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Autore: ferao    23/02/2010    14 recensioni
Ovvero: quello che non si voleva che sapeste e che invece state per sapere.
Di Rita Skeeter.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rita Skeeter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il Grande Inganno
Ovvero: ciò che non si voleva che sapeste e che invece state per sapere
Di Rita Skeeter





Miei affezionati lettori, la vostra Rita proprio non voleva saperne di starsene buonina buonina a casa sua a riposarsi dalla fatica di scrivere il suo ultimo libro, e si è gettata a capofitto in una nuova, strana storia. Soltanto per voi.
Dopo le esaltanti conclusioni a cui era giunta la nostra ricerca della verità sull’ambigua figura di Albus Silente, pensavate che la mia sete di verità e il mio spirito di servizio verso la comunità magica si fossero estinti?
Certo che NO! Ecco perché la vostra Rita è tornata a scavare nel torbido, a dissotterrare verità scomode e bugie titaniche ma dalle gambe cortissime.

Forse alcuni di voi sanno già di cosa sto parlando: della Grande Bufala, del Colossale Imbroglio, della Mitica Mistificazione.
Sto parlando del tanto celebrato avvenimento della “battaglia di Hogwarts”: l’evento in cui, stando a sentire alcuni sbarbatelli esaltati e qualche anziano insegnante ormai in avanzata età pensionabile, il giovane Harry Potter, sedicente Ragazzo Sopravvissuto e già protagonista della nostra cronaca, avrebbe (e dico AVREBBE!) SCONFITTO Voi-Sapete-Chi.

MA E’ ANDATA DAVVERO COSI’?

Guardiamo in faccia la realtà, come abbiamo sempre fatto: la prima domanda che può venire in mente a una persona intelligente è “Dove sono le prove”?
I seguaci del “Prescelto” hanno raccolto testimonianze di persone presenti all’avvenimento, di ex-Mangiamorte pentiti, di elfi domestici e altre creature semi-umane (a cui, come dice la parola stessa, la cara Madre Natura non ha dato purtroppo il dono dell’intelligenza dei maghi e delle streghe).

Mi permetterò di citare alcuni stralci di interviste del “Cavillo”, la testata che fa del sostegno a Harry Potter la propria bandiera:

“…cioè, a un certo punto, stavo là, e avevo visto Harry morto – sapete, io a Harry l’ho visto crescere, era un cosino così quando l’ho portato a scuola […] e poi Harry non era più morto, cioè, non era manco un fantasma, era vivo e ha ammazzato Voi-Sapete-Chi…” (testimonianza di R. H., creatura Mezzosangue di tipo Mezzogigante, già nota per la sua pericolosità e aggressività nei confronti di alcuni studenti).

“…adesso nessuno potrà più dire male del mio Harry. Quel caro ragazzo ne ha passate tante finora, è giusto che abbia il suo momento… è vero, tutti abbiamo fatto dei sacrifici per lui, anche i miei figli… sapete… oh… (scoppia in lacrime)[…] non so che cosa sarei capace di fare se facessero del male a Harry… è come un figlio…” (testimonianza di M. W., rea confessa dell’omicidio di Bellatrix Lestrange).

“…non abbiamo mai perso la speranza […] per molti di noi è stato penoso ribellarsi alle regole della scuola, ma ci erano state imposte da persone malvagie […] Harry avrebbe fatto lo stesso…” (testimonianza di N. P., i cui genitori sono ricoverati permanentemente all’Ospedale San Mungo per grave malattia mentale).

Queste sono solo le più significative, miei cari lettori. Vi prego, più che alle parole, di prestare attenzione alle persone che circondano Harry Potter: pericolosi semiumani, assassini, malati di mente. È così doloroso pensare che per anni l’intera comunità magica – sì, lo ammetto, anche la sottoscritta!- ha pensato di fidarsi di un ragazzino che ha la protezione di certi individui.
Ma certo, sento già i bisbigli di alcuni di voi: “Non si giudicano le persone dalle compagnie ma dai fatti, servono prove più concrete…” Ebbene, nonostante le calunnie riversate su di me quotidianamente, sappiate che non ho MAI pubblicato un articolo senza avere fior di prove e testimonianze.

