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Autore: _Miss_    19/02/2010    1 recensioni
"L'amicizia può battere l'amore? E l'amore può battere l'amicizia? Tanti sono gli interrogativi che si formano nella testa di Hannah ripensando al suo passato. E poi quella telefonata. Il suo migliore amico. O chiamarlo l'unico amore della sua vita? Il passato, dopo quasi tre anni, torna a farle visita. Ed è un pò scomodo e un pò piacevole. Lui, Robert, è diventato un attore di grande successo. E lei, a fatica, è riuscita a superare gli anni addietro: vero e proprio inferno. E ora che si sono ritrovati.... cosa accadrà?" Questa è l'introduzione della mia prima fanfiction su Robert Pattinson. La vita di Hannah è molto difficile e lentamente s'intreccerà, di nuovo, nella vita di Robert completamente differente dalla sua. Quell'amore che Hannah prova sarà ricambiato? Leggere per sapere come si concluderà la storia tra i due!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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MA SALVEEEEE!!!!

@alice75 eh tesoro... lieto fine per ora...

Ringrazio i 21/30 referiti/seguiti!!

 

CAPITOLO 13

Sabato Con Rob! 

 

Elisa dopo un po’ se n’è andata a casa sua. Aveva bisogno di una doccia ci ha detto.

Mia madre è molto migliorata, è visibile.

Mi sembrano lontani i tempi in cui non parlava. Quei tempi in cui beveva e parlava solo e sempre di papà.

Adesso mi  sembra tutto migliore. Anche per quanto riguarda me. C’è Robert.

-Rob io devo andare a prenotare il volo per domani. Ti va di venire con me?-

-Ehm… si dai! Ok…- fortunatamente dopo l’arrivo della mia famiglia ci siamo vestiti.

Salutiamo mamma e con un Rob inedito e irriconoscibile, tanto è imbacuccato, ci avviamo a Fiumicino.

Prenoto un volo per una persona per domani pomeriggio alle 16:00.

Rob è abbastanza infastidito dal fatto che non lo voglia con me ma gli ho rispiegato più e più volte i motivi solo che sembra un bambino capriccioso che non ha alcuna intenzione di capire. Alla fine per fortuna cede!

Mentre ce ne andavamo ascoltavamo distratti la radio. Tra di noi c’era tensione, tutta dovuta al fatto che domani ci saremmo separati.

-Chica?- lo adoravo quando mi chiamava così.

-Che c’è boy?- ridacchia un po’. Quando guido ho una postura davvero molto rigida e non mi concedo mai di voltare lo sguardo sul mio vicino. Mai. Mentre invece adesso l’ho fatto.

Beh è vero che le auto si muovono come tartarughe però mi sono voltata per osservare i suoi magnifici occhi che mi rapiscono ogni volta.

-Tesoro quando fai uno strappo alle tue regole sei davvero pazzesca!- e ride.

Mi irrita questo modo di fare. Ok,io sono una perfetta guidatrice e non farò mai un incidente quindi ho calcolato bene il fatto di potermi girare o no tenendo in considerazione anche il fatto che mi sarei soffermata sul suo viso più di 30 secondi senza rischiare di sbandare o altro.

-Rob la pianti di ridere? Mi incazzo…-

-Ok ok!! Solo che…- basta!

-Niente! Solo che niente! Mi devi dire qualcosa?- e con la mia voce cruda, continuando a tenere lo sguardo sulla strada e decisa a non voltarmi più nella sua direzione, blocco la sua ilarità che nello stesso modo veloce in cui è arrivata, se ne va.

-Non andiamo a casa. C’è tua madre.- dice con fare quasi ovvio.

-Ehm… quindi? Chiedo perdono al super intelligente!- dico ironica.

-Domani parti e voglio restare con te. Andiamo a pranzare da qualche parte? Niente di impegnativo.-

-Ok.-

-Ok.-

-Centro?- chiedo dopo qualche minuto.

-Dai vada per il centro! Voglio godermi Roma con te.-

-Ooh ma che bella cosa! Diciamo che ce la possiamo godere anche a casa- e rido anch’io.

-Non più…- mi alita fin troppo vicino all’orecchio.

-C’è tua madre ora.- continua ritornando al suo posto.

Non mi può provocare in questo modo non aspettandosi alcuna reazione.

-Credi che abbia paura di fare sesso se in un’altra stanza della mia casa c’è mia madre?-

-Ah no?- e mi posa una mano sulla gamba.

-Robert?- lo richiamo.

-Ti infastidisce il mio tocco?- e così dicendo rafforza la presa sulla mia coscia risalendo sempre di più.

