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Autore: DirtyCharity    22/02/2010    4 recensioni
Seconda classificata al contest "Naruto à l'Opera de Paris" di Vain girl------Disperazione, desiderio, lussuria e odio si mescolano nell’animo inquieto di un essere perfetto. Che tanto perfetto non è. [Orochimaru centric]
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Orochimaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa fic è ispirata alla canzone “Mi distruggerai” tratta dall’opera di Cocciante “Il Gobbo di Notre Dame”. Classificatasi seconda al contest Naruto à l’Opera de Paris di Vain Girl

Grazie mille Vain per il contest e per i giudizi. Complimenti anche alle mie compagne di sfida (XD) Any Ikisy e GinHans e se non avete ancora letto le loro storie muovetevi u,u

 

 

 

 

 

 

Mi Distruggerai

 

 

Finalmente solo, lontano da tutti e tutto. Come deve essere. Io sono superiore a qualsiasi cosa esistente, nessuno è alla mia altezza, al mio genio, alla mia immortalità. Rilasso per un attimo le mie membra perfette e nivee. Abbandono pensieri futili e stressanti.

 

Ma la pace dura poco.

 

Lo so, sta arrivando. La mia maledizione più grande, che trascende il mio vagabondare perpetuo in corpi sempre più forti e giovani. Non riuscirò mai a sconfiggerla. Imperiosa, prorompente mi squarci la mente. Ti impossessi prepotente di me, dei miei pensieri. Riesco ad allontanarti per pochi fugaci momenti ed ogni volta che torni lo fai in maniera più forte e perversa.

 

So bene cosa sei: Passione.

Ma non lo voglio ancora ammettere del tutto. Mi corrode come fosse veleno, eppure io lo conosco bene come elemento, ma questo, oh questo.. è impossibile per me trovarne antidoto. Inizio a pensare di essere pazzo. Un uomo consumato dalla soddisfazione carnale non può che esserlo. Maledetto lo ero già, sono un pazzo maledetto. Mi sento annegare in questo bisogno, desiderio estraneo a un essere come me. Ti odio e ti voglio. Se mai dovessi averti tra le mani ti farei provare tutto il dolore, la frenesia che provo per colpa tua.

 

Mi conduci verso il limite, con il solo ricordo dei tuoi biondi capelli, gli occhi dallo sguardo perennemente rivolto al passato, membra falsamente snelle e giovani, corpo prominente e terribilmente invitante.

Urlo, frustrato. Mi distruggerai maledetta strega. Senza volerlo mi porti sul ciglio di un burrone, spingendomi a lasciarmi cadere. Ogni tanto il pensiero di te mi ha fatto dubitare delle mie azioni, decisioni e propositi. Mi porti alla tentazione, facendomi arrivare alla disperazione portandomi a rinnegare tutto quello in cui credo, quello che so e le mie verità anche solo per una tua carezza, anche solo per poterti sfiorare con una delle mie mani sporche di peccato. 

Una volta per poco non mandavo tutto al diavolo.

Gemo al ricordo e sbatto la testa contro il freddo muro, con violenza. Non voglio rievocare quell’episodio. Lo devo scacciare definitivamente. Piccole gocce vermiglie sporcano la mia pelle candida. Dovevo fermare la marea di emozioni, i ricordi di quel maledetto giorno.

Assottiglio gli occhi, sono stanco di tenerti lontana.  Come un’onda dalla forza distruttiva mi riempi la mente. Ripasso disperato gli attimi di quel giorno. Ricordo che trattenni il fiato mentre te avvicinavi le tua mani ancora giovani, grazie a una subdola tecnica, alle mie inermi.

In quell’attimo, solo in quel momento avrei preferito che Kabuto non ti fermasse. Avrei preferito morire pur di toccare, sfiorare almeno una volta quella rosea pelle.

Per questo pensiero osceno e per essere stato tradito all’ultimo, ti volli punire. Uccidendoti. Anche se ero arrabbiato più con me stesso, per la mia debolezza. Se non fosse stato per l’intervento di quello stupido pagliaccio eremita che tieni legato a te, probabilmente come fai con me, adesso non mi ossessioneresti più.