Evitiamo, per un po’, di considerare “inattendibili” le testimonianze di cui sopra; evitiamo anche di ricordare che il “Cavillo” non ha mai brillato per serietà ed affidabilità (ma questo non sta a me deciderlo, sta ai lettori!).
Anche se mi piacerebbe ritornare con la mente al periodo in cui il succitato giornale pubblicava senza pudore false notizie circa avvistamenti di maiali volanti a Penny Lane, me ne asterrò totalmente. Il mio compito è di dire SOLO LA VERITA’, non di fare insinuazioni o gettare fango su una testata che con la sua simpatia riempie le giornate di tanti eccentrici cittadini.
I FATTI, amati lettori, sono quelli raccontati da una povera giovane ragazza, che per evitare ritorsioni ha chiesto di essere nominata solo con le iniziali, P.P.
La fanciulla, poco più che maggiorenne, ha dovuto assistere, inerme, alla follia dilagante nella scuola che amava tanto, ed è stata aggredita verbalmente e fisicamente quando ha tentato di ribellarsi.
L’intervista che ho ottenuto è qui, senza tagli né aggiunte: vi prego di leggerla senza pregiudizi, pensando solo all’innocenza e al candore di una voce che non ha paura di dire la verità quando tutto intorno sembra minacciarla.

R.S.: Signorina P.,, cosa ricorda del giorno della “Grande Battaglia”?
P.P.: (arrossisce) Ecco… non so se…
R.S.: Su, non deve temere nulla. Qualsiasi cosa dirà, le assicuro che non subirà ritorsioni. Perché è di questo che ha paura, non è vero?
P.P.: (scoppia in lacrime) Sì! Ho paura! Sono dei pazzi! Lei-lei non può capire, quello li ha ipnotizzati, non è possibile, sembravano tutti così seri! Anche Lumacorno! E invece nessuno ha detto niente!
R.S.: Lei è evidentemente sconvolta, mia cara. Prenda il tempo di calmarsi e racconti tutto per bene. Cosa intende dire per “ipnotizzati”?
P.P.: Ma sì, sa quando si controlla la mente degli altri? Ecco! Eravamo tutti in Sala Grande, e a un certo punto è entrata la McGranitt insieme a Potter dicendo che dovevamo combattere. Al che io ho detto la cosa più sensata, cioè che le persone fuori dalla scuola volevano solo Potter e che visto che Potter era lì dovevamo consegnarglielo. È stato allora…
R.S.: Non si fermi, cara. Cosa è successo?
P.P.: (con gli occhi lucidi) Mi hanno guardata tutti come se fossi pazza. Pazza, capisce? Un’intera scuola che ti guarda come se avessi appena detto che i Nargilli esistono! Non so come ho fatto a non svenire… Dopo questo, sono stata presa e trascinata fuori dalla scuola insieme alle altre persone che la pensavano come me; infine tutti noi siamo stati insultati e trattati come se fossimo stati Traditori del Nostro Sangue. Si rende conto? Una come me, che viene da una certa famiglia, considerata al pari di un mezzosangue!
R.S.: Ha tutto il diritto di essere fortemente sconvolta, signorina. E pensare che queste persone, che si fregiano del titolo di “salvatori del mondo magico”, sarebbero anche i tutori della fratellanza e dell’uguaglianza…
P.P.: Già… Ma c’è dell’altro…
R.S.: Si confidi pure, cara.
P.P.: Il fatto è che adesso… questi pazzi… hanno il controllo della scuola. Voglio dire, prima andava tutto a meraviglia, sia quando c’era la professoressa Umbridge come Preside sia quando c’è stato Piton. Anzi, quando c’era Piton era ancora meglio, perché avevamo anche due professori – Alecto e Amycus Carrow – che erano in grado di mantenere la disciplina e tenere a bada tutti quei Mezzosangue e Filobabbani… ora invece chi proteggerà noi veri maghi? Chi controllerà che insegnanti come la McGranitt non abusino di nuovo di noi con le loro punizioni?
R.S.: Nel corpo docente c’è ancora, però, il professor Lumacorno, capo della Casa di Serpeverde. Non ha fiducia nemmeno in lui?
P.P.: Nemmeno per sogno! Avreste dovuto vedere come è corso ad accodarsi a Potter! Gliel’ho detto, deve averlo per forza ipnotizzato altrimenti non si sarebbe comportato mai così!

