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Autore: Zoa    22/02/2010    0 recensioni
un amore oltre il tempo...un amore snza limiti...buio...luce...oscurità...tramonti...violenza...terrore...e ancora amore...sentimenti indivisibili e incomprensibili...un amore impossibile...
Genere: Romantico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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prologo 1 ciao a tutti...sono tornata con una nuova storia...ovviamente ispirata dalla saga "Twilight"...ovviamente dico perchè ormai i vampiri sono la mia ossessione...
bene...spero che angelica e damon siano di vostro gradimento..io personalmente li adoro..anzi.. LO adoro!!buona lettura...e recensite pleaseeee


PROLOGO - OCCHI DA PREDATORE



Quegli occhi. Occhi da predatore. Occhi che incutono timore. Occhi che ti scatenano dentro la sensazione del sublime. Ti attirano, ti vuoi avvicinare, ma inconsciamente sai che sono un pericolo. Un pericolo per la tua stessa vita. Occhi che vedo ormai tutte le notti. Occhi che sogno in piena notte, occhi che mi perseguitano di giorno. Occhi che ho rivisto solo una volta e che mi mancano incredibilmente. Occhi da predatore.

Lo sguardo di Angelica vagava fuori delle enormi vetrate della biblioteca. Davanti aveva quasi una decina di volumi riguardanti le figure mitologiche che amava di più: vampiri. Miti che da secoli apparivano in tutte le letterature, e che ultimamente apparivano in libri di successo e film che rendevano quasi possibile l’incontro con loro. Vampiri vegetariani che vivono assurde storie romantiche in pieno stile shakespeariano. E Angelica ci sperava in un incontro del genere. Sapeva che lo sconosciuto che l’aveva fissata con occhi di ghiaccio qualche sera prima a una festa era uno di loro...
-Un… vampiro…- sussurrò. E l’idea la affascinava anziché terrorizzarla.

Sudore. Odori acri, profumo di vite pulsanti. Sapori pungenti, esotici, reali e tangenti. Profumi freschi e aliti caldi. Profumi preziosi che coprono il vero sapore della pelle. Il sapore del sangue.

La musica era ad alto volume e i corpi sudati si dimenavano a ritmo di musica house. Fermo in un angolo della sala, Damon scrutava tra la folla alla ricerca di odore in particolare. Di quell’odore. Gli arrivavano zaffate di profumi di giovani donne. Profumi di ragazzi in tiro. Odori di pelle accaldata e sudata. Ma non sentiva niente.
-Quel dannato profumo!- ringhiò tra i denti. Era da una settimana che cercava quello stesso odore. Quel viso nel buio. Quel profumo unico, che aveva sentito solo due volte nella sua non vita e che per quanto lo attirasse, non voleva più percepire. Un odore che aveva acceso in lui un desiderio incredibile, che non aveva a che fare con il puro nutrimento. Se avesse avuto ancora un cuore pulsante, forse questo avrebbe accelerato i battiti a più non posso. Ma il nodo alla gola lo aveva avuto e non gli era ancora passata quella sensazione di straniamento che aveva provato nel guardarla tra le luci psichedeliche di quella stessa sala. Quegli occhi, verdi come una foresta rigogliosa, puntati nei suoi, non poteva dimenticarli. In tre secoli gli era capitato solo un altro episodio simile.
-Dalila…- Quel nome pronunciato come una preghiera e una maledizione era ancora una ferita aperta nel suo cuore. Un nome che non avrebbe mai dimenticato. Il nome del suo creatore. Anzi, la sua creatrice.



Italia 1700
 
-Vorrei rivedervi, madame. La mia vita ha un altro sapore accanto a voi.-
-Oh, ma la tua vita ha già un ottimo sapore, mio caro.- Rispose sorridendo la donna nuda che giaceva accanto al conte.
-Non giocate con i miei sentimenti, io so per certo di amarvi con tutto l’ardore di cui sono capace.-
La donna rise ancora. -Sapessi quante volte giovani uomini come te mi hanno detto la stessa cosa dopo qualche carezza e baci arrendevoli. Ormai sono stanca di queste continue lusinghe. Siete tutti simili e riuscite a ripetere sempre le stesse sciocchezze per ottenere un unico scopo.-
-È qui che vi sbagliate madame, io non sono simile agli altri uomini. Io vi adoro, non vi desidero solamente. Per voi potrei fare qualunque cosa se me la chiedeste.-
-Anche questa è una frase che ho udito diverse volte e rispondo sempre nel medesimo modo: sacrificheresti la tua vita per me? Rinunceresti al tuo cuore? Saresti pronto a rinunciare alla tua anima? A vivere una non vita?- Un ghigno malefico si disegnò sulla sua bocca rossa e perfetta anche senza belletto.
-Non credo di capirvi, madame, ma sì, credo che potrei rinunciare a tutto se voi me lo chiedeste.-
-Mio caro Angelo, io non ti sto chiedendo di rinunciare a tutto. Non ti chiedo di darmi i tuoi soldi, di darmi il tuo titolo, il tuo castello o i tuoi onori. Io ti sto chiedendo di rinunciare alla tua stessa vita per questo amore che dici di provare per me.-
-Credo che per voi sarei pronto a dare via la mia anima, se questo servisse per avervi sempre, per vivere con voi alla luce del sole e non solo sotto queste coltri di lenzuola.-
-La luce del sole, dici… È così importante per te? Non potresti rinunciarvi, per me?- Chiese la donna con aria quasi malinconica.
-Sì, rinuncerei anche a questo, se voi me lo chiedeste in cambio del vostro amore, in cambio della vostra fedeltà. Potrei vivere solo di queste ore notturne che voi mi dedicate.-
-Angelo, Angelo… Sei così giovane… Eppure, tu stesso mi hai dato il permesso di fare ciò che desidero da molto tempo.- La donna coprì il corpo nudo del giovane con il proprio e con un solo e velocissimo movimento ne addentò il collo muscoloso. Il sangue le solleticò il palato e una rauca risata uscì dalla sua candida gola piena del nettare che costituiva il suo nutrimento, mentre Angelo ripeteva agonizzante il suo nome.
-Dalila… Dalila…Dal…- Poi, il nulla.

  
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