-Rob..ert..- dico già fuori di me. Diavolo! Sto guidando e il mio ragazzo con cui ho fatto sesso stamattina contro il muro mi sta carezzando in parti poco consone e continua a provocarmi. Io mi devo fermare se continua così.

-Allora? Mi rispondi? Ti infastidisce?- con la sua mano è risalito sul mio fianco e ora mi carezza la schiena provocandomi dei brividi di piacere. Ma perché il suo tocco ogni santa volta mi fa fremere? Perché? Ora scende di nuovo e trovando un lembo di pelle scoperta dalla maglietta mi stuzzica l’ombelico che è un mio punto debole, per poi ridiscendere sulla mia intimità.

L’accarezza leggiadro, come solo lui sa fare, da sopra il jeans.

Vorrei urlargli di approfondire il contatto.

E vorrei urlargli anche di smetterla.

Stiamo entrando in città.

-Rob dai…- ma non gli dico esplicitamente di finirla qui.

Allora lui si avvicina la mio viso e inizia a baciarmi il collo e la clavicola, la guancia e risale al mio orecchio leccandolo un po’.

Uuh… Dio Santo!

Trovo una viuzza e mi ci infilo dentro andando più in fondo possibile.

Lui sembra essersi accorto del cambio direzione e sembra gradire perché ora si piega totalmente dalla mia parte e con una mano ancora tra le mie gambe, aggiunge l’altra a palparmi il seno.

Decido che posso fermarmi tanto non si tratta di atti osceni in luogo pubblico!

Mi riapproprio delle sue labbra e mi sorride sulle labbra. Dio che ti farei…

Gli lecco il collo, lì è presente di più il suo odore che mi manda in estasi ogni volta. Il profumo che riesco a sentire anche a km e ad anni di distanza…

Anche io entro in campo con le mie mani toccandolo dappertutto, però la posizione è alquanto scomoda.

Rob, non so come, mi prende e mi fa mettere cavalcioni su di lui. Posizione che amo abbastanza!

Continuiamo a baciarmi con violenza. Questo momento è solo nostro e ce lo vogliamo godere appieno.

Inizio a strusciarmi su di lui e sento che i miei movimenti fanno effetto.

Gli sorrido maliziosa prima di sbottonargli il jeans. Lui per tutta risposta mi solleva la maglietta iniziando a stuzzicarmi i capezzoli.

Gemo senza ritegno ma non ne importa di niente! Quando, una volta toltogli il jeans mi struscio di più su di lui, e le nostre intimità sono più a contatto, mi afferra per i fianchi e immobilizzandomi mi sussurra all’orecchio.

-Voglio che sia tu a condurre…- non avrebbe mai dovuto dire quelle parole.

Non gli rispondo e gli sollevo la maglia cominciando a leccargli i capezzoli e lo vedo sforzarsi per non toccarmi.

Gli prendo le mani e mi faccio togliere da lui il jeans.

Me lo toglie con estrema calma. Si sofferma su ogni centimetro della mia pelle mangiandolo con gli occhi.

E mi piace sentirmi così. Sentirmi desiderata dall’uomo che amo. Sentirmi donna grazie a lui.

Quando io sono rimasta in slip, decido che per lui è giunto il momento di togliere anche i boxer.

Glieli tolgo facendo di tutto per sfiorargli la sua pronunciata erezione.

Mi afferra un polso e lo guardo negli occhi. Anzi, lo sfido con lo sguardo.

-Hannah… non… non ti conviene. Non risponderei più di me stesso.- ah si?

Ok… gli levo del tutto i boxer e voltandomi, ringrazio che la mia auto sia spaziosa, mi siedo su di lui, nudo, dandogli le spalle.

Inizia a carezzarmi le spalle scendendo sui miei fianchi morbidi e infine sul mio sedere sodo.

Gli afferro le mani portandole sulla mia pancia.

Con le labbra bacia la mia schiena mordendo e leccando la parte lesa. Dio quanto lo amo.

Intanto si da da fare anche con le mani.

Mi stringe il seno nelle sue mani delicate e lentamente scende infilandosi sotto il mio slip.

Fremo sotto il suo tocco.

Ma non ero io a dover condurre? Credo che mi piacciano di più le sue mosse…

Mi appoggio su di lui e girandomi lo bacio.

Il nostro bacio sa di amore e dopo tutti questi preliminari mi giro e con uno scatto secco lo faccio entrare in me.

Qui mi piace condurre.

Il ritmo lo decido io.

Al diavolo la dolcezza.

Spingo forte e lui tenendomi per i fianchi asseconda la mia voglia.