Ecco, lettori, la testimonianza di una ragazza spaventata, terrorizzata, angosciata.
Cos’altro potete volere di più? Il riferimento all’ipnosi è molto attinente: da tempo Harry Potter mostra strani poteri mentali. Mi riferisco in particolare a quando ha Posseduto un serpente per attaccare il padre del suo migliore amico, A.W.; oppure quando ha costretto la già menzionata ex-Preside di Hogwarts, Dolores Umbridge, a seguirlo nella Foresta Proibita (dove le ha poi scatenato contro un branco di Centauri). Personalmente, sarei terrorizzata quanto la signorina P.P., se sapessi che nella mia scuola circola libero un ipnotizzatore.

Continuiamo però con la nostra ricerca dei fatti.
Ha scatenato molto clamore la notizia della morte di Vincent Tiger, giovanissimo studente di Hogwarts, il cui corpo è stato ritrovato carbonizzato. Che sia stato anche lui una vittima di Potter? Che il giovane abbia cercato di fermare il delirio generale, rimanendo ucciso?
Abbiamo chiesto al suo amico e confidente, Draco Malfoy, di raccontarci gli ultimi istanti di vita di Vincent. Ecco la risposta che abbiamo ottenuto, tutt’altro che intrisa di cordoglio e sofferenza:

“Se voi della Gazzetta vi azzardate ancora a dare fastidio a me o a Potter riguardo a questa storia, non esiterò a denunciarvi. Se proprio dovete scrivere qualcosa, scrivete che, mio malgrado, devo la vita a quel bastardo, e non me ne dimenticherò di sicuro”.

Non vedete con quanta cristallinità anche questo evento si ricollega a Potter? Se poi vi sembra strano che il rampollo di Casa Malfoy, i cui genitori sono sfuggiti solo per miracolo ad Azkaban, difenda così a spada tratta un suo nemico, significa che non lo avete mai guardato con la stessa attenzione con cui lo ha fatto la vostra Rita: l’aspetto vagamente femminile, lo sguardo languido che ha quando pronuncia la parola Potter… insomma, tutto fa pensare a uno stretto legame sentimentale tra i due ragazzi. Purtroppo, la nostra società è troppo opprimente per accettare l’esternazione di un simile sentimento, e quindi giustifichiamo la ritrosia del ragazzo e gli facciamo tanti auguri per un sereno e gaio futuro.

Ma lasciamo da parte i risvolti sentimentali (di cui avrete tutti i particolari nella prossima serie di articoli “Amori e Timori”) e veniamo all’evento centrale della nostra inchiesta: “ciò che è accaduto quella sera”.
Stando alle affermazioni dei presenti, la cui affidabilità è stata già messa in discussione, i fatti sono stati i seguenti:
dapprima, il castello di Hogwarts è stato circondato, sembra, dalla banda di Mangiamorte che, pare, aveva al suo seguito anche un gruppo di giganti. (Già, miei stupiti lettori: i giganti!)
Negli stessi momenti, Harry Potter era rientrato a scuola (dopo aver latitato per quasi un anno) e aveva incitato i suoi compagni alla battaglia (si è qui svolta la triste scena descrittaci dalla signorina P.P.).

