Merlin aveva sempre pensato che Morgana fosse speciale, ben più di una semplice dama.

E lei glielo aveva dimostrato con la sua generosità, la sua gentilezza, il suo pensare sempre prima agli altri.

Era stato tante volte sul punto di rivelarle la sua vera natura, ma non ci era mai riuscito: nonostante sapesse che Morgana non l'avrebbe consegnato a Uther, aveva comunque paura. Paura che lei cambiasse idea su di lui; paura di perderla.

Non l'aveva mai confessato neanche a se stesso, in realtà, ma la verità era che teneva troppo a Morgana per rischiare, così aveva mantenuto il suo segreto.

Segreto che giorno dopo giorno lo schiacciava sempre più sotto il suo peso, un peso che doveva portare da solo.

Ma ogni volta che la vedeva, ogni singola volta, desiderava ardentemente di poterle confessare tutto, che era un mago, che l'amava.

Poi, la scoperta. Morgana era una strega.

Una strega.

Si era sentito più leggero. Avrebbe voluto correre, correre da lei e dirle tutto, ma Gaius gliel'aveva proibito.

Però, quando Morgana era andata da lui, non era più riuscito a mentirle, non ce l'aveva fatta a inventare altre bugie, non con lei che lo guardava supplichevole, il volto rigato dalle lacrime per l'ennesimo incubo.

Le aveva detto finalmente tutta la verità.

Morgana era un misto di lacrime, stupore, paura. Merlin aveva voluto consolarla, ne aveva sentito il bisogno, perchè non poteva vederla soffrire.

L'aveva abbracciata.

L'aveva stretta forte a sè e aveva desiderato non lasciarla andare, mai.

Contro ogni suo desiderio l'aveva scostata piano dal suo petto.

Morgana, invece, si era nuovamente rifugiata tra le sue braccia, si era stretta a lui.

Aveva alzato lo sguardo e aveva fatto incrociare i loro occhi, castano nel blu, prima di far incontrare le loro labbra.

Merlin non avrebbe osato sperare nulla di più. Aveva lei, e gli bastava.