Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Morgana_82    19/02/2010    0 recensioni
I Mounties gestiscono una allevamento di bovini nel Montana, agli inizi del '900.
Denna, la madre, è una donna d'altri tempi, dura e dalle origini sassoni. Ezechiele, il padre, è un uomo bonario, integerrimo e che viaggia spesso per lavoro.
I loro figli sono sei: Aaron, Devon, Damian, Lobo, Aril e Timothy. 
Sono molto belli, intraprendenti e si cacciano spesso nei guai!
Le avventure di questa famiglia così numerosa e movimentata saranno molte e (spero) talvolta divertenti.
ATTENZIONE: Spanking!
Genere: Avventura, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole stava iniziando una lenta discesa dietro le montagne, ma le terre verdi del Montana erano ancora avvolte da una calda luce dorata. Un cavallo baio e un pony pezzato percorrevano la larga strada impolverata che conduceva al cancello principale della proprietà Mounties, le due figure a cavallo, un uomo e un bambino, erano già in vista dell’edificio principale, che sorgeva sulla curva dolce d’una collina, ma non vi facevano troppo caso, intenti com’erano a ridere tra loro.
-Che faccia ha fatto quella megera quando i finimenti si sono staccati ed è andata a finire con quella brutta faccia nel fango!- il bambino sul pony era piegato in due dal ridere.
L’uomo sul cavallo sorrideva a sua volta -Sì, sì è vero! Hai fatto un ottimo lavoro con quel coltello. Quell’arpia se lo meritava proprio. Nessuno può permettersi di essere maleducato con noi e restare impunito, giusto Tim? -
-Giusto Damian! Siamo la coppia più temibile di tutta la contea!-
Superarono il cancello e se lo lasciarono alle spalle, Damian tornò serio. Il suo viso era molto bello e la luce dorata dava una strana sfumatura bionda al rosso tiziano dei suoi capelli, la pelle, scurita dal sole e dal vento, era costellata da una miriade di lentiggini bronzee e gli occhi, di un castano profondo, lo facevano sembrare più giovane dei suoi ventuno anni.
-Senti,- disse Damian in tono cospiratorio, -adesso dobbiamo stare molto attenti. Mamma tornerà domani, e noi faremo in modo che non venga a sapere di questa piccola scorribanda. Ok? Se scoprisse che ti ho portato a zonzo per il paese, oggi, contravvenendo ai suoi ordini… bhè, è inutile dire che saremmo entrambi in grossi, grossissimi guai. Quindi acqua in bocca, e cerchiamo di finire in tempo il lavoro che ti aveva assegnato-.
Il bambino annuì, e i suoi occhi castani brillarono di malizia infantile, aveva poco più di dieci anni e per lui tutto era nuovo e meraviglioso, -non preoccuparti, entro domattina la staccionata sarà verniciata e la signora Denna non saprà mai niente della nostra piccola escursione-, i due si scambiarono uno sguardo di intesa.
Attraversarono il cortile sollevando leggere nuvolette di polvere bianca. Portarono i cavalli nella stalla e tolsero loro le selle, li strigliarono e li governarono, poi ridiscesero un tratto della collina e raggiunsero un capannone dall’aspetto vissuto. Era la sala comune, dove molti degli altri braccianti della fattoria si erano già riuniti, di ritorno da una faticosa giornata di lavoro.
Damian salutò tutti con un sorriso e una stretta di mano e si fermò a chiacchierare con un paio di loro, -Sei poi riuscito a ripararlo quello steccato, Joe?-
-Sì, Mr. Damian- rispose l’uomo interpellato, stringendo la mano che Damina gli tendeva, c’è voluto chissacché, visto che sta proprio a strapiombo sul burrone di Wyatt, ma adesso almeno non c’è rischio che le vacche caschino di sotto-.
-Ottimo lavoro, Joe-, si congratulò Damian, -sapevo che eri tu il mio uomo-.
-È il mio lavoro Mr. Damian-, rispose Joe asciutto, e ciò nonostante una fila di denti leggermente ingialliti dal tabacco comparve sotto i baffi scuri del bracciante.
Salutato Joe, Damian riempì un boccale di birra per sé e uno di latte e succo di menta per Tim che lo aveva seguito in silenzio, si misero a sedere ad un tavolo e cominciarono a sorseggiare tranquillamente. Si erano appena portati alle labbra il bicchiere che si sentirono chiamare dall’entrata, -Damian, Tim, ma allora siete qui!-
-Buona sera anche a te Devon- Damian salutò con un cenno il nuovo arrivato -siamo appena arrivati, vuoi unirti a noi?-
-No, grazie. Volevo solo avvertirvi che Lei vi sta cerando da questo pomeriggio. È tornata a casa con un giorno di anticipo, e non le è piaciuto affatto non trovarvi. Soprattutto tu Timmy, visto che oggi eri in castigo e che dovevi dipingere la stalla.-
I due disertori si guardarono atterriti. Damian era sbiancato, -stai scherzando vero?- disse rivolto a Devon, -dimmi che è uno scherzo, fratello-.
Ma proprio mentre pronunciava queste parole un silenzio di tomba calò nella sala comune.
Un’alta figura minacciosa si stagliava contro la porta… e aveva in mano un grosso fucile a doppietta.
-Ok ragazzi, TUTTI FUORI.- Ordinò la donna con tono imperioso. Vi fu un immediato strusciare di sedie e rumore di piedi sul pavimento di legno.
-Tutti tranne voi due…- aggiunse, indicando con la canna del fucile Damian e Tim, che per un secondo avevano sperato di potersi defilare insieme agli altri. - Ho un paio di cose da dirvi…
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Morgana_82