Era giornata estiva e fresca come una brezza di primavera Artù lo ricordava perfettamente quel bacio …
<< Si; fu un gran bel bacio >> disse << e ti ricordi la faccia di Pellinor e di Owen >> continuò Merlino, ma poi abbassò lo sguardo e vide il volto di Artù: il suo viso era luminoso e candido e la voce gli venne meno, lì nella notte sembrava quasi risplendere di luce propria. Era veramente bello.
Poi il profumo, il profumo del suo corpo che ricordava la torta di melassa,  e quello dei fiori selvatici che si trovavano intorno al castello lo assalì arrivando alle sue narici inebriandolo, dandogli le stesse scurezioni che aveva provato quando cacciava o catturava  una preda. Solo che questa volta era amplificato per dieci volte.
«Sai Artù  pensavo al tuo odore».
«Come?» rispose lui fingendosi arrabbiato.
«Ti spiego» disse non capendo lo scherzo e preoccupandosi che lui potesse rompere l’incanto. L'incanto, perché, secondo Merlino, quella era magia, la magia  dell’amore: la grande magia. «Sai questo non l’ho detto mai a nessuno,» affermò tentennante, «ma quando tu  mi isegnai la prima lezione per cacciare, alla sua prima lezione dovette catturare un cervo, io, che non avevo la più pallida idea di come si facesse ad  usare una lancia, mi posizionai vicino ad Artù o, meglio, Pellinor, ci disse che bastava molto allenamento... , continuò lui con una voce che era un misto di sorpresa ed enorme curiosità.
«Sì. proprio quello!» continuò lui, «Ma la cosa che volevo dirti e che poi, Merlino, su richiesta di Pellinor, descrisse le sue caratteristiche. Fra queste, la più importante, è che chiunque davanti a quella lancia si sente potente a seconda di quello che più lo attrae e io... » poi, tacendo un attimo e fissandola nei suoi occhi, continuò, «io… anche se ancora non ne ero cosciente, sentii il tuo amore».
«Il mio… il mio amore» ripeté lui tentennando con gli occhi umidi e le guance rosse.
«Si l’amore e  l’odore della tua pelle; lo stesso che sento ora e che mi sta facendo impazzire».
A quelle parole tu mi baciasti,davanti a Lady Morgana.