Wrong Love
Capitolo
XXII
POV Edward
“Bella …” sussurrai, vedendo
ondeggiare i suoi lunghi capelli color cioccolato.
Era ferma immobile, non aveva intenzione di
voltarsi.
“Bella … ” bisbigliai
ancora, e cercai di schiarirmi la voce e di inumidirmi le labbra. Il sapore
ferroso del sangue si sparse per tutta la mia bocca. Non provai disgusto, anzi,
ne volevo ancora, mi faceva stare meglio.
“Bella …” chiamai
ancora, questa volta la mia voce risuonò più limpida. Si voltò piano e la
guardai come se fosse la cosa più bella che avessi mai visto. Ed era davvero
così.
Una dea scesa in terra, la Prescelta, la Sposa che
il destino aveva riservato solo a me.
I pantaloni le fasciavano le gambe snelle e dritte
in un modo delicato, quasi sembrava che volessero venerare la pelle che
sfioravano. La maglietta metteva in risalto tutte le sue forme, e il suo corpo
per me era una grande tentazione. Qualcosa dentro di me si mosse, e un
desiderio incalzante mi invase totalmente.
“Edward, sei davvero tu?” disse la
mia Regina con voce incerta.
“Si, Bella, sono io.” Risposi
cercando di sollevarmi dalla posizione in cui ero costretto.
Un gemito di dolore uscii dalle mie labbra.
“Non muoverti, ti aiuto io.” Mi urlò
spaventata. Le sorrisi e aspettai che si avvicinasse a me.
Delicata mi aiutò ad alzarmi. Era premurosa nei
miei confronti, ma la sentivo distante, più fredda.
Ebbi per un attimo paura.
“Chiamo Carlisle.” Disse
allentando la presa sul mio corpo e allontanandosi di fretta.
“Bella fermati. Posso aspettare, vorrei stare
con te adesso.” Dissi, lasciando trapelare dalla mia voce tutta l’ansia
che sentivo.
“Abbiamo tempo Edward, prima lascia che
Carlisle ti visiti.” Rispose sorridendomi appena. I suoi occhi spenti,coperti
da una patina che non sopportavo di vedere.
Annuii non del tutto convinto.
Uscì dalla stanza e rientrò poco dopo con tutta la
famiglia Cullen al seguito.
“Edward, grazie al cielo ti sei svegliato.” Disse
Rosalie abbracciandomi con vigore.
Strinsi, per quanto mi fosse possibile, le mie
braccia attorno a mia sorella.
Voltai lo sguardo verso Bella, era triste, e
seppur in quel momento fosse in quella stanza si vedeva chiaramente che con la
testa non era presente.
A turno tutti i Cullen mi abbracciarono, ma non
riuscii a capire cosa mi dicessero, ero troppo impegnato a cercare di capire
cosa potesse passare per la testa di Bella.
“Edward, allora?” mi
svegliai dal torpore mentale in cui ero caduto e rivolsi il mio sguardo verso
Carlisle.
“Perdonami Carlisle, potresti ripetere?” dissi in
evidente imbarazzo.
“Non preoccuparti, ti ho chiesto se ricordi il
momento in cui ti sei svegliato.” Ripeté con tono professionale.
“Ricordo solo il sapore del sangue.” Dissi
ricordando la sensazione di pienezza che avevo provato sentendo il sapore del
sangue nella mia bocca.
“Bella, hai fatto bere il tuo sangue ad
Edward?” domandò Carlisle.
“Una goccia del mio sangue è caduta sulle sue
labbra.” Disse impacciata senza aggiungere altro.
Carlisle annuì e tornò a visitarmi.
“È tutto a posto Edward, non hai riportato
gravi danni durante la battaglia. I riflessi sono buoni, sei solo un po’
debilitato. Dovrai mangiare qualcosa oppure Bella potrebbe darti un po’ del suo
sangue, ti rimetteresti subito in forza.” Disse
alzandosi dal letto e posando i suoi strumenti da visita nella borsa sulla
scrivania della stanza.
“Bella, te la senti di dargli un po’ del tuo
sangue?” disse poi avvicinandosi a Bella e posandole una mano
sulla spalla.
“Certo, nessun problema.” Disse
nervosa.
“Forse è il caso che vi lasciamo da soli.” Disse
Jasper teso. Immaginai che fosse dovuto al fatto che in questo momento troppe
emozioni lo stavano invadendo.
In silenzio tutti uscirono solo Esme si avvicinò
per lasciare una lieve carezza sul mio volto.
“Tutto andrà per il meglio.” Sussurrò
lieve al mio orecchio. Annuii senza aver ben capito cosa volesse dire.
Nella stanza il silenzio.
Sorrisi timido a Bella che impacciata e nervosa si
avvicinava a me.
“Non devi farlo se non vuoi.” Dissi
osservandola portandosi lenta il polso alla bocca per reciderlo.
