23/02/2010
2 recensioniNuovi orizzonti
Il cancello si apre
lentamente,mentre la lucina gialla fissata alla sua estremità
lampeggia. Eliana accellera ed entra,ancora una volta pre il pulsante
del telecomando e il cancello si richiude.Il giardino è ben curato,le rose cominciano a fiorire e rendono la villa ancora più armoniosa ed elegante.
La ragazza prende le chiavi di casa,una mandata e la porta si apre. Silenzio. Si guarda intorno,nessun rumore nessun'ombra.
Papà sarà andato a una di quelle sue stupide conferenze,che, scommetto dureranno fino a tarda sera. Mamma invece a qualche centro di bellezza con le sue amiche.
Sul frigo è attaccato un post-it. " il pranzo è già pronto,devi solo riscaldarlo". Eliana vede alla sua destra il piatto. Fa una smorfia e volta le spalle lasciando quel piatto intatto.
14.30 Andrò in palestra.
Sale le scale. Nel silenzio si sentono solo le suole delle sue nike toccare il parquet. Al muro sono appesi quadri di alcuni pittori impressionisti che danno un tono di classe in più all'arredamento antico.
Eliana prende la borsa dall'armadio e comincia a buttarci dentro la tuta,un top,l'accappatoio e altro. Involontariamente passa davanti allo specchio,lo supera. Poi si ferma, fa un passo indietro.
La ragazza che vede riflessa è leggermente dimagrita,si passa le mani sulla pancia che è più piatta deò solito. I jeans le vanno un pò larghi. Fa una specie di piroetta. Sorride.
Fortunatamente i seni e il sedere sono ancora sodi.
Poi alza lo sguardo. Occhi negli occhi con la sua immagine. Senza accorgersene si passa una mano tra i lunghi capelli castani. E' come se fosse ipnotizzata.
Sta ferma davanti allo specchio,fissa su quella figura uguale a lei, ma è come se non la vedesse.
Immagini veloci e ricordi riprendono vita nella sua mente,resuscitando dolore,delusione,rabbia. E' un attimo. Puff. Cosi accade, cosi svanisce.
Tranne la rabbia,quella rimane sempre.
Con un calcio chiude l'anta dell'armadio,prende la borsa ed esce. Mette al massimo l'mp3 e via cosi,correndo con la moto.
Every day create your history
Every path you take you're leaving your legacy...
Michael Jackson continua a cantare con un ritmo perfetto.
Chiude gli occhi per un secondo,assaporando libertà.
Libertà che non si concede facilmente.
Don't let no one get you down
Keep movin' on higher ground
Keep flying until...
La vocina della rabbia è ancora lì che grida. Grida la verità.
Ma Eliana ogni giorno cerca di zittire quella vocina dentro lei,non vuole ascoltarla...ma non riesce a esserne indifferente.
Davanti alla palestra ci sono pochi motorini e una sola macchina. Bene,non ci sono molte persone. La ragazza entra e va a cambiarsi.
Comincia a riscaldarsi ma non resiste. Attacca con la boxe. Ci sono due sacchi: uno è utilizzato da una minuta biondina ma ben piazzata,l'altro è libero.
Quel sacco diventa la sua via d'uscita.
Si lega i capelli,infila i guantoni e inizia la sua lotta contro il sacco. Più che altro è una lotta contro se stessa.
La musica ad alto volume prosegue ma a causa di un movimento veloce una cuffietta le scappa dall'orecchio ma la recupera al volo e se la rimette. Riprendendo cosi a sferrare pugni,con foga tanto da non accorgersi che al sacco affianco non c'è più la biondina ma un ragazzo che la sta osservando.
L'istruttore si avvicina al ragazzo " E' forte,eh?"
Il ragazzo senza guardarlo annuisce "ma non esagera? cosi si sentirà male"
Ivan,l'istruttore,annuisce a sua volta e fa un passo in avanti posando una mano sulla spalla di Eliana.
La ragazza sentendo il contatto improvviso,balza all'indietro e istintivamente si mette in posa di difesa.
"Ehi calma!" fa Ivan scherzando e alzando le mani in segno di resa.
Eliana si rilassa,si sfila le cuffie e fa un bel respiro. Poi gli sorride.
" si hai ragione"
Il ragazzo è ancora li a fissarli " Hai un bel destro ma attacchi con tanta foga,cosi rischi di prenderle anzichè darle!"
Eliana guarda dietro le spelle dell'istruttore per capire di chi è quella voce. E lo vede.
Un sorriso amichevole su labbra carnose. Alto,moro con vivaci occhi scuri. Indossa una maglietta a mezze maniche e sotto di essa si intuisce che si allena regolarmente.
Il ragazzi si avvicina e le porge la mano.
" Piacere,io sono Gabriele!"
"Eliana" e se ne va cosi,lasciando Gabriele con la mano sospesa a mezz'aria.
"Lascia stare, è un pò strana..."
Ma Gabriele non sente quello che dice Ivan,ha ancora gli occhi incollati su Eliana finchè non sparisce nello spogliatoio.
Mezz'ora più tardi.
"Ehi Gabri sei pronto?" Alessandro il suo amico lo aspetta all'ingressa della palestra.
"ma la tua macchina non è ancora pronta?"
Gabriele sale sull'auto dell'amico "stasera vado a ritirarla".
In quel momento Alessandro mette la prima e sta per uscire dalla sua postazione quando all'improvviso è costretto a frenare bruscamente e la macchina si spegne.
"Ma guarda tu questo pazzo!" Alessandro impreca indicando la moto che gli ha tagliato la strada.
Gabriele segue il suo sguardo. E sorride. Lunghi capelli castani escono dal casco pesante che indossa la persona che guida la moto. Un giubbino nero,di pelle. Lo stesso che ha visto indossare Eliana mentre usciva dalla palestra.
"Ma che ridi?"l'amico lo guarda storto " se lo beccavo erano guai per me nonostante avessi ragione!"
"E' una donna, Ale" precisa Gabriele.
"Ah! Di male in peggio allora...donna al volante,peric...""
Gabriele lo interrompe " non era un'auto ma una moto" precisa ancora una volta.
Alessandro sbuffa " si ,si. Mi sa che a te la boxe ti mangia il cervello" e cosi dicendo parte guardandosi meglio intorno.
Gabriele scuote la testa divertito,ripensando a quella strana ragazza che in qualche modo lo incuriosisce.
Si, ho voglia di conoscerla, pensa. E cosi sarà.