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Autore: itsmemarss    21/02/2010    0 recensioni
Sophie, Lizzy, Megan, Chloe ed Emma sono cinque ragazze come tutte le altre. Ognuna però vive l'amore a modo suo e qualcosa sembra unirle a coloro che amano - che il loro legame sia giusto o sbagliato - il filo rosso: quello che, secondo una leggenda, legherebbe due persone per tutta la vita. Non puoi provare a disfarlo o rompere il legame, perchè non porterebbe altro che infelicità. Eppure le persone si ribellano al destino, a una forza più grande di loro che sembrerebbe decidere la loro vita prima ancora che nascano. E, irrimediabilmente, finiscono per rimanere deluse e tristi. Allora perchè ci si ostina a non ascoltarlo? Cosa costerebbe per una volta seguire il filo invisibile? - Leggete e lo scoprirete!
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Stringimi la mano e non lasciarla mai.
Anche se queste mie dita tremanti non
recano né il filo rosso del destino né
anelli che promettono amore eterno”.

Secondo un’antica leggenda cinese, durante la dinastia Tang c’era un uomo di nome Wei che voleva a tutti i costi trovare una moglie e avere una famiglia con lei, ma per quanto la cercasse, non riusciva a sposarsi. Mentre era in viaggio, incontrò nella città di Song uno sconosciuto che leggeva un libro dalle parole incomprensibili: si trattava del libro dell’Aldilà. Wei chiese allora che cosa ci facesse un uomo venuto dall’Aldilà nel mondo dei vivi e lui rispose che era lì per unire mariti e mogli con un filo rosso, il filo del destino. Una volta unite due persone, esso era impossibile da tagliare. Il ragazzo chiese così chi fosse la moglie e l’uomo gli disse che stava al mercato. Il giorno dopo scoprì che si trattava di una bambina di tre anni, figlia di una povera donna cieca. Decise così di ucciderla e chiese a un servo di farlo. Il servo disse di non essere riuscito a colpirla al cuore, ma di averla ferita in mezzo agli occhi. Wei se ne andò soddisfatto, libero di poter scegliere chi sposare. Tuttavia trascorsero quattordici anni e non riuscì a trovare moglie. Arrivato nella città di Shiangzhou però, il governatore locale gli diede in moglie la sua figlia più giovane e il ragazzo, ormai diventato un uomo, accettò volentieri. La ragazza però aveva sempre con sé una pezza in fronte, che non toglieva mai nemmeno per lavarsi, così un giorno Wei le chiese a che cosa fosse dovuta e la ragazza gli raccontò la sua storia. In realtà il governatore non era suo padre, ma suo zio. La sua famiglia era morta e da piccola la governante Chen decise di prenderla sotto la sua protezione. Un giorno arrivò un pazzo al mercato e l’accoltellò, sfregiandola proprio in mezzo agli occhi. Qualche anno dopo suo zio tornò dal Sud e l’adottò come figlia. Allora Wei, sentendosi colpevole, le raccontò la verità e da allora si amarono ancora di più.

Per quanto questa leggenda potesse sembrare romantica, perché mai una donna che aveva appena scoperto che in passato il marito aveva tentato di ucciderla, avrebbe dovuto amarlo di più? Quando avevo dieci anni e avevo letto la storia su un libro preso in biblioteca, era questo che mi ero chiesta. La risposta che mi diedi era che, volente o nolente, quella donna ormai era legata a quell’uomo – per quanto crudele potesse essere una persona che andava in giro ad ammazzare qualcuno solo perché non gli andava bene – perciò si era arresa e si era costretta ad amarlo. Fu allora che, forse, smisi di credere a principi azzurri e cavalli bianchi. Perché se c’era già un destino che ti pianificava la vita, allora bisognava rassegnarsi e smettere di sognare. Quel che era stato deciso prima della nostra nascita, sarebbe accaduto. Volenti o nolenti. Perché complicarsi la vita e sperare?
I racconti che però seguiranno questo piccolo prologo, non sono altri che diverse storie raccontate dai punti di vista di cinque ragazze normalissime. La cosa che però le accomunerà, sarà il sottile filo rosso che sembra legarle a coloro che amano, che il loro amore sia giusto o sbagliato. Perché in fondo, quando decidi di amare qualcuno, è come se il destino decidesse di legarti a lui e il destino non può essere cambiato. Si può solo accettarlo.

   
 
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