Ho voglia di sentirlo completamente mio. Voglio rimane in balia sua.

Io lo chiamo ansimando e lui fa lo stesso invocando il mio nome.

Il mio nome pronunciato dalle sue labbra sembra magnifico.

E quando mi chiama “Amore” lo bacio facendomi travolgere dal piacere che arriva nello stesso momento sia per lui che per me.

Mi accascio su di lui e rimaniamo così per un tempo che mi pare interminabile.

 

Siamo diretti in centro dopo aver fatto sesso in macchina. Non l’avrei mai immaginato.

E poi lui è così intraprendente anche se non mi fa mai sentire a disagio.

Decido di andare a mangiare un pezzo di pizza. Lui amava il fast food se non ha cambiato gusto.

Opto per uno un po’ nascosto e parcheggio proprio dietro il localino.

Scendiamo e lui è subito entusiasta della mia idea “geniale” ed entriamo velocemente per far sì che nessuno lo riconosca!

Lui ordina un hot-dog, patatine fritte e una diet-coke e io una cheeseburger, patatine e una bottiglietta d’acqua. Davvero salutare il nostro pranzo!

Ma oggi dobbiamo goderci la giornata insieme!

Ridiamo per tutto.

Lui assaggia un po’ del mio panino e io addento un po’ del suo. Ci rubiamo delle patatine!

Siamo proprio una di quelle coppie adolescenti. Ma a me piace comportarmi così!

-Chica ci facciamo un giro?-

-Per me no problem! Tu piuttosto!-

-Dai non ti preoccupare! Ti bacerò tutto il tempo così nessuno farà caso al mio viso ma alla bellissima ragazza, dal fisico stupendo, che sto baciando!-

-Rob! Non dire stronzate! Su su!-

Andiamo in cassa e con uno sguardo che mi fa paura dice che paga lui e basta.

Prendiamo anche un gelato a testa e usciamo.

Siamo a Ponte Milvio e mi viene in mente il palo dei lucchetti lanciato da Federico Moccia.

L’hanno tolto.

Magari quelle coppie che hanno messo qui il loro lucchetto ci credevo davvero e chissà… la loro storia magari continua!

Spero che la mia e quella di Robert continuerà per sempre.

Mi avvicino e gli bacio le labbra cogliendolo impreparato e rido.

Allora lui mi fa il solletico e scappo. Scappo ma lui mi rincorre ed essendo più veloce di me mi riafferra per un braccio e mi gira facendomi scontrare con il suo petto roccioso.

-Robert ti amo!-

-Anch’io tesoro.-

-Mi macherai…- dico preda dello sconforto che proprio ora doveva arrivare. Argh!

-Vengo con te a Londra.-

-Non è solo Londra. Prima o poi devi riandare a lavoro e ci divideremo, per forza! Io non voglio che arrivi quel momento. Non voglio…- dico con le lacrime che minacciano di uscire a tradimento.

-Si. E’ vero. Non dico che quel giorno non arriverà. Ma io e te ci amiamo?- annuisco convinta.

-Questo è l’importante. Ci amiamo e ci ameremo e anche se sembra una frase scontata, detta e ridetta, il nostro amore supererà tutto. Ma proprio tutto. Io ci credo davvero in questa frase. Ok?-

-Ok.- dico soltanto. Se parlo piango, quindi meglio respirare in silenzio ancora un po’.

Lui mi prende per il mento e sollevandolo mi bacia.

Lacrime scendono sul mio viso e si mescolano al nostro bacio. Ma lui mi ama e noi ce la faremo.

Continuiamo a passeggiare per Roma.

Arriviamo a Piazza Del Popolo e ci fotografiamo sulle scalette.

Arriviamo alla Fontana Di Trevi e anche qui foto a non finire! In più lanciamo la monetina perché si dice che se la si lancia si torna e io qui ci voglio tornare assieme a lui.

Verso le 18:00 decidiamo di rientrare.

Nella strada inversa qualche ragazza riconosce il mio amore e si avvicina.

Dopo di lei un’orda di ragazze ci è tutt’intorno. Allora corriamo a perdifiato verso la macchina che fortunatamente non è molto lontana e ce ne andiamo a tutto gas.

Allontanato il pericolo ridiamo a tutta volontà.

-Questa è la vita che ti aspetta con me.- mi dice.

 

Non m’importa. Resterò anche segregata in casa se c’è lui al mio fianco…

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(chiunque voglia aderire al messaggio può copia-incollarlo dove meglio crede!)

 

Le mie storie:

-Vite Incatenate (Fanfic su Twilight)

-Robert Chi? (FanFic su attori)

   
 
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