È ora il caso di aprire una piccola parentesi: ammettiamo che ci sia stato DAVVERO il bisogno di combattere un gruppo di Mangiamorte… perché coinvolgere dei ragazzini? Perché non rivolgersi al Ministero, agli Auror, insomma all’ordine costituito?
Come vedete, siamo sempre allo stesso punto: non sono stati avvertiti perché NON C’ERA BISOGNO DI TESTIMONI SCOMODI! Harry Potter, per il suo “momento di gloria”, ha voluto solo anziani professori imbesuiti e adolescenti galvanizzati, facili da convincere a seguirlo nella sua presa al potere.
(I lettori che hanno dei dubbi sulla scarsa reattività intellettiva dei professori di Hogwarts possono leggere la serie di articoli “Maestri o maldestri?” in pubblicazione dal prossimo numero della Gazzetta!)

In seguito, sarebbe poi scoppiata l’epica e spietata battaglia, dove avrebbero perso la vita decine di persone tra Mangiamorte, studenti e Auror. Questo è, in effetti, l’unico punto su cui, onestamente, mi sento di dire che potrebbe esserci un fondo di verità: la verità è che i corpi di queste persone esistono, e un esame accurato ha rivelato l’esistenza di ferite magiche e morti causate da Maledizioni senza Perdono. Nulla però ci induce a pensare che sia avvenuta una “guerra”. Se pensiamo che un ragazzo innocente è stato fatto bruciare vivo in circostanze misteriose, beh… è facile aspettarsi di tutto.

Durante una delle pause della battaglia (ma la battaglia non era spietata, epica? Cosa c’è di epico in una battaglia con delle pause? Forse una pausa per riflettere e inventare gli avvenimenti successivi?), dicevo, durante una delle pause, il giovane Potter si sarebbe volontariamente consegnato a Voi-Sapete-Chi per salvare la vita dei suoi compagni. Vediamo di nuovo la testimonianza apparsa sul “Cavillo”:

“…certo che ci stavo… eravamo nella Foresta Proibita, tipo dalle parti più profonde dove vivono gli unicorni… a un certo punto mi compare davanti Harry. Io pensavo che stava dentro al castello con tutti gli altri, pensavo che era venuto per sfidare Tu-Sai-Chi tipo in un duello o cose così, invece è stato lì fermo. Tu-Sai-Chi l’ha guardato e l’ha ucciso, BUM, così. Io mi sono messo a piangere, perché mica lo sapevo che invece non era morto…” (testimonianza del Mezzogigante R.H.)

Un racconto un po’ confuso, insomma. È morto o non è morto?
Lo stesso Potter, intervistato da me medesima, è stato decisamente evasivo:

H.P.: Ero… beh, non ero morto di certo. Era come se fossi… sì, a un passaggio…
R.S.: Un passaggio? Tipo autostop? (Ride)
H.P.: (non cogliendo l’ironia) Beh, no… era come se fossi… ha presente King’s Cross?

King’s Cross, amici lettori? King’s Cross, la stazione dove tutti prima o poi prendono un treno?
Dobbiamo fare molta attenzione, allora: potremmo sbagliare vettura e salire su quella che porta dritta dritta all’aldilà, o incontrare la nostra defunta zia Ildegard venuta apposta per salutarci!
Vedete, non sono io ad insinuare: sono le situazioni, le parole, i fatti a indicarci la verità.

Comunque, prendiamo per buono il racconto: Harry Potter, colpito dall’Anatema che uccide, sopravvive per la seconda volta nella sua vita. Fingendosi morto, viene portato dai Mangiamorte fuori dal castello. Qui Voi-Sapete-Chi annuncia di aver ucciso Harry Potter mentre fuggiva per mettersi in salvo (ciò che chiunque si sarebbe aspettato, in un tale frangente!), e propone a chi ancora resiste nella scuola di unirsi a lui: promette in cambio di risparmiare loro la vita e di costruire insieme a loro un nuovo futuro.
Anche a questo punto Io, Me stessa e Me non possiamo esimerci dal commentare: mi spiace, ragazzi, era così credibile, e invece! Questa caduta di stile, di fantasia non ci voleva proprio.
Ve lo immaginate Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato che promette pace e serenità? Siamo sinceri, non sarebbe da lui. Tutt’al più sarebbe dovuta giungere una minaccia, un anatema, uno sterminio… No no, mi spiace ma qui la storia cessa definitivamente di essere credibile per Rita Skeeter.
Nonostante ciò, qualcuno ha anche preteso di raccontarne il seguito.

