Salve a tutti, dopo una
marea di tempo rieccomi, scrivo anche se ho ricevuto solo un commento al mio
precedente capitolo.
Spero vi piacerà e che
tornerete a seguire il mio racconto e a commentarlo.
Detto questo vi saluto e vi lascio al capitolo, grazie a chi mi ha
seguito e a chi ha commentato!-
-Nuovi poteri per
Kisshu-
Raspberry si svegliò
ancora frastornata, quel sogno l’aveva sconvolta, ma cosa voleva dire?
Raspberry: buon giorno
Miku, buongiorno Yuky!
Yuky:piu!
Miku: ciao raspberry!
Raspberry: voi state
pure qui, io mi faccio una doccia!
La ragazza fece una
carezza alla robottina e al suo pinguino per poi uscire dalla stanza e
dirigersi in bagno!
Intanto nella
dimensione aliena
Kisshu si muoveva
silenziosamente in direzione del laboratorio, in mano teneva una fialetta.
Aveva superato quasi
tutto il corridoio quando dei rumori lo fecero fermare. L’alieno si mise dietro
un pilastro in modo da non essere visto.
Pai: Gateau, la informo
che il progetto sui chimeri funziona, ora dobbiamo solo testarlo su noi!
Gateau: eccellente, il
nostro piano sarà un successo!
Gateau girò la testa in
direzione del pilastro e sorrise.
Kisshu avrebbe giurato
che lo avesse visto, ma era impossibile.
Gateau: bene Pai, ti
dispiacerebbe seguirmi? Dovrei mostrarti alcuni scritti.
Pai: certo, aspetti che
chiudo il laboratorio…
Gateau: no, lascia pure
aperto, in fondo non c’è nessuno che potrebbe entrarvi!
Pai: ma…
Gateau: osi contraddire
un ordine?
Pai: no di certo!
Gateau. Bene, seguimi!
Appena i due si furono
allontanati Kisshu si diresse nel laboratorio.
Dovette percorrere un
lungo corridoio, era certo che era stato Pai a sistemarlo, le pareti erano
ricoperte di macchinari che contenevano strani liquidi. Poi finalmente
raggiunse una stanza circolare, era ricoperta da specchi e al centro era posto
un grosso macchinario dalla forma ovale, dal quale partivano numerosi tubi tra
loro interconnessi. Kisshu si incamminò
in direzione del macchinario, quando la sua attenzione si soffermò su un enorme
capsula contenente un chimero. Era un
chimero enorme, non ne aveva mai visti di quelle dimensioni. Kisshu iniziò a
pensare se il suo piano non comportasse rischi, Pai per testarlo sui chimeri ci
aveva messo settimane. Poi al giovane venne in mente Eldren, di come voleva il
cuore della sua piccola raspberry e preso dall’ira, si incamminò nuovamente in
direzione del macchinario. Aveva deciso
di tentare lo stesso, voleva fargliela pagare.
Il ragazzo aprì la
valvola della capsula centrale e riempì la provetta.
Kisshu: speriamo che
per lo meno funzioni!
Il ragazzo richiuse la
valvola diede un ultima occhiata in giro per poi scomparire.
Intanto tornando alla
protagonista era a lavorare al caffè, tutti si comportavano come al solito,
tranne Mina che trattava Raspberry con
freddezza!
Rayan: ragazze, ci sono
dei chimeri!
Mina: io direi che oggi
Raspberry potrebbe riposarsi, la vedo stanca!
Raspberry: Cosa intendi
dire?
Mina: per oggi ce la
caveremo senza di te!
Strawberry stava per
ribattere Mina e per dirle di smetterla quando Raspberry uscì con passo veloce
dal locale sbattendo la porta.
Strawberry: Mina sei
impazzita per caso?
Mina: Non voglio
correre rischi, ce la siamo cavata fino ad ora senza di lei, e poi visto era
d’accordo se ne è andata!
Strawberry: ti detesto!
Rayan: basta con i
litigi, forza ora andate!
La ragazze una dopo
l’altra si trasformarono per poi dirigersi sul luogo dove si trovavano i
chimeri.
Raspberry intanto guidava
verso casa, era arrabbiata, cosa le aveva fatto a Mina? Perché l’aveva trattata
così? Perché nessuno l’aveva difesa?
Intanto Kisshu era nel
parco fuori città, secondo il radar Eldren doveva trovarsi da quelle parti,
almeno secondo la sua energia vitale.