“Non dire stupidaggini, bevi.” Disse
solamente, porgendomi il polso reciso grondante di sangue.
Bevvi il suo sangue con avidità, non riuscii però
a guardarla negli occhi.
Mi fermai quando sentii un gemito di dolore uscire
dalle sue labbra. Allontanai le mie labbra dal suo polso.
“Mi dispiace, non volevo farti male.” dissi
abbassando lo sguardo.
“Non preoccuparti, continua a bere. Sei ancora
debole.” Disse porgendomi ancora il suo polso.
Bevvi ancora per un po’, fino a quando vidi Bella
accasciarsi al mio fianco sul letto. Senza esitazione, allungai le mie braccia
e l’afferrai.
Mi meravigliai notando che avevo riacquistato le
forze così velocemente. Non sentivo più nessun dolore.
“Stai bene Bella?” chiesi
adagiando il suo corpo accanto al mio.
Lei annuii e cercò di avvicinare il suo polso alle
mie labbra.
Lo presi tra le mani, ma mi limitai a ripulire dal
sangue la ferita, che pian piano iniziava a richiudersi.
Lei provò ad opporsi, ma la zittii posandole un
dito sulle labbra.
Passammo molto tempo in quella posizione, lei
stringeva le mie braccia attorno al suo corpo e io non smettevo di baciarle i
capelli.
Sembrava quasi un addio.
“Dobbiamo parlare Edward.” Disse
voltando il capo verso di me, la sua voce incrinata.“Sto per partire
Edward.” Ammise.
Panico.
Ondate di panico mi assalirono e mi trascinavano
nel buio più profondo.
Provai a parlare, ma con un gesto della mano mi
fece capire che c’era anche altro.
Sarei riuscito a sopportarlo?
Il battito frenetico del mio cuore e il mio
respiro accelerato mi dicevano che non avrei retto a lungo.
Puntai i miei occhi nei suoi e cercai di
concentrarmi su ciò che mi stava dicendo.
I suoi occhi, una volta tanto profondi, ora erano
pietrificati, vuoti, senza luce, senza vita.
“Perdonami per questo, ma ho già messo a
rischio la tua vita troppe volte e non è giusto. Ovunque io vada porto solo
dolore. Sei stato in coma per giorni, hai perso la tua famiglia e per cosa? Per
un vampiro? Non posso nemmeno starti vicino per troppo tempo senza desiderare
di ucciderti. Non posso condannarti ad una vita di inferno. Meriti una donna
che ti ami, che ti possa dare una famiglia e che ti aiuti a dimenticare tutto
l’orrore a cui assistito. So che non capirai il mio gesto, ma credimi è meglio
così. Per tutti e due.” Terminò cercando di liberarsi dalla mia stretta che nel
frattempo si era fatta più ferrea attorno al suo corpo. La trattenni più forte
che potei, consapevole che se avesse voluto si sarebbe liberata in meno di un
secondo.
Il panico, senza rendermene conto, si tramutò in
rabbia.
Pura rabbia.
Come poteva dirmi quelle cose? Non poteva davvero
pensarle. Non poteva, non doveva farmi questo.
Avevo bisogno di convincerla del contrario.
L’avrei pregata se fosse servito.
Io non volevo un’altra donna nella mia vita,
volevo lei. Non volevo dei figli, lei bastava a riempire la mia vita.
Avevo perso la mia famiglia, ma ne avevo trovata
un’altra, ed era stato solo grazie a lei se adesso non ero più solo. Ero stato
in coma per giorni, ma è bastato il suo sangue a rimettermi in forza.
Lei, sempre lei a risolvere tutto. E doveva
saperlo. Dovevo dirglielo.
“Ora tocca a me.” dissi
duro, costringendola a rimanere immobile.
“Ho perso tutto per te, e rifarei tutto ciò che
ho fatto ancora mille altre volte. Quindi smettila di trattarmi come un bambino
e permettimi di rimanere al tuo fianco.” Dissi, ma
lei sembrava non volermi ascoltare. “Lo capisci che ti amo? Lo capisci che non posso
tornare indietro?” urlai deluso e arrabbiato.
“E tu riesci a capire che io sono la morte? Che
vivere al mio fianco ti ucciderà prima o poi?” urlò lei
di rimando. Una scintilla si accese nei suoi occhi.
“Non m’importa!” sbottai.
Bella si ritrasse spaventata.
“Morirò se andrai via da me.” dissi
addolcendo il tono della voce e l’attirai a me stringendola più forte che
potei.
“Ho passato dei momenti terribili lontano da
te, ed ora che ti ho ritrovata non ho nessuna intenzione di lasciarti andare.
Non mi aspetto niente di niente. Semplicemente voglio solo te. Poco importa che
non sei umana, poco importa che non avrò mai dei figli. Io ti amo Bella, ti amo
più della mia stessa vita. Non puoi lasciarmi solo adesso. Sai meglio di me che
ci apparteniamo.” Continuai, lasciando che le lacrime bagnassero il mio
volto.
