--__C’era
una volta la realtà__--
Ti conoscevo, da tre anni eri
l’angelo che, con i suoi occhioni blu, sedeva nel banco
vicino al mio.
Una bambolina di cristallo che
si
frantuma accarezzata dal vento.
Quando ho saputo del tuo
triste
addio mi è sembrato di stare salutando una parte di me.
Una parte che ti avrei donato
volentieri affinché ti facesse compagnia.
Il giorno in cui ti sei
riunita alla
terra pioveva.
Il cielo versava fredde
goccioline
bagnate che scivolavano tristi su ogni cosa, mischiandosi con le
lacrime
disperate dei presenti.
Fra gli alberi lo stesso vento
che
tanto amavi sembrava sussurrare le tue parole.
Ho chiuso l’ombrello
per poter
vedere, in quella nebbia di triste desolazione il luogo da dove tu ci
stavi
guardando.
Ho capito allora
perché il cielo
piangeva.
Piangeva per la
felicità di averti
finalmente tutta per se.
Piangeva perché
vedeva il tuo sorriso
spegnersi adombrato dai volti tristi dei tuoi cari.
Non lo avresti mai voluto lo
so, per
questo rivolgo un sorriso timido alle nuvole che spero te lo
consegneranno,
così che tu vedendolo possa capire che non solo sei stata
importante per noi ma
che lo sei ancora, come l’inchiostro che versato si espande
sulla carta dandole
vita e significato, per cui di scusaci questo dolore che dopo tanta
sofferenza
ti stiamo ancora rivolgendo.
All’ospedale non ti
sono mai venuto
a trovare.
Avrei voluto vincere la mia
paura
per quei luoghi ma ero troppo perso nell’illusione che
saresti tornata da
me.
Così non
è stato.
Ti ho mandato tanti messaggi a
cui
all’inizio rispondevi.
Non mi hai mai detto
però che il
flagello che da dentro ti stava lentamente uccidendo ti tormentava fino
a farti
urlare nel sonno.
Lanciavi oggetti contro gli
infermieri
e medici dicendo che non stavano facendo nulla per farti stare meglio.
Avranno visto in te una
ragazzina
isterica abbandonata ormai dalla speranza.
Adesso vorrei tanto andare da
loro e
raccontargli invece di quanto eri speciale.
So che forse neanche gli
importa ma
uno stupido pensiero mi spinge a far si che il tuo ricordo non sia
macchiato da
niente.
Neanche dalla più
piccola ombra.
Ti ho visto piangere, ridere,
arrabbiarti, ma so che, mentre scagliavi quegli oggetti non lo facevi
certo per
cattiveria.
La cattiveria era forse
l’unica cosa
che intenzionalmente non ho mai visto delimitarsi nei tuo occhi.
Al contrario in essi vedevo
spesso
comparire il tuo sogno.
Avevi scelto una scuola ad
indirizzo
aziendale ma di diventare una segretaria non ti importava.
Cresciuta con i genitori e le
tue
tre sorelline più piccole hai cominciato a desiderare
più di ogni altra cosa di
avere una famiglia tutta tua.
Sogno infrantosi per un male
crudele.
Se fossimo stati in una favola
a
questo punto sarebbe arrivato il principe azzurro che con un bacio ti
avrebbe
salvata e liberata da tutto il male che ti stava travolgendo.
Ma la vita non è
una favola.
Nella vita reale il tuo
principe
azzurro è stato sempre al tuo fianco, piangendo e sorridendo
insieme a te.
Raccogliendo ogni tua lacrima
e
ricordando ogni sorriso.
Ma non ti ha salvata.
Non ha potuto ridonarti gli
anni che
la vita ti ha negato.
In cambio però
è riuscito a donarti
un sogno.
In quell’ospedale
triste, ha chiesto
la tua mano.
Purtroppo non hai potuto
indossare
l’abito bianco come una principessa, in un luogo dove di
bianco c’erano solo i camici
dei medici che assistevano alla piccola cerimonia.
Ora sulla tua tomba compare il
suo
cognome insieme all’immagine straziante di lui che piange
gettato sulla fredda
lapide, proprio nel giorno dedicato agli innamorati, la perdita del suo
grande
amore.
***FINE***
Ciao a tutti, questo
è un
piccolo continuo di “Francesca” anzi, a livello di
storia non c’entra perché qui
è riferito palesemente ad una
ragazza ma metterla al maschile mi veniva un po
impossibile.
Scusate se sono
ripetitiva ma
è un tormento, lei è sempre qui per me e poi
dopo che ho saputo queste cose ho davvero
avuto un tuffo al cuore.
Ok ora la smetto di
annoiarvi
con i cavoli miei^^”
Grazie per aver letto
e anche
alle persone che hanno recensito “Francesca”, le
vostre parole mi hanno tirata
un po su^^
PS
I funerali si sono svolti
pochi giorni prima di S. Valentino per cui è quello il
giorno degli innamorati a cui mi riferisco