Infatti Eldren
comparve.
Eldren: cosa vuoi?
Kisshu: me la pagherai
!
Eldren: divertente! Ma
la scelta dovrebbe spettare a Raspberry riguardo a noi due, e a chi vuole come
suo compagno!
Kisshu: vedremo!
Kisshu estrasse la
boccetta e ne bevve il contenuto.
Eldren: cosa significa?
Kisshu si inginocchio a
terra mentre il suo corpo era in preda a spasmi.
Eldren: Questa storia
non mi convince.
Il ragazzo scomparve,
mentre Kisshu crollò a terra privo di sensi.
Intanto le mew mew stavano combattendo, per fortuna c’era solo
Tart con i suoi chimeri piante, che non erano di certo degli avversari
temibili, infatti la loro forza era data dal numero!
Uno dopo l’altro
scomparivano sotto gli attacchi delle guerriere.
Tart: ah dannazione! Ci
rivedremo!
Mewberry: e per oggi
abbiamo finito.
La leder passò accanto
alla mewblu senza degnarla di uno sguardo!
Intanto qualcuno
osservava dall’alto la scena
Gateau: perfetto, tutto
procede come previsto!
Passarono diverse ore,
era pomeriggio inoltrato, Raspberry era a casa stava facendo le pulizie
domestiche, ascoltando la musica. Stava cercando di dimenticare la reazione di
Mina, magari era di cattivo umore!
Certo il suo
comportamento l’aveva ferita ma in fondo, loro due non erano mai state molto
legate però davvero non capiva perché l’avesse trattata in quel modo!
Intanto nella
dimensione aliena…
Tart: Pai hai visto
Kisshu?
Pai: no, ma vorrei
ucciderlo!
Tart: perché?
Pai: quell’idiota ha
preso il liquido!
Tart: cosa?
Pai: dobbiamo trovarlo!
Kisshu in tanto si era
leggermente ripreso, riusciva a stento a camminare, si sentiva strano, aveva
dolori per tutto il corpo. Poi il ragazzo vide una grotta, che entrata piccola
che aveva pensò, mentre entrava per riposarsi, per quel giorno avrebbe dormito
lì, era troppo stanco. Il ragazzo camminò ancora per poco per poi crollare.
Intanto Pai e Tart dopo
diverse ore avevano cercato per tutta la città il loro fratello, ma di lui non
vi era traccia…
Tart: idea! Vado a
vedere se è in un posto!
Pai. Tart, aspetta….
Ma il ragazino era già
scomparso.
Intanto Raspberry si
era seduta sul divano insieme a Yuky e a Miku, alla quale aveva raccontato
l’accaduto!
Tart: Raspberry!
Raspberry sobbalzò
Raspberry: Tart? Che ci fai qui?
Tart: non c’è tempo,
mio fratello è qui per caso?
Raspberry: parli di
Kisshu? Lui non è mai venuto qui!
Tart: non mentirmi lo
so che tu e lui vi vedete, un giorno l’ho seguito!
Raspberry: ah… beh
allora posso solo dirti che oggi non l’ho visto!
Tart: non lo troviamo,
ha bevuto il liquido progettato da Pai, potrebbe star male!
A Raspberry gli
mancarono i battiti, Kisshu… in pericolo?
Raspberry prese la
borsa , la spilla mew e si diresse verso la porta!
Tart: dove vai?
Raspberry: a cercarlo!
Tart: abbiamo visto già
tutta la città non c’è traccia di lui!
Raspberry: Tart, non
dirlo a tuo fratello Pai! Mi raccomando seguimi, non penso che sarò cosciente
dopo!
La ragazza chiuse gli
occhi e il suo cristallo prese ad illuminarsi, doveva concentrarsi, doveva
trovarlo!
Poco dopo la ragazza
riaprì gli occhi che erano due specchi argentati, Tart era senza parole, quella
ragazza era tutto fuorché umana, e se era umana lo era solo in parte!
Poi la ragazza prese a
muoversi.
Tart la seguì senza
dire una parola, anche se ne era terrorizzato!
Era ormai sera quando
Tart e Raspberry arrivarono all’entrata della grotta. Appena la ragazza fece
per entrare cadde a terra priva di sensi…
Tart: Raspberry…
Raspberry era in una
corridoio al buio, fuori pioveva. La pioggia cadeva sulle finestre e ogni tanto
qualche fulmine cadeva illuminando la zona.