Alla proposta di Voi-Sapete-Chi avrebbe risposto Neville Paciock (ricordate? Il figlio dei pazzi), a cui sarebbe stata inflitta una tortura per mezzo del Cappello parlante (cui il Lord oscuro avrebbe dato fuoco mentre il signor Paciock lo indossava).
In effetti, il Cappello Parlante non è stato ritrovato, ma dopo tutto ciò che avete sentito volete ancora considerarlo come prova? Certo che no!
Comunque, il nostro Paciock si sarebbe salvato in un modo molto originale: ha estratto dal Cappello la Spada di Grifondoro, con la quale ha ucciso il serpente da compagnia del Lord Oscuro.
Di fronte a quest’atto coraggioso, Harry Potter ha rivelato di essere vivo, e la battaglia è ripresa con più slancio di prima; è in questo momento che vengono inserite, nel racconto dei “sopravvissuti”, le morti più celebri: i Lestrange, Pius O’Tusoe, il famoso licantropo Fenrir Greyback (ricordiamoci però che Harry Potter non sembrava disprezzare i licantropi: uno dei suoi più fedeli seguaci era proprio Remus Lupin, anche lui caduto nella pretesa battaglia, già portato agli onori della cronaca per lo scandalo di cui parleremo nella serie di articoli “Le bestie tra di noi” e che coinvolse anche Silente).

Il finale è ovviamente scontato: Harry Potter fronteggia il Lord oscuro, e lo sconfigge una volta per tutte.
Come?
Mi sembra già di sentirvi: “Ma lo sanno tutti! Voi-Sapete-Chi non era il vero proprietario della Bacchetta di Sambuco, quindi nel momento in cui Potter ha usato il suo Expelliarmus e il Lord L’Anatema che uccide, quest’ultimo incantesimo gli si è ritorto contro e lo ha ucciso!”
Perfetto! Meraviglioso! Vedete come tutto collima: il nostro eroe ha sì sconfitto Voi-Sapete-Chi, ma non sarebbe un assassino, perché l’Anatema che uccide non sarebbe partito da lui!
La perfetta conclusione di una storia perfetta: peccato che ci siano tante di quelle falle aperte che l’unica cosa da fare sia iniziare a mettere le scialuppe in acqua!

A conclusione, cari i miei lettori, posso dire che la vostra Rita Skeeter è felice di aver messo in luce le clamorose menzogne che vi hanno raccontato finora.
Un ultimo consiglio, e poi ci rivedremo al prossimo articolo: attenzione a Harry Potter. Quel faccino splendente, quegli occhi sinceri nascondono in realtà una mente potenzialmente pericolosa, capace di progettare intrighi e complotti. Non dico che lo abbia fatto, ma datemi retta: posso dire di conoscerlo bene. Ma voi, amici lettori, non avete nulla da temere; qualsiasi frottola inventeranno, sarò pronta a smascherarla, ve lo promettiamo Io, Me stessa e Me!






Ebbene no, non sono impazzita. Questa ff è stata partorita per la gara di Quidditch di HPQuiz. Il tema era lo scontro finale tra Harry Potter e Voldemort descritto da Rita Skeeter, così ho dovuto immedesimarmi nel personaggio e pensare e scrivere come lei.
Siccome il risultato tutto sommato è piaciuto molto, ho pensato che anche voi, amati lettori di EFP, dovevate subir...godervi questa lettura.
Grazie ai Pink Floyd per i maiali volanti, ai Beatles per Penny Lane e a voi per la lettura!

   
 
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