Sì, è vero! Sono una secchiona asociale e allora? Io sto bene così! Avrò tempo per farmi degli amici dopo il diploma... e in ogni caso non sono affari suoi!- mormora la piccola tra sé e sé.

Quella notte, Hanabi non riesce a chiudere occhio: continua a pensare a sé stessa a settant'anni, chiusa in una casa di riposo, tutta sola, mentre gli altri hanno i loro nipoti e i loro figli.
Il giorno dopo, la piccola precede la sorella a scuola perché è il suo turno di pulizia. Terminato il suo lavoro si siede al suo banco sconsolata e assonnata. Per sua sfortuna non sa che il suo “amico” Kiba è mattiniero come lei e, notandola, si avvicina a lei, chiedendole puntualmente i compiti. Lei lo guarda furibonda e, per non averlo oltre tra i piedi, gli allunga i quaderni, pensando:
-Ti detesto!-










Ecco la conclusione del primo capitolo.
Spero vi piaccia e che continuiate a seguirla.
Dedicata con tanto affetto a MokoChan, questa ff vede Hanabi come la classica bambina prodigio e Kiba il classico studentello perdigiorno con la fissazione per lo sport...
ma questa sua fissazione sarà in pericolo per i suoi pessimi voti... come correrà ai ripari?
Lo scoprirete nei prossimi capitoli...
Attendo pareri e commenti
un bacione
Shurei.

  
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