Raspberry tuttavia non
ne aveva paura, che strano, pensò la ragazza, ne aveva sempre avuto paura!
La ragazza si guardò in
giro dove era? Poi iniziò a riconoscere alcuni particolari, i quadri, le aule.
Si trovava nella sua scuola. Poi le finestre scomparvero e la stanza cambiò. Si
trovava sempre in un corridoio ma qui non vi era nessuna luce. La ragazza
camminò a lungo appoggiata alla parete, avanzando alla cieca fin quando non
vide una porta dalla quale entrava una luce.
La ragazza corse verso
di essa e appena la aprì vide dell’acqua. Ma a sconvolgerla fu nuovamente
l’immagine riflessa, quella figura seguiva ogni suo movimento, poi allarmata la
ragazza si toccò le orecchie, erano a punta. Quella ragazza riflessa era lei…
Raspberry si svegliò
con un urlo che fece spaventare Tart!
Tart: ehi ti sei
ripresa?
Raspberry si toccò il
viso, le orecchie, ma era tutto come sempre.
Raspberry: tart dove
siamo?
Tart: in una grotta,
ricordi Kisshu? Mi ha condotto tu!
Raspberry: si, si
giusto coraggio proseguiamo!
Raspberry si rimise in piedi
e tart la seguì.
Tart: Raspberry, come
mai sei caduta in quello stato di incoscienza?
Raspberry: non lo so,
ma quando beh, faccio quelle cose, purtroppo perdo il controllo!
Camminarono per circa una ventina di minuti, poi Raspberry
andò a sbattere contro qualcosa!
Raspberry; che diamine
è?
La ragazza iniziò a
toccare la superficie era liscia e calda in un punto mentre, in un altro
sembrava stoffa, ruvida.
Tart: cosa succede?
Raspberry: non lo so
aspetta un attimo!
Raspberry prese una
torcia e fece luce.
Raspberry e Tart
rimasero senza parole, quella che pensavano fosse una parete in realtà era un
braccio gigantesco!
Tart: oddio! È Kisshu!
Raspberry:ki..Kisshu?
Tart: si è così per via
del liquido che ha bevuto!
Raspberry: Kisshu?
Ma il ragazzo non si mosse!
Raspberry: Dannazione
Kisshu sveglia!-disse urlando la ragazza-
Poi vide l’enorme
figura muoversi.
Kisshu: cosa diamine
succede? Disse stralunato
Raspberry: se non lo
sai tu!
Kisshu: sempre la
solita eh?
Tart: ehm..ehm ci sono
anche io!
Kisshu: un attimo che
ci fai con lei?
Raspberry: storia lunga
dopo ti spieghiamo!
Kisshu: ma vi siete
rimpiccioliti?
Raspberry: no zuccone,
sei tu che sei + grande del normale!
Kisshu: capisco,
quindi quel liquido ha funzionato!
Tart: sei un idiota,
potevi ucciderti!
Raspberry: tart va a
chiamare Pai!
Trt:ma…
Raspberry: resto qui io
con lui!
Tart:o..ok!
Tart scomparve
Raspberry: beh … siamo soli!
La ragazza malediceva
la sua idea di aver mandato via Tart
Kisshu: come hai fatto
a trovarmi?
Raspberry: mi ha guidata il mio ciondolo, sono andata in
trance!
Kisshu: grazie tesoro!
Raspberry arrossì
violentemente e il cuore batteva all’impazzata
Kisshu: sai sei
fortuna, che ora io abbia queste dimensioni!
Raspberry:pe…perché?
Kisshu: altrimenti ti
bacerei!
Raspberry: sei il
solito scemo!
Kisshu: e così ora ho
nuovi poteri!
Raspberry: di cosa
parli?
Kisshu: ora potrò
ingrandirmi quando voglio!
Raspberry: come se non
fossi già abbastanza grande e forte?!
Raspberry e Kisshu si
misero a ridere
Pai e Tart comparvero
poco dopo, il + grande dei due teneva una boccetta contenente un liquido
trasparente!
Pai: ti
ringrazio!-disse rivolto a Raspberry senza però guardarla!
Pai lanciò a Kisshu
l’ampolla che prese al volo
Pai: ora ti lasciamo,
tanto di sicuro andrai a casa con lei!Ne riparliamo domani ciao!
Poi sia lui che il
fratellino scomparvero
Kisshu: bene, ora
usciamo!
Raspberry: non ritorni
alle tue dimensioni qui?
Kisshu: preferisco
fuori!