 

Ma non demordo. So che sei destinata a morire, il tuo tentativo di rimanere bella e giovane è vano. Non sei geniale come me. Non sei pronta a maledirti per sempre, in cambio dell’immortalità.

Quella tecnica indecente e inutile ti porterà alla morte ancora più velocemente. Per mia gioia. Io,  “l’Individuo Immortale” grazie alla mia tecnica proibita ti guarderò morire da lontano. Mentre io anno dopo anno continuerò a essere giovane e bello. Ma soprattutto forte e libero.

 

Fino a quel giorno, ti maledirò. Ti maledirò in ogni modo possibile e immaginabile, finché avrai vita e fiato. Non ci sarà giorno, notte, momento che il mio odio non formulerà maledizioni sempre più nuove e potenti. Ma non serviranno a niente! Lo so. Solo tu sei riuscita a maledirmi. Eccome se ci sei riuscita. Non dormo la notte, infesti i miei sogni. Preferisco far veglia piuttosto che veder scene proibite, impossibili.

 

Nel cuore, non mio dopo il cambio di corpo, sento nascere  e mettere radice uno stramaledetto fiore. Mai voluto, né desiderato. Ma so che si nutre di bramosia e passione. Scaglio un altro pugno contro la parete rossa di sangue. Sono anni che studio, faccio ricerche. Ho trovato la tecnica per l’immortalità. Non ho trovato un antidoto per estirpare questo orrendo sentimento. Nemmeno un altro corpo ha sortito l’effetto sperato. Quella piccola pianta sfida l’aridità e il freddo di un cuore vuoto. Si vuoto. Io non la amo, non provo sentimenti. La voglio, oh quanto la voglio. Ma non è amore. E’ distruzione, frenesia, ansia, struggimento. Desiderio. Ma non amore.

 

Porto una mano alla fronte. La ritraggo sentendo dell’umido. Sangue. Maledetta principessa. Anche questo dovrai pagare.

 

Dov’è quel Kabuto quando serve? Ho bisogno di un nuovo corpo, questo è rovinato.

 

 

 

 

Orochimaru lasciò la stanza, abbandonando a terra e al buio un piccolo pezzo di stoffa, coperto di sangue e lascivia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il giudizio obiettivo sulla storia da parte di Vain girl(quello soggettivo lo lascio mettere a lei nei commenti ^^)

 

Grammatica e Ortografia (stile) 8/10
Ho trovato la lettura un pochino pesante, per via di troppi punti fermi; forse volevi rendere il tutto più struggente, però a me non piace particolarmente questo tipo di sintassi, perché rende il testo un po’ spezzettato; anche se un po’ pesante, mi ha aiutato ad immedesimarmi in Orochimaru.
Qualche errorino di virgola l’ho trovato, il “si vuoto” andrebbe scritto “sì” perché è un sì affermativo non “si” pronome.

IC dei PG 4/5
Sinceramente, io non ce lo vedo un “Orcomario” sbattere la testa sul muro, ma comunque l’OOC è giustificato e mi piace così per via della trama e dello svolgimento della storia. E’ un Orochimaru tormentato dalla sua “dea”, la vuole e non può farci nulla, si sente angosciato e maledettamente umano, perché questa sua debolezza non l’aveva mai provata prima. Comunque, i pensieri di Orochimaru nei confronti di Tsunade sono sempre stati nascosti, quindi, non si sa se non avesse mai pensato a Tsunade in quei termini ù_ù


Originalità 8/10
E’ originale perché non si è mai visto un Orochimaru che voglia con tutto se stesso una donna, no… perché lui vuole Sasuke XDDD LOL, dopo lo sclero ù_ù di fic con uomini tormentati da una donna ce ne sono parecchie, però tu hai messo qualcosa in più, non so, parlo più dal punto di vista delle sensazioni che mi ha trasmesso Orochimaru, che dal punto di vista della trama in sé.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


(bellissimo banner sempre fatto da Vain *-*)

 

 

Sperando che possa essere stata di vostro gradimento evaporo!

I commenti sono ben graditi u,u

   
 
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