“Sono stanco di tutti questi tuoi dubbi, quando
invece per me è tutto così chiaro. Bella sono qui, guardami. Guardami negli
occhi e dimmi che vuoi passare anche tu la tua vita con me." conclusi,
e mi persi nei suoi occhi dorati, ora vivi come li ricordavo.
“Ho paura.” Soffiò e
dai suoi occhi calde lacrime di sangue solcarono il suo viso.
“Shh, non piangere.
Ci sono io qui adesso. Shh.” Sussurravo
tra i suoi capelli cercando di calmarla.
La spinsi dolcemente sul letto e la feci stendere
sotto di me.
Nessuno parlò fino a quando i suoi singhiozzi
furono assopiti.
“Ti ho amato dal primo giorno che ti ho visto.
Ho sempre saputo che il nostro era un amore sbagliato, ma non sono stata
abbastanza forte da starti lontana. Ci ho provato e sai benissimo come è andata
a finire. Ti ho tolto i tuoi genitori e so che non ci sarà notte in cui non
dormirai sereno. So che ogni volta che mi guarderai vedrai la morte e non posso
sopportarlo. Edward credimi, stare lontani è la cosa migliore per entrambi.” Disse tra
i singhiozzi.
“Cos’è che non capisci quando ti dico che non
mi interessa? Se non fosse stato per te, sarei morto con i miei genitori e con
Robert. Per quanto io soffra per la loro perdita, non posso non pensare che da
tutto questo qualcosa di buono è venuto fuori. Sei tu Bella quel qualcosa di
buono. La tua presenza mi aiuta ad andare avanti, mi aiuta a sopravvivere. Ti
amo Bella e non so più come riuscire a fartelo capire.” dissi
esasperato.
“Perdonami Edward se sono così cieca.
Perdonami.” E continuò a piangere sulla mia spalla.
“Non c’è nulla da perdonare. Amami Bella, amami
come hai fatto dal primo giorno in cui mi hai visto.” Dissi
senza aggiungere altro.
“Ti amo Edward, ti amo più di quanto pensavo di
riuscire a fare.” Disse asciugandosi le lacrime.
Non avevo bisogno che aggiungesse altro. Mi
bastava ciò che avevo appena sentito.
Presi il suo viso tra le mani e asciugai con le
mie labbra le sue lacrime.
Non smisi nemmeno un secondo di ripeterle quanto
l’amavo e lei fece altrettanto.
Ci ritrovammo a piangere come due bambini, questa
volta però erano lacrime di gioia.
Lacrime di due amanti che si erano appena
ritrovati, lacrime che avevano un sapore così dolce e intenso da togliere il
fiato ad entrambi.
Un solo sguardo e le nostre labbra si toccarono
dolcemente.
Le mie mani incorniciarono il suo viso e mi
strinsi a lei come se fosse tutto il centro del mio mondo.
E lo era davvero.
Il mio tutto, il mio infinito, il mio nulla, il
mio niente.
Tutto ciò che ero e tutto ciò che non riuscivo ad
essere.
Stavo bene con lei in quel momento, tutto ciò che
era successo prima, solo un brutto ricordo destinato a svanire. Eravamo così
giusti insieme, così perfetti.
Passammo tutta la notte a baciarci e a sussurrarci
ti amo, fino a quando alle prime luci dell’alba la sua voce melodiosa mi invitò
a riposare.
Le sorrisi prima che il sonno mi rapisse
completamente, consapevole che il nostro amore non era mai stato sbagliato, il
nostro era un amore raro e prezioso.
Talmente unico da essere irrepetibile.
Un incontro di anime puro e cristallino.
“Ti amo...” Mi disse
sorridendomi.
“Ti amo…” ripetei
ancora.
“Dormi amore mio, dormi.” Fu
l’ultima cosa che sentii prima che il sonno più sereno e profondo che avessi
mai fatto mi prendesse con sé.
Sono viva e sono
tornata!!!!
Eccovi l'ultimo capitolo!!!!
Sono felice che questa storia sia arrivata alla fine, ma sono anche molto
triste.
Bene, è tutto per ora. Spero di aver fatto un buon lavoro.
@ Ros_Ros: Ti ringrazio. In questo
capitolo saprai tutto!!!
@ rosa62: Ringrazio anche te, sono
contenta che trovi la storia davvero originale. Alla prossima!!!
@ Lalla2095: Non preoccuparti, non importa
se non hai potuto commentare. Sono felice che ti siano piaciuti tutti i
capitoli.
Lo so che gli
ultimi erano un po’ tristi e anche questo per un po’ lo sarà. Per fortuna poi
succederà qualcosa!!
@ Austen95: Ti ringrazio tantissimo. Ora
saprai cosa ha deciso Bella!!!!
Ringrazio tutti i
miei lettori, è grazie a voi che questa storia esiste.
Un bacio, alla
prossima!!!!