Raspberry: ah…ok, dai
usciamo!
Raspberry si incamminò
seguita da Kisshu, dopo circa una trentina di minuti uscirono dalla grotta, la
luna era lata nel cielo stellato, la neve brillava come fosse interseca da
mille diamanti.
Raspberry fu la prima a
uscire e rimase a bocca aperta davanti a un tale spettacolo, poco dopo Kisshu
era uscito, a fatica, dalla grotta.
Kisshu era ancora
inginocchiato, mentre guardava la ragazza. Ora poteva osservarne la sua aurea
argentata risplendere contro il buio della notte. Ormai non aveva + dubbi
quella ragazza non era umana, ma come dirglielo? Come rovinargli la sua
esistenza?
Raspberry: ehi Kisshu,
cosa aspetti a tornare normale?
Kisshu:uh?
Raspberry: ehi ma mi
ascolti?
Kisshu si alzò in piedi
e Raspberry caddè a terra per lo spavento. Kisshu era gigantesco.
Kisshu: si abasso a
guardare la ragazza, aveva il volto tirato dalla paura, non l’aveva mai visto
così. Possibile che avesse così paura di lui?
Kisshu: ehi tesoro hai
paura di me? Va che anche se ho queste dimensioni sono sempre io!
Raspberry:a…allora
sbrigati a tornare normale!
Kisshu si piegò e
appoggiò a terra la mano
Kisshu: dai piccola, Sali
sulla mia mano!
Raspberry: la vuoi
smettere? Lo sai che soffro di vertigini!
Kisshu: fidati, ti
piacerà! Ti fidi di me?
Raspberry allungò la mano e l’appoggio a quella gigante
di Kisshu per poi issarsi sul dorso della mano!
Raspberry:si!
La ragazza poi si
strinse a un dito del ragazzo e lui sollevò la mano portandola all’altezza del
viso
Kisshu: piccola, apri
gli occhi!
Raspberry accolse la
richiesta di Kisshu e quello che i suoi occhi videro era bellissimo.
Da quell’altezza
riusciva a vedere la città che si stagliava nell’oscurità con le sue luci,
sembrando una piccola stella. La neve rendeva il paesaggio mozzafiato, sembrava
un paradiso. Gli alberi sembravano ricoperti di un manto di nuvole luccicanti.
Kisshu: ti piace?
Raspberry si voltò con
gli occhi scintillanti e appena incontrò quello del ragazzo il suo cuore prese
a battere all’impazzata. Era inutile tentare di scappare, lei amava quel
ragazzo. Non ostante lei non avrebbe mai potuto dirgli quello che lei provasse
per lui, voleva vivere quegli attimi di gioia con lui, anche se per poco!
Raspberry: è
bellissimo!
Disse guardandolo con
occhi sognanti mentre le sue gote arrossivano.
Kisshu: su ora ti
rimetto giù e torno alle mie dimensioni!
Kisshu appoggiò a terra
delicatamente la ragazza, per poi bere il liquido nell’ampolla.
Lentamente Kisshu si
rimpicciolì fino a tornare alle sue fattezze originali!
Kisshu: tah dhan!
Eccomi di nuovo normale!
Raspberry: no, tu non
sei mai stato normale, almeno non per me!
Kisshu arrosì lievemente, cosa voleva dire con
quelle parole?
Poi la ragazza lo
abbracciò.
Era piacevole il
tempore della sua pelle, per quanto facesse freddo il suo corpo era caldo,
emanava il suo solito profumo ipnotico, così selvatico.
Il ragazzo la strinse a
sé, voleva sentire quel corpo contro il suo. Poi prese ad accarezzargli i suo
morbidi capelli ondulati. Profumavano di lamponi, come al solito, ma il profumo
di lei era più intenso e penetrante, del solito. Il ragazzo poi iniziò a
baciarglieli, dolcemente. Sentiva i battiti della ragazza accelerare.
Kisshu: ehi, piccola
che c’è?
Raspberry: niente… io…
La ragazza strinse le
mani ancora + forte contro la maglia del ragazzo
Raspberry: sono stanca!
Kisshu: allora andiamo
a casa, Kisshu a malincuore si distolse da quel abbraccio e prese in braccio la
ragazza.
Raspberry questa volta
non si contrappose, anzi mise le braccia intorno al collo del ragazzo e appoggio
la sua testa contro la spalla del ragazzo, mentre lentamente il mondo intorno a
lei spariva…